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Il Comitato di lavoro sul contrabbando è stato istituito dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, in base all'articolo 1 dalla Legge istitutiva e all'articolo 15 del Regolamento interno, e ha avviato i lavori nella seduta del 13 giugno 2000, con la nomina dell'on. Alfredo Mantovano a coordinatore del Comitato di lavoro (1). L'indagine si è articolata nelle audizioni di diversi soggetti impegnati nella lotta al contrabbando sul fronte della polizia e dell'autorità giudiziaria, così come sul terreno amministrativo e doganale.
Il 5 luglio 2000 il Comitato ha sentito il col. Vincenzo Suppa e il col. Cosimo Sasso, comandanti del II e III reparto del Comando Generale Guardia di Finanza (2); quindi il dott. Vito Vespa della, Direzione Investigativa Antimafia, accompagnato dal maggiore Domenico Pagano del Centro DIA di Bari e, infine, il ten. col. Salvatore Catania ufficiale della Guardia di Finanza presso l'OLAF (3) a
Bruxelles. Il 12 luglio 2000 si è svolta l'audizione dei magistrati Giuseppe Capoccia sostituto procuratore della Repubblica di Lecce, Giuseppe Scelsi sostituto procuratore della Repubblica di Bari e Giovanni Russo, sostituto procuratore della Repubblica di Napoli: si tratta delle procure distrettuali maggiormente investite dal fenomeno del contrabbando, dal momento che le forme di manifestazione di tale reato, e dei delitti connessi, sono quelle proprie della criminalità organizzata, spesso di tipo mafioso. Il 19 luglio 2000 il Comitato ha ascoltato i rappresentanti della amministrazione delle Finanze: in particolare, il dott. Vittorio Cutrupi, direttore generale dell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (4), il dott. Mario Andrea Guaiana, Direttore Generale delle Dogane (5) e, infine, il dott. Maurizio Basile, Presidente dell'ETI, Ente Tabacchi Italiano (6).
Il 13 settembre 2000 sono stati sentiti il dott. Roberto Bufo, sostituto procuratore della Repubblica di Massa Carrara, titolare di significative indagini in materia di contrabbando, il colonnello della Guardia di Finanza Renato Zito, comandante del nucleo regionale di polizia tributaria di Bari, e infine il dott. Elio Costa, procuratore della Repubblica di Palmi, nel circondario del cui ufficio ricade il porto di Gioia Tauro, recente e sensibile snodo del contrabbando di tabacchi lavorati esteri, realizzato nella forma intraispettiva.
Tutti gli auditi hanno presentato alla Commissione materiali e documenti illustrativi delle rispettive attività. Accanto alle audizioni, il Comitato ha acquisito atti e documenti relativi alle attività degli enti e delle amministrazioni impegnate nel settore. In particolare, dapprima ha richiesto le valutazioni dei capi delle procure della Repubblica e dei presidenti dei tribunali delle aree geografiche ritenute più esposte al fenomeno (7), e ha disposto l'acquisizione dei principali provvedimenti giudiziari, (sentenze, ordinanze cautelari e misure di prevenzione personali e patrimoniali) concernenti fatti di contrabbando. Il Comitato ha poi elaborato e proposto un questionario denominato Indagine conoscitiva sul fenomeno del contrabbando, che ha inviato a tutte le Autorità che, anche parzialmente, potevano essere
interessate (8). Esso si è rivelato uno strumento di conoscenza di particolare utilità per l'insieme dei dati, delle informazioni e delle valutazioni che è riuscito a raccogliere sul traffico illecito. L'ampio spettro di quesiti formulati sulla scorta dei dati noti alla Commissione in base agli atti e ai documenti dell'Archivio, hanno riguardato ciascuno dei segmenti del complesso fenomeno (9).
Di particolare importanza si è rivelata la missione svolta in Grecia da una delegazione della Commissione, coordinata dall'on. Alfredo Mantovano e composta dalla sen. Tana de Zulueta e dal sen. Euprepio Curto, oltre che dai consulenti dott. Antonio Maruccia, col. Sergio Bosco e dal funzionario della Commissione dott. Antonio Pagano, allo scopo di verificare quale sia ivi il quadro delle misure di contrasto del contrabbando sul piano legislativo, giudiziario e di polizia. Incontri si sono tenuti con una delegazione del Parlamento ellenico, con il comandate della Guardia costiera ellenica, con il Ministro dell'ordine pubblico, col Segretario generale del Ministero della giustizia e col
Responsabile del dipartimento contro la criminalità economico-finanziaria (SDOE). Analoghe missioni in Montenegro e in Olanda, pure programmate, non hanno potuto avere luogo.
Attraverso il complesso delle acquisizioni documentali e dei contributi raccolti, la relazione conclusiva dell'inchiesta sul contrabbando si propone:
1. la descrizione di una mappa delle organizzazioni criminali dedite al contrabbando, della relativa dislocazione territoriale, delle relazioni tra di esse e con soggetti economici privati o pubblici, in Italia e in sede internazionale;
2. la ricognizione delle linee attuali di attività delle organizzazioni criminali dedite al contrabbando;
3. la verifica e la ricostruzione dei movimenti delle merci e delle relative regolamentazioni finanziarie;
4. la ricognizione, l'analisi e le prospettive delle attività di contrasto del fenomeno, in via preventiva e repressiva;
5. la verifica del rapporto del nostro Paese con le società multinazionali, produttrici del tabacco lavorato.
I profili dell'esperienza italiana segnalano che quello del contrabbando è fenomeno tipico di criminalità organizzata gestito da organizzazioni criminali transnazionali in connessione con traffici di armi, stupefacenti e talora anche di esseri umani. Tali organizzazioni curano il riciclaggio dei relativi proventi illeciti, spesso reinvestiti anche negli altri settori del crimine, dalle armi agli stupefacenti, con conseguente rafforzamento della struttura organizzata.
(1) Sono stati chiamati a farne parte i seguenti parlamentari:
Borghezio Mario, deputato (Lega FN per l'indip. della Padania)
Curto Euprepio, senatore (Alleanza nazionale)
de Zulueta Tana, senatore (Democratici di sin.-L'Ulivo),
Erroi Bruno, senatore (Partito Popolare it.)
Greco Mario, senatore (Forza Italia)
Iacobellis Ermanno, deputato (Misto-Unione Dem. per l'Europa)
Molinari Giuseppe, deputato (Pop. e Dem.-L'Ulivo)
Mungari Vincenzo, senatore (Forza Italia)
Nieddu Gianni, senatore (Democratici di sin.-L'Ulivo)
Ronconi Maurizio, senatore (Centro Cristiano Democratico)
Vendola Nicola, deputato (Misto - Rif. Com. - Progr.)
Veneto Gaetano, deputato (Democratici di sin.-L'Ulivo)
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Fra i consulenti della Commissione che hanno cooperato all'indagine e alla redazione della presente relazione è doveroso menzionare e ringraziare per la preziosa collaborazione il dott. Antonio Maruccia, magistrato, il col. Sergio Bosco e il cap. Giulio Sanarighi della Guardia di Finanza. Si ringrazia altresì per il contributo prestato il dott. Antonio Laudati, sostituto procuratore della Direzione nazionale antimafia.
(2) Il II e III Reparto sono organi centrali del Corpo della Guardia di Finanza che svolgono compiti di indirizzo, coordinamento e controllo rispettivamente dell'attività informativa ed operativa condotta dal Corpo nell'ambito dei propri fini istituzionali.
(3) L'OLAF - Ufficio europeo per la Lotta alla Frode è un organismo della Unione, con poteri di controllo, verifica ed indagine nei settori delle frodi al bilancio comunitario. Coordina la lotta al contrabbando di sigarette mediante un'apposita unita denominata «Task group cigarettes».
(4) Ente in fase di trasformazione cfr. successiva nota nr. 6
(5) Le dogane sono organi operativi cui sono demandati i compiti di accertamento, di ispezione, di controllo e di espletamento di formalità concernenti il movimento da e per l'estero di persone, merci e mezzi di trasporto.
(6) La riforma dei Monopoli avviata con l'emanazione del Decreto Legislativo nr. 283 datato 9 luglio 1998, passa attraverso successive tappe che, in sintesi, si possono così individuare:
istituzione dell'Ente Tabacchi Italiani (ETI), ente pubblico economico dotato di autonomia organizzativa, amministrativa e contabile;
trasformazione dell'Ente in una o più società per azioni entro un termine prefissato (non prima di 12 mesi e non oltre 24 dell'entrata in vigore del Decreto Legislativo).
(7) La richiesta, in particolare è stata inoltrata gli uffici giudiziari della Puglia e della Campania.
(8) Questo l'elenco degli enti destinatari del questionario:
Comando Generale della Guardia di Finanza
Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata - Guardia di Finanza = Roma=
Comando Generale dell'arma dei Carabinieri
Raggruppamento Operativo Speciale - Carabinieri = Roma =
Ministero dell' Interno - Dipartimento della Pubblica Sicurezza = Roma =
Servizio Centrale Operativo Polizia di Stato = Roma =
Direzione Investigativa Antimafia = Roma =
Commissione Europea - OLAF - Task Group Cigarettes= Bruxelles =
Unita' Nazionale Europol = Roma =
Direzione Nazionale Antimafia = Roma =
Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario - D.D.A.= Bari, Lecce, Napoli, Salerno, Catanzaro, Reggio Calabria, Palermo, Caltanissetta, Messina, Catania, Ancona, Firenze, Milano, Brescia.
Direzione Generale dei Monopoli = Roma =
Direzione Centrale Servizi Doganali = Roma =
Ente Tabacchi Italiani = Roma =
Banca d'Italia = Roma =
Ispettorato Vigilanza - Banca d'Italia Roma =
Ufficio Italiano Cambi = Roma =
Ambasciata d'Italia presso l'Unione Europea = Bruxelles =
(9) Si riporta il testo del questionario «Indagine Conoscitiva sulle caratteristiche attuali del fenomeno del contrabbando dei tabacchi lavorati esteri»:
A. La movimentazione del tabacco: dalle case produttrici alla minuta vendita.
1. Quali sono le società multinazionali che gestiscono il mercato internazionale del tabacco lavorato? Qual è il volume d'affari annuo di ciascuna?
2. Quali, quanti sono e che caratteristiche presentano i centri d'interesse criminale che curano l'approvvigionamento dalle case madri e pilotano la distribuzione di t.l.e. sul piano internazionale, rifornendo i mercati clandestini comunitari?
3. In questa fase, quali sono le rotte commercialmente seguite e quali sono le principali zone doganali interessate?
4. In che misura è possibile quantificare le dimensioni del fenomeno in esame?
Qual è il relativo giro d'affari?
5. Quali, quanti sono e che caratteristiche presentano i gruppi criminali dediti in Italia al contrabbando?
6. Quali sono i collegamenti accertati sul piano investigativo o giudiziario tra organizzazioni contrabbandiere e soggetti o gruppi criminali organizzati stranieri? Sono state accertate o ipotizzate, sulla base di evidenze investigative, collusioni con organismi pubblici nei paesi stranieri? Quali sono e che caratteristiche hanno le iniziative di polizia, quelle giudiziarie o diplomatiche avviate? Quali sono i risultati?
7. Quali sono le metodologie d'introduzione nel territorio dell'Unione Europea delle partite di t.le. contrabbandate? Quali sono le metodologie intra-ispettive e quali quelle extraispettive?
8. Quali mezzi (terrestri e navali) vengono utilizzati per il trasporto di t.l.e.?
Indicare il tipo, il modello, la titolarità dei mezzi (persone fisiche o giuridiche?), chi sono i costruttori o gli importatori, quali sono i rapporti con le organizzazioni di primo e secondo livello e quali sono le iniziative di contrasto in proposito.
B. I flussi finanziari
1. Dai mercati locali della distribuzione, alle organizzazioni contrabbandiere, agli intermediari italiani ed esteri quali sono i punti sensibili individuati per un'azione di contrasto?
2. Quali sono le reti di intermediazione commerciale e finanziaria che sottendono alle transazioni internazionali di t.I.e.? Quali sono le società «prime acquirenti» e quali sono quelle di intermediazione, eventualmente note?
3. Quali sono i mezzi di pagamento utilizzati a livello internazionale per perfezionare le transazioni di t.I.e. e quali le modalità di pagamento delle organizzazioni contrabbandiere nazionali?
4. Qual è la distribuzione dei guadagni derivanti dal traffico all'interno della rete del sistema contrabbando t.I.e.: a chi e in che misura giungono i profitti?
5. Quale ruolo hanno le banche (filiali italiane e quelle all'estero di banche italiane; banche e società estere)?
6. Se, e in che modo, le banche italiane e quelle straniere sono interessate dalle indagini? (Vi sono contributi di iniziativa del sistema creditizio e finanziario? Vi è collaborazione alle richieste?)
7. Vi sono segnalazioni di operazioni sospette riconducibili al contrabbando di t.l.e.? Qual è la distribuzione quantitativa e territoriale?
C. Il traffico di t.l.e.
1. Quali connessioni operative (soggetti, rotte, mezzi, punti di contatto, sistemi e aspetti finanziari) con le altre attività illecite della criminalità organizzata (armi, droga, traffico di esseri umani) sono state verificate, sul piano giudiziario e investigativo?
2. Quali sono attualmente - sulla scorta di indagini giudiziarie, atti della magistratura o evidenze investigative - i rapporti tra le organizzazioni dedite al contrabbando di t.l.e. e quelle della camorra, S.C.U., cosa nostra e 'ndrangheta (integrazione, sovrapposizione, protezione)? Quali sono gli esiti giudiziari nei processi che hanno analizzato il tema?
D. L'Europa
1. Quali sono le strategie e gli atti di intervento dell'Unione contro la criminalità organizzata nello specifico settore?
2. Quali sono gli atti di intervento e sensibilizzazione degli stati membri verso quelli adriatici e balcanici?
3. Organismi di contrasto a livello europeo e risultati dell'attività.
4. La cooperazione internazionale giudiziaria e di polizia nella materia con i paesi interessati: valutazioni generali e indicazioni di casi particolari significativi. I regimi fiscali del t.I.e. nei diversi paesi: l'atteggiamento dei governi suddetti sull'illecito traffico. Quali le indagini, quali i risultati?
E. Il contrasto al riciclaggio e al reimpiego
1. C'è un'attività rivolta all'individuazione dei soggetti e delle ricchezze illecitamente conseguite?
2. Quali sono le diverse forme di occultamento accertate nell'ambito delle indagini e dei processi su attività organizzate di contrabbando di t.I.e.?
3. Qual è il coinvolgimento nelle indagini dell'U.I.C.? Qual è e quale potrebbe essere il suo contributo?
4. Quanti sono oggi i processi per 648 bis e ter relativi a fatti di contrabbando di t.I.e. nei diversi gradi di giudizio?
5. Quante sono le indagini significative in corso?
6. Quante e quali misure di prevenzione personali e patrimoniali in Italia negli ultimi due anni?
F. L'evoluzione del fenomeno negli ultimi due anni le risorse impiegate
1. Quali risorse nella polizia giudiziaria e nella magistratura sono destinate al settore?
2. Quale formazione hanno gli addetti al contrasto, nelle diverse fasi del sistema-contrabbando?
3. L'operazione Primavera in Puglia: valutazioni del suo impatto sul fenomeno del contrabbando. Quali modifiche sono intervenute nelle metodologie del traffico di t.I.e.?
G. Valutazioni e proposte
1. Quali sono gli snodi sensibili per un'azione di contrasto («stati -mafia», concessionari, società di intermediazione, fase dell'importazione e commercio all'ingrosso e al minuto)?
2. Quali innovazioni sono auspicabili sul piano organizzativo e legislativo?
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