PROGETTO DI LEGGE - N. 7488
Onorevoli Colleghi! - Il Museo che la presente proposta
di legge intende istituire è destinato a diventare per i
visitatori una "porta d'ingresso" al territorio, il luogo di
rappresentazione culturale e didattica del sistema castellano
del sud Piemonte. Situato nel cuore di tale area, in una zona
dove l'economia è ancora prevalentemente legata alle attività
agricole e vinicole, il castello di Costigliole d'Asti gode di
una posizione importante: equidistante da Cuneo, Asti, Alba e
Alessandria, snodo verso il mare, vicina alle grandi vie di
comunicazione del presente e del passato come la famosa
medioevale via del sale. A queste considerazioni bisogna
aggiungere l'imminente realizzazione dell'autostrada
Asti-Cuneo, che darà a questa parte del Piemonte una maggiore
importanza a livello di turismo internazionale che avrà a
disposizione un'offerta culturale di alta qualità, nel pieno
rispetto delle esigenze e degli equilibri dell'ambiente e del
paesaggio.
La necessità di realizzare il Museo del territorio del sud
Piemonte scaturisce in primo luogo da alcune considerazioni
quali:
a) l'urgenza di predisporre piani di intervento,
di recupero e di salvaguardia ambientale in senso
architettonico, paesaggistico e antropologico;
b) la necessità di creare un rapporto più stretto
tra cultura e territorio;
c) la rivalutazione culturale dei "luoghi
letterari" in cui artisti come Cesare Pavese, Beppe Fenoglio,
Giovanni Arpino, Davide Lajolo, Augusto Monti e tanti altri
hanno vissuto e scritto.
Attraverso la suddivisione in nove sezioni, il Museo del
territorio del sud Piemonte vuole diventare il custode dello
straordinario patrimonio letterario, storico, architettonico
ed antropologico delle terre piemontesi del sud, cioè delle
Langhe, del Roero e del Monferrato. L'utilizzo delle nuove
tecnologie e l'attivazione di un sito INTERNET
renderanno il progetto all'avanguardia nel campo della
comunicazione. Si tratterà in ogni caso di un approccio
innovativo al territorio, un approccio didattico, formativo e
multimediale che potrà rappresentare un'operazione "pilota" da
proporre in altre zone del nostro Paese.
Le nove sezioni saranno così articolate:
1) una sezione di documentazione dell'arte castellana
del territorio finalizzata alla valorizzazione delle dimore,
delle fortificazioni e dei manieri che sorgono nel circondario
del fiume Tanaro, del Marchesato di Saluzzo e del Marchesato
aleramico del Monferrato;
2) un centro multimediale al fine di consentire ai
visitatori e ai ricercatori la consultazione di un archivio
cartaceo, visivo (videoteca), statistico (banca dati),
informatico (sito INTERNET) comprendente tutta la
documentazione raccolta sul patrimonio culturale, letterario,
paesaggistico, architettonico, antropologico ed
enogastronomico del sud Piemonte. Inoltre il centro
multimediale svolgerà una continua ed approfondita attività
editoriale, con pubblicazioni sia cartacee sia informatiche ad
uso dei visitatori;
3) un centro di formazione per i giovani che si faccia
promotore di iniziative rivolte in modo specifico al mondo
della scuola così da permettere alle nuove generazioni di
acquisire una corretta "cultura del territorio", anche in
collaborazione con università e fondazioni italiane e
straniere, associazioni culturali, parchi culturali istituiti
in altre regioni, amministrazioni locali e Ministeri;
4) una sezione dedicata al paesaggio storico e rurale
con particolare attenzione alle costanti architettoniche del
territorio, con ricerche sullo sviluppo storico e sulle
variazioni che i cambiamenti della modernità hanno introdotto
nella percezione del paesaggio;
5) il patrimonio militare, con attenzione alle strutture
architettoniche edificate con finalità difensive, ai luoghi
dove sono vissuti o hanno soggiornato personaggi storici o
dove si sono svolte battaglie importanti legate alle firme di
importanti accordi politici. A tale fine saranno ricostruiti
gli eventi storici più significativi. Saranno inoltre
custoditi i cimeli dei Corpi militari e dei reggimenti
storici, ora disciolti, in forza di accordi con il Ministero
della difesa e con le associazioni d'arma;
6) il patrimonio socio-antropologico con tutto quello
che fa parte della storia e delle tradizioni delle popolazioni
della zona, dai riti locali alle feste, dalle ricorrenze agli
antichi mestieri. Il Museo intende dare l'impulso allo studio
delle realtà dialettali, delle espressioni della cultura orale
(leggende, detti, proverbi) e delle origini delle
trasformazioni culturali della popolazione legate ai flussi di
emigrazione e di immigrazione, con particolare attenzione
all'elaborazione di ricerche sulle memorie, ricordi e
testimonianze degli emigrati all'estero;
7) una sezione dedicata alla cultura materiale, ossia le
tradizioni enogastronomiche e le culture tipiche, nonché alla
storia dello sviluppo dell'attività vinicola, sia in relazione
all'aspetto economico delle imprese sia in relazione a quello
storico dello sviluppo dei vitigni e delle tecniche di
coltivazione e di produzione;
8) la raccolta e la conservazione dei manoscritti degli
scrittori legati alla geografia del territorio;
9) una sezione espositiva per mostre e rassegne.
Il Museo svolgerà, inoltre, un'opera di monitoraggio e di
conseguente segnalazione di quanto potrebbe compromettere
l'integrità dell'ambiente e del paesaggio preservandolo da
possibili azioni fonte di inquinamento, degrado, speculazione
edilizia, coltivazione intensiva e da altri interventi
potenzialmente dannosi.
Intento principale del Museo non è solo quello di
conservare ma anche di recuperare e di valorizzare la storia e
la cultura del luogo, mettendo così in moto tutta una serie di
risorse con prevedibili ricadute positive nel campo
occupazionale ed economico sulle popolazioni della zona
interessata. Una zona che riveste sempre più un'importanza
strategica per i flussi del turismo culturale del sud Europa e
che già oggi viene visitata da 50 mila turisti stranieri
l'anno, attratti dalla storia culturale di questa parte del
Piemonte ma anche dalle tradizioni gastronomiche e vinicole da
sempre vanto di tutto il Paese.
Il contributo concesso dalla presente proposta di legge è
destinato all'Associazione Premio Grinzane Cavour, una delle
più note istituzioni letterarie italiane. Il Premio Grinzane
Cavour è nato nel 1982, con decreto della regione Piemonte,
con una triplice finalità istituzionale:
a) valorizzare il patrimonio culturale e
monumentale delle Langhe, del Roero e del Monferrato in
Piemonte;
b) avvicinare i giovani alla lettura, abituandoli
al gusto per la narrativa contemporanea;
c) contribuire al confronto e all'incontro tra
culture letterarie dei vari Paesi, favorendo la presenza di
scrittori stranieri in Italia e di scrittori italiani
all'estero, organizzando anche importanti convegni.
Il Premio Grinzane Cavour si è rivelato in tale modo un
prezioso indicatore delle tendenze del mondo letterario
italiano e straniero e ha contribuito a far conoscere al
grande pubblico autori come il nigeriano Wole Soyinka, il
tedesco Gunter Grass, il portoghese José Samarago e la
sudafricana Nadine Gordimer, ancora prima del loro
riconoscimento da parte della critica internazionale.
Il Premio viene consegnato con una cerimonia che ha luogo
nel castello di Grinzane Cavour e, nel corso degli anni, ha
arricchito il suo programma inserendo ulteriori attività
istituzionali come i convegni in Italia e all'estero, fino ad
arrivare all'ideazione del progetto "Parco culturale", nato
nel 1994.
L'iniziativa "Parco culturale", patrocinata dal Premio e
sostenuta dalla regione Piemonte, ha lo scopo di valorizzare e
difendere il territorio del sud Piemonte. In questa zona è
l'arte castellana ad imporsi all'attenzione degli studiosi, in
particolare nei due diversi sistemi utilizzati per
l'edificazione corrispondenti ad altrettante tradizioni
storiche: quello sabaudo che fa riferimento a Torino e alla
sua provincia e quello costituito da dimore, fortificazioni e
manieri che sorgono nel circondario del fiume Tanaro, del
Marchesato di Saluzzo e del Marchesato aleramico del
Monferrato, nelle attuali province di Asti, di Cuneo e di
Alessandria. Quest'ultimo sistema, che allora si rivelò
strategico per il futuro del Piemonte, ancora oggi non è
adeguatamente valorizzato. Per colmare questa mancanza è nato
il progetto del Parco culturale che ha la sede principale nel
castello di Costigliole d'Asti. Fanno parte del progetto anche
le sedi di Mango, Magliano Alfieri, Santo Stefano Belbo,
Grinzane Cavour e Saluzzo situate nella provincia di Cuneo,
Dogliani in provincia di Asti e Cortanze nell'astigiana Valle
Versa. In queste aree è fiorente una complessa ed intensa
cultura materiale ed immateriale, un importante patrimonio
letterario, linguistico, architettonico, storico,
enogastronomico, ambientale e socioantropologico. Tale
patrimonio viene reso protagonista nelle molteplici iniziative
che il Parco culturale organizza. Infatti l'attività di difesa
e di tutela della storia e della cultura del territorio
piemontese del Premio Grinzane Cavour viene esercitata in
primo luogo con la scelta di antiche dimore storiche quali
sedi prestigiose dell'Associazione. Si tratta innanzitutto di
castelli in quanto essi rappresentano il simbolo per
eccellenza dell'unione tra cultura e territorio: il castello
di Costigliole d'Asti, concesso dal comune per cento anni, e i
castelli di Cortanze, di Magliano Alfieri e di Grinzane
Cavour. Il Premio Grinzane Cavour possiede inoltre una sede a
Saluzzo ed un'altra nella palazzina di caccia di Stupinigi.
Il castello di Costigliole d'Asti è la sede principale del
Parco culturale e del futuro Museo del territorio del sud
Piemonte.
Più volte ampliato e rimaneggiato, il castello ha una
storia millenaria, testimoniata da documenti del 1041 in cui
si parla della città di "Costiliolae cum castellis" e
ancora oggi sono visibili le antiche costruzioni murarie
appartenenti all'antica roccaforte.
Nella metà dell'ottocento, il castello fu la dimora del
conte Francesco Verasis, il quale lo abbellì in occasione del
proprio matrimonio con Virginia Oldoini, conosciuta poi come
la contessa di Castiglione. Per tali ragioni, in occasione del
centenario della morte della contessa, il Parco culturale ha
collaborato con la regione Piemonte nell'organizzazione della
mostra "La Contessa di Castiglione e il suo tempo" ospitata
nella nuova sede espositiva di Palazzo Cavour a Torino.
Il castello di Costigliole presenta un complesso
architettonico di grande impatto scenografico con spazi enormi
e suggestivi, cornice ideale per la realizzazione delle
attività e dei progetti del Premio Grinzane Cavour. Per tale
motivo l'Associazione negli ultimi anni ha gestito i fondi
messi a disposizione dalla Comunità europea e dalla regione
Piemonte per tutta una serie di interventi di restauro del
castello. Tutti gli interventi, per un totale di 5 miliardi di
lire circa, sono stati eseguiti nel rispetto della struttura
originaria. Sono tornati al loro antico splendore i fregi, le
finiture settecentesche, le balconate in pietra arenaria, gli
affreschi e le decorazioni. Il restauro ha interessato anche
le splendide e spaziose sale della roccaforte che hanno una
superficie di circa 5 mila metri quadrati. Esse sono il luogo
ideale non solo per le iniziative del Parco culturale ma anche
per progetti di più ampio respiro.
Il castello di Costigliole rappresenta il luogo ideale in
cui dare vita al Museo del territorio del sud Piemonte e a
tutte le altre manifestazioni culturali che già da oggi
l'Associazione Premio Grinzane Cavour ha il merito di
organizzare. Al monumentale complesso del castello bisogna
aggiungere anche l'altra acquisizione fatta dal Grinzane
consistente in un palazzo settecentesco che sorge nel borgo
della roccaforte.
Il contributo di cui alla presente proposta di legge sarà
destinato:
1) all'allestimento del Museo del territorio del sud
Piemonte;
2) all'attività di comunicazione globale del Museo
(divulgazione a mezzo stampa, televisione, radio,
eccetera);
3) al completamento dei restauri del castello di
Costigliole non ancora terminati;
4) al definitivo recupero degli affreschi del castello
di Costigliole.