CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse |
SOMMARIO
Giovedì 1° marzo 2001
Sulla pubblicità dei lavori
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Seguito dell'esame della proposta di documento sugli scarti di macellazione e sulle farine animali (relatore: Presidente Massimo Scalia)
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Seguito dell'esame della proposta di documento sulle tecnologie relative allo smaltimento dei rifiuti ed alla bonifica dei siti contaminati (relatore: senatore Franco Asciutti)
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Comunicazioni del Presidente
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Giovedì 1o marzo 2001. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.
La seduta comincia alle 13.30.
(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).
Sulla pubblicità dei lavori.
Massimo SCALIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.
Seguito dell'esame della proposta di documento sugli scarti di macellazione e sulle farine animali (relatore: Presidente Massimo Scalia).
Massimo SCALIA, presidente, anche in qualità di relatore, espone brevemente le motivazioni sottese all'elaborazione del documento in esame, anche tenendo conto di quanto affermato nelle audizioni, svoltesi il 15 febbraio scorso, del ministro Pecoraro Scanio, del sottosegretario alla sanità Fumagalli Carulli e del commissario per l'emergenza BSE Alborghetti.
Franco GERARDINI (DS-U) dichiara di essere favorevole all'impianto generale del documento, che affronta con organicità un problema assai delicato e complesso, poiché la forte preoccupazione per la diffusività della malattia dei bovini ha investito delicati aspetti di tutela della salute collettiva, avendo altresì ripercussioni non trascurabili sull'andamento economico di un intero settore produttivo: ricorda le notevoli ricadute che l'emergenza BSE ha determinato nel mercato italiano ed europeo delle carni e dei prodotti derivati, con l'avvertita necessità di ripristinare la fiducia dei consumatori nella qualità delle carni bovine e dei derivati.
Massimo SCALIA, presidente, si dichiara d'accordo sulle valutazioni testè espresse dal Vicepresidente Gerardini e ritiene che nel documento possano essere sottolineate con maggior forza le valutazioni espresse nella parte relativa alle questioni concernenti la natura degli scarti da macellazione e delle farine proteiche, oggetto di discussione sia in Italia che negli Stati membri della Comunità europea: si riferisce in particolare al problema della qualificazione dei materiali, ricordando che l'ANPA ha ritenuto che l'intera materia degli scarti e delle farine animali non rientri nel campo di applicazione della normativa speciale sanitaria, ma debba essere ricondotta alla disciplina dettata dal «decreto Ronchi».
Seguito dell'esame della proposta di documento sulle tecnologie relative allo smaltimento dei rifiuti ed alla bonifica dei siti contaminati (relatore: senatore Franco Asciutti).
Massimo SCALIA, presidente, ritiene che il documento in esame appaia «timido» nel rivendicare il ruolo preciso che la Commissione ha avuto, nella presente e nella scorsa legislatura, nella proposizione delle problematiche connesse alla predisposizione di un sistema industriale per la gestione dei rifiuti.
nell'ambito di uno sviluppo sostenibile e dei princìpi dell'Emas, sottoponendosi volontaristicamente alle procedure di certificazione del sito e dell'attività.
Franco ASCIUTTI, relatore, si dichiara d'accordo sulle proposte e sulle valutazioni testè espresse dal Presidente Scalia, precisando di accettare in toto le proposte emendative presentate dal Vicepresidente Gerardini, mentre chiede al Presidente Scalia di apportare alcune lievi modifiche a due delle cinque proposte emendative presentate.
Massimo SCALIA, presidente, consente con le valutazioni del relatore.
Comunicazioni del Presidente.
Massimo SCALIA, presidente, avverte che la Commissione tornerà a riunirsi mercoledì 7 marzo 2001, alle ore 13.30, per il seguito dell'esame della proposta di documento sugli scarti di macellazione e sulle farine animali, di cui è relatore, e della proposta di documento sulle tecnologie relative allo smaltimento dei rifiuti ed alla bonifica dei siti contaminati, di cui è relatore il senatore Asciutti.
La seduta termina alle 14.35.
N.B.: Il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.
Si sofferma sulle problematiche connesse al fenomeno detto «mucca pazza», che hanno gettato sconcerto nella pubblica opinione e comportato l'adozione di diversi provvedimenti in Italia ed in Europa, in ordine alla tutela della salute, all'attività di prevenzione, alle garanzie per il consumatore, alle modalità di trattamento dei rifiuti a rischio, ai sistemi di controllo per l'immissione sul mercato dei rifiuti di origine animale destinati a fini diversi dal consumo umano.
Nell'ambito di una tematica assai complessa, la Commissione ha inteso approfondire, pur nel ristretto tempo concesso dalla presente legislatura, gli aspetti emergenziali che riguardano specificamente lo smaltimento degli scarti da macellazione e delle farine animali: sono stati effettuati sopralluoghi su un campione di stabilimenti di macellazione, di impianti di pretrattamento e di inceneritori, per ricostruire l'intera filiera delle carni e dei derivati.
Precisa che i dati e le valutazioni espressi, pur nell'ambito di un'analisi che meriterà successivi approfondimenti, sono rappresentativi del panorama nazionale e delle problematiche riguardanti il settore: in tale ambito, intende sottolineare che quanto finora fatto vale a configurare un sostanziale governo dell'intera materia.
Con queste premesse, espone dettagliatamente le preoccupazioni della Commissione, in particolare sul circuito di trattamento dei materiali e su quello dell'incenerimento: infatti, i processi da cui si ottengono le farine ed i grassi animali non garantiscono la scomparsa del prione.
Ritiene che il documento in esame possa offrire un valido contributo, sia in sede governativa che parlamentare, per avviare a soluzione i problemi che si sono finora manifestati e che tanto allarme hanno gettato nella popolazione.
Successivamente pone in rilievo alcune contraddizioni nelle disposizioni finora emanate in materia, con riferimento all'ordinanza ministeriale del 13 novembre scorso ed ai decreti legislativi n. 508 del 1992 e n. 22 del 1997.
Ritiene che nel documento possa essere inserita la richiesta agli organi governativi interessati di fare maggiore chiarezza in ordine alle disposizioni normative vigenti, al fine di porre in rilievo le contraddizioni finora emerse e le interpretazioni talvolta difformi sorte in sede operativa.
Ritiene quindi che il seguito dell'esame del documento possa essere rinviato alla seduta di mercoledì prossimo, con l'avvertenza che il termine per la presentazione delle proposte emendative viene spostato a martedì 6 marzo, ore 18.
Reputa notevole il bagaglio di esperienze ed informazioni acquisito dalla Commissione nei sopralluoghi presso gli impianti, negli incontri e nelle audizioni effettuati ed in generale in tutte quelle realtà che nella problematica dello smaltimento e della bonifica sono coinvolte a diversi livelli di responsabilità.
Nel documento si è tenuto conto di quanto finora definito dalla Commissione in materia di amianto, di rifiuti solidi urbani, di rifiuti ospedalieri ed industriali, nonché di incentivi alle aziende che operano
Occorre riflettere sulla considerazione che i rifiuti industriali speciali, per qualità e quantità, costituiscono il vero problema, senza naturalmente con ciò minimizzare le realtà emergenziali connesse ai rifiuti solidi urbani che hanno avuto grande rilievo nelle ultime settimane.
In relazione al convegno organizzato dalla Commissione a Milano il 29 giugno 2000 presso l'università Bocconi in ordine al sistema industriale per la gestione dei rifiuti, rileva che l'emanazione del «decreto Ronchi» ha posto le basi per un cambiamento di rotta, in quanto il passaggio dal «rifiuto a perdere» al «rifiuto da recuperare» costituisce l'aspetto più innovativo delle direttive comunitarie recepite dal decreto: quindi, si tratta di pervenire ad uno sviluppo sostenibile utilizzando la regola delle 5R, ossia riduzione all'origine, riuso degli oggetti, recupero dei materiali e loro riciclo, nonché recupero dell'energia.
Espresse diffuse valutazioni sulle tecnologie del ciclo dei rifiuti nonché sull'impatto ambientale degli impianti di trattamento e smaltimento, dà conto delle esperienze, riportate nel documento, connesse con la visita effettuata nel settembre scorso di impianti situati in alcuni Stati del nord Europa; esprime anche osservazioni sui sistemi di rilevazione e di controllo, che possono essere di valido ausilio nella trattazione della materia.
Precisa che il documento intende focalizzare l'attenzione sulla termodistruzione e sull'eventuale futura termovalorizzazione, denunciando la cosiddetta «sindrome nimby», per cui nessuno vuole smaltire rifiuti nel proprio territorio: si deve anche ricordare che gli inceneritori di prima generazione hanno causato diversi problemi, fra cui la produzione di diossine, che devono al più presto essere affrontati e risolti. Si sono registrati negli ultimi anni notevoli miglioramenti tecnologici, che permettono di eliminare per gran parte le conseguenze negative manifestatesi in passato.
Fa presente che il messaggio contenuto nel documento riguarda un invito ai cittadini a favorire ogni accordo che possa ricondurre lo smaltimento dei rifiuti all'ambito territoriale in cui sono prodotti: le preoccupazioni finora espresse, soprattutto in alcune regioni meridionali, sono certamente giustificate, ma non devono costituire un ostacolo alla soluzione dei problemi.
Dopo aver affermato che si riconosce nell'impianto complessivo del documento, illustra dettagliatamente le cinque proposte emendative da lui presentate.
Ritiene che, per dar modo al relatore di esaminare con attenzione il contenuto delle proposte emendative pervenute, il seguito dell'esame possa essere rinviato alla prossima settimana.