INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
CHERCHI e BONITO. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
nei giorni scorsi sono state diffuse le rilevazioni dei dati qualitativi e quantitativi relativi ai crimini commessi in Italia;
tali dati indicano una significativa diminuzione degli stessi in contraddizione con il senso di insicurezza crescente riscontrabile nell'opinione pubblica e che anche i dati riportati nelle relazioni di inaugurazione dell'anno giudiziario, denotano un andamento apparentemente coerente con questa tendenza -:
le sue valutazioni, per quanto di propria competenza, sui dati indicati in premessa.
(3-06885)
GALDELLI. - Al Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica. - Per sapere - premesso che:
l'avvio della procedura di cessione del 99,9 per cento del capitale azionario di Cartiere Miliani Fabriano, da parte del Poligrafico dello Stato, è seguita con apprensione e preoccupazione sia dai lavoratori sia dalla realtà sociale ed economica locale;
è avvenuta la presentazione della manifestazione d'interesse, così come previsto nell'apposito bando emesso dall'Ipzs, da parte dei soggetti intenzionati a partecipare alla gara finalizzata alla selezione dell'acquirente;
è necessario conoscere con la massima precisione quali sono le procedure adottate, quali sono le società del gruppo messe in vendita e il patrimonio, chi sono i potenziali acquirenti che hanno manifestato interesse;
gli obiettivi concordati tra il ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica e la direzione del Poligrafico con le organizzazioni sindacali sono, fra gli altri, l'unitarietà del gruppo e del marchio Cmf, la difesa degli attuali livelli occupazionali, la presenza di un adeguato piano industriale e finanziario, il rispetto dei contratti di lavoro in essere, la direzione complessiva dell'azienda che deve rimanere in ambito regionale, le sanzioni in caso di eventuali inadempienze dell'acquirente eccetera;
posto che Cartiere Miliani Fabriano è l'unico produttore e fornitore di carte da avvalorare per Banca d'Italia, produzione storica del gruppo che vanta, su questo prodotto, un'esperienza di tutto rispetto, è evidente la necessità di fornire tutte le garanzie richieste;
ferme restando le ragioni che hanno portato, a suo tempo, al cambiamento del management, notevolissime sono le perplessità rispetto alla gestione attuale che si è mostrata incapace di affrontare i nodi strutturali mentre si andava caratterizzando anche attraverso iniziative destrutturanti quali ad esempio l'esternalizzazione dell'intero ufficio commerciale -:
come, con quali strumenti e in quali tempi, intenda gestire la cessione delle Cartiere Miliani Fabriano finalizzandola agli obiettivi concordati e sopra esposti.
(3-06891)
POZZA TASCA. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
non è la prima volta che la comunità internazionale è scossa da notizie relative al presunto coinvolgimento di militari in stupri nelle zone di guerra;
dopo i gravissimi fatti della Somalia nessuna forza di pace avrebbe dovuto più essere solo sospettata di accuse simili, invece gli ultimi tragici fatti di cronaca ci hanno mostrato come i militari della Kfor in Kosovo abbiano commesso stupri continuati nei confronti di ragazze ridotte in schiavitù;
Julieta Chiscano, di nazionalità moldava, in una denuncia resa il 1o febbraio 2001 alla II sezione della squadra mobile della questura di Lecce, ha dichiarato che «soldati, di origine italiana, inglese, tedesca ed americana, abusavano delle ragazze che erano costrette a subire violenze di ogni tipo, e ad avere rapporti sessuali gratuiti in alberghi compiacenti sotto la minaccia delle armi», e che «a Valesta in Macedonia, vi erano più di 80 ragazze costrette alla prostituzione ed obbligate dal loro padrone a sopportare quasiasi vessazione»;
corpi addestrati ed obbedienti, identità disintegrate, personalità annullate: questo è il campionario di merce umana messo a disposizione dei militari della Kfor, di quegli stessi militari che arrivano come «peace-keeping», ma che, se le accuse verranno confermate, disonorano l'alto compito che sono chiamati a svolgere;
non si può far parte di missioni di pace ed abusare di chi di questa pace ha più bisogno, tanto più che gli stupri di guerra sono considerati crimini contro l'umanità -:
se non intenda avviare un'indagine immediata per accertare eventuali responsabilità delle milizie italiane stanziate in Kosovo.
(3-06890)
GIORDANO. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
in questi giorni 150 lavoratori e lavoratrici della Fiat, tutti con contratti a termine, sono stati licenziati;
i lavoratori e le lavoratrici di Mirafiori, i giovani e gli anziani, i professionali e gli operai di linea stanno portando avanti in queste ore uno sciopero di protesta contro questa insostenibile situazione di precarietà;
in questi ultimi anni la Fiat ha accumulato risorse pubbliche e interventi finanziari a vario titolo fino all'ultimo regalo, noto come legge per la rottamazione;
nonostante questa situazione di privilegio e le buone performance del mercato dell'auto, la Fiat ha continuato a mettere i suoi dipendenti in cassa integrazione, a licenziare e a non rinnovare i contratti a termine;
la Fiat dimostra sempre di più come al primo posto dei suoi interessi ci sia una politica aziendale basata fondamentalmente sull'incremento dei profitti e sullo sfruttamento, pagato con forti tagli occupazionali a spese dei lavoratori -:
quali provvedimenti intenda assumere il Governo nei confronti di un'azienda come la Fiat che nonostante gli ingenti sostegni finanziari che ha ricevuto da parte dello Stato, continua a tenere nei confronti dei lavoratori un atteggiamento di totale discrezionalità fino, come in questo caso, ai licenziamenti, e se non ritenga sia necessario fare chiarezza sulla destinazione di questi finanziamenti pubblici affinché vengano utilizzati per mettere fine a situazioni di precarietà nei contratti di lavoro.
(3-06886)
TORTOLI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
la società Ansaldo Breda, del gruppo Finmeccanica, rappresenta uno dei più grandi gruppi del mondo per dimensione e fatturato e vanta un patrimonio di conoscenze, di ricerca e di innovazione tecnologica che le hanno permesso di competere con i maggiori gruppi industriali internazionali e di ottenere importanti commesse nel campo dei sistemi di mobilità urbana e territoriale su rotaia in tutto il mondo;
il progetto di piano industriale, sottoscritto da Finmeccanica nel marzo 1999,di cui si era fatto garante il ministero del lavoro e della previdenza sociale confermava, nella città di Pistoia, la sede della direzione veicoli nel quadro di un coordinamento di due centri di eccellenza: elettrico a Napoli, meccanico a Pistoia;
attualmente il piano di riassetto industriale per il settore trasporti, all'esame dei vertici di Finmeccanica prevederebbe, al contrario, la suddivisione in tre società operative distinte ed autonome, controllate direttamente da Finmeccanica la cui direzione dovrebbe essere a Napoli;
ciò danneggerebbe la realtà produttiva pistoiese e la stessa Breda in un momento in cui la stessa società deve fare fronte ad una temibile concorrenza internazionale -:
se il Governo intenda farsi garante dei contenuti del piano industriale sottoscritto da Finmeccanica nel marzo 1999 che confermava a Pistoia la sede della direzione veicoli presso lo stabilimento Breda costruzioni ferroviarie.
(3-06887)
MICHIELON. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
gli adempimenti in materia di autoliquidazione del premio dovuto all'Inail sono fissati per il giorno 16 febbraio dell'anno successivo a quello cui si riferisce la denuncia stessa;
il decreto legislativo n. 38 del 2000 ha innovato profondamente la disciplina dell'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, con particolare riferimento ad una riclassificazione dei datori di lavoro soggetti all'obbligo assicurativo, all'emanazione di una tariffa dei premi, nonché all'assicurabilità dei lavoratori parasubordinati;
tale disciplina è stata formalizzata con decreto ministeriale 12 dicembre 2000 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 15 del 22 gennaio 2001;
l'Inail ha, tra l'altro, innovato la modulistica idonea alla denuncia delle retribuzioni ed al calcolo del premio dovuto;
solo dal 23 gennaio l'istituto sta inviando ai datori di lavoro la prospettazione contenente la nuova classificazione ai fini assicurativi con relativo tasso di rischio da applicare, per differenza, sulle retribuzioni dell'anno 2000 e, per intero, su quelle presunte del 2001;
i datori di lavoro hanno pochissimo tempo per poter adempiere correttamente alla novella normativa dovendo, innanzitutto, procedere al controllo dell'esattezza della nuova classificazione e predisporre, all'occorrenza, ricorso avverso la stessa;
la normativa che, ancora, disciplina l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965 n. 1124) stabilisce che le classificazioni dei datori di lavoro e gli elementi di calcolo del premio debbono essere notificati almeno 45 giorni prima della scadenza del termine di adempimento;
le compagnie assicurative dei datori di lavoro ed il Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro hanno fatto presente all'Inail i ritardi nell'emanazione della nuova normativa e la ristrettezza dei termini di adempimenti valutando l'impatto sia in materia di inquadramento nelle gestioni e di classificazione delle lavorazioni sia nell'applicazione delle nuove procedure e della conseguente modulistica;
il consiglio di amministrazione dell'Inail nella seduta dell'11 gennaio 2001, considerando il termine di 45 giorni a decorrere da quello previsto per la notifica degli elementi del calcolo del premio e la mancata pubblicazione del decreto ministeriale di approvazione della nuova tariffa nonché la compatibilità del differimento del termine di adempimento con le esigenze di liquidità derivanti dalla gestione fino al 31 marzo 2001, ha deliberato, consequenzialmente, di prorogare il termine edittale al 16 marzo 2001 limitatamente all'anno 2001;
la suddetta deliberazione deve essere approvata dal ministero del lavoro e della previdenza sociale previa conforme deliberazione del Consiglio dei ministri;
il Consiglio dei ministri nella seduta n. 48 del 26 gennaio 2001 ha, in subiecta materia, predisposto solamente uno schema di regolamento concernente i ricorsi avverso l'applicazione delle tariffe e dei premi assicurativi per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali nonché la composizione del contenzioso in materia;
il ministero del lavoro e della previdenza sociale, con nota del 30 gennaio 2001, ha rappresentato la necessità, per esigenze di tesoreria, di un versamento in acconto alla scadenza naturale del mese di febbraio;
il presidente dell'Inail, con provvedimento n. 5 del 7 febbraio 2001 - ravvisata l'esigenza di adottare il provvedimento richiesto dai dicasteri vigilanti prima della seduta del Consiglio dei ministri - ha deliberato in via d'urgenza la proroga al 23 marzo 2001 dei termini stabiliti dagli articoli 28 e 44 del testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965 n. 1124, fermo restando che entro il 20 febbraio 2001 dovrà essere corrisposto a titolo di acconto un importo pari al 60 per cento del versamento dovuto al 16 marzo 2000 in dipendenza dell'autoliquidazione 1999/2000;
il ministero del lavoro e della previdenza sociale con decreto ministeriale 7 febbraio 2001 ha approvato la delibera dell'Inail sopra richiamata;
effetto di questo apparente rimedio è invece quello di aumentare le scadenze e i versamenti a carico delle imprese, con l'ulteriore disagio provocato dal fatto che il provvedimento è stato preso a pochi giorni dalla scadenza del termine costringendo i datori di lavoro ad un imprevisto doppio versamento contributivo nell'arco di un mese;
il tutto avviene mentre è in corso il riordino del sistema tariffario Inail e lo stesso Istituto non ha ancora provveduto a comunicare le necessarie notifiche ai datori di lavoro -:
se, alla luce di quanto premesso, non ritenga opportuno procedere, con urgenza, alla soppressione dell'obbligo del versamento dell'acconto entro il 20 febbraio - fermo restando il differimento dei termini di autoliquidazione del premio Inail al 23 marzo - tenuto conto che lo stesso istituto, nell'originaria delibera dell'11 gennaio 2001 ha verificato la compatibilità del differimento del predetto termine, con le esigenze di liquidità derivanti dalla gestione fino al 31 marzo 2001, ivi compreso l'assolvimento degli impegni assunti in dipendenza del contratto di cessione e cartolarizzazione dei crediti.
(3-06892)
VOLPINI. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
risulta all'interrogante la notizia di proteste da parte di genitori, studenti e dirigenti scolastici riguardanti il problema del continuo turn over di supplenti ben oltre la fine del primo quadrimestre;
tale discontinuità provoca inevitabilmente gravi danni all'azione didattica ed educativa;
tali disfunzioni hanno recentemente provocato anche massicce manifestazioni studentesche a difesa del diritto all'apprendimento -:
quali provvedimenti urgenti il Ministro interrogato intenda prendere per dare soluzione al difficile problema esposto.
(3-06888)
CAVANNA SCIREA. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
è dei giorni scorsi la notizia che ad innescare l'omicidio di una studentessa di 16 anni, avvenuto in una scuola di Sesto San Giovanni, sia stato un banale litigio tra fidanzatini;
una lite, come quelle che avvengono spesso tra adolescenti, si è trasformata inspiegabilmente in tragedia distruggendo la vita di due ragazzi e delle loro famiglie;
si trattava di bravi ragazzi, con alle spalle famiglie perbene, che in apparenza vivevano un vita normale e senza problemi, ma che evidentemente nascondevano una situazione di disagio sociale;
si deve purtroppo rilevare che l'omicidio della studentessa di Sesto San Giovanni non è un caso isolato di aggressione avvenuto nelle scuole. Fortunatamente non tutti finiscono in tragedia, tuttavia è un dato accertato che negli ultimi anni vi sia stato un aumento degli atti di violenza all'interno di istituti scolastici;
avvenimenti come questi sintomatici di una situazione di allarme sociale che non può essere sottovalutata. Il disagio giovanile di cui stiamo parlando è generale e si manifesta in modo diverso. C'è chi si identifica nel gruppo e dà vita, nel peggiore delle ipotesi, a vere e proprie bande e chi, essendo più fragile, rivolge la propria aggressività verso se stesso, e mi riferisco ai casi di suicidi tra adolescenti;
da una lettura dei fatti di cronaca sembra che la scuola sia diventata luogo di «scontro» piuttosto che di scambio culturale. L'istituzione scolastica ha perso la funzione di educazione sociale, forse anche a causa di una attività didattica rivolta più alla quantità di informazioni che alla ricerca di una qualità dei rapporti con il corpo studentesco -:
se il Governo, a seguito degli ultimi eventi avvenuti nelle scuole, intenda promuovere delle iniziative che siano finalizzate a restituire alla scuola la sua funzione di educazione sociale.
(3-06889)
NAPOLI, SELVA, ARMAROLI, MALGIERI. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
i contenuti della nuova scuola di base di sette anni con vuoti incolmabili, la progressiva demolizione delle attuali valide scuole elementare e media, l'abolizione dello studio della storia, l'abolizione dell'educazione fisica, l'abolizione dei licei classici, l'introduzione dello studio della lingua araba, l'abolizione di pagelle, voti, interrogazioni, valutazioni della condotta, i 50.000 posti da ridurre negli organici della scuola entro il 2003, la mancanza di riconoscimento della «professionalità» docente, la mancata erogazione degli emolumenti al personale precario, l'inadeguata selezione dei nuovi docenti, la lenta predisposizione delle graduatorie permanenti, le strutture scolastiche non idonee hanno creato il caos completo nelle nostre istituzioni scolastiche, nonché una forte demotivazione nella classe docente -:
quali siano le risposte che intenda dare sui punti elencati per garantire tranquillità a tutte le istituzioni scolastiche del nostro Paese e quali siano i provvedimenti che intenda attuare perché venga garantita la qualità del nostro sistema di istruzione.
(3-06894)