CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Giovedì 1° febbraio 2001


Sulla pubblicità dei lavori ... 146

Esame della proposta di documento sulle tecnologie relative allo smaltimento dei rifiuti ed alla bonifica dei siti contaminati (relatore: senatore Franco Asciutti) ... 146

Esame della proposta di relazione sulla Toscana ed Umbria (relatore: senatore Giovanni Iuliano) ... 146

Seguito dell'esame della proposta di relazione sul Veneto e Friuli-Venezia Giulia (relatori: onorevole Copercini ed onorevole Marengo) ... 148

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE



Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di giovedì 1° febbraio 2001


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Giovedì 1o febbraio 2001. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta comincia alle 13.30.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

Massimo SCALIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Esame della proposta di documento sulle tecnologie relative allo smaltimento dei rifiuti ed alla bonifica dei siti contaminati (relatore: senatore Franco Asciutti).

Massimo SCALIA, presidente, avverte che, dovendo essere approfondite alcune problematiche sotto il profilo tecnico, il relatore ha comunicato che procederà all'illustrazione della proposta in titolo nella seduta di mercoledì prossimo, 7 febbraio.

Esame della proposta di relazione sulla Toscana ed Umbria (relatore: senatore Giovanni Iuliano).

Massimo SCALIA, presidente, invita il relatore a prendere la parola sulle linee generali della proposta in titolo.

Giovanni IULIANO, relatore, fatto riferimento ai sopralluoghi ed alle audizioni svolti nelle settimane scorse dalla Commissione in Toscana ed Umbria, precisa che la relazione riguarda due regioni limitrofe e con caratteristiche simili riguardo al ciclo dei rifiuti.
Per quanto riguarda la Toscana, rileva che sono stati effettuati sopralluoghi a Capalbio, Scarlino, Livorno, Pisa, Santa


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Croce sull'Arno, Arezzo e Falascaia, e che si è svolto un incontro con i rappresentanti industriali di Prato.
Circa i rifiuti solidi urbani, si assiste ad un discreto livello gestionale e programmatorio, con la presenza tuttavia di impianti realizzati al di fuori della programmazione regionale ma autorizzati dalla regione: è il caso del termodistruttore di Falascaia, nei pressi di Lucca, che desta anche perplessità per la localizzazione e per le scelte tecniche finora effettuate.
Complessivamente i comuni toscani presentano buoni standards per la raccolta differenziata; anche per lo smaltimento finale la situazione è soddisfacente, in grado di garantire i fabbisogni regionali, soprattutto per il previsto aumento delle percentuali di raccolta differenziata.
Vi sono poi impianti di buona qualità tecnologica per il ciclo dei rifiuti speciali. L'attività programmatoria regionale si è basata su dati relativi ad indagini sul campo tese a verificare le stime di produzione connesse al modello unico di dichiarazione ambientale: si può dire che è stata effettuata un'attenta lettura della realtà e dell'effettivo fabbisogno impiantistico.
Non vi è stata uguale attenzione riguardo alle bonifiche, specie se si considerano le aree di criticità ambientale relativa agli inquinamenti esistenti: la Commissione ha esaminato approfonditamente l'area di Scarlino, a lungo interessata da un'attività di sfruttamento minerario e poi acquisita da un altro gruppo industriale, dove si registra un lungo contenzioso in ordine alla bonifica: della vicenda è interessata anche l'autorità giudiziaria.
L'Umbria presenta aspetti in parte simili a quelli della Toscana. Nelle settimane scorse è stato presentato il nuovo piano regionale per la gestione dei rifiuti, ispirato ai princìpi della normativa comunitaria e nazionale: la Commissione osserva che, soprattutto nella provincia di Perugia, esiste un sistema di gestione dei rifiuti abbastanza avanzato, in grado di adeguarsi rapidamente ai nuovi obiettivi del piano.
Suscita però perplessità il fatto che siano in fase di avanzata realizzazione impianti di smaltimento non previsti dalla pianificazione, come si verifica per il termodistruttore in costruzione a Terni, di cui la pianificazione non parla. Si deve poi considerare che in Umbria esistono diverse realtà industriali, ad esempio i grandi cementifici, in grado di assorbire la produzione di combustibile derivato dai rifiuti.
In Umbria, ma anche in altre regioni, vengono realizzati termodistruttori autorizzati non come impianti di smaltimento dei rifiuti, ma come impianti di produzione di energia elettrica alimentati dai rifiuti: pur non essendo in presenza di illeciti, deve evidenziare che in tal caso le regioni e le province non appaiono in grado di gestire l'intero procedimento in maniera organica, rischiando il sovradimensionamento dell'impiantistica ed inutili tensioni sociali.
La Commissione sottolinea con favore la disponibilità manifestata dall'Umbria a cooperare, in una logica solidaristica, con la Campania per lo smaltimento di una parte dei rifiuti prodotti, attualmente in quel territorio non collocabili.
Rileva anche che la Toscana e l'Umbria sono state negli anni passati interessate da traffici illeciti nel ciclo dei rifiuti, a causa dell'utilizzo di siti dove veniva eseguito il cosiddetto «giro bolla». Desta poi preoccupazione l'insediamento di elementi legati alla camorra in alcune aree della Toscana: secondo un'indagine avviata dalla direzione distrettuale antimafia di Firenze alcuni soggetti criminali dediti al traffico illecito di rifiuti hanno reinvestito i proventi in strutture turistiche della provincia di Pistoia. Resta quindi confermato l'allarme lanciato dalla Commissione in ordine alla capacità di penetrazione della criminalità organizzata per la gestione del ciclo dei rifiuti in aree «non tradizionali».
Si sofferma in seguito sulla gestione dei rifiuti e dei reflui prodotti dai cantieri per la realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità tra Firenze e Bologna, con una forte sofferenza ambientale soprattutto


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nel bacino del fiume Santerno: segnala tuttavia che, sulla base degli interventi e delle indicazioni degli organismi di vigilanza e di controllo, l'impatto ambientale di tali impianti è stato notevolmente attenuato.
Afferma in conclusione che Toscana ed Umbria presentano un panorama senz'altro positivo in ordine alla gestione ed alla programmazione; vi sono però situazioni critiche per la presenza di impianti non previsti dalla pianificazione regionale e tuttavia autorizzati dagli stessi enti che debbono provvedere alla predisposizione dei piani. Le due regioni debbono quindi definire una maggiore capacità di coordinamento per rispondere alle esigenze dei cittadini e per offrire le garanzie di trasparenza richieste: non si può certo parlare di un allarme «ecomafia» in queste regioni, ma si deve chiedere alle forze di controllo un sempre attento monitoraggio, al fine di prevenire ulteriori eventuali tentativi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata.

Seguito dell'esame della proposta di relazione sul Veneto e Friuli-Venezia Giulia (relatori: onorevole Copercini ed onorevole Marengo).

Massimo SCALIA, presidente, avverte che i relatori stanno predisponendo alcune modifiche al testo illustrato nelle scorse settimane, che saranno fatte conoscere nella prossima seduta; se non vi sono obiezioni, il termine per la presentazione delle proposte emendative rimane fissato per martedì prossimo, 6 febbraio, alle ore 19, presso gli uffici di segreteria.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Massimo SCALIA, presidente, comunica che martedì 6 febbraio saranno svolti i sopralluoghi già programmati nelle province di Brindisi e di Lecce.
Avverte che la Commissione tornerà a riunirsi mercoledì prossimo, 7 febbraio 2001, alle ore 13.30, per l'illustrazione della proposta di documento sulle tecnologie, di cui è relatore il senatore Asciutti, e per proseguire l'esame della proposta di relazione sulla Toscana ed Umbria, di cui è relatore il senatore Iuliano, e della proposta di relazione sul Veneto e Friuli-Venezia Giulia, di cui sono relatori i deputati Copercini e Marengo; al termine della seduta è prevista la riunione dell'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi.

La seduta termina alle 14.10.

N.B.: Il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.