TESTI ALLEGATI ALL'ORDINE DEL GIORNO
della seduta n. 839 di Mercoledì 17 gennaio 2001

MOZIONE
relativa alla mancata conversione del decreto-legge n. 111 del 2000 in materia di cancellazione dalle liste elettorali dei cittadini irreperibili

La Camera,
preso atto della sconcertante ed allarmante replica del Governo all'interpellanza ex articolo 138-bis, a firma Pisanu, Selva, Pagliarini, Follini, Volontè e Rebuffa, in ordine alla decadenza del decreto-legge 10 maggio 2000, n. 111

impegna il Governo

a compiere senza indugio gli atti indispensabili a ripristinare la situazione anteriore al decreto-legge e a rendere così conformi alla legislazione vigente le liste elettorali;
a comunicare alla Camera entro il 30 settembre 2000 gli atti compiuti e l'elenco degli elettori cancellati e reintegrati nelle liste elettorali indicandoli con le complete generalità.
(1-00473) «Pisanu, Selva, Pagliarini, Volontè, Follini, Rebuffa».



INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

CARLESI, SELVA e ARMAROLI. - Al Ministro della sanità, al Ministro delle politiche agricole e forestali. - Per sapere - premesso che:
il recente caso di encefalopatia spongiforme bovina scoperto in un allevamento lombardo ha allarmato l'opinione pubblica circa il possibile pericolo della diffusione della Bse anche nel nostro Paese;
al riguardo, va sottolineato come la sorveglianza epidemiologica della patologia in questione preveda una sorveglianza attiva, mediante test su tutti i bovini di età superiore a trenta mesi, ed una passiva, consistente in ispezioni e controlli analitici sia sui capi bovini sia presso i mangimifici ed i macelli;
determinante, ai fini dell'efficacia delle misure di sorveglianza, è l'istituzione, l'attivazione e l'aggiornamento costante dell'anagrafe bovina, che consente di rintracciare in tempi rapidi gli animali ed i prodotti della loro macellazione;
risulta, purtroppo, che in alcune regioni l'anagrafe bovina non sia stata ancora attivata, mentre in altre si è ancora in una fase iniziale, nonostante l'istituzione della predetta anagrafe sia obbligatoria addirittura dal 1996, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 317 del 1996 -:
quali iniziative intendano intraprendere, per consentire la piena applicazione delle misure sul controllo e contrasto della Bse, qualora fossero individuati casi di malattia relativi ad animali allevati in regioni dove non è stata ancora attivata o completata l'anagrafe bovina.
(3-06780)
(16 gennaio 2001)

APOLLONI. - Al Ministro della sanità. - Per sapere - premesso che:
la notizia data dai media nei giorni scorsi di un caso di encefalopatia spongiforme bovina (Bse) riscontrato in un allevamento di Brescia ha suscitato scalpore nell'opinione pubblica ed ha rilanciato l'allarme «mucca pazza» in Italia;
la scoperta di un singolo caso in Italia, pur non costituendo un motivo fondato per creare irragionevoli allarmismi, tuttavia ha provocato una preoccupante mancanza di fiducia da parte dei consumatori sulla sicurezza delle carni bovine italiane, con pesanti ripercussioni nell'intero settore, dall'allevamento all'industria di trasformazione;
a rendere tale notizia ancor più allarmante ha contribuito sicuramente la scoperta effettuata dai carabinieri del Nas, nel corso delle ispezioni effettuate nell'ambito delle verifiche ordinate dal ministero della sanità per l'emergenza mucca pazza, dell'esistenza di un traffico di bovini privi della documentazione sanitaria e di macelli clandestini;
sebbene molti esperti ritengano che non vi siano elementi per far pensare ad una forma di pericolosità del latte, i tecnici inglesi hanno disposto la messa a punto di nuovi test per escludere la possibilità di una trasmissione della Bse;
l'Unione europea, relativamente all'ipotesi della trasmissibilità del morbo attraverso il latte, ha escluso ogni rischio: tuttavia i dati sui quali si fondano tali certezze sono relativi ad un unico esperimento sui topi mentre quelli attualmente in corso sui vitelli devono ancora essere completati;
l'effetto emotività conseguente ai suddetti eventi ha avuto come immediata conseguenza una drastica riduzione dei consumi di carne bovina innescando una spirale negativa su tutto il mercato -:
quali misure urgenti il Governo intenda adottare, con iniziative da proporsi sia a livello nazionale che comunitario, per garantire ai consumatori maggiore certezza sulla qualità dei prodotti posti in commercio e parimenti tutelare gli interessi degli allevatori.
(3-06781)
(16 gennaio 2001)

CACCAVARI, CHERCHI, GUERRA e BOLOGNESI. - Al Ministro della sanità. - Per sapere - premesso che:
dopo aver effettuato un migliaio di test, è stato scoperto il primo caso italiano di encefalopatia spongiforme bovina, e la popolazione, nonostante le rassicurazioni diffuse dall'Unione europea, guarda con sospetto gli alimenti di origine bovina, riducendo drasticamente i propri consumi -:
quali controlli e strumenti straordinari abbia messo in campo per garantire la qualità e la sicurezza degli alimenti di origine bovina immessi al consumo.
(3-06779)
(16 gennaio 2001)

LEONE. - Al Ministro dei lavori pubblici. - Per sapere - premesso che:
la situazione relativa all'emergenza acqua in Puglia è pervenuta ad un punto di assoluta gravità e sta peggiorando di giorno in giorno mettendo in ginocchio l'intera regione;
invasi prosciugati, razionamento di acqua nelle abitazioni, industrie sull'orlo della chiusura, agricoltura al collasso, rischio di desertificazione di intere zone costituiscono lo scenario di una calamità per la quale occorre intervenire immediatamente al fine di evitare che il protrarsi di questo stato di cose determini il crollo socio-economico dell'intera regione -:
quali interventi intenda porre in essere, in termini emergenziali e strutturali, scongiurando così una crisi socio-economica della regione che, già impegnata sul fronte della immigrazione, cerca con ogni mezzo un definitivo rilancio sociale ed economico.
(3-06777)
(16 gennaio 2001)

TESTA. - Al Ministro delle politiche agricole e forestali. - Per sapere - premesso che:
il primo caso di Bse verificatosi presso un allevamento italiano pur se relativo ad un capo non proveniente, secondo dichiarazioni ufficiali, da allevamenti italiani, ha assestato un ulteriore colpo ad un concetto di agricoltura industrializzata e sovranazionale;
la politica esasperata di industrializzazione dell'alimentazione, sviluppata negli scorsi decenni grazie ai silenzi degli Stati e della comunità europea, ha fatto sì che l'abbassamento dei prezzi avvenisse a scapito della qualità e della genuinità del prodotto;
il susseguirsi di vicende nelle quali viene messa in discussione la qualità e la genuinità dei prodotti alimentari industrializzati ha ingenerato nei consumatori uno sconcerto tale da essere refrattario a qualunque rassicurazione;
il Governo di centrosinistra ha avviato una positiva politica di valorizzazione dei prodotti agricoli biologici, tipici e di qualità con il preciso scopo di rendere economicamente convenienti tali produzioni e di consentire ai consumatori una possibilità di scelta tra prodotto genuino ad un prezzo equo e prodotto industriale a basso costo -:
quali ulteriori iniziative intenda prendere a tutela della salute dei cittadini e se intenda proseguire con vigore il percorso già tracciato in favore di un'agricoltura nazionale di qualità e più a misura d'uomo.
(3-06782)
(16 gennaio 2001)

CAVERI, DETOMAS, BRUGGER, ZELLER e WIDMANN. - Al Ministro per gli affari regionali. - Per sapere - premesso che:
dal 20 dicembre 1999 è in vigore la legge n. 482 sulla tutela delle minoranze linguistiche storiche, che prevede all'articolo 17 un apposito regolamento che doveva essere emanato entro l'estate scorsa;
vi sono stati, anche per comprensibili passaggi consultivi, una serie di ritardi, ma il testo del regolamento, tanto atteso da tutte le minoranze linguistiche in Italia, è approdato finalmente alla fine dello scorso anno al Consiglio dei ministri, dove si sarebbe deciso un ulteriore passaggio - del tutto inutile ad avviso dell'interrogante - al Consiglio di Stato per un parere, che rischia di essere negativo anche per i tempi d'attuazione della legge, vista oltretutto l'imminenza della scadenza delle legislatura -:
a che punto sia il regolamento citato, quale l'iter svolto sino ad ora, le ragioni di ritardi e i motivi alla base della decisione del Consiglio dei ministri e le garanzie che i tempi siano comunque brevi.
(3-06784)
(16 gennaio 2001)

GALLI. - Al Ministro per gli affari regionali. - Per sapere - premesso che:
recenti fatti, riguardanti problemi di reclutamento di personale nel nord Italia, quali la vicenda Franco Tosi, sono stati fortemente evidenziati dai mass media;
i numeri resi pubblici dall'Inps, poco più di 400.000 iscritti extracomunitari nelle proprie liste - di cui solo poco più di 200.000 effettivamente paganti a fronte di 1.500.000 di presenze extracomunitarie regolari, e di chissà quante altre irregolari - contrastano fortemente col presunto contributo di queste persone all'economia nazionale;
l'evidenza dell'esistenza di un'economia sommersa, soprattutto nelle regioni del sud, che falsifica fortemente ogni statistica ufficiale e l'inconsistenza di risultati della presunta lotta a tale fenomeno, al di là degli annunci ufficiali contribuiscono a produrre dati sulla disoccupazione assolutamente non realistici;
la politica centralistica di questo Governo che anche in occasione della riforma istituzionale riguardante la cosiddetta riforma federale ha voluto mantenere come competenza centrale la programmazione dei flussi migratori e tutte le questioni fiscali, sta dimostrando l'assoluta incapacità di governare un omogeneo sviluppo economico del nostro Paese -:
se il Governo non ritenga di dover finalmente, pur mantenendo al livello centrale i principi generali di programmazione, delegare a livello almeno regionale le questioni legate alla fiscalità e alla programmazione dei flussi migratori legati alle necessità economiche, fatti salvi i principi di solidarietà a cui il movimento della Lega nord si è sempre ispirato.
(3-06778)
(16 gennaio 2001)

PICCOLO. - Al Ministro dell'ambiente. - Per sapere - premesso che:
è da tempo all'attenzione del ministero dell'ambiente il problema dell'inquinamento elettromagnetico e dei rischi per la salute (in particolare neoplasie) derivanti dall'esposizione ad elettrodotti ad alta tensione;
nell'area territoriale a nord di Napoli, specificamente nel comune di Frattamaggiore, corre una linea elettrica ad alta tensione che attraversa zone ad altissima densità abitativa in prossimità di fabbricati residenziali e di scuole, realizzate dall'Enel, secondo quanto risulta all'interrogante, senza la necessaria valutazione di impatto ambientale e senza rispetto delle distanze minime di sicurezza sancite dalla legge;
in molti altri comuni del territorio nazionale è stata denunciata l'esistenza di linee di trasmissione e di altre installazioni elettriche collocate in violazione della normativa vigente -:
quali iniziative urgenti intenda assumere per assicurare le condizioni di massima tutela dei cittadini dai rischi dell'inquinamento elettromagnetico, ormai largamente diffuso in tutto il territorio nazionale, e come in particolare intenda agire nei confronti dell'Enel per la rimozione degli elettrodotti e degli impianti che generano pericolo per la salute pubblica.
(3-06785)
(16 gennaio 2001)