Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 681 del 25/2/2000
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(Replica del Governo - A.C. 6292)

PRESIDENTE. Prendo atto che il relatore, onorevole Giacalone, rinunzia alla replica.
Ha facoltà di replicare il rappresentante del Governo.

FABIO DI CAPUA, Sottosegretario di Stato per la sanità. Ringrazio il relatore, onorevole Giacalone, e l'onorevole Gramazio per il suo intervento. Ringrazio anche la Presidenza della Camera che in questa giornata ci ha dato anche l'occasione per una riflessione su parte della storia del nostro paese e sul debito che le istituzioni devono a tanti italiani che questo paese hanno servito.
In merito al provvedimento in esame, vorrei partire da una considerazione brevissima. Non è soltanto un atto risarcitorio dovuto, un impegno morale del paese; senza dubbio, l'estensione alle classi VI-VIII dei titolari di pensione di guerra è il minimo che si potesse fare. Colgo però l'occasione per una brevissima riflessione sulla collocazione in fascia C di alcuni farmaci.
Quando fu presentata questa proposta di legge, probabilmente molti farmaci largamente utilizzati da tanti pazienti anziani, non soltanto titolari di pensioni di guerra, erano a totale carico degli assistiti. Direi che l'azione di monitoraggio svolta in questi anni ha consentito un trasferimento di parte di questi farmaci dalla fascia C a totale carico del sistema sanitario nazionale. Probabilmente, quindi, qualcosa è già stato fatto, ovviamente, per tutti i cittadini, rispetto ad un problema estremamente delicato qual è la partecipazione alla spesa farmaceutica di questo paese.

DOMENICO GRAMAZIO. Ci sono tanti farmaci, anche necessari, che non ci sono rientrati e lei lo sa!

FABIO DI CAPUA, Sottosegretario di Stato per la sanità. Ovviamente, il problema è aperto. Al di là dell'attenzione dovuta - questo è direi scontato e mi attendo un rapidissimo iter di approvazione di questo provvedimento - è comunque necessario mantenere quell'atteggiamento di forte flessibilità sulla collocazione del farmaco.


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Sono grato alla Commissione per le due correzioni apportate. Una ha reso il testo più coerente: l'efficacia è altra cosa rispetto all'indispensabilità. Sarebbe stato incomprensibile ipotizzare un farmaco assolutamente indispensabile e insostituibile a carico dei cittadini. Probabilmente, si trattava di un errore tecnico contenuto nel testo. L'altra correzione, sulla copertura finanziaria, si è resa indispensabile perché il provvedimento sia operante.
Sul problema bisogna mantenere viva l'attenzione; deve peraltro proseguire l'impegno del Governo per un monitoraggio attento della fascia C, al fine di acquisire elementi dall'esperienza pratica e dalla ricerca scientifica, eventualmente anche per trasferire altri farmaci in una fascia a totale carico del sistema sanitario nazionale. Inoltre, occorre un monitoraggio sull'andamento dei prezzi, perché a volte, in questa fascia, registriamo immotivati incrementi, che devono essere oggetto di un'attenta valutazione: al riguardo, credo che il Governo possa assumere idonee iniziative.

PRESIDENTE. Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.

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