relativa alla mancata conversione del decreto-legge n. 111 del 2000
in materia di cancellazione dalle liste elettorali dei cittadini irreperibili
a compiere senza indugio gli atti indispensabili a ripristinare la situazione anteriore al decreto-legge e a rendere così conformi alla legislazione vigente le liste elettorali;
VII Commissione permanente (Cultura):
e delle abbinate proposte di legge: RODEGHIERO ed altri; RODEGHIERO ed altri; SOAVE ed altri; MALGIERI ed altri; ROGNA MANASSERO DI COSTIGLIOLE ed altri; CARLI ed altri; MONACO. (5552-6556-7128-7256-7488-5864-7529)
preso atto della sconcertante ed allarmante replica del Governo all'interpellanza ex articolo 138-bis, a firma Pisanu, Selva, Pagliarini, Follini, Volontè e Rebuffa, in ordine alla decadenza del decreto-legge 10 maggio 2000, n. 111
a comunicare alla Camera, entro il 30 settembre 2000, gli atti compiuti e l'elenco degli elettori cancellati e reintegrati nelle liste elettorali indicandoli con le complete generalità.
(1-00473) «Pisanu, Selva, Pagliarini, Volontè, Follini, Rebuffa».
(20 luglio 2000)
i servizi di anagrafe sono stati individuati come «servizi indispensabili di competenza dello Stato» (decreto ministeriale 16 febbraio 1994);
la «vigilanza dell'anagrafe» è di competenza esclusiva dello Stato (legge 15 marzo 1997, n. 59 articolo 1, comma 3, lettera e);
tali servizi sono gestiti dai comuni per conto dello Stato ed il sindaco agisce quale ufficiale di Governo cioè quale organo dello Stato e non quale capo dell'amministrazione;
il ministero dell'interno, con circolari succedutesi nel tempo, ha impartito precise indicazioni comportamentali per i sindaci nello svolgimento delle funzioni di ufficiale di anagrafe;
le precarie situazioni igieniche di alcuni alloggi indicati come dimora abituale, dotati di impianti non a norma ai sensi della legge n. 46 del 1990 e a volte privi delle minime condizioni igieniche sanitarie e di sicurezza, non consentono la permanenza di persone -:
se il Governo non ritenga più importante la tutela della salute e dell'incolumità dei cittadini, modificando il vigente regolamento d'anagrafe, piuttosto che subordinare le necessità delle persone ad un obbligo, secondo l'interrogante, arido ed ottuso, derivante da una legge scritta e pensata in anni, nei quali i concetti di igiene e sicurezza avevano come riferimento il periodo post-bellico, poiché attualmente, infatti, i due uffici risulterebbero in netto contrasto tra loro in quanto l'esercizio delle funzioni di ufficiale d'anagrafe prevede la concessione della residenza secondo quanto richiesto, mentre il sindaco (quale tutore della sanità e dell'incolumità dei cittadini) si trova nella posizione di dover ordinare lo sgombero di immobili, ove rilevi la mancanza di condizioni igienico-sanitarie e degli impianti tecnologici necessari ad un alloggio.
(3-06845)
(30 gennaio 2001)
la commissione affari costituzionali della Camera dei deputati, concluso in data 1o marzo 2000, l'esame dell'articolato della proposta di legge a prima firma Menia, n. 1563, relativa alla concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati (una medaglia senza diritto ad assegni), ha trasmesso il testo alla commissione bilancio per l'espressione del prescritto parere;
il comitato permanente per i pareri di tale commissione ha esaminato il testo nella seduta del 16 marzo 2000 e ha deliberato di richiedere al Governo la relazione tecnica sulla quantificazione degli oneri del provvedimento;
ad oggi, pur se ufficialmente sollecitato in almeno tre occasioni dal Presidente della Camera dei deputati e dal Presidente della commissione affari costituzionali, il Governo non ha ancora adempiuto al proprio compito condannando da oltre un anno alla non approvazione una legge praticamente priva di costi per lo Stato ma invece di alto valore morale, civile e nazionale -:
quali motivi abbiano fino ad oggi impedito al Governo di presentare la semplicissima relazione tecnica sul provvedimento e se voglia sollecitamente adoperarsi affinché sia trasmessa al Parlamento tale relazione, che costituisce strumento indispensabile per il riavvio dell'iter legislativo del provvedimento e la sua auspicabile approvazione prima del termine della legislatura.
(3-06846)
(30 gennaio 2001)
la morte di Maria Josè ha riaperto la discussione sul rientro degli eredi Savoia in Italia;
il Presidente della Repubblica ha espresso, come capo dello Stato, le condoglianze alla famiglia;
il Presidente del Consiglio dei ministri ha sostanzialmente dichiarato che il divieto costituzionale è ormai superato -:
se non ritenga che il Governo e le cariche istituzionali dovrebbero mantenere il riserbo considerato che sulla questione il dibattito non si è concluso e il Parlamento non si è ancora pronunciato.
(3-06847)
(30 gennaio 2001)
l'interrogante nei giorni scorsi ha pubblicamente denunciato il fatto che presso il reparto di ostetricia dell'ospedale civile Emanuele Muscatello di Augusta (provincia di Siracusa) nell'anno 2000 su 534 parti avvenuti ben 30 neonati presentavano malformazioni di diversa gravità;
il dato rileva un'incidenza percentuale del 5,6 per cento;
limitando il dato statistico ai soli residenti nella città di Augusta, su 257 parti avvenuti ben 15 neonati presentavano malformazioni di diversa gravità;
tale ultimo dato rileva un'incidenza del 5,9 per cento;
i dati statistici sopra evidenziati, già di per sé preoccupanti, diventano drammatici se raffrontati a quelli degli anni precedenti;
negli anni 1991-1998 dati Ismac (Indagine siciliana malformazioni congenite) riportavano: la regione Sicilia ad un tasso di incidenza di nati malformati pari al 2,1 per cento e la provincia di Siracusa ad un tasso di incidenza di nati malformati pari al 3,1 per cento;
la stessa fonte Ismac evidenziava, per l'anno 1999, un tasso di incidenza di nati malformati per la città di Augusta pari al 3,7 per cento;
i sopra evidenziati indici percentuali sono tutti abbondantemente oltre la media italiana attesa che è intorno al 2 per cento;
l'anno 2000 ha, pertanto, registrato in Augusta un tasso di incidenza di nati malformati quasi doppio rispetto a quello degli anni precedenti in provincia di Siracusa e quasi triplo rispetto alla media regionale ed a quella nazionale -:
se il Presidente del Consiglio dei ministri non ritenga il fenomeno allarmante, se non intenda quindi promuovere, d'intesa con il Ministro della sanità, un'inchiesta approfondita sul fenomeno denunciato e procedere ad una minuziosa valutazione delle cause che lo hanno determinato e se non ritenga opportuno istituire nella città di Augusta, sempre d'intesa con il Ministro della sanità, un osservatorio permanente, al fine di un continuo monitoraggio che possa svolgere attività non solo di prevenzione ma anche di indagine circa specifiche cause di morte ed evoluzione di particolari patologie nella città di Augusta.
(3-06848)
(30 gennaio 2001)
per molti anni nel Paese si sono registrate carenze nella realizzazione di infrastrutture e nell'adeguamento di quelle esistenti;
i governi del centrosinistra, in questa legislatura, hanno determinato le condizioni per la ripresa degli investimenti pubblici intervenendo in materia significativa sulla semplificazione delle procedure, sulla trasparenza degli appalti ed introducendo nell'ordinamento il project financing;
in particolare il suo Governo, oltre a perfezionare norme e procedure, con la finanziaria del 2001 ha previsto nuovi significativi stanziamenti -:
quali ulteriori iniziative di carattere amministrativo e regolamentare intenda ancora porre in essere il Governo per agevolare ulteriormente il rapido avvio delle opere.
(3-06849)
(30 gennaio 2001)
si è tenuto in questi giorni il ventesimo vertice italo-francese, rispetto al quale vi era molta attesa soprattutto in ordine alla intesa sul versante delle grandi infrastrutture della mobilità, dalla riapertura del Bianco alla Torino-Lione -:
quali siano su questi ed altri temi gli esiti del vertice e quali impegni ne discendano per il Governo italiano.
(3-06850)
(30 gennaio 2001)
il persistere di episodi di cosiddetta criminalità diffusa (furti in appartamento, scippi, rapine) in questi ultimi tempi ha determinato un accresciuto senso di insicurezza e di preoccupazione nell'opinione pubblica;
la Camera dei deputati la settimana scorsa ha approvato una serie di norme specifiche, definite «pacchetto sicurezza», finalizzate a contrastare in maniera più efficace il fenomeno della microcriminalità;
la tutela della sicurezza dei cittadini, oltre che sul piano legislativo, si assicura in fase preventiva anche attraverso misure organizzative e, in particolare, dotando le forze dell'ordine di apparecchiature tecnologiche adeguate al difficile lavoro che sono chiamate a svolgere (ad esempio l'acquisto di rilevatori di posizione G.p.s.);
secondo anticipazioni apparse sulla stampa è imminente l'attuazione di un apposito piano, predisposto dal ministero dell'interno, che dovrebbe consentire alle forze di polizia di controllare meglio il territorio ed intervenire, ove necessario, con più facilità -:
tenuto conto dell'urgenza di rafforzare gli interventi sia di natura preventiva che repressiva, quando tale piano sarà attuato, quali altre misure il Governo intenda adottare e a quanto ammontino i fondi a disposizione per contrastare efficacemente il fenomeno della microcriminalità, al fine di garantire condizioni di sicurezza ed una migliore qualità di vita per i cittadini.
(3-06851)
(30 gennaio 2001)
a seguito della morte della regina Maria Josè si è riaperta l'atavica questione relativa al divieto di rimpatrio per la famiglia dei Savoia;
la tredicesima disposizione transitoria della Costituzione italiana sancisce il divieto di ingresso e soggiorno nel territorio italiano per i discendenti maschi di Casa Savoia;
negli scorsi mesi, in particolare in occasione dell'evento giubilare, è stata avanzata una serie di proposte tese ad aggirare il divieto costituzionale ed a favorire il rientro immediato dei Savoia in Italia;
d'altronde, è di tutta evidenza l'impossibilità, in questo scorcio di legislatura, di procedere all'abrogazione dell'anacronistica norma transitoria ancora presente nella nostra Carta costituzionale;
in ogni caso una soluzione, a nostro avviso, dovrebbe comunque essere raggiunta, onde evitare il trascinarsi di continue e sterili polemiche che rischiano, tra l'altro, di invelenire ancora più il già surriscaldato clima elettorale -:
se il Governo intenda farsi promotore di iniziative volte ad agevolare il rientro dei Savoia in Italia, con la doverosa premessa, naturalmente, di una loro definitiva dichiarazione di lealtà verso la Repubblica.
(3-06852)
(30 gennaio 2001)
in numerose anche recenti occasioni gli appartenenti ad alcuni dei cosiddetti «centri sociali» hanno promosso manifestazioni sfociate in scontri violenti con le forze dell'ordine;
tali manifestazioni si sono svolte permettendo a persone, evidentemente armate di oggetti vari destinati ad offendere - come scudi pesanti, arieti per lo sfondamento dei cordoni di polizia - di arrivare sul luogo della manifestazione senza essere perquisiti e bloccati in precedenza: ciò si è verificato, ad esempio, a Roma, durante la manifestazione anti-Haider, in cui molti operatori di polizia sono rimasti feriti;
addirittura a Genova, si è svolta una «prova generale» di attacco organizzato ai luoghi che ospiteranno i lavori del G8 estivo, sotto la presidenza italiana;
un parlamentare dell'opposizione, l'onorevole Borghezio, è stato vilmente aggredito e picchiato su un bus ed in piena città a dimostrazione del clima di violenza esistente nella città;
esponenti di centri sociali italiani hanno addirittura partecipato ad una spedizione di attacco alla conferenza di Davos (Svizzera);
è noto il particolare attivismo di alcuni di tali organizzazioni della sinistra antagonista nel fomentare le tensioni ed il disagio sociale con obiettivi e soprattutto con metodi lontani da quelli permessi nello spirito di un confronto anche aspro ma tollerante -:
quali iniziative il Governo abbia assunto ed intenda assumere a seguito di gravi manifestazioni di violenza sia individuale come quella sul deputato Borghezio, sia organizzata, come negli episodi legati all'inaccettabile proliferazione di attività fin troppo tollerate di alcuni centri sociali che partecipano ad una strategia di attacco in ambito europeo contro i Governi occidentali e le iniziative sovranazionali.
(3-06853)
(30 gennaio 2001)
SOAVE ed altri: Interventi su beni culturali. (7510)