(Sezione 2 - Situazione occupazionale dello stabilimento Ansaldo di Legnano)
B)
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato, per sapere - premesso che:
all'interno del gruppo Ansaldo riveste una particolare importanza lo stabilimento di Legnano, sia perché attualmente occupa 1697 lavoratori sia perché è inserito in un territorio a forte declino industriale;
gli accordi sindacali siglati al ministero dell'industria hanno permesso ad Ansaldo di ottenere contributi per 800 miliardi
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finalizzati al ripiano delle perdite e alla ricapitalizzazione dell'azienda, subordinando l'intervento alla rinuncia da parte dell'azienda della attivazione dei previsti licenziamenti collettivi;
gli accordi ed i conseguenti interventi hanno consentito di avviare un piano di ristrutturazione e di beneficiare di numerosi strumenti legislativi quali Cigs, mobilità lunga, eccetera, in quantità addirittura superiore alle necessità dichiarate;
nonostante gli accordi sottoscritti al ministero e quanto sopra premesso, Ansaldo energia ha aperto il 2 agosto una procedura di licenziamento per 43 lavoratori, dei quali 32 operanti nello stabilimento di Legnano e 11 in quello di Genova;
il numero dei lavoratori dei quali è stato chiesto il licenziamento è equivalente al numero di lavoratori trasferiti a suo tempo alla società Manital e reintegrati negli organici di Ansaldo in seguito alle recenti sentenze dei Tribunali di Genova e Milano;
in attesa di poter rendere operativa la procedura di licenziamento avviata, Ansaldo ha imposto ai lavoratori di restare a casa, pur essendo pagati regolarmente, e ha deciso di far svolgere le loro attività a personale di altre imprese;
Ansaldo risulta essere tra le aziende italiane più assistite dallo Stato e, nonostante questo aiuto, ha un bilancio largamente deficitario al quale si aggiungono nuove perdite di esercizio per centinaia di miliardi;
appare quantomeno sconcertante che una azienda a partecipazione pubblica decida di non rispettare accordi siglati grazie all'intervento diretto del ministero dell'industria;
a seguito del mancato rispetto degli accordi da parte di Ansaldo la rappresentanza sindacale unitaria di Ansaldo energia Legnano ha consegnato in data 22 settembre 1999 un esposto denuncia alla procura della Repubblica di Milano, documentando sperpero di denaro pubblico e la violazione degli impegni assunti con gli accordi siglati -:
quali iniziative urgenti il Ministro interpellato intenda attivare per:
a) rendere effettivo il rispetto degli accordi sottoscritti al ministero dell'industria e dare avvio ai previsti e conseguenti piani operativi che non prevedono licenziamenti;
b) chiedere alla direzione di Ansaldo di revocare i licenziamenti e rispettare le sentenze dei tribunali di Genova e di Milano;
c) avviare una indagine conoscitiva sulle perdite di esercizio e sul complesso della gestione dell'azienda;
d) avviare una indagine conoscitiva sulle responsabilità che hanno portato la direzione di Ansaldo a violare gli accordi sottoscritti e a non dare corso ai provvedimenti in essi contenuti;
e) avviare rapidamente i piani di intervento previsti dagli accordi, per intervenire sul trend negativo dell'azienda e per avviare la necessaria ristrutturazione con l'obiettivo di incidere positivamente sulla modernizzazione e sulla capacità competitiva di Ansaldo.
(2-01958) «Monaco».
(24 settembre 1999).