CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Mercoledì 24 gennaio 2001


Sulla pubblicità dei lavori. ... 199

Audizione di Gaetano Tedeschi, direttore generale dell'ENEA. ... 199

Seguito dell'esame della proposta di relazione sul Veneto e Friuli-Venezia Giulia (relatori: on. Copercini ed on. Marengo). ... 201

Comunicazioni del Presidente. ... 201


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di mercoledì 24 gennaio 2001


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Mercoledì 24 gennaio 2001. - Presidenza del Vicepresidente Franco GERARDINI.

La seduta comincia alle 13.30.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

Franco GERARDINI, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Audizione di Gaetano Tedeschi, direttore generale dell'ENEA.

Franco GERARDINI, presidente, ricorda innanzitutto che le tematiche attinenti allo smaltimento dei rifiuti radioattivi nell'area del Vercellese, anche in rapporto alle questioni di sicurezza dei siti nucleari conseguenti alle alluvioni verificatesi nei mesi scorsi, sono state trattate anche nell'audizione del presidente dell'ANPA Ganapini svoltasi il 5 dicembre scorso.
Premesso che il comprensorio industriale di Saluggia è a rischio di esondazione da parte del fiume Dora Baltea, precisa che all'interno di esso sono presenti diversi impianti nucleari tra cui quello dell'ENEA, oltre al deposito di elementi combustibili irraggiati della FIAT Avio ed all'impianto della Sorin, che si occupa di radiofarmaci e che contiene anche un deposito di rifiuti radioattivi.
Rileva che la problematica relativa al condizionamento dei rifiuti radioattivi ad alta attività è una delle priorità cui l'ENEA deve far fronte in tempi brevi; osserva inoltre che recentemente l'ANPA, tramite il Ministero dell'industria, ha prescritto all'ENEA di solidificare i rifiuti ad alta attività entro cinque anni.
Fatto presente che sono state già avviate le procedure autorizzative ed amministrative per condizionare i rifiuti radioattivi


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tramite un processo di vetrificazione ritenuto non del tutto provato a livello internazionale, domanda all'ingegner Tedeschi come pensi l'ENEA di rispettare i tempi imposti dal Ministero dell'industria, viste le complicazioni tecniche e burocratiche finora sorte.
Ricorda che in passato è stata anche presa in considerazione la cementazione dei rifiuti radioattivi, soluzione che tecnicamente, contenendo tali rifiuti quantità significative di alfa emettitori, non sembra attuabile per una possibile radiolisi che potrebbe verificarsi in futuro, modificando le caratteristiche fisico-chimiche del manufatto che invece devono essere mantenute per un periodo più che secolare.
In passato è stata anche prospettata l'opportunità di trasferire in Francia i rifiuti liquidi radioattivi mediante contenitori ad hoc: chiede perché sia stata abbandonata tale possibile soluzione. Chiede anche se negli anni scorsi si siano verificati episodi di malfunzionamento nella parte dell'impianto dove sono situati i serbatoi di rifiuti radioattivi liquidi ad alta attività, considerando che essi hanno superato da tempo la loro vita utile progettuale.
Riferendosi al sito ENEA di Saluggia, domanda quale sia la situazione attuale dopo l'alluvione dell'ottobre scorso e quali siano i danni provocati all'impianto ed ai singoli componenti; chiede inoltre quali opere di difesa idraulica si intendano realizzare per scongiurare le esondazioni della Dora Baltea e dei canali artificiali Farini e Cavour.
Dopo aver svolto osservazioni sulle caratteristiche dell'impianto ENEA, chiede quali siano i rimedi tecnici da attuare per impedire che l'inevitabile innalzamento della falda possa penetrare nelle zone basse dell'impianto, che si trovano al di sotto del livello del terreno.
Conclude chiedendo notizie sui rapporti fra l'ENEA e gli altri organismi che devono intervenire per le opere di risanamento e di difesa idraulica dell'intero comprensorio, nonché sui fondi disponibili.

Gaetano TEDESCHI, direttore generale dell'ENEA, risponde assai dettagliatamente alle domande testè formulate, soffermandosi in particolare sulle caratteristiche tecniche del comprensorio industriale di Saluggia, in cui è compreso il centro ENEA, e fornendo delucidazioni sull'esperienza francese relativa al trattamento dei rifiuti radioattivi: precisa che in quel Paese si è scelta la strada di favorire quelle soluzioni che facessero riferimento al procedimento di vetrificazione.
Fa conoscere poi i rapporti operativi intrattenuti con gli organismi che si occupano della materia, soprattutto con l'Agenzia nazionale di protezione dell'ambiente, che è delegata al controllo ed alla supervisione: l'ENEA auspica che si scelga in futuro la strada del trattamento dei rifiuti radioattivi non in situ. Il problema è complesso e riguarda l'intero Paese: è necessario quindi che siano definite soluzioni non estemporanee.
Si sofferma sulle opere di difesa idraulica finora attuate per far diminuire il rischio che gli impianti siano intaccati: a ciò hanno concorso tutti gli organismi che si occupano della difesa del territorio.
Conclude esprimendo considerazioni sull'innalzamento del livello della falda acquifera e precisando che, da calcoli recentemente effettuati, la somma necessaria per completare le opere avviate va dai quindici ai trentacinque miliardi.

Franco ASCIUTTI (FI) giudica di grandissima rilevanza sociale la questione della sistemazione dei rifiuti radioattivi e chiede delucidazioni sulle caratteristiche tecniche dell'impianto ENEA di Saluggia, anche in rapporto a possibili futuri eventi alluvionali.

Gaetano TEDESCHI specifica ulteriormente quanto affermato in precedenza circa il livello di sicurezza dell'impianto ENEA, osservando che le azioni da svolgere nel prossimo futuro dovranno essere ispirate a parametri emergenziali: auspica quindi che il Parlamento ed il Governo prendano al più presto coscienza di ciò e la Commissione potrà costituire in tal senso un utile punto di riferimento.


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Franco GERARDINI, presidente, ringrazia l'ingegner Tedeschi e lo congeda, invitandolo a far pervenire ulteriori osservazioni scritte per integrare le risposte testè fornite.

Seguito dell'esame della proposta di relazione sul Veneto e Friuli-Venezia Giulia (relatori: on. Copercini ed on. Marengo).

Franco GERARDINI, presidente, ricorda che nelle scorse settimane è stata illustrata la proposta in titolo dal relatore Marengo; successivamente è stata ravvisata la necessità di apportare alcune modifiche al testo. Al fine di acquisire ulteriori informazioni sulla situazione relativa al Friuli-Venezia Giulia, i relatori si sono incontrati pochi minuti fa con i rappresentanti dell'assessorato regionale all'ambiente.

Lucio MARENGO, relatore, dà conto, in accordo con l'altro relatore deputato Copercini, dell'incontro svoltosi poco fa con i rappresentanti dell'assessorato all'ambiente del Friuli-Venezia Giulia: essendo emerse notizie interessanti, che non erano finora state acquisite dalla Commissione, ritiene che nella seduta della prossima settimana possano essere illustrate le modifiche da apportare al testo, in modo che nella settimana successiva si possa procedere all'esame delle eventuali proposte emendative ed alla votazione finale del documento.

Franco GERARDINI, presidente, consente con quanto prospettato dal relatore Marengo.

Pierluigi COPERCINI, relatore, illustra brevemente la situazione relativa alla discarica di Grumolo delle Abbadesse, nei pressi di Vicenza, e consegna alla Presidenza un documento inerente alla ricostruzione complessiva delle vicende ad essa relative: potrà essere utilizzato per integrare la parte relativa al Veneto.

Comunicazioni del Presidente.

Franco GERARDINI, presidente, avverte che la Commissione tornerà a riunirsi domani, giovedì 25 gennaio 2001, alle ore 13.30, per ascoltare il ministro dell'ambiente.

La seduta termina alle 14.30.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta sarà pubblicato in un fascicolo a parte.