LAZIO

Frosinone (Arpino)
I.T.I.S. di Isola Liri - Sezione staccata per chimici

proposta d'iniziativa dei ragazzi


Domenica Di Folco, Daniela Lorini, Patrizia Pallisco, Bruno Raponi e Emanuele Serafini:

«Riduzione tributi carburanti» (31)

RELAZIONE


In questi giorni il prezzo dei carburanti per veicoli (benzina, gasolio e gpl) è salito ai massimi storici.
Sappiamo che gran parte del prezzo di detti carburanti e delle spese per combustibili da riscaldamento è rappresentato da tributi che vanno ad incrementare le casse dello Stato e di altri Enti pubblici locali.
Oramai, nella nostra società non si può più fare a meno di usare i veicoli e questi, inoltre, rappresentano spesso il mezzo per recarsi sul luogo di lavoro, specie nelle zone del paese ove i mezzi di trasporto, sia pubblici che privati, sono carenti.
Il costo elevatissimo dei carburanti e dei combustibili da riscaldamento, però, colpisce maggiormente i cittadini più poveri e quelli che percepiscono un reddito fisso come i lavoratori dipendenti e i pensionati, influendo pesantemente sulle condizioni di vita di molte famiglie che, come già sottolineato, non possono non usare i propri veicoli e devono scaldarsi nel periodo autunno-inverno.
L'articolo 36 della Costituzione afferma che il «lavoratore ha diritto ad una retribuzione che sia sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia una esistenza libera e dignitosa»; spesso, però, la retribuzione del lavoratore dipendente o la pensione non sono tali da garantire ciò e i tributi che si vogliono dimezzare contribuiscono fortemente ad impedire a molte famiglie di avere una vita almeno «dignitosa».
Pertanto, l'approvazione di questa legge ridurrebbe molti squilibri sociali, garantendo e permettendo a molte famiglie e cittadini di poter avere una vita migliore.
Tutti hanno diritto, infatti, di scaldarsi e di «non morire di freddo» come purtroppo spesso accade.
Inoltre, la presente legge attuerebbe anche un altro principio fondamentale stabilito dalla Costituzione all'articolo 32 e cioè quello del diritto alla salute.
Infine, c'è da aggiungere che la diminuzione delle spese per carburanti provocherebbe una riduzione dei costi di gestione delle imprese con inevitabile riduzione dei prezzi dei beni e servizi e maggiore possibilità di tenere sotto controllo l'inflazione.

ARTICOLATO

Art. 1.


1. I tributi che gravano sui carburanti per veicoli e sui combustibili da riscaldamento sono ridotti del 50 per cento.
2. Tutte le norme in contrasto con le disposizioni della presente legge sono abrogate.


Latina (Fondi)
Liceo delle scienze sociali Istituto L.R. «San Francesco»

proposta d'iniziativa dei ragazzi


Loretta De Simone, Loredana Fiore, Maria Cristina Muccitelli, Daniela Pestillo e Raffaele Rizzi:

«Misure per incentivare il consumo di alimenti biologici» (32)

RELAZIONE


Da più parti si solleva la problematica della genuinità degli alimenti: ogni giorno assumiamo insieme ai cibi che mangiamo, residui di pesticidi ed altre sostanze dannose per la salute. A ciò si aggiunga la recente diffusione degli alimenti prodotti con varietà «transgeniche», che non poche perplessità destano tra gli esperti di alimentazione. Prime «vittime» di questa situazione che non può lasciarci indifferenti, sono i bambini. Insieme ad una normativa più severa in materia di genuinità degli alimenti, vi è necessità di un intervento legislativo per garantire quanto meno nelle mense scolastiche la qualità dei cibi che vengono serviti.
Ciò può avvenire mediante incentivi agli enti locali che adottino alimenti biologici per le loro mense scolastiche. Un tale provvedimento comporterebbe al tempo stesso un aumento delle opportunità di commercializzazione dei prodotti biologici ed una occasione di sviluppo per il settore.

ARTICOLATO

Art. 1.


1. Lo Stato, consapevole dei rischi per la salute rappresentati dai residui di pesticidi e altre sostanze dannose negli alimenti, incentiva il consumo di cibi prodotti con le tecniche dell'agricoltura biologica nella ristorazione collettiva.
2. Sono istituiti incentivi nella misura della metà della spesa totale annua per la fornitura di alimenti, per i comuni che introducono cibi biologici nelle mense scolastiche.
3. Sgravi fiscali in uguale misura sono istituiti, a carico dello Stato, per le scuole private del ciclo dell'obbligo, che effettuino il servizio mensa, le quali adottino cibi biologici.
4. Gli incentivi economici saranno erogati ai comuni delle regioni, cui sarà ripartita una quota del «Fondo per lo sviluppo dell'agricoltura biologica e di qualità» istituito dall'articolo 59 della legge finanziaria dello Stato per l'anno 2000.


Rieti
Istituto tecnico commerciale «Luigi di Savoia Duca degli Abruzzi»

proposta d'iniziativa dei ragazzi


Simona Ciace, Marco De Giorgi, Valentina Graziani, Roberta Grillotti e Marcello Petrongari:

«Realizzazione di piste ciclabili nelle aree urbane» (33)

RELAZIONE


Nonostante l'esiguità dei costi necessari per la realizzazione di piste ciclabili, e dei problemi sempre più gravi dovuti all'inquinamento ed al traffico, molti comuni di piccole dimensioni, hanno investito notevoli risorse per la creazione di parcheggi e per la realizzazione di adeguati piani del traffico.
Con la presente proposta si ritiene opportuno indicare ad alcuni comuni una priorità nella scelta delle opere pubbliche da realizzare, a beneficio non solo della collettività locale, ma di tutta la cittadinanza.
Infatti, nonostante l'indiscussa utilità delle piste ciclabili in alcuni comuni si continuano a costruire interi quartieri che, neanche nelle previsioni urbanistiche, hanno considerato la opportunità di realizzare dette opere.
Da moltissimi cittadini proviene l'esigenza di spostarsi usando la bicicletta, senza correre il pericolo di essere investiti, trovandosi spesso costretti a transitare su strade ad alta densità di traffico ed a scorrimento veloce.
D'altro canto, nella maggior parte dei paesi del nord Europa (tra l'altro con clima assai più rigido di quello italiano), sono presenti già da molti anni numerose piste ciclabili con evidenti vantaggi per la popolazione.

ARTICOLATO

Art. 1.


1. Tutti i comuni situati in luoghi pianeggianti e con caratteristiche ambientali e strutturali compatibili, sono obbligati a realizzare piste ciclabili nelle aree urbane al fine di ridurre i problemi del traffico.
2. L'elenco dei comuni obbligati sarà pubblicato entro 60 giorni con decreto interministeriale del Ministero dell'ambiente e del Ministero dei lavori pubblici.
3. La spesa sarà coperta con finanziamenti regionali ed europei.
4. Fino alla realizzazione di dette piste, i comuni interessati non potranno rilasciare concessioni edilizie che consentano di costruire ad una distanza inferiore a 10 metri dalle strade pubbliche.


Roma
I.T.I.S. «G.L. Bernini»

proposta d'iniziativa dei ragazzi


Antonella Cice, Maria Grazia Galati, Fabio Menicucci, Riccardo Panetta e Stefano Virgili:

«Censimento delle essenze» (34)

RELAZIONE


Gli incendi dei boschi, oltre al disastro ambientale immediato, producono un effetto secondario, non meno grave, in seguito al ripopolamento effettuato. In molte regioni d'Italia infatti le aree devastate dal fuoco, sono state ripopolate con essenze estranee alla comunità originaria, alterando, talvolta in modo irreparabile, gli equilibri preesistenti, con grave danno al paesaggio naturale, e con la perdita di alcune specie endemiche più delicate.
Pertanto, nell'ipotesi di disastro naturale (incendi, eccetera), occorre ripopolare la zona, impiantando le specie che erano presenti nella comunità climax. Ogni regione potrebbe attrezzare vivai che coltivino prevalentemente le specie locali che potrebbero essere poi utilizzate per ripristinare l'ecosistema che è andato distrutto. È evidente che per poter intervenire in modo corretto, occorre conoscere il grado di diversità della comunità; ciò è realizzabile, una volta per tutte, con un censimento delle essenze soprattutto nelle aree più a rischio.

ARTICOLATO

Art. 1.

1. È istituito un censimento delle essenze. Il censimento viene svolto dalla Guardia forestale sulla base dei criteri, dei tempi e delle norme stabilite dal ministro dell'ambiente.
2. Sulla base delle risultanze del censimento la Guardia forestale provvede ad effettuare interventi di ripopolamento nell'ipotesi di catastrofe naturale.
3. L'intervento risponderà all'esigenza di ristabilire l'equilibrio ambientale, reimpiantando le specie endemiche distrutte.
4. Il controllo dell'attività di cui all'articolo 3 è demandato al ministro dell'ambiente.


Viterbo (Tarquinia)
Liceo classico e scientifico «G. Galilei»

proposta d'iniziativa dei ragazzi


Stefano Attili, Giulio Gargani, Lina Iacobi, Cinzia Pepi e Claudio Pepi:

«Organizzazione della immigrazione clandestina» (35)

RELAZIONE

Malgrado siamo entrati nel terzo millennio, il nostro paese è pressoché quotidianamente pervaso da notizie riguardanti sbarchi di clandestini sulle coste adriatiche: un problema apparentemente superfluo, ma atto a scatenare nel tempo conseguenze non poco gravi.
Il loro comportamento può essere in parte condiviso, alla fin fine che anche molti nostri connazionali agli inizi del '900, tentarono di raggiungere le coste americane in cerca di fortuna. Questo accade perché vedono nei paesi vicini, con un certa stabilità economica, l'unica soluzione ad un problema attualmente irremovibile.
Gli immigrati che presentano problemi politici nel loro paese d'origine, hanno il diritto di essere ospitati dalla nostra nazione come recita, infatti, la nostra Costituzione all'articolo 10, comma 2: «Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese, l'effettivo esercizio dell'attività delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto di asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge.», indipendentemente dalla provenienza.
Il problema si basa maggiormente nella posizione che assumono all'interno della società: mentre alcuni trovandosi un lavoro, riescono bene o male a sistemarsi, altri, non sapendo come tirare avanti, si cimentano in atti criminosi quali furti e borseggi, che vanno a discapito delle persone anziane, la maggior parte delle vittime.
A tal proposito si vogliono porre alla vostra attenzione, alcuni suggerimenti che potranno completare e forse affiancare, le norme attualmente vigenti.

ARTICOLATO

Art. 1.


1. Promuovere un nucleo di forze dell'ordine internazionali che vigilino sia sulle coste italiane che su quelle albanesi, in modo da ridurre le imbarcazioni ed i traghettatori clandestini.

Art. 2.

1. Al fine di evitare l'immigrazione, sarebbe opportuno favorire il governo albanese ad imbastire una rete di investimenti che potrebbero muovere la ridotta economia del paese, creando posti di lavoro.
2. L'Italia, secondo la propria Costituzione, che così recita all'articolo 35, comma 3: «... promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro.», dovrebbe aiutare, con o senza l'aiuto di altri paesi, il popolo albanese nella propria terra, in modo da farli sentire sicuri all'interno del loro paese d'origine.

Art. 3.

1. Affidare la direzione degli aiuti umanitari, ad un gruppo estraneo dagli enti statali, eletto direttamente dai rappresentanti di tutte le associazioni che hanno contribuito alla raccolta dei materiali, il quale dovrà assistere la merce, dalla sua spedizione, fino al suo utilizzo a destinazione.