CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Mercoledì 6 dicembre 2000


Sulla pubblicità dei lavori. ... 197

Seguito dell'esame della proposta di documento sull'istituto del commissariamento per l'emergenza rifiuti (relatore: senatore Giuseppe Specchia). ... 197

Seguito dell'esame della proposta di documento sui traffici transfrontalieri di rifiuti (relatore: Presidente Massimo Scalia). ... 199

Comunicazioni del Presidente ... 200


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di mercoledì 6 dicembre 2000


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Mercoledì 6 dicembre 2000. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta comincia alle 13.30.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

Massimo SCALIA, presidente, avverte che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Seguito dell'esame della proposta di documento sull'istituto del commissariamento per l'emergenza rifiuti (relatore: senatore Giuseppe Specchia).

Massimo SCALIA, presidente, ricorda che nelle scorse settimane è iniziato l'esame della proposta in titolo, il cui contenuto è complesso e suscettibile di diversi approfondimenti.

Giovanni IULIANO (DS) ringrazia innanzitutto il relatore per l'ampio lavoro che ha preceduto la formulazione del documento.
Svolte considerazioni sullo strumento normativo che ha consentito il ricorso all'istituto del commissariamento, vale a dire la legge n. 225 del 1992, ritiene che alcuni risultati positivi siano stati conseguiti nel settore dell'emergenza rifiuti, anche se deve essere riconosciuto che sono molte le attività ancora da svolgere per giungere alla normalità nelle regioni commissariate.
Si sofferma successivamente sulla situazione di estrema urgenza presente nella regione Campania riguardo all'emergenza rifiuti, ed in particolare nella provincia di Salerno: fa presente che la discarica di Parapoti, nel comune di Montecorvino-Pugliano, dovrà essere chiusa il 31 dicembre prossimo, determinando gravi conseguenze dal punto di vista igienico-sanitario e dell'ordine pubblico. Ritiene in generale che l'ipotizzato trasferimento di responsabilità alle autorità locali


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appare assolutamente improprio, dal momento che il commissariamento nella regione Campania risale a circa sette anni fa; auspica che siano individuate soluzioni idonee a scongiurare le possibili gravi conseguenze in precedenza delineate.
Dopo aver formulato alcune valutazioni per apportare modifiche di carattere formale, conclude preannunziando il voto favorevole sul testo in esame.

Franco GERARDINI (DS-U) intende esprimere alcune riserve sul testo in esame, sottolineando che le conclusioni finali appaiono improntate ad un'eccessiva prudenza.
Ritiene peraltro corretta la formulazione della premessa, in cui si parla dell'istituto del commissariamento come una sorta di «straordinaria normalità» delle gestioni attinenti al ciclo dei rifiuti; appare anche corretta la definizione di strumento improprio riferita alla legge 24 febbraio 1992, n. 225, essendo essa stata varata nell'ambito dell'istituzione del servizio nazionale della protezione civile.
Osservato che nel testo in esame non appare sufficientemente delineata l'analisi del contenuto delle ordinanze che hanno dato origine ai commissariamenti, illustra dettagliatamente il contenuto della risoluzione, da lui presentata insieme ad altri parlamentari della sua parte politica il 5 maggio 1999 presso la Commissione ambiente della Camera, in cui venivano peraltro formulate critiche al modello di commissariamento proposto con le ordinanze succedutesi, operando una distinzione fra i diversi compiti assegnati ai soggetti interessati e proponendo il pieno coinvolgimento nelle attività riguardanti il ciclo dei rifiuti dei consorzi obbligatori e delle agenzie regionali per la protezione dell'ambiente.
In tale risoluzione si auspicava che deve essere tendenzialmente delineata una politica volta al superamento dell'emergenza, anche attraverso la riconsiderazione dell'attuale sistema dei commissari regionali, prevedendo restrizioni al libero mercato solo in presenza di una reale necessità di lotta alla malavita organizzata; si auspicava inoltre che al centro dell'iniziativa sia posta la definizione della programmazione regionale e quella di ambito più ristretto, determinando le condizioni per il pieno coinvolgimento degli enti locali, dei consorzi, delle forze imprenditoriali e della popolazione per definire un sistema integrato dei rifiuti in vista della riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti, nonché del suo riciclo e riuso.
Nella risoluzione veniva poi proposto di sostituire le attuali strutture commissariali con organismi di carattere collegiale, dotati di alcune specifiche funzioni e caratteristiche.
Ritiene che nel documento in esame debba essere sottolineata la confusione ed il «rimpallo» di responsabilità connessi ai ritardi da parte degli organi ministeriali nei rinnovi delle ordinanze che danno origine ai commissariamenti.
Riferendosi all'ordinanza dei mesi scorsi relativa alla Sicilia, precisa che l'obiettivo in essa contenuto del cinquanta per cento del livello di raccolta differenziata da raggiungere entro i prossimi mesi appare sicuramente irrealizzabile: ciò significa che l'onere relativo viene scaricato sulle imprese, quindi sul CONAI, mentre le responsabilità sarebbero da attribuire alle gestioni delle amministrazioni locali.
Ritiene poi che dovrebbe essere formulata un'analisi più stringente delle attività finora svolte dagli organi commissariali, avanzando proposte precise con specifiche attribuzioni di responsabilità ai presidenti delle province ed ai sindaci, naturalmente entro ben determinati archi temporali.
Appare anche assai necessario sottolineare con forza la necessità di rafforzare concretamente il sistema dei controlli, soprattutto con riferimento a quelle regioni che ancora non hanno attivato le agenzie regionali per la protezione dell'ambiente.
Deve essere svolta un'attenta riflessione sul settore dell'impiantistica, formulando proposte operative per mettere in moto le capacità imprenditoriali del settore tecnico-privato: di fatto, affidando il commissariamento


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la gestione degli impianti alla parte pubblica, ha escluso l'imprenditoria privata «sana». Chiede al relatore che sia svolta una verifica precisa delle imprese iscritte nell'albo dei gestori dei rifiuti, per poterne poi fare esatto cenno nel testo in esame.
Riferendosi alla parte finale del documento, ritiene che debba essere meglio specificato che il «decreto Ronchi» può essere sicuramente migliorato al fine di una corretta applicazione delle norme in esso contenute, ma che non può essere revisionato e ripensato, costituendo esso lo strumento normativo principale nel settore.
È anche opportuno formulare un giudizio più netto riguardo all'operatività ed all'efficacia delle gestioni commissariali, avendo riguardo alla capacità di estromettere le organizzazioni criminali dal ciclo complessivo.
Osservato in generale che non è più possibile continuare con l'istituto del commissariamento per proseguire nell'inadempimento di fronte alle proprie responsabilità e che i commissariamenti non hanno sostanzialmente prodotto una nuova «cultura» ambientale, sottolinea che si dovrà tendere tendenzialmente a porre termine a tale esperienza e che in ogni caso si dovrà procedere con un modello diverso da quello finora utilizzato.

Massimo SCALIA, presidente, ritiene soddisfacente l'impianto complessivo del documento ed apprezza la cautela che ha mosso il relatore nel non esprimere giudizi e prese di posizione troppo netti.
È tuttavia necessario sottolineare alcuni punti, che riassume brevemente, non sufficientemente svolti nel testo in esame: invita il relatore a prendere atto delle proposte finora formulate.

Giuseppe SPECCHIA, relatore, si dichiara d'accordo sulle valutazioni espresse dal senatore Iuliano riguardo alla situazione di emergenza in Campania, ed in particolare nella provincia di Salerno, ricordando che un'emergenza analoga esiste nella provincia di Brindisi.
Auspica che nei prossimi giorni possano essere ascoltati i responsabili dei commissariamenti nelle regioni Puglia e Campania per esaminare da vicino la situazione ed adottare i comportamenti che si renderanno opportuni.
Si sofferma poi ampiamente sui rilievi testé espressi dal Vicepresidente Gerardini in ordine alla proposta in titolo, affermando che - a suo giudizio - entro il 2001 dovrebbe terminare la fase del commissariamento nelle regioni meridionali, anche se deve riconoscere che alcune iniziative sono state intraprese, in particolare sotto il profilo impiantistico, ma non ancora portate a compimento.
Dovrebbe essere anche restituito alle regioni il potere di programmazione nella gestione del ciclo dei rifiuti e, a tale proposito, appaiono assai opportune le riflessioni testé formulate dal Vicepresidente Gerardini, con il quale consente anche circa l'irrealizzabilità delle percentuali di raccolta differenziata previste nell'ordinanza di commissariamento emessa nei mesi scorsi per la Sicilia.
Osservato che negli ultimi mesi sono state predisposte molte modifiche al «decreto Ronchi», che ne hanno appesantito la struttura originaria, ritiene che nella gestione del ciclo dei rifiuti debba essere previsto l'inserimento del settore imprenditoriale «sano», cercando di estromettere da esso il più possibile i comportamenti illegali.
Conclude fornendo assicurazione al Presidente Scalia ed ai commissari che nei prossimi giorni saranno apportate le modifiche al testo nel senso auspicato.

Seguito dell'esame della proposta di documento sui traffici transfrontalieri di rifiuti (relatore: Presidente Massimo Scalia).

Massimo SCALIA, presidente, fa presente in qualità di relatore che l'esame della proposta in titolo è rinviato alla prossima settimana, non essendo possibile continuare la seduta per concomitanti diversi impegni parlamentari.


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Comunicazioni del Presidente

Massimo SCALIA, presidente, fa presente che il 18 e 19 dicembre prossimi la Commissione effettuerà sopralluoghi ed audizioni in alcune province della Toscana e dell'Umbria: invita i rappresentanti dei gruppi a far pervenire le loro adesioni.
Avverte che la Commissione tornerà a riunirsi martedì prossimo, 12 dicembre 2000, alle ore 13.30, per ascoltare i rappresentanti delle strutture commissariali per l'emergenza rifiuti delle regioni Puglia e Campania; al termine, è prevista una riunione dell'Ufficio di Presidenza, integrato con i rappresentanti dei gruppi.

La seduta termina alle 15.15.

N.B.: Il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.