MARCHE
Ancona (Chiaravalle)
IPSSCT «F. Podesti»
proposta d'iniziativa dei ragazzi
Giulia Arcangeli, Antonella Belfiori, Alessandra Campagnolo, Elena Rasicci, Sita Rawat:
«Istituzione dell'organismo "Esperienza-Mondo-Giovani"» (52)
RELAZIONE
La società degli adulti fino a questo momento si è dimostrata disimpegnata e poco attenta verso gli adolescenti. Le numerose problematiche relative a questo periodo di crescita fisica e psichica invece testimoniano la necessità di una maggiore disponibilità e di un controllo per offrire un concreto aiuto a tutti quei giovani, che pur desiderando trovare la propria strada personale, incontrano problemi in questo, talvolta difficile, cammino verso l'età adulta. È importante assicurare all'adolescente la costruzione di una compiuta identità tutelando tutte le differenziazioni che esigono di essere valorizzate e non annientate. I consultori per adolescenti non sono presenti in tutto il territorio nazionale e inoltre non sono in grado di fornire aiuti concreti, mentre la consulenza psicologica prevista nelle scuole (cosiddetta C.I.C.) non sta avendo molto successo perché i giovani, pur sentendo il bisogno di questo aiuto, lo eludono in quanto non sono molto salvaguardati nell'anonimato e temono di essere additati dai coetanei come ragazzi con «problemi» e in qualche modo emarginati. Ecco quindi la necessità di creare in ogni comune un organismo con competenze di tutela ma anche di promozione culturale, di prevenzione e socializzazione degli adolescenti. Tale organismo composto da uno psicologo, da un esperto di diritto e da almeno quattro persone scelte fra i rappresentanti dei genitori, di associazioni di volontariato, insegnanti, medici e pensionati con esperienze del mondo giovanile si riunisce per risolvere concretamente specifici casi su richiesta dello stesso giovane; per promuovere momenti di confronto con gli adolescenti; si attiva per organizzare attività formative e culturali per il tempo libero di teen-ager; sollecita la partecipazione attiva dei giovani nella sfera politica - economica e culturale; infine sostiene ed offre sostegno anche ai genitori. Svolge queste attività in collaborazione con la rete di servizi pubblici educativi ed assistenziali. Ha altresì il compito di segnalare all'autorità giudiziaria situazioni di aggressione al processo di costruzione dell'identità dell'adolescente, attuate sia nei casi singoli sia nelle più vistose distorsioni che si possono realizzare con mezzi di comunicazione di massa e con la pubblicità.
ARTICOLATO
Art. 1.
(Composizione dell'organismo «Esperienza-Mondo-Giovani»).
1. È istituito in ogni comune con più di 15.000 abitanti l'organismo «Esperienza-Mondo-Giovani», composto da uno psicologo, da un esperto di diritto e da un minino di quattro persone scelte fra i rappresentanti dei genitori, di associazioni di volontariato, insegnanti, medici e pensionati con esperienze del mondo giovanile. Il loro compenso, da determinarsi dal consiglio comunale, è costituito da un gettone di presenza, per ogni riunione o attività prestata. Fra i componenti viene eletto un presidente e un segretario.
Art. 2.
(Attività e competenze dell'organismo «Esperienza-Mondo-Giovani»).
1. L'organismo «Esperienza-Mondo-Giovani» ha il compito di aiutare concretamente i giovani a risolvere particolari problemi relativi alla loro vita e si attiva su specifica loro richiesta; promuove inoltre momenti di confronto con gli adolescenti, si attiva per organizzare attività formative e culturali per il tempo libero dei giovani, sollecita la partecipazione attiva dei ragazzi nella sfera politica-economica e culturale; sostiene e offre aiuto ai genitori. Svolge tali compiti in collaborazione e sinergia con la rete di servizi pubblici educativi ed assistenziali presenti nel territorio.
Art. 3.
(Potere di denuncia).
1. Quando ritenga sussistere situazioni di aggressione al processo di costruzione dell'identità dell'adolescente, sia nei casi singoli sia nelle più vistose distorsioni che si possono realizzare con i mezzi di comunicazione di massa e la pubblicità, tale organismo è legittimato a segnalare la circostanza all'autorità giudiziaria e ad intervenire anche nel procedimento giudiziario nella persona del suo presidente.
Art. 4.
(Rapporti con il consiglio comunale e il sindaco).
1. In particolari casi l'organismo «Esperienza-Mondo-Giovani» nella risoluzione di un caso, salvaguardando l'anonimato nel giovane interessato, può investire il consiglio comunale della questione per ottenere finanziamenti o aiuti concreti.
2. Il consiglio comunale e il sindaco possono avvalersi della consulenza dell'organismo «Esperienza-Mondo-Giovani» ogni qualvolta debbano prendere decisioni relative alla condizione giovanile.
Art. 5.
(Rapporti fra i diversi organismi «Esperienza-Mondo-Giovani» del territorio nazionale).
1. Devono essere favoriti contatti fra i diversi organismi «Esperienza-Mondo-Giovani» regionali e nazionali per poter monitorare la situazione giovanile e realizzare iniziative comuni.
Ascoli Piceno (Amandola)
Istituto tecnico commerciale «E. Mattei»
proposta d'iniziativa dei ragazzi
Eleonora Aleandri, Letizia Funari, Michela Mercuri, Mirko Nunzi, Manuele Petrocchi:
«Misure per fronteggiare la crisi dell'editoria libraria e promuovere la lettura e fruizione di veicoli culturali» (53)
RELAZIONE
Una profonda crisi ha investito l'editoria libraria del nostro paese. La flessione globale delle vendite, la riduzione del tempo dedicato alla lettura, il progressivo deterioramento dei conti economici delle imprese e il conseguente calo dell'occupazione sono alcuni dei fattori che hanno determinato questo fenomeno. L'intervento pubblico ha prodotto dei risultati solo in termini di risanamento e di innovazioni tecnologiche delle imprese editrici, esaurendo, così, la sua spinta propulsiva e diventando sempre più una forma di sostegno economico di taluni soggetti. Si tratta di forme di assistenza talvolta preziose ma, a parer nostro, ormai insufficienti a garantire qualunque iniziativa finalizzata allo sviluppo del settore. Gli strumenti di intervento, infatti, devono essere orientati all'azione del prodotto, il libro, e sul terminale del canale di distribuzione, la libreria.
Il libro deve avere un costo accessibile, da qui deriva la nostra richiesta di unificazione delle aliquote IVA per tutti i prodotti editoriali. Per ciò che riguarda il canale di diffusione del prodotto, la libreria deve essere valorizzata come punto di incontro e di scambio culturale, prima che come luogo di distribuzione.
Lo stanziamento di finanziamenti da parte dei comuni per l'apertura di biblioteche o per l'ampliamento di quelle già in essere, valorizzandole con l'acquisto di nuove opere, potrebbe essere un modo per facilitare la fruizione di veicoli culturali, sia per i giovani che per gli anziani. Tale intervento risulterebbe, inoltre, favorevole anche per gli editori, che potrebbero, in tal modo, essere motivati ad investire maggiori risorse nell'incremento qualitativo e quantitativo dei propri cataloghi.
ARTICOLATO
Art. 1.
1. La libreria deve essere valorizzata come punto d'incontro e di scambio culturale, prima ancora che come luogo di distribuzione dei prodotti.
Art. 2.
1. Gli enti pubblici devono fornire locali da adibire all'esercizio di librerie, a chi ne faccia richiesta, previa stipulazione di accordi di ristrutturazione, a sconto di canoni di locazione, o di contratti di comodato d'uso.
Art. 3.
1. Lo Stato deve attuare forme di fiscalizzazione degli oneri sociali a carico delle librerie che assumano dipendenti al primo impiego.
Art. 4.
1. È disposta la unificazione delle aliquote IVA per tutti i prodotti editoriali, indipendentemente dal supporto tecnologico con il quale sono realizzati; l'aliquota praticabile è quella minima vigente.
2. Dal reddito complessivo, accertato ai fini dell'applicazione dell'I.R.P.E.F., è concessa la detrazione dall'imponibile, previa produzione dell'idonea documentazione, delle spese per acquisto di libri, di sussidi e strumenti didattici, di materiali audiovisivi ed informatici, di abbonamenti a periodici, nella misura del 50 per cento dell'ammontare, entro i limiti minimi di lire 200 mila e massimi di lire 3 milioni per anno.
Art. 5.
1. Annualmente i comuni indicano, nei loro bilanci, le risorse da destinare a progetti per l'apertura di biblioteche comunali o per l'ampliamento di quelle già in essere.
Macerata (Tolentino)
Istituto tecnico commerciale «Einaudi»
proposta d'iniziativa dei ragazzi
Michela Alidori, Michela Cambiulli, Valentina Magrini, Laura Turchi, Elisa Zaganelli:
«Misure per contrastare la prostituzione» (54)
RELAZIONE
Si vedono nelle metropoli prostitute anche minorenni che secondo i nostri pensieri devono essere recuperate dalla strada e aiutate. Parlando di minorenni spesso queste vengono costrette dai genitori per mancanza di denaro, dai «magnaccia», o scegliendo liberamente questo «mestiere» per procurarsi dei soldi per acquistare sostanze stupefacenti.
Secondo il nostro parere fare questo «mestiere», specialmente per le minorenni, è una cosa orribile e ripugnante per vari motivi:
innanzi tutto rovina la loro vita, presente e futura, non permettendo loro di studiare, svagarsi e costruirsi una carriera come tutte le persone;
ma la cosa più spaventosa è che ci si può contagiare con malattie mortali e veneree, come A.I.D.S. e sifilide.
Per evitare ciò proponiamo i seguenti articoli.
ARTICOLATO
Art. 1.
(Finalità).
1. Eliminare la prostituzione (soprattutto minorile).
Art. 2.
1. Lo Stato si impegna ad aiutare le ragazze nel modo opportuno cioè dando loro opportunità di lavoro e studio.
Art. 3.
1. Lo Stato si impegna a versare contributi per migliorare le loro condizioni di vita.
Art. 4.
1. Lo Stato si impegna in caso di denuncia per sfruttamento ad offrire loro la massima protezione.
Art. 5.
1. Per arginare questo problema si può provvedere con un maggior controllo da parte dei servizi pubblici nelle zone maggiormente colpite.
Pesaro (Fossombrone)
Istituto tecnico commerciale statale «Donati»
proposta d'iniziativa dei ragazzi
Elena Agostini, Marzia Aguzzi, Roberta Alberici, Laura Mazzi, Silvia Urso:
«Attribuzione della funzione di scrutatore a disoccupati» (55)
RELAZIONE
Si intende riformare la normativa vigente in materia di composizione dei seggi elettorali al fine di assicurare la priorità nell'attribuzione del ruolo di scrutatore e di segretario alle persone disoccupate e inoccupate iscritte nelle liste di collocamento.
La proposta parte dalla considerazione delle gravi difficoltà che trovano i giovani, ed i meno giovani, ad inserirsi nel mondo del lavoro.
Infatti, la media italiana del tasso di disoccupazione si attesta attorno all'11-12 per cento, ed è tra le più alte tra i paesi dell'Unione europea.
In particolare, in alcune province, tra cui quelle siciliane, la percentuale raggiunge il 50 per cento della popolazione in età lavorativa.
Si ritiene, pertanto, che lo Stato debba farsi carico del grave problema anche assicurando a coloro che non hanno un lavoro la precedenza nella composizione dei seggi elettorali.
Questa misura avrebbe non solo una valenza simbolica, riconoscendo un ruolo sociale importante alle persone disoccupate nello svolgimento delle manifestazioni di democrazia diretta e indiretta, ma anche un valore concreto attraverso la corresponsione di specifiche quote retributive per l'espletamento delle operazioni elettorali. Invero, tali somme, che possono essere poco significative per persone che hanno un reddito, possono viceversa costituire un reale contributo, seppur modesto, alle esigenze di vita dei non occupati.
Infine, va sottolineata la rilevanza sul piano formativo che questa esperienza può costituire per la vita civile e politica delle persone alla ricerca di un lavoro.
ARTICOLATO
Art. 1.
1. Nell'ambito delle elezioni politiche nazionali, delle elezioni del Parlamento europeo, delle elezioni amministrative e delle consultazioni referendarie, per l'inclusione nell'albo delle persone idonee all'ufficio di scrutatore di seggio elettorale costituisce titolo di precedenza l'iscrizione nelle liste di collocamento, in attesa di prima occupazione o di nuova occupazione.
2. Il presidente del seggio, prima dell'insediamento dell'ufficio elettorale, sceglie il segretario fra gli iscritti che risultino inoccupati o disoccupati nelle liste elettorali del comune, e che siano in possesso di titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria di secondo grado.