![]() |
![]() |
![]() |
PRESIDENTE. Passiamo all'interrogazione Soriero n. 3-05609 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 8)
GIUSEPPE SORIERO. Signor ministro, le sono grato per la sensibilità che oggi lei ha manifestato alla Camera dei deputati attraverso questa sua risposta immediata all'interrogazione presentata da me assieme all'onorevole Mussi e all'onorevole Folena, a pochi giorni dall'incendio che ha distrutto i capannoni dell'impresa Vari, nel comune di Soriano Calabro. È un'impresa che, come altre in quel comune, già aveva subito altri attentati. Essi attendono risposte concrete, immediate, per poter utilizzare le risorse del fondo di solidarietà previsto dalla legge e necessarie per rispondere all'assillo che ho recepito in una bella e grande assemblea domenica scorsa promossa nella sala del comune di Soriano con tanti cittadini, parlamentari e amministratori. Non c'era purtroppo alcun rappresentante della prefettura di Vibo Valentia (l'ho rilevato e lo rilevo criticamente).
PRESIDENTE. Il ministro dell'interno ha facoltà di rispondere.
ENZO BIANCO, Ministro dell'interno. La ringrazio, onorevole Soriero, perché la sua interrogazione mi consente di parlare di un fatto accaduto meno di una settimana fa, che certamente - non possiamo che confermarlo e ribadirlo - è di notevole gravità. Che un imprenditore pulito e perbene, nella zona difficile nella quale lavora ed investe, venga fatto ripetutamente oggetto di atti di intimidazione, anche molto gravi, come l'incendio di un capannone, naturalmente preoccupa il Governo.
quindi affermare che il sostegno del Governo non è mancato in questa vicenda.
PRESIDENTE. L'onorevole Soriero ha facoltà di replicare.
GIUSEPPE SORIERO. Signor Presidente, esprimo, anche a nome dei colleghi che insieme con me hanno presentato l'interrogazione, soddisfazione per le posizioni che il ministro dell'interno ha esplicitato in questa sede. Sono risposte concrete, in particolare sull'attivazione dei fondi relativi alla solidarietà nei confronti delle vittime dell'estorsione e dell'usura: è molto importante che le imprese vedano una risposta immediata e concreta, che dia fiducia anche per rilanciare un impegno in prospettiva che riguardi la bonifica del territorio, la crescita di una cultura di civiltà, solidarietà, collaborazione tra le forze sociali, culturali, istituzionali.
L'onorevole Soriero ha facoltà di illustrarla.
Essi si chiedono se finalmente il Governo sia in grado di dare un impulso in più all'importante azione delle forze dell'ordine e di dire qualcosa di più sulla capacità di prevenzione, di controllo del territorio e di attenzione verso fenomeni di inciviltà che non possono più essere tollerati in quella zona e in quella regione.
Voglio dire che l'azione del Governo e del commissario antiracket ed antiusura, su questa vicenda, è stata positiva, pronta ed immediata. Le posso anticipare, onorevole Soriero, che l'istruttoria in corso, relativa agli specifici episodi ed all'impresa citata nell'interrogazione, per l'accesso al fondo di solidarietà per le vittime dell'estorsione e dell'usura è giunta alla fase conclusiva. È un risultato nuovo ed importante: da quando l'onorevole Tano Grasso è commissario antiracket, si sono notevolmente accelerati i tempi e voi sapete che consentire alla vittima di un attentato di avere rapidamente la somma di denaro necessaria per riprendere la sua attività è un fatto di grande rilievo ed importanza.
Abbiamo chiesto il parere al pubblico ministero, che deve esprimersi e che chiuderà il procedimento avviato. Per quanto riguarda la prefettura, naturalmente, mi dispiace molto che ad una importante riunione non sia stato presente nessuno e mi auguro che ciò sia avvenuto soltanto per ragioni inerenti all'ufficio, ma certamente la nostra indicazione ed il nostro orientamento è nel senso opposto. Posso aggiungere che i diretti interessati si sono incontrati nei giorni scorsi con il commissario Grasso e sono pronti a costituire un'associazione antiracket a Soriano Calabro. Possiamo
Oggi, però, vorrei anticipare un'altra iniziativa di grande rilievo ed importanza, poiché, in questo momento, per la Calabria occorre un segnale forte. La Calabria, sia quella ionica, sia quella tirrenica, sia quella centrale, nelle sue varie province, ha subito segnali di devastante capacità di azione da parte della criminalità organizzata. È questa la ragione per la quale, completata l'«operazione Primavera», dislocheremo nella regione una parte delle risorse disponibili con il nuovo modulo che prevede mobilità e flessibilità nell'uso delle forze dell'ordine per azioni straordinarie; una parte rilevante di questa task force, quindi, sarà dislocata proprio in Calabria per un'operazione di controllo straordinario del territorio che possa dare risultati che mi auguro siano paragonabili a quelli, molto positivi, che abbiamo registrato in Puglia. Il modello organizzativo della flessibilità delle forze dell'ordine diventa così un fatto stabile e la Calabria sarà la prossima regione in cui sperimenteremo e concentreremo la nostra azione.
Anche le misure importanti che lei annuncia per quanto riguarda le forze impegnate nell'«operazione Primavera» danno il senso di una risposta efficace del Governo su una questione più generale, che va oltre Soriano e riguarda alcune zone della provincia di Vibo Valentia e della Calabria molto esposte, ancora troppo esposte alla libera iniziativa della mafia. Lo preciso, nel concludere, perché mi ha irritato, in questi giorni, una certa superficialità con la quale si sta discutendo nel nostro paese a proposito di qualche quesito referendario relativo alla libertà d'impresa.
Le questioni che oggi abbiamo ricordato rilevano che in alcune zone del territorio nazionale all'impresa è negata la libertà di agire, di produrre e di misurarsi sul mercato. È compito dello Stato ripristinare le condizioni e le regole perché vi sia libera iniziativa per le imprese, valorizzazione delle capacità produttive dei lavoratori e libera espressione della coscienza civile delle comunità e delle cittadinanze in tutto quel territorio.