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PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il relatore, onorevole Nardini.
MARIA CELESTE NARDINI, Relatore. Signor Presidente, anch'io credo che possiamo chiudere qui la nostra discussione e ritengo che dobbiamo compiere tutti gli sforzi in questa direzione. In tal senso esorto il Governo affinché ci aiuti a trovare la copertura finanziaria per chiudere un lungo percorso, perché credo che sia un dovuto riconoscimento ai combattenti. Bisogna voltare questa pagina.
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il rappresentante del Governo.
GIOVANNI RIVERA, Sottosegretario di Stato per la difesa. Innanzitutto, ringrazio l'onorevole Giannattasio e l'onorevole Lavagnini perché hanno voluto presentare questa proposta di legge che è stata accolta con grande interesse e con grande partecipazione da tutti coloro che frequentano la Commissione difesa della Camera. Il Governo è stato ben felice di trovare una soluzione anche in un momento in cui ci sono oggettive difficoltà di copertura, come è stato ricordato.
A lungo abbiamo parlato delle problematiche che potevano sorgere perché non si era sicuri di cosa si potesse trovare quando fossero state fatte le domande, e questa aleatorietà c'è ancora. Ovviamente, non posso parlare per conto del ministro del Tesoro: lo farei volentieri (anch'io ho diritto di accesso al Tesoro più o meno come i parlamentari: mi rispettano, mi ascoltano, ma non sempre mi danno le risposte che voglio sentirmi dare quando rivolgo una domanda precisa sulla parte che riguarda la copertura finanziaria). Credo però che questo sia un impegno che tutto il Governo deve prendere soprattutto perché si è svolto anche un importante dibattito sull'argomento, come ha ricordato l'onorevole Mitolo. Si è tentato anche di fare un passo in più verso quel percorso di pacificazione; il Governo ha seguito con attenzione la discussione in Commissione, perché evidentemente era importante l'atteggiamento del Parlamento nel suo complesso: quindi il Governo si sarebbe adattato alle risultanze del dibattito. Credo che sia importante fare un ulteriore passo, trovandoci in altre circostanze, verso la chiusura di quel periodo: tutti noi dobbiamo sapere che è esistito, dobbiamo ricordarlo, non dimenticarlo, ma chiuderlo. Credo che questo sia un aspetto che deve coinvolgere tutto il Parlamento.
PRESIDENTE. Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.
Il Governo è attento a questa parte molto significativa che riguarda l'aspetto dei rapporti umani prima ancora che politici. Credo quindi che faremo tutto il possibile tutti insieme per arrivare anche al raggiungimento di questa condizione. Credo pertanto di poter dire che troveremo una soluzione. Sarebbe assurdo che, dopo aver faticato per portare in aula un progetto di legge, lo tenessimo lì «tra color che sono sospesi» senza trovare la soluzione finanziaria, che tra le altre cose è minima. È anche un po' riduttivo, per certi versi - è bene riconoscerlo - anche il tipo di riconoscimento che siamo costretti a dare. Comunque ritengo che coloro che lo ricevono capiranno che in questo momento è importante un riconoscimento di carattere morale e simbolico più che di carattere venale. Questo è l'impegno che tutti noi dobbiamo prendere facendo in modo che sia presto affrontato sul piano deliberativo da tutta l'Assemblea.