CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Mercoledì 4 ottobre 2000


Sulla pubblicità dei lavori ... 145

Seguito dell'esame della proposta di documento sui traffici illeciti e le ecomafie (relatore: Presidente Massimo Scalia) ... 145

Comunicazioni del Presidente ... 147


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di mercoledì 4 ottobre 2000


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Mercoledì 4 ottobre 2000. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta comincia alle 13.30.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

Massimo SCALIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Seguito dell'esame della proposta di documento sui traffici illeciti e le ecomafie (relatore: Presidente Massimo Scalia).

Massimo SCALIA, presidente, ricordato che nelle sedute del 27 luglio e 21 settembre scorsi sono state illustrate le linee generali della proposta in titolo, invita il Vicepresidente Gerardini a prendere la parola.

Franco GERARDINI (DS-U) afferma innanzitutto che il documento in esame appare estremamente complesso e contenente tutte le notizie ed i dati finora acquisiti in materia dalla Commissione.
Deve purtroppo osservare che negli ultimi anni si è registrata una progressiva escalation delle attività connesse al ciclo dei rifiuti cui sono interessate alcune associazioni criminali.
Espresso consenso sull'impianto complessivo del documento, precisa che circa un terzo dei 108 milioni di tonnellate di rifiuti prodotti ogni anno in Italia viene smaltito non correttamente o illecitamente; in particolare, le indagini condotte dall'ANPA e dall'Osservatorio nazionale sui rifiuti presso il Ministero dell'ambiente evidenziano una produzione di rifiuti solidi urbani pari a 26 milioni di tonnellate annue e di 60 milioni di tonnellate annue di rifiuti speciali. Osserva, sui dati testè riportati, che l'indagine è basata sulle certificazioni dei soggetti interessati per quanto riguarda i rifiuti solidi urbani,


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mentre la fornitura dei dati diviene più aleatoria quando si esaminano i rifiuti pericolosi e non pericolosi.
Dopo aver citato una serie di dati sul ciclo dei rifiuti speciali secondo l'ultimo rapporto ANPA-Ministero ambiente disponibile, precisa che, tenendo conto del trend di crescita nella produzione di rifiuti solidi urbani e di rifiuti speciali, almeno 35 milioni di tonnellate sfuggono ogni anno al mercato legale, sottraendo ad esso un valore di oltre 15 mila miliardi e causando un danno all'erario di circa 2 mila miliardi.
Nel documento si registra l'estensione del rapporto tra aumento del traffico dei rifiuti ed aumento dell'interesse della criminalità organizzata nel settore, tanto che attualmente rimangono incluse nei traffici illeciti alcune regioni finora non interessate al fenomeno, anche perché la malavita organizzata ha ampliato il raggio della sua attività, rendendola più raffinata ed al passo con i tempi: si deve però affermare che la creazione di un sistema integrato dei rifiuti prevede considerevoli investimenti, che possono provenire soltanto da aziende che agiscono nell'ambito legale.
Il settore del ciclo dei rifiuti presenta ancora notevoli problemi sotto il profilo della trasparenza: si registra la mancanza di controlli insufficienti da parte degli enti locali sull'intero ciclo, nonché controlli non adeguati delle province sulle diverse attività connesse alle procedure semplificate.
Ricordato che il documento in esame si occupa anche di tale problema, ritiene che le procedure semplificate debbano continuare ad esistere, pur sottolineando la necessità di perfezionare il sistema dei controlli, e ciò vale anche riguardo alle procedure connesse agli appalti; in particolare, deve essere sottolineata la necessità di verificare più attentamente la fase delle cosiddette «offerte al ribasso».
Conclude ribadendo l'inadeguatezza del sistema dei controlli e della sanzioni attualmente previste: auspica che di ciò si tenga conto nel seguito dell'esame del provvedimento AC 7280 recante disposizioni in campo ambientale, approvato dal Senato il 26 luglio scorso. Ringrazia tutti i collaboratori della Commissione che hanno contribuito alla predisposizione del documento.

Lucio MARENGO (AN) ritiene che la proposta in titolo affronti compiutamente le complesse problematiche legate all'intero ciclo dei rifiuti.
Intende sottolineare la validità del lavoro finora compiuto dalla Commissione in un settore in cui i dati e le notizie sono difficilmente disponibili: è emersa, in particolare, una frequente attività collusiva di rappresentanti degli enti locali con la malavita organizzata nel conseguimento di profitti legati allo smaltimento di rifiuti.
È necessario incrementare al massimo le azioni della Commissione riguardo alla proposta di soluzioni nel settore, nonché alla denunzia delle attività illecite ed omissive, anche per stimolare gli organi governativi a programmare al meglio il futuro.
Concludendo segnala la necessità, per il Ministero dell'ambiente, di incrementare il più possibile i monitoraggi aerei sul territorio nazionale: se la Commissione continuerà i lavori anche nella prossima legislatura, i suoi poteri dovranno essere opportunamente ridefiniti per incidere, più di quanto è stato finora possibile, sulla complessa realtà del ciclo dei rifiuti.

Massimo SCALIA, presidente, ricorda che la Commissione ha espresso più volte nei documenti finora approvati la volontà di contribuire efficacemente alla soluzione delle diverse problematiche legate al ciclo dei rifiuti, in particolare al fine di debellare la piaga delle azioni criminali: cita la risoluzione approvata dalla Camera nel novembre scorso al termine dell'esame della relazione della Commissione sul primo biennio di attività, nonché i fecondi rapporti intrattenuti con gli organi giudiziari, sensibilmente aumentati negli ultimi due anni, per stimolare l'attività di repressione dei comportamenti illeciti.
Precisa che la collaborazione sviluppata con gli organi governativi è stata


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indirizzata soprattutto ai Ministeri dell'ambiente e dell'interno, con l'obiettivo precipuo di favorire la creazione di un sistema integrato dei rifiuti.

Giuseppe LO CURZIO (CCD) ritiene che la proposta in titolo costituisca un importante contributo alla conoscenza delle problematiche attinenti al ciclo dei rifiuti, che dovrebbe essere diffusa anche presso gli istituti universitari per stimolare la crescita civile delle giovani generazioni.
Osserva che il documento contiene suggerimenti e soluzioni per definire compiutamente la normativa in materia, anche per completare quanto già previsto nel «decreto Ronchi», al fine di contribuire ad elevare il livello di sensibilità ambientale, attualmente assai scarso.
Si dichiara d'accordo con le affermazioni del Vicepresidente Gerardini circa la necessità di responsabilizzare al massimo gli enti locali ed i prefetti per un miglioramento complessivo del sistema dei controlli sul ciclo dei rifiuti, che deve estendersi anche alle procedure assai laboriose delle gare di appalto.
Consente pienamente con quanto finora proposto dalla Commissione in merito all'istituzione del delitto ambientale nel codice penale, anche per debellare le azioni scellerate compiute nell'estate scorsa a danno delle superfici boschive.
Conclude osservando che il documento in esame deve sottolineare che si è di recente registrata l'accentuazione delle azioni criminali nel ciclo dei rifiuti in alcune regioni meridionali, in particolare Campania e Sicilia.

Massimo SCALIA, presidente, ringrazia gli intervenuti ed avverte che gli interventi sul complesso del documento potranno proseguire nella prossima settimana; fa presente che rimane fissato a martedì prossimo, alle ore 19, il termine per la presentazione di eventuali proposte emendative.

Comunicazioni del Presidente.

Massimo SCALIA, presidente, comunica che la Commissione tornerà a riunirsi domani, 5 ottobre 2000, alle ore 13.30, per procedere all'audizione di Antonio Guerriero, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Napoli.

La seduta termina alle 14.30.

N.B.: Il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.