CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Venerdì 23 febbraio 2001


Sulla pubblicità dei lavori ... 3

Audizione di Giovanni Damiani, direttore, e di Rosanna Laraia, dirigente dell'ANPA, di Giuseppe Viviano, dirigente di ricerca presso l'Istituto superiore di sanità, e di Edoardo Senes, direttore generale dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura ... 3

Audizione di Danila Indirli, sostituto procuratore della Repubblica di Ravenna ... 5

Comunicazioni del Presidente ... 6


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di venerdì 23 febbraio 2001


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Venerdì 23 febbraio 2001. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta comincia alle 12.30.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

Massimo SCALIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Audizione di Giovanni Damiani, direttore, e di Rosanna Laraia, dirigente dell'ANPA, di Giuseppe Viviano, dirigente di ricerca presso l'Istituto superiore di sanità, e di Edoardo Senes, direttore generale dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura.

Massimo SCALIA, presidente, ricorda che la Commissione sta svolgendo indagini specifiche sulle problematiche connesse agli scarti di macellazione ed alle farine animali.
Invita il dottor Damiani a prendere la parola.

Giovanni DAMIANI, direttore dell'ANPA, facendo riferimento a quanto finora predisposto in materia dall'Agenzia da lui diretta, svolge diffuse considerazioni sulle caratteristiche degli inceneritori attualmente dichiarati idonei, con la precisazione che il conteggio è stato effettuato con riferimento a diverse tipologie di rifiuti, tra cui quelli ospedalieri.
Rileva che il censimento è stato effettuato contattando le singole Agenzie regionali di protezione dell'ambiente, le strutture commissariali per l'emergenza rifiuti e, in taluni casi, le regioni: si è riscontrata in generale, eccetto poche regioni risultate già pienamente operative, una generalizzata assenza di informazioni in materia e la richiesta di precise indicazioni sul tipo di strumenti e di azioni da intraprendere per fronteggiare l'emergenza.


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Rimane quindi evidente l'esigenza di individuare in maniera completa le problematiche connesse alla gestione dei materiali a rischio, anche al fine di dettare specifiche linee guida per l'incenerimento di carni, farine e grassi animali; tali linee guida dovrebbero individuare le modalità di gestione dell'intero ciclo di trattamento a partire dalla ricezione e stoccaggio dei rifiuti, e sarebbe anche necessario definire le modalità di controllo del sistema nel suo complesso, compreso un protocollo di monitoraggio specifico per le ceneri ed il percolato, al fine di analizzarne il contenuto in carbonio, azoto ed aminoacidi.
Espresse ulteriori valutazioni sui processi di termodistruzione, osserva che è emersa la tendenza, presso la struttura creata dal commissario Alborghetti, di far smaltire grandi quantità di farine animali in cementifici non dotati di strutture e sistemi adeguati a gestire i materiali a rischio; i cementifici autorizzati a smaltire le farine proteiche animali dovrebbero almeno essere dotati di un sistema di monitoraggio continuo delle emissioni, come previsto dal decreto ministeriale 5 febbraio 1998.
Ritiene che debba essere fatta chiarezza sul quantitativo di materiale destinato all'incenerimento, visto che nelle varie sedi in cui la materia è stata trattata sono state espresse cifre differenti: è in ogni caso necessario passare dalla fase emergenziale ad una fase successiva in cui siano definiti i criteri di programmazione.
Per quanto riguarda la situazione in altri Paesi europei, invita la dottoressa Laraia a fornire i dati.

Rosanna LARAIA, dirigente dell'ANPA, fa presente che, al fine di effettuare una valutazione complessiva del rischio associato alla termodistruzione di farine e residui animali, andrebbero analizzati gli studi effettuati dall'Agenzia britannica, riguardanti la valutazione del rischio associato al trattamento termico, in impianti di incenerimento ed in centrali termoelettriche, della carne e delle farine animali provenienti da bovini di età superiore ai trenta mesi, nonché allo smaltimento in discarica delle carcasse di bovini di età superiore ai trenta mesi ed allo smaltimento in discarica di carni e farine.
Quanto alla normativa francese, sono previste disposizioni specifiche per l'eliminazione delle farine animali e dei grassi a partire dallo stoccaggio fino al loro incenerimento in impianti autorizzati, individuati negli inceneritori di rifiuti urbani, in quelli di rifiuti sanitari e speciali, nei cementifici autorizzati per lo smaltimento dei rifiuti e negli impianti di coincenerimento: in ogni caso vengono previste prove preliminari sull'impianto per valutare l'assenza di qualsiasi impatto sul processo, sulle emissioni in atmosfera, sulle caratteristiche acque reflue di trattamento dei fumi e dei residui solidi. L'incenerimento dei grassi animali è consentito soltanto negli inceneritori per i rifiuti speciali a valle delle prove preliminari.

Massimo SCALIA, presidente, chiede che venga fornito l'elenco completo degli impianti di incenerimento.

Giuseppe VIVIANO, dirigente di ricerca presso l'Istituto superiore di sanità, si sofferma su alcune problematiche relative all'incenerimento dei materiali in esame, in particolare sulle procedure della combustione, sul controllo delle emissioni, sulle caratteristiche dei singoli inceneritori e dello stoccaggio.
Con riferimento ai lavori del tavolo tecnico istituito dal commissario straordinario per l'incenerimento del materiale specifico a rischio BSE, dà conto delle prescrizioni tecniche e dei limiti alle emissioni fissati nell'ordinanza del ministero della sanità del novembre scorso.

Massimo SCALIA, presidente, chiede quale sia la percentuale di cloro nelle farine animali.

Giuseppe VIVIANO precisa che essa risulta molto bassa, nell'ordine dello 0,2 per cento.

Massimo SCALIA, presidente, invita il rappresentante dell'AGEA a prendere la parola.


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Edoardo SENES, direttore generale dell'AGEA, avverte di essere intervenuto all'odierna seduta in sostituzione del presidente Bertinelli, che è lontano da Roma per ragioni di ufficio.
Fa innanzitutto presente che l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura è stata coinvolta nelle vicende riguardanti la BSE dai decreti legge n. 1 e n. 8 del 2001: l'Agenzia stocca le farine e corrisponde un prezzo per l'acquisto. I problemi nascono dall'incenerimento, risultando gli impianti idonei insufficienti a smaltire il complesso del materiale. Al momento attuale, soltanto l'inceneritore di Brescia appare in grado di svolgere il lavoro rispettando i criteri di sicurezza.
Deve però riconoscere che l'intero meccanismo delle procedure riguardanti gli incenerimenti sembra in ritardo rispetto alle necessità finora manifestatesi; ricorda anche che il predetto decreto legge n. 1 prevede forme di risarcimento differenziate.

Massimo SCALIA, presidente, tenendo conto di quanto affermato nell'odierna seduta nonché della documentazione già in possesso della Commissione, giudica opportuno predisporre un maggior numero di strutture di controllo rispetto a quelle attualmente funzionanti.

Giovanni DAMIANI consegna alla Presidenza l'elenco completo degli impianti di incenerimento.

Massimo SCALIA, presidente, ritiene che, al di là delle differenti valutazioni dei diversi organismi interessati alla materia, sia necessario definire i costi relativi ad ogni segmento del processo di incenerimento.

Giuseppe VIVIANO svolge ulteriori osservazioni sull'attività degli inceneritori presenti in ciascuna regione.

Rosanna LARAIA svolge ulteriori considerazioni sull'elenco degli impianti idonei stilato dalle regioni.

Massimo SCALIA, presidente, ringrazia gli intervenuti e li congeda, invitandoli a far pervenire la documentazione integrativa che si renderà disponibile.

La seduta, sospesa alle 13.35, è ripresa alle 13.50.

Audizione di Danila Indirli, sostituto procuratore della Repubblica di Ravenna.

Massimo SCALIA, presidente, ricorda che la dottoressa Indirli è stata ascoltata dalla Commissione il 3 febbraio 1999, in particolare sull'incendio di notevoli proporzioni avvenuto la notte tra il 19 ed il 20 maggio 1998 in via Romagnoli a Ravenna presso un capannone della società Fertildocks in uso all'azienda speciale AREA per il deposito dei rifiuti solidi urbani e dei fertilizzanti.
Chiede che siano fornite notizie sulla conclusione della fase delle indagini.

Danila INDIRLI, sostituto procuratore della Repubblica di Ravenna, elenca dettagliatamente i vari atti compiuti ed i riferimenti normativi utilizzati nel corso delle indagini sull'incendio avvenuto a Ravenna nel maggio 1998: a partire dalla relazione tecnica predisposta dall'ingegner Marchini fino alla relazione chimica finale, che ha affrontato le problematiche relative ai rifiuti immessi nel capannone ed alla loro composizione.
Espresse alcune considerazioni sull'attività dell'agenzia regionale per la protezione ambientale nell'Emilia Romagna, che sembra aver svolto soltanto alcuni controlli iniziali ma non quelli che sarebbero stati necessari in seguito, dà conto assai diffusamente delle conclusioni peritali.

(La Commissione delibera di procedere in seduta segreta. I lavori procedono in seduta segreta. Indi riprendono in seduta pubblica).

Massimo SCALIA, presidente, ringrazia la dottoressa Indirli e la congeda, esprimendo


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compiacimento per il decorso del procedimento giudiziario.

Comunicazioni del Presidente.

Massimo SCALIA, presidente, avverte che la Commissione tornerà a riunirsi mercoledì 28 febbraio 2001, alle ore 13.30, per proseguire l'esame della proposta di relazione sulla Sardegna, di cui è relatore il deputato Gerardini, per la quale il termine di presentazione delle eventuali proposte emendative è fissato allo stesso 28 febbraio, ore 13; proseguirà anche l'esame della proposta di documento sugli scarti di macellazione e sulle farine animali, di cui è relatore, e sarà ascoltato il presidente del consorzio obbligatorio degli oli usati.
Avverte infine che il termine per la presentazione delle proposte emendative in ordine al documento sugli scarti di macellazione e sulle farine animali è fissato a giovedì 1 marzo, ore 13.

La seduta termina alle 14.30.

N.B.: Il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.