CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Mercoledì 14 febbraio 2001


Sulla pubblicità dei lavori ... 146

Seguito dell'esame della proposta di documento sulle tecnologie relative allo smaltimento dei rifiuti ed alla bonifica dei siti contaminati (relatore: senatore Franco Asciutti) ... 146

Esame della proposta di relazione sulla Sardegna (relatore: onorevole Franco Gerardini) ... 146

Seguito dell'esame della proposta di relazione sulla Toscana ed Umbria (relatore: senatore Giovanni Iuliano) ... 148

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE:



Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di mercoledì 14 febbraio 2001


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Mercoledì 14 febbraio 2001. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta comincia alle 13.30.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

Massimo SCALIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Seguito dell'esame della proposta di documento sulle tecnologie relative allo smaltimento dei rifiuti ed alla bonifica dei siti contaminati (relatore: senatore Franco Asciutti).

Massimo SCALIA, presidente, invita il relatore a prendere la parola.

Franco ASCIUTTI, relatore, fa presente che è ultimata la predisposizione del testo della proposta in titolo, che quindi potrà essere fatta conoscere ai commissari entro la giornata odierna; nella seduta di martedì prossimo, 20 febbraio, potranno svolgersi gli interventi di carattere generale, per poi passare il giorno successivo alla votazione delle eventuali proposte emendative ed alla votazione finale del documento.

Massimo SCALIA, presidente, ringrazia il senatore Asciutti e ritiene che, se non vi sono obiezioni, possa essere accolto il suggerimento del relatore: il termine per la presentazione delle proposte emendative rimane fissato per martedì 20 febbraio, alle ore 19.

Esame della proposta di relazione sulla Sardegna (relatore: onorevole Franco Gerardini).

Massimo SCALIA, presidente, invita il relatore a prendere la parola, per illustrare la proposta in titolo.


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Franco GERARDINI, relatore, fa innanzitutto presente che la Commissione si è recata in Sardegna per esaminare le problematiche in atto circa i diversi processi produttivi ed i servizi connessi al ciclo dei rifiuti; in precedenza, vi era stata l'acquisizione di documentazione e si erano ascoltati alcuni soggetti in merito alla situazione presente nella regione, con missioni di singoli consulenti su questioni specifiche, oltre ad analisi e comparazione dei dati compiute in sede.
Gli elementi di maggiore rilievo oggetto dell'attività preparatoria sono consistiti nella promozione di attività conoscitive dirette al recupero dei rifiuti pericolosi ai sensi dell'articolo 33 del «decreto Ronchi», al transito ed al traffico illecito di rifiuti pericolosi, al ritiro ed al trattamento dei rifiuti radioattivi ed ospedalieri, al funzionamento del consorzio per gli oli usati, ai programmi regionali per lo smaltimento e per la raccolta differenziata, al censimento degli impianti e delle tecnologie utilizzate, alle politiche aziendali in materia di ambiente, sicurezza e sostanze pericolose adottate dagli stabilimenti industriali presenti nella regione, nonché all'esame delle istanze prodotte dalle associazioni ambientaliste.
Ricorda poi che sono stati esaminati i documenti relativi all'attività giudiziaria, con l'analisi approfondita delle relazioni dei procuratori generali delle corti di appello, al fine di trarre elementi generali circa l'impegno della magistratura e delle forze dell'ordine nella tutela penale dell'ambiente; sono stati anche analizzati i dati ufficiali prodotti dal Ministero dell'ambiente e la normativa regionale, soprattutto per verificare lo stato di attuazione delle prescrizioni del «decreto Ronchi».
Precisa che la missione della Commissione si è svolta il 29, 30 e 31 gennaio scorsi, con sopralluoghi in diverse località della Sardegna; sono stati acquisiti informazioni e dati dai responsabili dei singoli impianti visitati, nonché dai sindaci e dagli amministratori locali dei comuni di Alghero, Mores e Portoscuso. Presso la prefettura di Cagliari è stata svolta una serie di audizioni, con rappresentanti delle istituzioni e dell'associazionismo ambientalista.
Si sofferma in seguito sui profili più interessanti rilevati nel corso della missione, in particolare circa gli impianti e le tecnologie adottate, lo stato di attuazione del «decreto Ronchi», la politica degli organismi locali anche riguardo alle procedure di controllo, nonché in ordine alla risposta delle forze dell'ordine e della magistratura di fronte alle problematiche di rilevanza penale.
Può intanto affermare che la Sardegna, nonostante alcuni punti di crisi e ritardi nell'attuazione delle direttive in materia di rifiuti, sta definendo, sia in sede di programmazione che in sede esecutiva, alcuni aspetti relativi alla raccolta differenziata, alla tecnologia degli impianti, alla responsabilità dei produttori, al coinvolgimento dell'utenza e delle associazioni ambientaliste nelle scelte gestionali.
Sotto il profilo normativo, la mancata costituzione in Sardegna dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente costituisce una causa importante della debolezza dei controlli finora riscontrata, anche perché le province, pur continuando a svolgere l'attività istituzionale, non possiedono una strategia complessiva ed i supporti tecnici adeguati; la costituzione dell'ARPA potrà certamente determinare una nuova fase, offrendo certezze al settore industriale e garanzie del rispetto delle normative vigenti.
Rileva che il livello degli impianti appare ancora arretrato rispetto alle prescrizioni del «decreto Ronchi», mentre è diffuso il ricorso indiscriminato all'utilizzo delle discariche; è iniziata la raccolta differenziata, che fa però registrare gravi ritardi rispetto alle previsioni legislative. Non sono disponibili discariche autorizzate di tipo 2C, nonostante la Sardegna produca rifiuti pericolosi per circa 200 mila tonnellate, né


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la capacità di autosmaltimento di talune industrie riesce a coprire le necessità attuali.
Osserva successivamente che il controllo sui traffici illeciti di rifiuti si è intensificato, soprattutto nei porti, ma permangono movimenti di merci di dubbia provenienza, che fanno talora registrare collusioni ed interessi collegati alla criminalità operante nell'area casertana.
Si sofferma poi sulle più rilevanti indagini giudiziarie in corso, in cui si incontrano difficoltà nel concretizzare ipotesi delittuose, prevedendo l'attuale normativa soltanto reati contravvenzionali; osserva anche che l'attività di controllo e di tutela dell'ambiente deve ancora essere misurata con le caratteristiche di una politica autorizzativa che consente e rende legittime azioni censurabili secondo i parametri del «decreto Ronchi».
Sottolinea che l'amministrazione regionale della Sardegna appare aver preso coscienza delle delicate tematiche connesse al settore in esame e sta revisionando il piano generale regionale per la regolamentazione dei rifiuti speciali prodotti in loco: i processi per la raccolta differenziata sono stati avviati in molti comuni, ma in alcune realtà locali devono ancora iniziare. Le difficoltà derivano dal fatto che su quasi tutto il territorio regionale la raccolta differenziata non aveva mai formato oggetto di progetti compiuti e che attualmente gli impianti esistenti sono sottoutilizzati per la mancanza di materia prima da lavorare.
Rileva che si registrano ritardi sulle bonifiche: la regione sta predisponendo un piano di priorità, ma sono indefinite le risorse che intende attivare, nonché quali siano i piani di risanamento ambientale ed i soggetti sui quali saranno effettivamente posti i costi delle bonifiche.
Conclude osservando che i programmi regionali trovano resistenza da parte delle popolazioni locali, che non tollerano l'insediamento nei propri territori di discariche o di altre tipologie di impianti.

Massimo SCALIA, presidente ringrazia il relatore e lo invita a predisporre nelle prossime settimane il testo definitivo, che sarà poi esaminato dalla Commissione.

Seguito dell'esame della proposta di relazione sulla Toscana ed Umbria (relatore: senatore Giovanni Iuliano).

Massimo SCALIA, presidente, invita il relatore a prendere la parola.

Giovanni IULIANO, relatore, fa presente che è ultimata la definizione, rivelatasi assai laboriosa, degli aspetti più delicati connessi alla proposta in titolo, che quindi potrà essere fatta conoscere ai commissari entro la giornata odierna; nella seduta di martedì prossimo, 20 febbraio, sarà possibile effettuare gli interventi di carattere generale, per poi nella seduta successiva passare alla votazione delle eventuali proposte emendative ed alla votazione finale.
Chiede alla Presidenza di valutare la possibilità di programmare nelle prossime settimane una visita in quelle province campane che nei giorni scorsi sono state al centro di diffuse preoccupazioni riguardo all'emergenza nel ciclo dei rifiuti.

Massimo SCALIA, presidente, ringrazia il senatore Iuliano ed avverte che, se non vi sono obiezioni, possa essere accolto il suggerimento del relatore: il termine per la presentazione delle proposte emendative rimane fissato per martedì 20 febbraio, alle ore 19.
Per quanto riguarda la visita in Campania, fa presente che nelle settimane scorse si è recato personalmente in quel territorio, al fine di acquisire ulteriori elementi conoscitivi per la predisposizione di eventuali attività della Commissione.


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Assicura che saranno attuati tutti i possibili interventi per rimediare alla grave situazione esistente.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Massimo SCALIA, presidente, avverte che la Commissione tornerà a riunirsi domani, giovedì 15 febbraio 2001, alle ore 12,30, per l'audizione del ministro delle politiche agricole e forestali, del sottosegretario di Stato per la sanità e del commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative volte a fronteggiare le conseguenze della BSE.

La seduta termina alle 14.20.

N.B.: Il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.