Allegato B
Seduta n. 766 del 20/7/2000


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DIFESA

Interrogazioni a risposta scritta:

NARDINI e MANTOVANI. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
tra il 24 ed il 30 luglio 2000 si svolgerà a Londra la mostra «Farnborough international 2000», una vera e propria vetrina mondiale di materiale di armamenti aeronautici e spaziale;
con grande sorpresa si apprende dall'Ansa (lancio delle ore 13,00 del 19 luglio 2000) che «per rafforzare la visibilità delle imprese italiane nel padiglione Italia ci sarà uno stand istituzionale gestito da personale della difesa con i vertici dell'Aiad (Associazione delle industrie per l'aerospazio, i sistemi e la difesa)» -:
quanto personale dipendente dal ministero della difesa, civile e militare, sarà distaccato a Londra per tenere aperto questo padiglione;
se i costi della trasferta e gli stipendi di tale personale saranno messi a carico delle aziende italiane espositrici o se invece, come appare più probabile, dovrà essere il contribuente italiano a pagare questa discutibile sponsorizzazione di aziende private;
se il Ministro non ritenga opportuno porre fine a questo utilizzo per fini privati del personale della difesa emanando precise disposizioni alle autorità civili e militari affinché episodi del genere non abbiano più a verificarsi.
(4-30994)

SPINI. - Al Ministro della difesa, al Ministro degli affari esteri, al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno, al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
il 3 agosto 2000 ricorrerà il 56o anniversario della strage del Focardo nella quale, alla vigilia della liberazione del comune di Rignano sull'Arno in provincia di Firenze, vennero trucidate dai nazisti Cesarina Mazzetti, moglie di Robert Einstein e le figlie Annamaria e Luce;
lo stesso ingegner Robert Einstein non riuscì a sopravvivere al dolore e si suicidò l'anno successivo, il 13 luglio 1945, anniversario del suo matrimonio con la moglie Cesarina, nelle stesse stanze dove avvenne il tragico eccidio;
Robert Einstein era cugino primo dello scienziato Albert (da parte di padre) e che avevano trascorso insieme l'intera infanzia;
le circostanze in cui avvenne l'eccidio furono particolarmente efferate e tali da sollevare il legittimo interrogativo di una premeditata uccisione. La villa in cui abitavano gli Einstein era stata occupata da ufficiali della Wermacht, dopo l'8 settembre del 1943, mentre la famiglia si era ristretta in locali della fattoria, ma la famiglia Einstein non era stata molestata dagli ufficiali dell'esercito regolare tedesco;
in quella giornata del 3 agosto del 1944 gli ufficiali dell'esercito regolare tedesco avevano abbandonato la villa per l'avanzare delle avanguardie britanniche;
era sopraggiunto un gruppo di SS alla specifica ricerca dell'ingegner Robert Einstein e che, non avendolo trovato in casa,


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essendosi egli nascosto, uccisero la moglie, per altro non ebrea e passarono per le armi le giovani figlie;
pare abbastanza presumibile che in questo modo il fürer del nazismo Adolf Hitler abbia sfogato la sua avversione nei confronti del grande scienziato tedesco, ebreo, Albert Einstein emigrato in America e diventato simbolo dell'opposizione antinazista -:
quali notizie siano in possesso del Governo in relazione a questo efferato e crudele episodio nonché quali attività intenda compiere per ricostruire in tutti i particolari ed in tutte le sue responsabilità un crimine che non può certamente essere lasciato nell'oblio.
(4-31019)