Allegato B
Seduta n. 775 del 21/9/2000


Pag. 33355


...

BENI E ATTIVITĄ CULTURALI

Interrogazione a risposta orale:

CAPARINI, FAUSTINELLI, MOLGORA e CÈ. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
il lotto 4 dei lavori di ammodernamento della strada statale n. 42 del Tonale e della Mendola è soggetto all'ennesimo blocco causato dal ritrovamento lungo il tracciato della strada di una roccia ricoperta da graffiti che hanno indotto il sovrintendente Angelo Ardovino a vincolare l'intera area;
alla successiva proposta dell'Anas di tagliare la roccia al fine di collocarla nel


Pag. 33356

vicino Museo archeologico delle incisioni rupestri di Capodiponte, la sovrintendenza, con nota 10214 dell'8 agosto 2000, «conferma che il tracciato proposto, e non approvato da questo ufficio, comporta la distruzione di beni archeologici [...] si prende atto del fatto, preciso ed incontrovertibile, che codesto ente nella nota in esame dichiara di avere prodotto uno studio di fattibilità che prevedeva l'abbassamento delle quote stradali»;
la soluzione proposta dalla sovrintendenza non è percorribile in quanto porterebbe allo smantellamento di opere già realizzate oltre che a rallentare ulteriormente i lavori a causa della conseguente procedura per la riprogettazione. Inoltre permangono da parte dell'Anas perplessità sulla sicurezza e sull'effettiva efficacia della soluzione proposta dalla sovrintendenza -:
se il ministro intenda intervenire al fine di rimuovere il blocco dei lavori e permettere la conclusione del cantiere atteso da oltre quarant'anni.
(3-06281)

Interrogazione a risposta in Commissione:

MICHIELON. - Al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro delle finanze. - Per sapere - premesso che:
in queste settimane i mezzi di comunicazione stanno dando, giustamente, ampio risalto alle olimpiadi che si stanno svolgendo a Sidney;
la comunicazione diventa esaltazione quando a salire sul podio è un rappresentante del nostro paese e questo, in questi giorni, è avvenuto per discipline così dette minori, che vengono trasmesse in video solo in occasione delle olimpiadi anche se proprio queste discipline puntualmente vedono protagonista l'Italia (Judo, scherma, canottaggio, tiro al piattello), discipline che, terminate le olimpiadi torneranno nell'oblio per altri 4 anni;
questi 4 anni d'oblio non scoraggeranno però i nostri atleti nel continuare ad allenarsi e a sacrificarsi, anche per carenza d'impianti sportivi, con l'obiettivo di poter essere presenti alle prossime olimpiadi;
nonostante logica voglia che lo Stato incentivi al massimo lo sport e che operi al fine di diffonderlo e promuoverlo ad ogni livello, ad oggi in Italia se si richiede al servizio anagrafico un certificato ad uso sportivo si è obbligati a pagare l'imposta di bollo;
infatti i certificati anagrafici richiesti dalle società sportive, su disposizione delle rispettive federazioni di appartenenza, non sono inseriti fra quelli esenti dall'imposta di bollo, secondo quanto disciplinato dal decreto del Presidente della Repubblica n. 642 del 26 ottobre 1972, modificato dal decreto del Presidente della Repubblica n. 955 del 30 ottobre 1982;
il decreto legislativo n. 242 del 1999 ha previsto che su 39 federazioni sportive solo 3 sono rimaste di diritto pubblico e sono l'Automobil Club d'Italia, l'Aeroclub d'Italia e l'Unione italiana di tiro a segno, mentre le altre 36 federazioni, che hanno personalità giudirica di diritto privato, non possono avvalersi dell'autocertificazione prevista dal decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1998 n. 403;
tra l'altro si sottolinea come gli ufficiali delle anagrafi comunali, in caso omettano di rilasciare un certificato anagrafico per uso sportivo in bollo (costo 20 mila di bollo più 1000 lire di diritti di segreteria) rischiano ai sensi dell'articolo 24 del decreto del Presidente della Repubblica n. 642 di vedersi applicare una sanzione amministrativa da lire 200 mila a lire 400 mila per ogni documento privo dell'imposta di bollo;
la questione sollevata interessa in modo particolare i ragazzi minori di anni 16 che si tesserano alla federazione italiana gioco calcio Figc perché le società, per poter procedere al tesseramento, richiedono all'aspirante ben due certificati (residenza e stato di famiglia), per il costo complessivo di 42 mila lire;


Pag. 33357


il Comitato regionale Lazio della Figc ha diffuso il 31 agosto 2000 in un comunicato ufficiale la risposta della Segreteria Federale ad una richiesta di chiarimento pervenuta dall'Associazione Nazionale degli Ufficiali di Stato Civile e d'Anagrafe della Toscana sul problema della certificazione per il tesseramento dei minori di anni 16, nonché sulla validità di un modulo di dichiarazione sostitutiva;
nel suddetto comunicato viene ribadito che all'atto della richiesta di tesseramento potrà essere esibita dichiarazione sostitutiva segnatamente se contenente l'attestazione da parte dell'Ufficiale di Anagrafe di controllo della veridicità dell'oggetto della dichiarazione stessa;
tale dichiarazione sostitutiva racchiude in sé i 2 certificati ed ha il vantaggio di vedere applicata una unica imposta di bollo per un totale di 20 mila lire;
a onor del vero prima dell'introduzione del decreto legislativo n. 242 del 1999 la Federazione Italiana Gioco Calcio accettava autocertificazioni e che tale prassi è stata recentemente modificata dalla richiesta di certificati di residenza e/o stato di famiglia per il tesseramento dei minori di anni sedici, allo scopo di verificare la rispondenza alle disposizioni federali dopo alcuni casi di false dichiarazioni;
che le suddette disposizioni federali, per garantire la necessaria cura ed assistenza ai minori i quali, in ragione della loro giovane età, devono essere costantemente seguiti dalle proprie famiglie o dagli organi di tutela nella delicata fase evolutiva, prevedono che il minore di anni 16 possa tesserarsi per società aventi sede nella regione di residenza della famiglia oppure in una provincia anche di altra regione, purchè confinante con quella di residenza;
purtroppo le regole sopracitate, poste in essere proprio a maggior tutela dei minori, sono state disattese in alcune regioni quali Campania, Sicilia e Puglia in cui i genitori mediante autocertificazione, attestavano il falso, dato che i loro figli erano tesserati in società del nord e quindi con sede fuori dalla regione;
alcune anagrafi comunali, per agevolare le famiglie, aggirano comunque l'ostacolo facendo rientrare i certificati sportivi in altre voci esenti dall'imposta di bollo -:
quali determinazioni il governo intenda adottare per uniformare i comportamenti delle varie federazioni sportive e degli uffici anagrafici dei vari Comuni;
quali misure concrete, volte all'esenzione degli oneri d'imposta per quelle certificazioni necessarie alla promozione del diritto allo sport, al fine di incentivare lo sport tra i minori ed agevolare le loro famiglie e gli sortivi in genere, il Governo intenda adottare ed in che tempi;
se quanto sopra non si ritenga infine ancor più doveroso ed urgente nel momento in cui il Paese si commuove per i numerosi traguardi olimpici dei propri atleti.
(5-08236)

Interrogazione a risposta scritta:

FRATTINI. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
l'interrogante aveva chiesto, in ordine alla gestione dei campionati internazionali d'Italia di tennis per l'anno 1999, notizie in merito ai consistenti mancati introiti connessi anche alla indebita concessione di una straordinaria quantità di biglietti omaggio;
la sintetica e imbarazzata risposta del Governo riferisce dell'esito dei lavori della apposita commissione d'inchiesta, che esclude violazioni di norme pur ammettendo l'inopportunità e alcune perplessità nelle azioni dei responsabili della manifestazione;
ancora, emergerebbe un onere fiscale di alcune centinaia di milioni sui biglietti omaggio, a dimostrazione della avvenuta


Pag. 33358

concessione, ancora una volta, di un numero spropositato di tali biglietti di favore;
nessuna notizia risulta fornita in merito alle tipologie di biglietti di favore distribuiti e dunque al mancato introito complessivo per la federazione;
malgrado le sicure irregolarità emerse in passato, alla Federazione italiana tennis prosegue un sistema di affidamento della gestione dei campionati d'Italia che lascia sconcertati -:
se e quali atti documenti sulla gestione per l'anno 2000 dei campionati internazionali d'Italia siano stati richiesti e ottenuti dal collegio dei revisori dei conti della Fit;
chi siano i responsabili della gestione dei campionati, e con quale criterio sia stato disposto l'affidamento per l'anno 2000 anche alla luce delle vicende su cui l'anno precedente si era addirittura disposta un'inchiesta amministrativa;
quali oneri abbia sostenuto la federazione italiana tennis per l'anno 2000, come costo fiscale e mancato incasso, per effetto della concessione di biglietti omaggio;
se il Coni, al quale spetta esercitare la vigilanza, e il Governo, anche ai fini della destinazione delle risorse, intendano assumere iniziative in merito e procedere ad una inchiesta immediata sulla vicenda.
(4-31502)