Allegato A
Seduta n. 597 del 6/10/1999


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(Sezione 2 - Presentazione congiunta da parte dei coniugi del modello unico della dichiarazione dei redditi)

B) Interpellanze:

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle finanze, per sapere - premesso che -:
il diritto dei coniugi a presentare la dichiarazione dei redditi delle persone fisiche congiunta è previsto dall'articolo 17 della legge 13 aprile 1977, n. 114, norma che sino ad oggi non è stata abrogata;
la nuova modulistica predisposta dal ministero, denominata modello unico compensativo, non consente né la dichiarazione congiunta, e neanche la compensazione tra debiti e crediti fra i coniugi come avveniva per gli anni passati;
si determinerà una difficoltà per i contribuenti nella divisione degli acconti versati come pure nella ripartizione degli oneri deducibili sostenuti all'interno della famiglia, in mancanza di una tempestiva informativa, nell'anno di imposta precedente sull'imputazione degli stessi oneri, in particolare per le spese sanitarie e per le spese scolastiche dei figli;
si pone, inoltre, il problema per la dichiarazione dei redditi 1997, laddove un coniuge può risultare a credito e l'altro a debito senza poter operare l'indispensabile compensazione -:
se il modello sia stato predisposto in conformità alla normativa vigente e se esso sia coerente con il dettato costituzionale dell'articolo 31;
se il ministro interpellato intenda assumere iniziative a chiarimento della suddetta questione e se non ritenga che tale desiderio di cambiamento stia determinando confusione, disagi e complicazioni ai contribuenti anziché la tanto reclamizzata semplificazione fiscale e se, infine, tale orientamento ministeriale non induca alla separazione fiscale delle famiglie, favorendo il riconoscimento fiscale delle unioni di fatto, quale preludio alla parificazione tra famiglie fondate sul matrimonio e unioni di fatto, anche omosessuali.
(2-01074)
«Volontè, Teresio Delfino, Manzione, Tassone».
(28 aprile 1998)

VOLONTÈ. - Al Ministro delle finanze. - Per sapere - premesso che:
a conclusione dell'esame del provvedimento collegato alla legge finanziaria


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1999 è stato accolto come raccomandazione l'ordine del giorno 9/5267/26, presentato dall'interrogante con cui si impegnava il Governo a ripristinare la dichiarazione congiunta per i coniugi, sia relativamente al modello 730 che al modello 740, nel pieno rispetto della normativa vigente, in conformità dell'articolo 17 della legge 13 aprile 1977, n. 114, e dell'articolo 31 della Costituzione -:
attraverso quali iniziative e in quali tempi il Ministro interrogato intenda dare seguito all'impegno assunto dal Governo accogliendo l'ordine del giorno.(3-03078)
(Interrogazione non iscritta all'ordine del giorno ma vertente sullo stesso argomento).

VOLONTÈ, TASSONE e GRILLO. - Al Ministro delle finanze. - Per sapere - premesso che:
con precedenti atti di sindacato ispettivo, gli interroganti hanno chiesto che sia consentita, in sede di modello unico, la dichiarazione congiunta dei coniugi;
tale richiesta è stata disattesa per motivi tecnici, in quanto non si renderebbe possibile una compensazione fra coniugi, quando uno dei due è lavoratore autonomo e, come tale, soggetto di imposta Iva, che ha la possibilità di compensare le diverse imposte con un versamento unico;
tale motivazione non affronta e risolve un problema che ha motivazioni ben più importanti che attengono all'istituto familiare;
d'altra parte allo stato attuale vi sarebbe un diverso trattamento fra coniugi, entrambi lavoratori dipendenti, che possono effettuare la dichiarazione congiunta con modello 730, ed i lavoratori autonomi, a cui tale possibilità non viene riconosciuta;
i contribuenti, anche se lavoratori dipendenti, potrebbero non voler usufruire del modello 730, per motivi di riservatezza -:
se, al di là delle ben note difficoltà tecniche, certamente superabili, non si intenda mettere subito allo studio la possibilità, con la prossima dichiarazione dei redditi, di consentire a tutti i coniugi, sia essi lavoratori dipendenti che lavoratori autonomi, di presentare il modello unico di dichiarazione congiunta.(3-03390)

(Interrogazione non iscritta all'ordine del giorno ma vertente sullo stesso argomento)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle finanze, per sapere - premesso che:
il nuovo modello unico di dichiarazione dei redditi che doveva rappresentare un profondo cambiamento in direzione della semplificazione delle dichiarazioni dei redditi, recuperando un nuovo rapporto tra cittadini e fisco si sta dimostrando inidoneo a migliorare tale rapporto in quanto, nel mentre si preoccupa di compensare le imposte (Irpef, Ilor, Iva e Irap) in capo al dichiarante, non consente più la compensazione tra coniugi dichiaranti, distruggendo la famiglia come entità fiscale;
tale scelta, al di là di solenni proclami per campagne promosse per la diffusione della solidarietà, fa venire meno la solidarietà familiare determinando la pericolosa «rottura» di un diritto consolidato -:
se la scelta del Governo non significhi imboccare surrettiziamente la via del riconoscimento delle unioni di fatto piuttosto che rinsaldare la famiglia fondata sul matrimonio;
se non ritenga che siano stati violati i fondamentali princìpi fissati negli articoli 29 e 31 della Carta Costituzionale;
se intenda correggere urgentemente tale iniquità intervenendo affinché già nella dichiarazione per i redditi 1997 i coniugi contribuenti possano operare la reale compensazione dei redditi familiari.
(2-01107)
«Teresio Delfino, Volontè, Tassone».
(12 maggio 1998)