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PRESIDENTE. Passiamo all'interrogazione Pozza Tasca n. 3-04962 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 3).
ELISA POZZA TASCA. Signor ministro, arcobaleno è sinonimo di quiete e di serenità che in genere segue alla tempesta, quando le nubi e le ombre sono già cadute; in questo caso, nubi e ombre sono venute dopo, quindi è nostro dovere ritrovare il sereno, e fuori di metafora il sereno nazionale, facendo definitiva chiarezza sull'intera vicenda della missione Arcobaleno.
PRESIDENTE. Il ministro dell'interno ha facoltà di rispondere.
ENZO BIANCO, Ministro dell'interno. Concordo con lei onorevole Pozza Tasca, perché l'interesse prioritario del Governo, del Parlamento e dell'opinione pubblica non può che essere quello di fare piena luce su questi fatti.
centro di Valona (presso il medesimo centro avevano già operato 1.170 dipendenti delle regioni); la Croce rossa italiana ha impiegato, oltre a centinaia di volontari del soccorso, 700 unità di personale richiamato per le esigenze delle strutture sanitarie dei centri attivati, in particolare per quelle di Kukes. Basta ricordare le emergenze degli ultimi anni che hanno visto il fondamentale contributo della protezione civile, come dicevo.
DOMENICO GRAMAZIO. Quando?
ENZO BIANCO, Ministro dell'interno. Sempre secondo la relazione del commissario Vitale «ogni singola lira donata è stata investita, monitorata, impiegata per risollevare le condizioni economiche delle popolazioni coinvolte nelle operazioni militari».
PRESIDENTE. L'onorevole Pozza Tasca ha facoltà di replicare.
ELISA POZZA TASCA. Signor Presidente, ho fatto tali affermazioni perché credo che, tra i colleghi presenti, pochissimi abbiano avuto come me l'opportunità di partecipare a quattro missioni in Albania. Vi ho partecipato tramite il Consiglio d'Europa (ero a capo della delegazione) e ho visitato anche il campo di Valona; pertanto, le mie sono affermazioni concrete. Ho visto, ho constatato e devo dire ai colleghi che ho anche ricevuto i complimenti delle colleghe di altri paesi del Consiglio d'Europa.
DOMENICO GRAMAZIO. E chi ha detto di no?
ELISA POZZA TASCA. Questo è un dato di fatto.
DOMENICO GRAMAZIO. Attacca la stampa!
ELISA POZZA TASCA. La invito, quindi, a continuare in questo modo; infatti, quando leggo su un giornale che un donatore si pente di aver elargito 300 milioni, credo che a tale donatore dobbiamo
dare spiegazioni e che occorre fare chiarezza (Applausi dei deputati del gruppo dei Democratici-l'Ulivo).
L'onorevole Pozza Tasca ha facoltà di illustrarla.
Nel brevissimo tempo a mia disposizione, vorrei chiederle di tracciare una linea di demarcazione, rintracciando quindi le reali responsabilità nella giungla di sigle e progetti, tra quelli che in Arcobaleno sono stati volontari veri e quelli che invece sono stati volontari finti. Da questa ricerca della verità deriva la possibilità di recuperare la fiducia e la collaborazione del mondo del non-profit, o terzo settore, dopo Stato e mercato ovvero di quegli azionisti della solidarietà che sono stati indispensabili negli ultimi anni nell'anticipazione di risposte rispetto alle istituzioni.
L'esigenza di chiarezza è un debito che il Governo ha con quanti hanno raccolto l'appello, anche verso se stessi, di fugare ogni dubbio perché Arcobaleno possa tornare ad essere lo specchio di una nazione equa e solidale.
Il sistema di protezione civile, nelle varie emergenze in cui è stato chiamato ad operare, ha dimostrato in questi anni capacità ed efficacia nel suo complesso. Nel dettaglio, la missione Arcobaleno a cui lei faceva riferimento ha impiegato circa 6.500 persone appartenenti in gran parte ad organizzazioni del volontariato, chiamate per la prima volta anche a ruoli di responsabilità nella gestione dell'intervento. Sono stati impiegati 3.792 volontari con 804 mezzi sotto il controllo diretto della protezione civile e 2.400 volontari con circa 300 mezzi sotto il coordinamento delle regioni per le esigenze del
Questa vicenda non può cancellare i meriti di un'organizzazione che ha dato buoni risultati nel tempo.
Vorrei ancora una volta sottolineare che da parte delle istituzioni vi è stata una reazione immediata, onorevole Pozza Tasca, segno che le istituzioni hanno al proprio interno i necessari anticorpi che hanno attivato una pronta capacità di reazione del Governo.
Vorrei essere molto chiaro sulle somme di denaro raccolte con le offerte dei cittadini italiani, ossia circa 132 miliardi di lire. Come ha affermato il commissario straordinario Marco Vitale «il denaro raccolto è andato direttamente dai privati ai privati, dalle famiglie e dalle aziende italiane alle scuole, alle case e agli ospedali del Kosovo e dell'Albania».
Mi rendo conto con amarezza che corriamo un rischio, quello - come ha sottolineato don Riboldi - di colui che nel timore di essere derubato tiene le mani in tasca, cioè il venir meno dello slancio di solidarietà.
Mi fa piacere che l'onorevole Pozza Tasca abbia evidenziato le valutazioni positive delle più alte rappresentanze internazionali che hanno definito la missione Arcobaleno come uno dei grandi sforzi militari degli ultimi anni. Nonostante l'amarezza per la vicenda, sulla quale non esito a confermare il giudizio gravissimo, essa resta comunque un esempio ed un motivo di orgoglio nazionale per il nostro paese.
Signor ministro, apprezzo la sua risposta, mi sento soddisfatta e credo che, cominciando lei a svolgere un nuovo ruolo in questo settore, non potrei aspettarmi di più. Mi aspetto, però, che nelle iniziative successive venga sempre fatta chiarezza, come lei ha affermato, sui 132 miliardi, con riferimento al mix che vi è stato tra pubblico e privato, perché noi «addetti ai lavori» ne cogliamo la differenza, ma i cittadini che hanno versato contributi, probabilmente, non sono stati informati e la stampa, invece, li sta informando in senso contrario.