Seduta n. 287 del 15/12/1997

Back Index Forward

Pag. 21


...
(Esame articolo 31 - A.C. 4354)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 31, nel testo della Commissione, e del complesso degli emendamenti e subemendamento ad esso presentati (vedi l'allegato A - A.C. 4354 sezione 3).
Avverto che la Presidenza non ritiene ammissibili per carenza di compensazione, ai sensi dell'articolo 121, comma 5 del regolamento, gli emendamenti Massidda 31.6 e 31.8, Mangiacavallo 31.7, Malavenda 31.9, Cè 31.10, Teresio Delfino 31.11, tutti volti a sopprimere il comma 1 dell'articolo 31, che ha la funzione di rendere applicabili norme aventi finalità di riduzione della spesa sanitaria.
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore per la maggioranza ad esprimere il parere della Commissione.

GIANFRANCO MORGANDO, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, prendendo atto della dichiarazione di inammissibilità dell'emendamento Mangiacavallo 31.7, esprimo parere contrario sugli emendamenti da Lo Presti 31.1 di pagina 73 a Malavenda 31.24 di pagina 74 del fascicolo n.3.
Invito al ritiro i presentatori degli identici emendamenti Massidda 31.38 e Teresio Delfino 31.39 perché assorbiti dall'emendamento interamente sostitutivo del Governo ed esprimo parere contrario sui restanti emendamenti ricompresi nella pagina 75.
Invito altresì al ritiro i presentatori degli identici emendamenti Malavenda 31.40 e Cè 31.41 ed esprimo parere contrario sui restanti emendamenti ricompresi nella pagina 76.
Ritiro gli emendamenti 31.60, 31.61, 31.62 e 31.63 della Commissione perché assorbiti dall'emendamento del Governo ed esprimo parere favorevole sugli emendamenti 31.65, 31.66, 31.67, 31.68, 31.69, 31.64, 31.70 e 31.71 del Governo.

PRESIDENTE. Il Governo?

ROSY BINDI, Ministro della sanità. Nel concordare con il parere espresso dal relatore, ricordo che il Governo ha presentato ulteriori emendamenti.

PRESIDENTE. Ministro Bindi, occorre valutare la loro ammissibilità.

ROSY BINDI, Ministro della sanità. Molti emendamenti sono utili e necessari per una maggiore ...

PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole ministro, si tratta degli emendamenti sui quali il relatore ha espresso il parere oppure sono nuovi?

ROSY BINDI, Ministro della sanità. Sono gli stessi ai quali ha fatto riferimento il relatore.

PRESIDENTE. Prego.

ROSY BINDI, Ministro della sanità. L'emendamento 31.65 prevede un'aggiunta al comma 1 dell'articolo 31 al fine di rafforzarne l'interpretazione in seguito alla sentenza del Consiglio di Stato, che si considera non applicata fino all'entrata in vigore del nuovo metodo di calcolo del prezzo medio europeo da parte del CIPE.
L'emendamento 31.66 rappresenta sostanzialmente una ripulitura del testo e lo stesso vale anche per il successivo emendamento 31.67 che serve a migliorare la formulazione dell'articolo dal punto di vista della chiarezza e della precisione delle espressioni.
L'emendamento 31.68 precisa la differenza dello sconto tra i farmaci copia e quelli generici, mentre l'emendamento 31.69 sopprime una parte del comma 9 ritenuta irrilevante e forse restrittiva rispetto agli effetti dell'applicazione della contrattazione per i farmaci innovativi e quelli del mutuo riconoscimento.


Pag. 22


Esso aggiunge invece allo stesso comma una deroga a quanto previsto dall'articolo 1, comma 41, della legge n.662 del 1996, proprio al fine di allargare la sperimentazione anche alla redistribuzione dello sconto tra i vari attori del sistema.
Invece il subemendamento Giorgetti 0.31.64.1 risulta assorbito dalla riformulazione del testo del comma 12 contenuto nell'emendamento 31.64 del Governo. Si tratta di una riformulazione che non cambia nulla nella sostanza, ma che reca riferimenti normativi indispensabili per la giusta interpretazione dello stesso comma 12.
L'emendamento 31.62 della Commissione è a sua volta assorbito dall'emendamento 31.64 del Governo, mentre l'emendamento 31.70 del Governo - che riformula il comma 13 al fine di rendere immediatamente utilizzabili per l'informazione pubblica i 100 miliardi che vengono detratti dall'utilizzazione delle aziende per la loro informazione - prevede una correzione: al primo rigo, le parole «per le iniziative di farmacovigilanza e di informazione degli informatori sanitari» sono sostituite dalle parole «per le iniziative di farmacovigilanza e di informazione degli operatori sanitari» (dispongo di un testo in cui è presente tale imprecisione).
L'emendamento 31.63 della Commissione risulta superato dall'emendamento 31.64 del Governo. Per quanto riguarda invece l'emendamento 31.71 del Governo, gli effetti che esso reca sono due: della commissione che dovrà valutare le misure da assumere nel caso di sfondamento del tetto della spesa farmaceutica faranno parte non soltanto le aziende produttrici, ma anche quelle della distribuzione intermedia e finale; in secondo luogo, l'onere per le categorie che si dovranno far carico dello sfondamento è calcolato, per quanto riguarda la distribuzione, al netto dei margini effettivi.

PRESIDENTE. Onorevole Giorgetti, il ministro Bindi ha osservato che il suo subemendamento 0.31.64.1 risulterebbe assorbito dell'emendamento 31.64 del Governo: comunque, ne parleremo al momento opportuno.

ANTONINO MANGIACAVALLO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ANTONINO MANGIACAVALLO. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi, onorevole ministro, avevo presentato l'emendamento 31.7 che non è stato considerato ammissibile. Desidererei comunque precisare in questa sede che il significato di quell'emendamento era quello di evitare che venisse azzerato tout court un debito sancito dal Consiglio di Stato: quindi, con una norma si annulla una sentenza del Consiglio di Stato, mentre il significato dell'emendamento era proprio quello di riconoscere l'autorevolezza ed il prestigio di quest'organo ed evitare che il Governo si sostituisse ad esso.

FRANCESCO PAOLO LUCCHESE. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

FRANCESCO PAOLO LUCCHESE. Signor Presidente, se non ho capito male l'onorevole ministro ha presentato all'ultimo momento altri emendamenti che non sono in nostro possesso...

PRESIDENTE. Sono quelli compresi nel fascicolo che mi pare lei abbia in mano.

FRANCESCO PAOLO LUCCHESE. Ce ne sono altri che non abbiamo trovato in distribuzione...

PRESIDENTE. Lei ha ragione, ma...

FRANCESCO PAOLO LUCCHESE. Sono stati presentati ora, in questo momento.

PRESIDENTE. Ora controlliamo, ma sono emendamenti...


Pag. 23

FRANCESCO PAOLO LUCCHESE. Questa mattina, all'inizio della seduta, abbiamo avuto...

PRESIDENTE. Se mi lascia finire, onorevole Lucchese... Non è possibile, pazienza.

PIERGIORGIO MASSIDDA. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PIERGIORGIO MASSIDDA. Credo che forse, Presidente, lei non sia a conoscenza del fatto che due fascicoli hanno gli stessi emendamenti ma con numerazione differente: rispondo quindi io alla richiesta del collega Lucchese.
Vorrei piuttosto sapere perché un mio emendamento è stato dichiarato inammissibile, dal momento che lo è diventato soltanto dopo la presentazione di un emendamento da parte del Governo, avvenuta poco fa; prima non poteva essere dichiarato inammissibile.

PRESIDENTE. Si riferisce all'emendamento 31.6?

PIERGIORGIO MASSIDDA. No, all'emendamento 31.8.

PRESIDENTE. Perché si tratta di sopprimere una norma che rende applicabili disposizioni di entrata senza compensazione.

PIERGIORGIO MASSIDDA. Ma l'emendamento è stato presentato dopo.

PRESIDENTE. No, il suo emendamento era inammissibile già da prima.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Malavenda 31.2 e Cè 31.4, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (
Vedi votazioni).


(Presenti 365
Votanti 364
Astenuti 1
Maggioranza 183
Hanno votato sì 118
Hanno votato no 246).


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Massidda 31.3, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).


(Presenti e votanti 374
Maggioranza 188
Hanno votato sì 126
Hanno votato no 248).


Passiamo alla votazione dell'emendamento Cè 31.12.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Massidda. Ne ha facoltà.

PIERGIORGIO MASSIDDA. Signor Presidente, onorevoli colleghi, intervengo anche se sono sicuro che non servirà a molto. Credo tuttavia che questo problema meriti un minimo di attenzione. Poc'anzi un collega della maggioranza, l'onorevole Mangiacavallo, ha onestamente ammesso che state surrettiziamente andando contro una sentenza del Consiglio di Stato. Attraverso la finanziaria annullate cioè e contrastate un intervento del Consiglio di Stato. Si tratta di un intervento a mio avviso surrettizio che probabilmente va anche contro il dettato costituzionale in quanto contrasta diritti che sono stati riconosciuti dalla sentenza in questione.
Ma il fatto più importante che dovrebbe interessarvi è che il testo al Senato presentava diciotto righe sulla farmaceutica;


Pag. 24

il Senato era stato infatti delegato a presentare un disegno di legge sulla materia. Sabato sera è stato invece deciso di presentare tre pagine e mezzo di testo oltraggiando così il lavoro del Senato e quello della Camera solo per permettere al ministro di diventare l'interlocutore di tutte le categorie. Con questo atteggiamento più che la minoranza credo sia stata oltraggiata la maggioranza. Ricorrerò ad un termine che è stato utilizzato da un amico della maggioranza, il quale ha parlato di comportamento di «binderia» politica. Ribadisco che il comportamento surrettizio di autorevolezza che va anche contro i diritti acquisiti dai cittadini e forse anche contro la Costituzione è stato da voi definito in modo spiritoso - spero che il ministro lo accetti - «binderia» politica. Passerà alla storia.

PRESIDENTE. Beh, in qualche modo bisogna pure passare alla storia!
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Lucchese. Ne ha facoltà.

FRANCESCO PAOLO LUCCHESE. Signor Presidente, signor ministro, mi sembra chiarissimo che non si può accettare questo articolo nel modo in cui è stato presentato al Parlamento. Si nota infatti che è stato abbondantemente modificato in corso d'opera. Si vuole procedere con un emendamento a modificare qualcosa sulla quale, più giustamente, si dovrebbe intervenire attraverso una legge di riordino del settore farmaceutico. Si nota come il testo sia stato modificato in modo affrettato perché gli emendamenti sono stati presentati anche all'ultimo momento, in una grande confusione. Non possiamo quindi concordare sul fatto che si voglia porre ordine in un settore così importante, che rappresenta davvero un supporto alla nostra economia, attraverso provvedimenti affrettati, pasticciati ed addirittura confusionari. Una legge di riordino del settore farmaceutico avrebbe bisogno di maggiori attenzione e riflessione.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Giannotti. Ne ha facoltà.

VASCO GIANNOTTI. Rispetto alle osservazioni espresse dai colleghi della minoranza, ritengo, per quanto riguarda me e il mio gruppo, che debba esserne accolta una.
Sottopongo la questione al ministro e al Governo. Ormai con una frequenza annuale, a volte più che annuale, ad ogni finanziaria e non solo, il Governo è costretto a intervenire su una materia così delicata come quella del riordino dei farmaci. Senza dubbio, c'è un dato oggettivo, un'evoluzione in questa materia non solo in Italia ma anche in altri paesi dell'Europa e tuttavia da tutti i gruppi è stato da molto tempo sollecitato un disegno di riordino complessivo della materia.
Ritengo quindi sia giusto evidenziare al Governo l'esigenza di presentare un disegno complessivo che una volta per tutte riordini la materia dei farmaci. Ce ne è tassativamente bisogno per dare certezza al cittadino, il quale non deve essere costretto ad ogni finanziaria a correre il rischio di una riclassificazione dei medicinali con conseguenze inevitabili sul suo diritto ad avere i farmaci, nonché per dare ordine e regole all'industria farmaceutica. Mi sento, quindi, di associarmi a questa sollecitazione nei confronti del Governo affinché in poco tempo presenti un disegno complessivo.
La seconda osservazione che mi fa esprimere una perplessità - sottolineo: una perplessità - riguarda la circostanza per cui è in corso presso il Senato della Repubblica una discussione sul riordino complessivo dei farmaci sulla base di diverse proposte di legge che sono state presentate da più gruppi parlamentari; è avviato presso la Commissione igiene e sanità un dibattito su questa materia. La perplessità deriva dal fatto che sarebbe stato giusto proporre lì al Senato, nel corso della discussione sulla finanziaria, la materia che è stata presentata alla Camera, nel senso che, come è stato giustamente osservato, una parte della


Pag. 25

disciplina proposta in questo ramo del Parlamento non è stata sottoposta all'attenzione del Senato, pur avendo quest'ultimo in corso una discussione sulla legge di riordino.
Allora - in questo concordo sulla proposta fatta dal Governo - quanto meno è opportuno limitare l'intervento dello stesso solo alla materia che inevitabilmente, anche per esigenze di tempo, deve essere affrontata sulla base della trattativa con le imprese, lasciando poi il più possibile al Parlamento la possibilità di tornare e di decidere su questo punto.
Ho sollevato una perplessità di metodo, anche se poi - ripeto - quanto detto dal ministro mi porta a confermare il voto favorevole del gruppo della sinistra democratica sugli emendamenti presentati dal Governo.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Fioroni. Ne ha facoltà.

GIUSEPPE FIORONI. Vorrei esprimere alcune rapidissime considerazioni sul complesso dell'articolo 31, anche approfittando degli interventi di stimolo svolti dall'onorevole Massidda e da altri colleghi dell'opposizione.
Credo si colgano in questo articolo della finanziaria alcune opportunità che sono attese, le quali peraltro fanno parte anche del dibattito svoltosi all'interno del Parlamento e che l'onorevole Massidda non può non ricordare.
Abbiamo tutti più volte sottolineato che parlando di spesa farmaceutica non è possibile prendere in considerazione soltanto le pur legittime aspettative dell'industria farmaceutica, dimenticando che all'interno del fondo sanitario nazionale essa riguarda una delle voci cui è maggiormente attento il cittadino, quel tipo particolare di cittadino che è utente, quindi paziente, quindi malato.
Questi non deve vedere, in quanto paziente, di volta in volta disattese aspettative che possono cogliere, nell'ambito del collegato alla finanziaria, alcune richieste tante volte avanzate in quest'aula. Non riesco a capire perché possiamo normare i prezzi laddove il Governo paga direttamente il sistema sanitario nazionale e dobbiamo evitare che, per esempio, ci sia un'autoregolamentazione per i farmaci in fascia C che paga direttamente il cittadino.
Credo che questo atto non sarebbe malvisto dal cittadino, ma non sarebbe capito, se procedessimo solo ad aumentare il tetto della spesa, se procedessimo solo a dare risposte all'industria farmaceutica e non dessimo risposte alle tasche del cittadino, che ogni volta vede il prezzo farmaci, che potevano costare 3 mila, 4 mila o 5 mila lire, lievitare nel giro di sei o sette mesi quando entrano in fascia C. Ricordo le accurate interrogazioni presentate dai colleghi dell'opposizione, ma anche da autorevoli colleghi della maggioranza, quando una serie di farmaci cosiddetti salvavita finirono in fascia C (faccio riferimento a tutti i farmaci per i cardiopatici, così ci capiamo) e tutti dicevamo: «e se adesso improvvisamente il prezzo triplica, quadruplica, che cosa succede?».
Oggi che possiamo autoregolamentare, diciamo che questo è un atto singolare. Oppure vogliamo parlare delle confezioni ottimali, cioè consentire che il cittadino acquisti solamente quello che gli serve e non quello che serve che sia prodotto?

PIERGIORGIO MASSIDDA. C'è una sentenza del Consiglio di Stato!

GIUSEPPE FIORONI. Onorevole Massidda, discutiamo del comma 1: apprendo qui dentro - e ammetto la mia inesperienza - che per la prima volta si fa un accordo transattivo lasciando sulla testa di una delle parti una spada di Damocle; chi ha firmato l'accordo intanto prende ciò che nell'accordo è scritto e si lascia la piena libertà di mantenere in essere i contenziosi, dando l'opportunità di transare e poi di ottenere quello che il contenzioso darà. Credo che in nessuna esperienza di tipo amministrativo una cosa di questo genere sia non solo legittima ma anche legalmente sostenibile in punto di diritto.


Pag. 26


Non ci dimentichiamo poi tutta la vicenda del mutuo riconoscimento, che per la prima volta credo ponga fine ad un problema come quello del co-marketing, un problema che ha destato in tutti noi grossa preoccupazione.
Ben venga allora l'articolo 31 come base di un disegno di riordino. Credo che anche il provvedimento all'esame del Senato, di iniziativa dei colleghi senatori, possa trovare fondamento all'interno di questo articolo del provvedimento collegato, affinché abbia un iter più rapido e veloce, ma mettendo paletti saldi che non siano solo l'aumento del tetto di spesa lasciando che tutto ciò che riguarda il cittadino sia definito in un secondo, terzo o quarto tempo o forse mai più (Applausi dei deputati del gruppo dei popolari e democratici-l'Ulivo).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Saia. Ne ha facoltà.

ANTONIO SAIA. Signor Presidente, onorevole ministro, onorevoli colleghi, anch'io avrei voluto intervenire alla fine, in sede di dichiarazione di voto su questo articolo, ma visto che in questo momento si è sviluppata la discussione esprimerò alcune considerazioni.
Innanzitutto desidero fare un premessa. Vediamo con favore, soprattutto in prospettiva, la manovra finanziaria per quanto attiene alla sanità e corre l'obbligo di sottolineare che, perlomeno da quando io sono in Parlamento, cioè da alcuni anni, è la prima volta che non si chiedono ulteriori sacrifici ai cittadini malati, anzi, si introduce in questa manovra finanziaria qualche criterio di equità, anche se purtroppo solo in prospettiva; e mi riferisco a quanto contenuto nel successivo articolo 52.
Rispondendo anche al collega Massidda, vedo per esempio sotto questa luce anche la questione della riabilitazione di cui al precedente articolo 30, in cui - voglio ricordarlo - durante il percorso in questa Camera sono state portate a tre, anziché a due, le prestazioni in un'unica impegnativa. Però, se si tiene conto del fatto che nel successivo articolo 52 si prevede che saranno esonerate dal ticket le malattie croniche o invalidanti, ben si comprende che le prestazioni di riabilitazione verranno di fatto ad essere esonerate dal ticket. Pertanto non avremo nel complesso un aumento dei ticket.
Per quanto riguarda la manovra sui farmaci di cui all'articolo 31, mi rendo conto che esistono dei problemi; ci sono innanzitutto per il mio gruppo e ci sono soprattutto nella prima parte, dove c'è una certezza, cioè che le aziende farmaceutiche avranno subito quei 2.700 miliardi che derivavano da una sentenza del Consiglio di Stato. Prendiamo atto che comunque questi fondi erano dovuti e in ogni caso per questo voteremo a favore dell'articolo in esame.
Ma voteremo a favore soprattutto per un'altra questione, in quanto per la prima volta, dopo tanti anni che siedo in Parlamento, come mi pare dicesse prima anche l'onorevole Fioroni, viene raccolta un'indicazione che proveniva da tante parti di quest'Assemblea, quella cioè di porre fine ad un sistema iniquo, che costringeva i cittadini non solo a pagare per intero i farmaci di fascia C, dotati di elevata azione terapeutica, di grande utilità e in taluni casi necessari, ma addirittura a pagarli con prezzi inaccettabili. Infatti, allorché il farmaco veniva collocato in fascia C, cioè a totale carico dei pazienti, dei malati, l'azienda farmaceutica era completamente libera di aumentare il prezzo a suo piacimento.
Allora, non possiamo non sottolineare che in alcuni commi di questo articolo viene recepita finalmente questa indicazione, quella per cui il prezzo dei farmaci di fascia C deve essere in qualche modo controllato, quella per cui deve essere garantita la presenza dei prodotti generici, di quei farmaci di basso costo e di alta efficacia che molte volte scompaiono persino dal commercio, solo per il fatto che non sono di grande utilità dal punto di vista economico per le imprese farmaceutiche.


Pag. 27


Non possiamo non rilevare con attenzione il fatto che viene introdotta una moralizzazione per quanto riguarda la confezione ottimale del farmaco per ciclo terapeutico, anche per evitare quegli sprechi che continuamente ci sono in questo settore e che sono a carico non solo dello Stato, ma anche del cittadino, costretto a comprare confezioni troppo grandi, inutili, che molte volte vanno buttate nel cestino.
Non possiamo non rilevare questo significativo riferimento ancora una volta alla necessità di applicare finalmente il prezzo medio europeo in questo paese. Però, signor ministro, se rileviamo con grande attenzione e grande apprezzamento queste novità che per la prima volta lei ha recepito in questa occasione, le vogliamo anche anticipare che presenteremo un ordine del giorno per rendere questi suoi impegni veramente stringenti, per fare in modo che essi non rimangano sulla carta. Su di essi chiediamo che lei si impegni oggi qui, di fronte al Parlamento e attraverso di esso, con i cittadini italiani.
Dicendo questo, desidero anche sottoporre alla sua attenzione un'altra questione che non ci convince del tutto. Laddove si fa riferimento alle modalità per la determinazione del prezzo medio europeo, si prevede che il CIPE prenderà a paragone il prezzo medio di quattro paesi di riferimento, individuati a scelta di quell'organismo. Ebbene, noi riteniamo che questa affermazione sia troppo generica, perché se per esempio questi quattro paesi fossero la Norvegia, la Svezia, la Germania e l'Inghilterra, allora ci troveremmo di fronte ad un prezzo medio certamente già più alto di quello che oggi esiste in Italia. Nel nostro ordine del giorno le chiederemo anche un impegno più stringente affiché questo prezzo medio europeo rappresenti veramente la media dei prezzi applicati in tutti i paesi della Comunità europea, affinché questo prezzo medio venga rapportato alla condizione economica e anche alla variabile del costo della vita che c'è nel nostro paese e in tutti gli altri della Comunità.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cè 31.12, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (
Vedi votazioni).


(Presenti 361
Votanti 356
Astenuti 5
Maggioranza 179
Hanno votato sì 111
Hanno votato no 245).


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 31.65 del Governo, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).


(Presenti 379
Votanti 375
Astenuti 4
Maggioranza 188
Hanno votato sì 250
Hanno votato no 125).


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Malavenda 31.13, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).


(Presenti 371
Votanti 344
Astenuti 27
Maggioranza 173
Hanno votato sì 14
Hanno votato no 330).


Pag. 28


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Malavenda 31.50, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).


(Presenti 381
Votanti 380
Astenuti 1
Maggioranza 191
Hanno votato sì 31
Hanno votato no 349).


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 31.66 del Governo, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).


(Presenti 389
Votanti 380
Astenuti 9
Maggioranza 191
Hanno votato sì 274
Hanno votato no 106).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul'emendamento Malavenda 31.14, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).


(Presenti 390
Votanti 387
Astenuti 3
Maggioranza 194
Hanno votato sì 8
Hanno votato no 379).


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Malavenda 31.15, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).


(Presenti 380
Votanti 379
Astenuti 1
Maggioranza 190
Hanno votato sì 32
Hanno votato no 347).


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Malavenda 31.16 e Cè 31.17, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).


(Presenti 380
Votanti 379
Astenuti 1
Maggioranza 190
Hanno votato sì 127
Hanno votato no 252).


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cè 31.18, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).


(Presenti e votanti 375
Maggioranza 188
Hanno votato sì 125
Hanno votato no 250).


Pag. 29


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cè 31.19, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).


(Presenti e votanti 383
Maggioranza 192
Hanno votato sì 129
Hanno votato no 254).


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Malavenda 31.20 e Cè 31.21, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).


(Presenti e votanti 390
Maggioranza 196
Hanno votato sì 134
Hanno votato no 256).


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Massidda 31.22 e Teresio Delfino 31.23, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).


(Presenti 389
Votanti 388
Astenuti 1
Maggioranza 195
Hanno votato sì 131
Hanno votato no 257).


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Malavenda 31.24, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).


(Presenti 386
Votanti 365
Astenuti 21
Maggioranza 183
Hanno votato sì 106
Hanno votato no 259).


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Malavenda 31.25 e Cè 31.26, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).


(Presenti 392
Votanti 391
Astenuti 1
Maggioranza 196
Hanno votato sì 138
Hanno votato no 253).


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 31.67 del Governo, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).


(Presenti 392
Votanti 360
Astenuti 32
Maggioranza 181
Hanno votato sì 248
Hanno votato no 112).


Pag. 30

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Malavenda 31.27, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).


(Presenti 387
Votanti 384
Astenuti 3
Maggioranza 193
Hanno votato sì 106
Hanno votato no 278).


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Malavenda 31.28 e Cè 31.29, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).


(Presenti 389
Votanti 388
Astenuti 1
Maggioranza 195
Hanno votato sì 134
Hanno votato no 254).


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 31.68 del Governo, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).


(Presenti 390
Votanti 364
Astenuti 26
Maggioranza 183
Hanno votato sì 247
Hanno votato no 117).


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Malavenda 31.30, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).


(Presenti 388
Votanti 386
Astenuti 2
Maggioranza 194
Hanno votato sì 130
Hanno votato no 256).


Passiamo alla votazione dell'emendamento 31.69 del Governo.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Maura Cossutta. Ne ha facoltà.

MAURA COSSUTTA. Signor Presidente, in realtà l'emendamento 31.69 del Governo racchiude in sé due emendamenti: uno soppressivo ed uno aggiuntivo.
Dal momento che reputo che le parti che intendiamo sopprimere costituiscano un chiaro obiettivo ed anche una responsabilità del Governo per una globale revisione della disciplina dei prezzi dei medicinali, vorrei mantenere il testo del provvedimento così come è giunto al nostro esame. Pertanto, chiederei cortesemente di votare l'emendamento 31.69 del Governo per parti separate, distinguendo la parte soppressiva da quella aggiuntiva.

PRESIDENTE. Onorevole Cossutta, mi spiega cortesemente qual è la parte soppressiva dell'emendamento 31.69 del Governo, perché non l'ho capito?

MAURA COSSUTTA. Nell'emendamento si parla di «sostituire», il che comporta di fatto la soppressione di un periodo che a mio avviso dovrebbe essere mantenuto, al quale l'emendamento stesso aggiunge le parole: «fatta eccezione per la previsione di cui al secondo periodo del


Pag. 31

richiamato comma 41, la cui applicazione alle specialità medicinali predette è differita al 1 gennaio 1999».

PRESIDENTE. No, è un'ardita interpretazione, ma non è così.

MAURA COSSUTTA. No, è così.

PRESIDENTE. Ma l'emendamento del Governo non propone di sopprimere.

MAURA COSSUTTA. Di fatto però, Presidente, l'effetto è questo. Di fatto si cancella un concetto.

PRESIDENTE. Sì, lo capisco.

MAURA COSSUTTA. Chiederei pertanto di riformularlo in due emendamenti. La prego di insistere, perché è un punto importante.

PRESIDENTE. Capisco, solo che, se me lo consente, lei avrebbe dovuto presentare un subemendamento al riguardo.

MAURA COSSUTTA. Sì, lo so, ma non ne ho avuto il modo, perché ho letto adesso il contenuto di questo emendamento del Governo.

PRESIDENTE. Lo so, ma mi dispiace, io non posso ...

MAURA COSSUTTA. Quindi, mi appello al Governo affinché formuli due emendamenti: uno soppressivo ed uno aggiuntivo.

PRESIDENTE. Non posso comunque porlo in votazione per parti separate, perchè se la Camera approvasse la prima parte ma respingesse la seconda, si avrebbe una sostituzione nel testo senza sapere in realtà con che cosa la parte cancellata verrebbe sostituita. Perciò non posso farlo votare per parti separate, mi dispiace.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Bono. Ne ha facoltà.

NICOLA BONO. Signor Presidente, prendo spunto dall'intervento dell'onorevole Maura Cossutta e dalla sua risposta per sollevare un problema che si sta presentando con una certa frequenza: il Governo continua ad inondarci, come è sua abitudine, di emendamenti. Fino a quando il Comitato dei nove ha il tempo di esaminarli e di pronunciarsi e i gruppi hanno la possibilità di esprimersi, le cose vanno abbastanza bene, ma quando si determina una situazione come quella in cui si è trovata l'onorevole Cossutta, ci si trova davanti ad un problema reale.
Presidente, sugli emendamenti presentati in aula, deve mettere l'Assemblea in condizione di poter presentare subemendamenti.

PRESIDENTE. Onorevole Bono, questo emendamento è stato presentato venerdì scorso.

ANTONIO SAIA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ANTONIO SAIA. Signor Presidente, volevo dare un suggerimento. La questione sollevata dall'onorevole Maura Cossutta rispetto all'emendamento 31.69 del Governo a mio avviso è fondata e potrebbe essere risolta nel seguente modo: invece di usare l'espressione: «sostituire le parole», si potrebbe usare l'espressione: «aggiungere dopo le parole».

PRESIDENTE. A questo punto, trattandosi, sostanzialmente, di subemendamenti, chiedo se il relatore ed il Governo accolgano questo tipo di riformulazione.

GIANFRANCO MORGANDO, Relatore per la maggioranza. Mi rimetto al Governo.

PRESIDENTE. Il Governo?

ROSY BINDI, Ministro della sanità. In effetti, il secondo periodo dell'emendamento del Governo 31.69 sostituisce le parole che si vogliono sopprimere. L'onorevole


Pag. 32

Cossutta ha ragione nel ritenere che le due materie sono tra loro differenti, nel senso che con le parole che vengono sostituite si vuole evitare che la sperimentazione dell'applicazione, per due anni, di una certa modalità di acquisto dei farmaci venga così esplicitamente orientata verso la revisione della disciplina dei prezzi. In sostanza, si vogliono lasciare aperti gli effetti della sperimentazione. Dunque, la parte in questione va soppressa a questo fine.
La parte sostitutiva non riguarda, in effetti, la stessa materia. Da questo punto di vista, quindi, tecnicamente l'onorevole Cossutta ha ragione, in quanto attiene al fatto che non si applica alla nuova modalità di contrattazione dei farmaci l'effetto sulla redistribuzione degli stessi.
Ritengo, quindi, che la votazione per parti separate non verrebbe ad inficiare...

PRESIDENTE. Mi scusi, ma o lei cambia l'emendamento del Governo, dicendo «Al comma 9 sostituire le parole (...)» e «Aggiungere infine (...)», oppure io non posso porre in votazione...

ROSY BINDI, Ministro della sanità. Va bene, Presidente, lo riformulo nel modo da lei indicato.

PRESIDENTE. È in questo senso, onorevole Cossutta, la sua richiesta?

MAURA COSSUTTA. Sì. Chiedo che venga votato per parti separate.

PRESIDENTE. Quindi, l'emendamento del Governo 31.69 verrebbe così riformulato: «Al comma 9 sopprimere le parole (...)» e «aggiungere infine le seguenti parole (...)». In questo modo, può essere votato separatamente.

ROSY BINDI, Ministro della sanità. D'accordo.

PIERGIORGIO MASSIDDA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Prego, onorevole Massidda.

PIERGIORGIO MASSIDDA. Le chiedo scusa, signor Presidente, ma noi vorremmo che questa proposta fosse scritta, perché mi pare che vi sia un po' di confusione e che, quindi, si debba prima valutarla.

PRESIDENTE. Credo che lei abbia dinanzi a sé l'emendamento, comunque farò in modo che ce l'abbiano anche gli altri colleghi.

PIERGIORGIO MASSIDDA. Credo che sia un nostro diritto averlo.

PRESIDENTE. Sì. Comunque, se ha una penna, dove è scritto «sostituire», scriva «sopprimere»...

ELIO VITO. Distribuiamo il testo.

PRESIDENTE. Adesso glielo faccio avere, stia tranquillo.
Dove è detto «con le seguenti», scriva «aggiungere infine».

FRANCESCO PAOLO LUCCHESE. Vorrei sommessamente far notare, a proposito di questa riformulazione...

PRESIDENTE. Onorevole Lucchese, visto che ha acceso il microfono, se può usarlo è meglio. È sufficiente alzarlo un po' di più. Mi scusi, onorevole Lucchese.

FRANCESCO PAOLO LUCCHESE. A proposito della piccola vicenda che stiamo vivendo, credo che essa dia ragione o forza a ciò che avevo detto poco fa durante il mio precedente intervento. Vi è infatti una certa fretta e nella fretta vi è una confusione che si sta evidenziando con una difficoltà di comprensione non solo per noi ma anche per la maggioranza che ha avuto tempo di riflettere su quanto ha presentato il Governo.
Quindi, riconfermando che non siamo d'accordo neanche sulla riformulazione proposta, votiamo contro perché ci dà


Pag. 33

conferma dello stato confusionale in cui è stato presentato questo emendamento.

PRESIDENTE. Va bene.

NICOLA BONO. Chiedo di parlare per un richiamo al regolamento.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

NICOLA BONO. Signor Presidente, a volte non c'è bisogno di fare... Non funziona il microfono, signor Presidente.

PRESIDENTE. Lo ha fatto spaventare! Cambi microfono, onorevole Bono. È un problema di modernizzazione, comunque vediamo se riusciamo...

PIERGIORGIO MASSIDDA. Anche i microfoni sono collaborazionisti!

PRESIDENTE. Sono stanchi! Prego, onorevole Bono.

NICOLA BONO. La mia aspirazione sarebbe quella di far spaventare qualcun altro, non il microfono...!

PRESIDENTE. Per ora si accontenti del microfono!

NICOLA BONO. Certe volte, non vi è la necessità di atti di decisionismo, che rasentano quasi il venir meno del fair play nei rapporti. Poco fa stavo sostenendo una tesi che, nella sostanza, prescindeva dalla questione sollevata dall'onorevole Cossutta. Lei mi ha interrotto mentre la stavo completando.
Ci stiamo regolando in modo tale per cui nessuno vuole sollevare il problema che il Governo non presenta gli emendamenti prima della trattazione degli articoli. È capitato più volte che, in avanzata fase dell'esame di un articolo, il Governo per esempio abbia presentato un articolo aggiuntivo. Non abbiamo nemmeno posto la questione ai sensi dell'articolo 86 del regolamento per quanto riguarda la presentazione dei subemendamenti, poiché stiamo svolgendo un'attività parlamentare che punta alla sostanza delle questioni e non si attiene solo alle forme. Addirittura, assistiamo alla formulazione verbale ed in corso d'opera di proposte di modifica. Tuttavia, nel momento in cui un deputato solleva una questione, se lei, Presidente, gli risponde obiettando che avrebbe dovuto presentare un subemendamento, la cosa non mi sta più bene.
Desidero dunque chiarire che l'elasticità nei rapporti deve essere reciproca e bivalente. Se al Governo viene consentito di intervenire, così come sta facendo, in modo diciamo estemporaneo, si dia la possibilità ai deputati di esprimersi e, qualora dovessero avere ragione, di vedere recepite le loro richieste.

PRESIDENTE. Onorevole Bono, accolgo il suo richiamo. Tuttavia, le faccio notare che questo emendamento è stato presentato non oggi, ma venerdì sera. Quindi, vi era tutto il tempo per presentare eventuali subemendamenti.

NICOLA BONO. Questo è un altro paio di maniche!

PRESIDENTE. Colleghi, prima di passare alla votazione dell'emendamento 31.69 del Governo, avverto che si voterà prima la parte: «sopprimere le seguenti parole: anche al fine di consentire al Governo di disporre di più ampi elementi di valutazione per una globale revisione della disciplina dei prezzi dei medicinali». Successivamente verrà posta in votazione la restante parte che recita: «aggiungere, infine, le seguenti parole: fatta eccezione per la previsione di cui al secondo periodo del richiamato comma 41, la cui applicazione alle specialità medicinali predette è differita al 1 gennaio 1999».
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sulla prima parte dell'emendamento 31.69 del Governo, nel testo riformulato, accettata dalla Commissione.
(Segue la votazione).


Pag. 34

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:


Presenti 400
Votanti 393
Astenuti 7
Maggioranza 197
Hanno votato 221
Hanno votato no 172
(La Camera approva -
Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sulla restante parte dell'emendamento 31.69 del Governo, nel testo riformulato, accettata dalla Commissione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).


(Presenti 380
Votanti 378
Astenuti 2
Maggioranza 190
Hanno votato sì 245
Hanno votato no 133).


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Malavenda 31.31 e Cè 31.32, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).


(Presenti 388
Votanti 386
Astenuti 2
Maggioranza 194
Hanno votato sì 26
Hanno votato no 360).


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Malavenda 31.33, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).


(Presenti e votanti 376
Maggioranza 189
Hanno votato sì 39
Hanno votato no 337).


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Malavenda 31.34, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).


(Presenti e votanti 385
Maggioranza 193
Hanno votato sì 3
Hanno votato no 382).


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Malavenda 31.52, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).


(Presenti e votanti 378
Maggioranza 190
Hanno votato sì 5
Hanno votato no 373).


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Malavenda 31.35 e Cè 31.36, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).


Pag. 35


(Presenti 383
Votanti 381
Astenuti 2
Maggioranza 191
Hanno votato sì 120
Hanno votato no 261).


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Malavenda 31.37, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).


(Presenti 379
Votanti 358
Astenuti 21
Maggioranza 180
Hanno votato sì 110
Hanno votato no 248).


Onorevole relatore, il collega Giancarlo Giorgetti ha riformulato il suo subemendamento 0.31.64.1, dopo le dichiarazioni del ministro in ordine all'assorbimento del suo emendamento nel testo del Governo.
Qual è il parere della Commissione sul subemendamento Giancarlo Giorgetti 0.31.64.1, nel testo riformulato?

GIANFRANCO MORGANDO, Relatore per la maggioranza. Esprimo parere favorevole.

PRESIDENTE. Il Governo?

ROSY BINDI, Ministro della sanità. Anche il Governo è favorevole, Presidente.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento Giancarlo Giorgetti 0.31.64.1, nel testo riformulato, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (
Vedi votazioni).


(Presenti 378
Votanti 355
Astenuti 23
Maggioranza 178
Hanno votato sì 346
Hanno votato no 9).


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 31.64 del Governo, nel testo modificato dal subemendamento approvato, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).


(Presenti 382
Votanti 379
Astenuti 3
Maggioranza 190
Hanno votato sì 254
Hanno votato no 125).


Onorevoli Teresio Delfino e Massidda, accogliete l'invito al ritiro dei vostri emendamenti 31.39 e 31.38 che era stato formulato dal relatore per la maggioranza?

TERESIO DELFINO. Presidente, si tratta di due emendamenti identici perché il contenuto è preciso, solo che uno sopprime una parola in più. Gli identici emendamenti Massidda 31.38 e Teresio Delfino 31.39 sono identici all'emendamento del Governo; quindi, non è che debbono essere ritirati perché sono assorbiti.

PRESIDENTE. Mi pare che abbia ragione il collega Teresio Delfino.
Onorevole Massidda, è d'accordo con l'onorevole Teresio Delfino?

PIERGIORGIO MASSIDDA. Ma certo, questa finanziaria non può essere così blindata da non correggere anche una cosa del genere!


Pag. 36

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Massidda.
Onorevole Morgando, conferma il ritiro dell'emendamento 31.62 della Commissione?

GIANFRANCO MORGANDO, Relatore per la maggioranza. Presidente, gli emendamenti della Commissione sono stati tutti ritirati.

ROSY BINDI, Ministro della sanità. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ROSY BINDI. Gli identici emendamenti Teresio Delfino 31.39 e Massidda 31.38 erano uguali all'emendamento 31.62 della Commissione, che però è stato ritirato, perché è stato sostituito da quello appena votato, cioè dal 31.64 del Governo.

PRESIDENTE. Ha ragione, ministro Bindi. L'emendamento 31.64 del Governo sostituisce il comma 12 e quindi preclude gli altri; non si tratta quindi di assorbimento, ma di preclusione (Commenti del deputato Vito). Onorevole Vito, lei si deve alzare e parlare dal microfono; altrimenti, non la posso ascoltare.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Malavenda 31.40 e Cè 31.41, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (
Vedi votazioni).


(Presenti 412
Votanti 411
Astenuti 1
Maggioranza 206
Hanno votato sì 150
Hanno votato no 261).


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 31.70 del Governo, accettato dalla Commissione.


(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).


(Presenti 405
Votanti 401
Astenuti 4
Maggioranza 201
Hanno votato sì 251
Hanno votato no 150).

Passiamo alla votazione dell'emendamento Malavenda 31.42.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Lucchese. Ne ha facoltà.

FRANCESCO PAOLO LUCCHESE. Devo innanzitutto dare atto ai colleghi della maggioranza, dopo il nostro intervento di poco fa, di aver dato ragione alle nostre perplessità di fondo sull'articolo 31. Lo ha fatto in modo soft, perché devono sostenere il ministro, ma in definitiva con le argomentazioni addotte non è stato fatto altro che accettare la tesi che noi avevamo espresso.
A proposito del comma 14, la nostra tesi viene ulteriormente avvalorata perché ci troviamo di fronte ad un vero e proprio balletto di cifre. La finanziaria presentata dal Governo al Senato prevedeva alcune cifre per la spesa farmaceutica; qui ci troviamo di fronte ad altre cifre, che sicuramente non saranno le ultime perché durante l'anno ve ne saranno altre.
Questa è la conferma che non c'è una politica seria della spesa farmaceutica. Anche lo scorso anno, nel corso dell'esame di altri provvedimenti legislativi, abbiamo affermato che la spesa non era quella che era stata dichiarata, che quella spesa sarebbe stata sfondata, come in effetti è avvenuto. Anche per queste cifre, ripeto, avverrà lo stesso.
Siamo quindi contrari al comma 14 che conferma il nostro assunto.


Pag. 37

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI PETRINI (ore 12,37) .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Malavenda 31.42, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (
Vedi votazioni).


(Presenti 388
Votanti 365
Astenuti 23
Maggioranza 183
Hanno votato sì 113
Hanno votato no 252).


Avverto che per la serie di emendamenti contenenti variazioni a scalare da Cè 31.43 a Cè 31.51 porrò in votazione, ai sensi dell'articolo 85, comma 8, del regolamento solo gli emendamenti Cè 31.43 e Cè 31.51.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cè 31.43, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).


(Presenti 389
Votanti 290
Astenuti 99
Maggioranza 146
Hanno votato sì 33
Hanno votato no 257).


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cè 31.51, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).


(Presenti 376
Votanti 370
Astenuti 6
Maggioranza 186
Hanno votato sì 119
Hanno votato no 251).


Passiamo alla votazione degli identici emendamenti Malavenda 31.45 e Cè 31.46.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Lucchese. Ne ha facoltà.

FRANCESCO PAOLO LUCCHESE. Questo comma è veramente assurdo, non ha una logica né una validità. A proposito della spesa farmaceutica, si dice che eventuali sfondamenti sono accollati per il 60 per cento alle imprese titolari dell'autorizzazione al commercio, alle imprese distributrici e alle farmacie. Mi pare inverosimile che chi non ha colpa dell'aumento della spesa debba anche pagare. Come si dice da noi in Sicilia: «Si tira al porco e poi si prende il porcaio».
Si colpisce, quindi, il bersaglio sbagliato, e da ciò deriva l'assurdità della norma. Lo stesso è avvenuto, per la verità, anche per la finanziaria dello scorso anno. Si ripete, pertanto, lo stesso criterio e si va incontro allo stesso errore di tipo logico.
Questo comma ci conferma ancora una volta quel giudizio negativo che abbiamo dato sull'articolo 31.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Massidda. Ne ha facoltà.

PIERGIORGIO MASSIDDA. Onorevoli colleghi, anche in questo caso emerge un atteggiamento veramente incomprensibile. Nella scorsa finanziaria avete dovuto correggere per bene tre volte la spesa sanitaria. Già nel corso di questa finanziaria siete stati costretti ad aumentare di diversi miliardi la spesa prevista. Ora voi


Pag. 38

pensate, con tutti i provvedimenti, quali quelli relativi alla fisioterapia che prevede un aumento di farmaci, di dover far pesare alle tre categorie della farmaceutica il vostro errore. Mi pare una cosa assurda.
Abbiamo espresso un voto contrario anche perché voi non avete accettato nessuno dei nostri emendamenti, dal più sciocco al più essenziale.
Riconosco l'onestà mentale dell'onorevole Giannotti, il quale ha fatto ammissioni evidenti a tutti. Non riesco ancora a capire perché la maggioranza voglia fare i salti mortali per difendere qualcosa che è indifendibile. L'articolo 31 non è costituito solo dalle poche previsioni giuste delle quali avete parlato e sulle quali noi eravamo d'accordo, ma è una disposizione inammissibile ed ingiusta che va contro lo Stato di diritto vigente in questa nazione (Applausi dei deputati del gruppo di forza Italia).

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Malavenda 31.45 e Cè 31.46, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (
Vedi votazioni).


(Presenti 379
Votanti 376
Astenuti 3
Maggioranza 189
Hanno votato sì 229
Hanno votato no 247).


Passiamo alla votazione dell'emendamento 31.71 del Governo.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Fioroni. Ne ha facoltà.

GIUSEPPE FIORONI. Intervengo per preannunciare al ministro la presentazione di un ordine del giorno, perché questo articolo 31, proprio perché stiamo in uno Stato di diritto, di cui l'onorevole Massidda si è dimenticato, recepisce una giusta richiesta dell'industria farmaceutica, ma c'è una ripartizione delle spettanze che coinvolge anche farmacisti e distributori che in quell'accordo non sono entrati.
Ritengo allora che, oltre a quanto già previsto dall'articolo 31, si debba tenere presente - e tenteremo di specificarlo in un ordine del giorno - la realtà di una serie di regioni italiane in cui i ritardi dei pagamenti e lo sfondamento della spesa farmaceutica, nonché l'impossibilità da parte dei farmacisti di non somministrare un farmaco in presenza di una prescrizione medica, renderebbe la loro partecipazione, se non disciplinata all'interno di questi criteri, abnorme rispetto all'entità di cui stiamo parlando.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Battaglia. Ne ha facoltà.

AUGUSTO BATTAGLIA. Signor Presidente, credo che dobbiamo sostenere tutte le iniziative tese al contenimento della spesa, soprattutto quando essa derivi da abusi e da scarso controllo. Credo anche sia importante che l'emendamento in esame responsabilizzi tutti i soggetti che intervengono nel servizio farmaceutico, dalla produzione alla vendita del prodotto. Sono però anch'io preoccupato, come l'onorevole Fioroni, delle differenti situazioni esistenti nelle diverse regioni in relazione a situazioni finanziarie che non sono sempre sullo stesso piano. Infatti, nelle regioni che hanno ereditato da precedenti gestioni deficit enormi, che stanno superando faticosamente, si sono già determinate difficoltà nel servizio farmaceutico dovute ai debiti pregressi. È quindi necessario che in sede applicativa si tenga conto di queste differenze. Altrimenti potremmo trovarci in alcune regioni di fronte a problemi ulteriori nel garantire il servizio e l'assistenza farmaceutica ai cittadini. È allora importante che venga presentato un ordine del giorno al riguardo, ma soprattutto che la questione


Pag. 39

sia effettivamente affrontata in sede applicativa (Applausi dei deputati del gruppo della sinistra democratica-l'Ulivo).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Lucchese. Ne ha facoltà.

FRANCESCO PAOLO LUCCHESE. Signor Presidente, considerando che il comma 15 dell'articolo 31 è stato approvato, mentre noi volevamo che fosse stralciato, per aggiustare, per così dire, un po' il tiro, riteniamo giusto approvare l'emendamento del Governo 31.71, anche se nella sostanza non condividiamo l'articolo.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento del Governo 31.71, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (
Vedi votazioni).


(Presenti 361
Votanti 354
Astenuti 7
Maggioranza 178
Hanno votato sì 331
Hanno votato no 23).


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Malavenda 31.47 e Cè 31.48, non accettati dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).


(Presenti e votanti 381
Maggioranza 191
Hanno votato sì 37
Hanno votato no 344).


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 31, nel testo modificato dagli emendamenti approvati.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).


(Presenti 380
Votanti 372
Astenuti 8
Maggioranza 187
Hanno votato sì 238
Hanno votato no 134).

Back Index Forward