CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Mercoledì 15 novembre 2000


Sulla pubblicità dei lavori ... 49

Audizione di Alberto Colleselli, coordinatore del Corpo forestale dello Stato per il Veneto, e di Alberto Spoladori, ispettore presso la stazione forestale di Mestre ... 49

Comunicazioni del Presidente ... 51


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di mercoledì 15 novembre 2000


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Mercoledì 15 novembre 2000. - Presidenza del Vicepresidente Giuseppe SPECCHIA.

La seduta comincia alle 13.30.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

Giuseppe SPECCHIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Audizione di Alberto Colleselli, coordinatore del Corpo forestale dello Stato per il Veneto, e di Alberto Spoladori, ispettore presso la stazione forestale di Mestre.

Giuseppe SPECCHIA, presidente, fa presente che nell'odierna seduta saranno illustrate le risultanze probatorie relative al polo chimico di Porto Marghera, in ordine agli accertamenti, ai carotaggi e ad altre attività svolte, secondo quanto emerso dal dibattimento in corso presso la corte di assise di Venezia nel procedimento riguardante la Montedison.
Invita gli auditi a prendere la parola.

Alberto COLLESELLI, coordinatore del Corpo forestale dello Stato per il Veneto, rende noto che le indagini sono state svolte dal comando forestale di Mestre con il suo coordinamento: sono state dapprima censite le discariche esistenti ed è emersa la necessità di avviare la bonifica dei siti inquinati.
Osserva che le indagini sono state condotte dal predetto comando nonostante l'esiguità degli addetti a disposizione e che esse hanno avuto inizio nel 1993, per essere poi ulteriormente sviluppate a partire dal 1995 su incarico del sostituto procuratore dottor Casson.

Alberto SPOLADORI, ispettore presso la stazione forestale di Mestre, chiede alla Presidenza l'autorizzazione ad impiegare un proiettore computerizzato per la visualizzazione


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dei dati che si accinge a fornire.

Giuseppe SPECCHIA, presidente, consente alla richiesta così formulata.

Alberto SPOLADORI ricorda che dal 1993 è iniziata una serie di indagini riguardo alle attività relative al ciclo dei rifiuti, in un ambiente geo-morfologico e biologico particolarmente complesso qual è la laguna, non solo antropizzata da molteplici insediamenti umani ma messa a rischio nel suo delicatissimo equilibrio anche da una massiva industrializzazione, iniziata a partire dagli anni cinquanta, che ha fatto di Porto Marghera uno dei poli più a rischio dell'industria petrolchimica.
Fin dall'inizio sono state individuate le situazioni di maggiore emergenza ambientale, in particolare circa i rifiuti prodotti e l'inquinamento, al fine di creare una mappatura utile per predisporre progetti di salvaguardia mirati, in presenza peraltro di un patrimonio naturale ed artistico di rilevantissima importanza: sono stati finora censiti 206 ricettacoli abusivi di rifiuti, di cui sono cento le vere e proprie discariche con rifiuti industriali ad alto rischio per la salute umana.
Proietta, a tale proposito, alcune schede tecniche riepilogative.
Dà conto poi delle indagini di maggior rilievo finora svolte, soffermandosi in particolare sul procedimento riguardante innanzitutto decessi e malattie causati dal contatto con il cloruro vinile monomero e l'evc, presso la Montedison, la Montefibre e l'Enichem, nonché l'inquinamento derivato ai terreni, alle falde acquifere ed alle acque per sversamenti di rifiuti speciali tossico-nocivi, costituiti dai rifiuti industriali delle lavorazioni del petrolchimico di Porto Marghera; il procedimento riguarda anche l'omissione nel risanamento dei terreni a seguito degli scarichi dei residui industriali, nonché le responsabilità da parte delle pubbliche autorità preposte al controllo sulle predette attività inquinanti.
Riferisce anche in ordine all'attività di campionamento dell'ittiofauna svolta dal 1995 ad oggi, a seguito della quale è stata individuata la presenza di metalli tossici, quali mercurio, arsenico e piombo, a seguito dello sversamento di residui liquidi di lavorazione degli impianti nella laguna e del rilascio dei composti tossici presenti nelle discariche interne agli stabilimenti tramite le falde: da qui il rischio che tale inquinamento possa interessare la catena alimentare umana, essendo state peraltro contestate infrazioni ad oltre 135 pescatori che esercitavano il prelievo di ingenti quantità di molluschi bivalvi, poi immessi in commercio.
Precisa che nei controlli presso il petrolchimico sono state accertate gravi violazioni di carattere impiantistico ed in ordine alla sicurezza negli ambienti di lavoro: il dottor Casson ha così potuto richiedere il rinvio a giudizio di trentotto alti dirigenti dell'Enichem e della Montedison per i reati di strage e disastro ambientale. Si è finora giunti all'udienza n. 105.
Sottolinea in seguito che, sempre dalle indagini svolte dal 1995 ad oggi, sono stati accertati altri reati di natura ambientale. Dà conto brevemente dei relativi procedimenti, in carico alla procura della Repubblica di Venezia.
Conclude rilevando che la presenza sul territorio, compreso quello lagunare, di numerosissimi siti e discariche abusivi contaminati da rifiuti industriali, stimati in diversi milioni di metri cubi e soggetti ad urgente bonifica per la quale sia la legge speciale su Venezia, sia l'accordo per i poli chimici e le successive disposizioni ministeriali prevedono lo stanziamento di centinaia di miliardi, ha determinato un ampliamento delle indagini condotte dal Corpo forestale dello Stato, anche in considerazione di eventuali azioni delittuose di alcune organizzazioni criminali, attirate dalle ingenti prospettive di guadagni nel settore: dà conto brevemente dei procedimenti in corso in materia presso la procura della Repubblica di Venezia.

Giuseppe SPECCHIA, presidente, avverte che sono stati consegnati alla Presidenza


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i documenti relativi ai procedimenti giudiziari testé citati.

Lucio MARENGO (AN) chiede innanzitutto quali siano le aziende che dovranno provvedere alla bonifica dei siti inquinati; chiede anche notizie sull'immissione nel mercato alimentare dei mitili ritenuti cancerogeni, nonché sulle modalità della messa in sicurezza dei predetti siti.
Chiede di svolgere un approfondimento sulle responsabilità riscontrate in ordine ai mancati controlli da parte degli enti locali.

Pierluigi COPERCINI (LNP) domanda se i rappresentanti del Corpo forestale dello Stato abbiano avuto nel corso delle indagini collaborazione da parte dei dirigenti dell'Enichem, della Montefibre e della Montedison.
Domanda poi a quali profondità siano stati effettuati i carotaggi nei siti ritenuti inquinati e quali siano le modalità utilizzate per portare a termine i campionamenti; domanda infine se sia stato condotto uno studio specifico sulla radioattività presente nei mitili.

Giovanni IULIANO (DS) rivolge alcune domande sui livelli di inquinamento delle falde acquifere e sulla potabilità delle acque da parte della popolazione nell'area di Mestre.

Giuseppe SPECCHIA, presidente, chiede maggiori notizie sulle caratteristiche tecniche della bonifica e della messa in sicurezza dei siti inquinati.
Chiede anche ragguagli sugli investimenti complessivi finora previsti per la bonifica delle discariche interne e di quelle esterne all'area degli stabilimenti petrolchimici.
Chiede infine se attualmente gli smaltimenti dei rifiuti industriali avvengano secondo quanto previsto dalla normativa e se i controlli su di essi vengano realmente effettuati.

Alberto SPOLADORI risponde dettagliatamente alle domande ed alle richieste di chiarimento formulate, precisando in particolare che uno dei filoni delle inchieste avviate dalla procura della Repubblica di Venezia riguarda le responsabilità degli amministratori locali.

Giuseppe SPECCHIA, presidente, ringrazia gli intervenuti e li congeda, invitandoli a far pervenire alla Commissione l'ulteriore documentazione che si renderà disponibile.

Comunicazione del Presidente

Giuseppe SPECCHIA, presidente, avverte che la Commissione tornerà a riunirsi domani, 16 novembre 2000, alle ore 13.30, per l'audizione del procuratore aggiunto della Repubblica presso il tribunale di Brindisi e per iniziare l'esame della proposta di documento sull'istituto del commissariamento per l'emergenza rifiuti.
Avverte infine che domani, 16 novembre 2000, alle ore 18, è prevista una riunione dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

La seduta termina alle 14.45.

N.B.: Il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.