Doc. IV-quater, n. 160





Onorevoli Colleghi - La Giunta riferisce su una richiesta di deliberazione in materia di insindacabilità avanzata dal deputato Vittorio SGARBI con riferimento ad un procedimento civile pendente nei suoi confronti presso il tribunale di Roma (atto di citazione di Carlo Ripa di Meana e Marina Punturieri).
Il procedimento trae origine da una citazione dell'onorevole Carlo Ripa di Meana e di sua moglie Marina Punturieri Ripa di Meana per le dichiarazioni rese dall'onorevole Sgarbi nel corso di un comizio tenutosi in un teatro di Ferrara il 4 aprile 1996 e nel corso della trasmissione «Sgarbi Quotidiani» del 30 dicembre 1997.
Nel comizio a Ferrara, l'onorevole Sgarbi affermava, tra l'altro: «...il partito di Ripa di Meana. Ripa di Meana: quello é il massimo. Ripa di Meana aveva un partito, i Verdi, che aveva il tre, tre e mezzo per cento; da quando c'é lui é al due perché hanno visto la moglie e si sono spaventati, hanno visto la Ripa e si sono spaventati... vediamo.., tutto così, c'é questo esempio conclusivo [...] Ripa di Meana nasce a Perugia, fin da piccolo sente un grande trasporto per il mondo libertario liberale radicale e va a Milano, incontra Craxi: da quel momento non lo abbandona più. Craxi lo nomina, nell'ordine, Presidente dell'Ente del Turismo a Milano, passano tre anni e lo nomina Presidente della Biennale di Venezia, passano quattro anni e lo nomina Parlamentare europeo, passano otto anni e lo nomina Commissario Europeo, passano dieci anni e lo nomina Ministro dell'Ambiente. Craxi si distrae un attimo, Ripa di Meana non sa più chi è Craxi. "Io Craxi ...l'ho visto qualche volta a cena con mia moglie, ma che ne so io di questo qui", ma dico: non ti ha fatto ministro, deputato ed eurodeputato? [...] io sono stato in molti luoghi, abitavo all'Hotel Majestic e ricevevo tra le undici, undici e mezzo la signora Ripa di Meana, la quale veniva per fare delle ricerche, voleva fare una tesi sul maestro dell'uomo di Ferrara, maestro dei mesi "sai devo lavorare" veniva lì, insomma, c'era questa ricerca "ma mi devi spiegare" io poi lavoro sempre un po' di notte: lavoravamo, ma poi, ma poi dice: "sai ho parlato anche con Carlo" io all'epoca però frequentavo anche una celebre pornostar che si chiama Petra, giravo con entrambe e, insomma, che vi dico, siccome era strano che un intellettuale sedicente o «se-essente» frequentasse una pornostar, la pornostar é diventata attrice, venivamo fotografati in tre: c'era a sinistra la Ripa di Meana, a destra la Petra, uscivano le foto e c'era sempre la Petra e l'altra era tagliata, sempre tagliata. Sgarbi come era non andava bene a tre; una sera andiamo ad una gran festa, una cosa così, lei mi viene incontro, mi abbraccia, mi bacia davanti a tutti e sulla fotografia Sgarbi sta con Petra: niente, non andava bene e allora si decide, sai cosa faccio? Faccio l'intervista a Stop e a Grand Hotel e racconto i miei amori con Sgarbi, copertina, è pubblicata, i miei amori con Sgarbi, quindi finalmente uscirò anch'io; questi fanno una sopracopertina per cui ti fregano la Ripa di Meana, la quale non riesce neanche quella volta con il consenso del marito ad andare in copertina, una roba, una decadenza. E poi l'intervista all'interno dice: "bah, suo marito il deputato, il ministro, il senatore, per la mia felicità lui è pronto a tutto, io gli ho detto amo Sgarbi e quindi mi ha detto "vai", è venuta, abbiamo lavorato sulle sculture ... così... io che ero appassionato, dovete capirmi ero alle prime, non capivo, insomma, io... verso l'una di notte l'una e mezza me la vedevo che smetteva di studiare sui libri, si alzava improvvisamente dopo queste faticose ricerche diceva. "mi devo allontanare un attimo, devo pensare a Carlo' e dove vai cara? "Vado all'Hotel Raphael..."
Nel corso della trasmissione del 30 dicembre 1997, l'onorevole Sgarbi, riportando alcune dichiarazioni rilasciate dal direttore del Teatro della Scala, dichiarava, tra l'altro: "Sono finiti i tempi dei privilegi, dice (Fontana) con la luce della sua intelligenza e dall'alto della sua sensibilità democratica, sono finiti i tempi dei privilegi... nei quali noi abbiamo prosperato per anni... dimentica di dire!... una volta, come la Ripa di Meana quando rinnegò Craxi. Ecco perchè io ho interrotto i rapporti con lei... simpatica bella... io ricordo come diventava Ministro Ripa di Meana, quale era il metodo, non posso raccontarlo cosa capitava! Ripa di Meana faceva un passaggio all'Hotel Majestic dove stava un giovane povero e romantico che ero io: verso l'una l'una e mezza si appropinquava all'Hotel Raphael dove incontrava Bettino, la mattina dopo il marito diventava Ministro Parlamentare Europeo candidato, poi vincitore, Commissario Europeo Presidente poi Craxi cade, che schifo Craxi, viva Di Pietro stop! Qui ci vuole veramente Striscia, ma come, "viva Di Pietro"? Hai portato la pelliccia fino al giorno prima e poi ci sputi: roba da pazzi, roba da pazzi!"
La Giunta ha esaminato la questione nella seduta del 29 novembre 2000. In tale sede si è avuto modo di rilevare che le frasi pronunciate dallo Sgarbi erano in connessione con l'intento di censurare il comportamento di talune persone che vivevano a stretto contatto con la classe politica e di denunciare al Paese situazioni di corruzione politica.
Si versa, quindi, in un contesto di critica politica, sia pure in assenza di un collegamento specifico con atti o documenti parlamentari, che comunque deve ritenersi implicito, attesa la diffusione che ebbe a suo tempo la vicenda di "Tangentopoli" nel dibattito politico.
La Giunta ha deliberato a maggioranza, dopo una approfondita discussione, di riferire all'Assemblea nel senso che i fatti per i quali è in corso il procedimento concernono opinioni espresse da un membro del Parlamento nell'esercizio delle sue funzioni.

Gaetano PECORELLA, Relatore.


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