FILIPPO MANCUSO. Signor Presidente, vorrei rivolgere una preghiera per attivare la sua attenzione sull'improvvido destino che sta subendo in quest'aula la legge sull'elezione diretta dei presidenti delle regioni a statuto speciale.
Questo destino fa sì che la previsione della discussione di tale provvedimento degradi di giorno in giorno, secondo l'antica figura del gatto di piombo. Ieri, ad esempio, tale discussione era fissata immediatamente dopo quella sulla legge che abbiamo appena approvato; quest'oggi essa degrada ancor di più, tanto da prevedere per certo che oggi non se ne discuterà, non si voterà, non se ne parlerà affatto.
In attesa che tale destino degradi ancor di più, tanto che non so per quando sarà fissata tale discussione, mi permetto di richiamare l'interesse generale sul provvedimento in questione. Si tratta di una proposta di legge costituzionale mossa dagli interessi di tutte le forze politiche e dell'assemblea regionale siciliana. Tale proposta di legge si immerge in una situazione politica - quella delle regioni Sicilia e Sardegna - che reclama finalmente un regolamento più razionale e più rispondente alle esigenze della gestione democratica di quelle realtà.
Mi sembra vi sia una sorta di malanimo da parte dei nostri contraddittori verso tale provvedimento se, dopo averlo proposto, caldeggiato e sbandierato, si adattano oggi a lasciargli subire una tale continua cessazione di presenza.
Signor Presidente, le chiedo - spero non invano - di trovare in sé la forza istituzionale da trasmettere a coloro che stanno propiziando una tale operazione negativa, affinché si arrivi, quando sarà possibile - entro i termini più brevi e, finalmente, senza giochi tipografici di degradazione continua - alla discussione di questo provvedimento istituzionalmente, politicamente e socialmente fondamentale.
Signor Presidente, la sollecito e la prego (Applausi dei deputati del gruppo di forza Italia).
PRESIDENTE. Onorevole Mancuso, penso che oggi potremo per lo meno cominciare l'esame del provvedimento, in quanto ci sarà seduta anche dalle 18 alle 21. Se i colleghi di tutti i gruppi saranno presenti, la proposta di legge potrà essere esaminata. Se non saranno presenti, non è un problema di ordine del giorno, bensì di presenza dei colleghi. Poi vedremo quali.
In ogni caso, onorevole Mancuso, concordo con lei sull'importanza del provvedimento. Questo non è in discussione.
