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PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto sul complesso del provvedimento.
FABIO CALZAVARA. Signor Presidente, desidero sottolineare che con il provvedimento in esame si concede una immunità diplomatica all'ente in questione. Esso ha una propria storia: è sorto negli anni sessanta per gestire il piano Marshall e, successivamente, ha cambiato la gestione e gli indirizzi adeguandosi ai tempi. Stupisce il fatto che si aiuti con tanto ritardo questo ente a superare le proprie difficoltà di lavoro, concedendo benefici ed esenzioni. In seno alla Commissione affari esteri si è dibattuto, soprattutto, di una discutibile esenzione dall'IVA e di benefici fiscali anche per l'acquisto di auto nuove.
PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto sul complesso del provvedimento.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Calzavara. Ne ha facoltà.
La nostra perplessità deriva dal fatto che, con tale disegno di legge di ratifica, si superano addirittura i benefici già concessi ad enti molto più importanti e determinanti, che operano nello stesso campo della cooperazione agronomica ed agricola, come ad esempio la FAO. Per fare un esempio più concreto, si stabilisce che l'immunità giurisdizionale per le operazioni compiute e per le loro conseguenze si applichi con la sola eccezione dei reati con pena detentiva superiore a tre anni secondo le leggi italiane, mentre per gli altri enti, come per l'appunto la FAO, il limite si ferma a due anni. Ciò è inspiegabile e può rappresentare un precedente che potrebbe innescare rivendicazioni e, quindi, un insieme di fattori negativi anche per la funzionalità e per la stabilità di trattati di questo tipo.