CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Mercoledì 26 luglio 2000


Sulla pubblicità dei lavori ... 152

Audizione di Marco Verzaschi, assessore all'ambiente della regione Lazio, e di Massimo Sessa, assessore all'ambiente della provincia di Roma ... 152

Comunicazioni del Presidente ... 154


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di mercoledì 26 luglio 2000


Pag. 152

Mercoledì 26 luglio 2000. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta comincia alle 13.30.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente)

Sulla pubblicità dei lavori.

Massimo SCALIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Audizione di Marco Verzaschi, assessore all'ambiente della regione Lazio, e di Massimo Sessa, assessore all'ambiente della provincia di Roma.

Massimo SCALIA, presidente, fa presente che nelle scorse settimane si sono svolte audizioni riguardanti l'istituto del commissariamento per la gestione dell'emergenza nel ciclo dei rifiuti in alcune regioni meridionali; nell'odierna audizione saranno svolte considerazioni riguardanti il territorio della città di Roma e provincia, in cui lo stato di emergenza dovrebbe terminare il 31 dicembre prossimo, avendo avuto riguardo alla situazione di crisi nello smaltimento dei rifiuti dovuta alla maggiore affluenza nell'anno giubilare.
Dà quindi la parola all'assessore Sessa, invitandolo a soffermarsi sugli aspetti più rilevanti della situazione emergenziale.

Massimo SESSA, assessore all'ambiente della provincia di Roma, svolte alcune considerazioni preliminari sulla competenza della provincia di Roma a gestire le emergenze legate al ciclo dei rifiuti nel corso dell'evento giubilare, precisa che gli obiettivi proposti dall'ordinanza ministeriale del 23 giugno 1999 riguardano la definizione del piano d'emergenza, l'incremento della raccolta differenziata e di altre forme di recupero, l'avvio di impianti destinati alla produzione di energia con l'impiego di combustibile derivato dai rifiuti, nonché la gestione e la vigilanza delle discariche, affidate al prefetto di Roma.


Pag. 153


Dopo aver fatto conoscere le linee essenziali della struttura commissariale riguardante la provincia di Roma, si sofferma sulle necessità che potranno permanere riguardo allo smaltimento dei rifiuti nel periodo successivo al termine del Giubileo.

Massimo SCALIA, presidente, chiede di conoscere le stime relative alle presenze complessive nel corso dell'evento giubilare, nonché le caratteristiche delle attività di controllo svolte dalla provincia di Roma sul ciclo dei rifiuti, anche a seguito dell'istituzione dell'agenzia regionale di protezione dell'ambiente.

Massimo SESSA risponde diffusamente, facendo conoscere in particolare le azioni preventive finora poste in essere per evitare il verificarsi di momenti di crisi nello smaltimento dei rifiuti.
Precisa che la struttura commissariale ha subìto modifiche a seguito dell'elezione della nuova giunta regionale del Lazio e che il piano di emergenza, di cui si è fatto cenno in precedenza, include gran parte del piano provinciale dei rifiuti ed indica gli obiettivi prioritari dell'intervento commissariale; rileva anche che, oltre alla numerosa impiantistica di medie dimensioni, permane l'obiettivo di pervenire alla costruzione di quattro impianti di termovalorizzazione.
Svolge in seguito brevi considerazioni sugli obiettivi attinenti alla raccolta differenziata ed afferma che la provincia di Roma ha in animo di perfezionare il sistema dei controlli ad essa affidati nonchè la collaborazione con l'agenzia regionale di protezione dell'ambiente sotto il profilo specificamente tecnico: a tale proposito, fa presente che nella giornata di ieri è stato interrotto lo smaltimento illegale di rifiuti provenienti da uno stabilimento di macellazione.
Consegna alla Presidenza un documento attinente all'attività finora svolta dalla provincia di Roma.

Marco VERZASCHI, assessore all'ambiente della regione Lazio, consegna innanzitutto un documento relativo all'attività commissariale finora svolta, precisando che la recente elezione della giunta regionale ha determinato l'interruzione dei lavori già avviati.
Si sofferma in seguito sull'approvazione da parte della struttura commissariale dei progetti di nuove discariche - rifiuti solidi urbani ed inerti - tra cui il nuovo invaso della discarica di Albano, in località Cecchina, ed altre cinque discariche per inerti site nel comune di Roma. Dà conto anche dell'autorizzazione all'esercizio dell'impianto di preselezione presso la discarica di Malagrotta a Roma, in adempimento dell'obiettivo di ridurre i quantitativi dei materiali conferiti.
Fa poi presente che l'unico impianto di termovalorizzazione in fase di completamento è quello di San Vittore, nei pressi di Frosinone, che potrà entrare in esercizio nel prossimo gennaio; per la provincia di Roma, il previsto impianto di Colleferro è in avanzata fase di costruzione e potrà entrare in esercizio presumibilmente all'inizio del 2002.
Vi è poi la scottante questione degli autodemolitori, per i quali la regione ha recepito i progetti di massima concedendo una proroga al 31 agosto prossimo ed attivando una convenzione con la società «Risorse per Roma» per la definizione di sollecite procedure di esproprio dei terreni; nel prossimo settembre dovrebbero essere pronte le prime due aree in settori diversi della città di Roma. Ritiene che l'intero comparto dell'autodemolizione, adeguandosi alle prescrizioni contenute nel «decreto Ronchi», dovrà compiere un notevole sforzo affinchè entro la metà del prossimo anno siano visibili i progressi compiuti.

Franco GERARDINI (DS-U) ritiene che l'istituto del commissariamento debba rispondere in generale ai criteri relativi allo stato di emergenza, nonché tendere a responsabilizzare maggiormente le istituzioni preposte ai controlli nel ciclo dei rifiuti; rileva poi che il «decreto Ronchi» si preoccupa di regolare, oltre ai controlli, anche la fase del coordinamento delle


Pag. 154

attività negli ambiti territoriali ottimali, ed in tale contesto appare molto importante il ruolo attribuito alle province.
Chiede se, dopo l'inizio dell'esperienza commissariale, la regione Lazio e la provincia di Roma abbiano approntato precise iniziative per pervenire alla riduzione della quantità dei rifiuti prodotti; chiede anche quali siano i tempi di attuazione degli ambiti territoriali ottimali, in armonia con quanto previsto dall'articolo 23 del «decreto Ronchi».
Chiede infine se l'attuale struttura commissariale possa prevedere con qualche attendibilità i tempi per porre termine all'esperienza commissariale.

Massimo SCALIA, presidente, ritiene che, per la provincia di Roma, il commissariamento possa avere un termine preciso.

Massimo SESSA risponde dettagliatamente ai quesiti formulati, specificando che le ordinanze relative allo stato di emergenza sono state definite con il pieno accordo del Ministero dell'ambiente e che esse debbono essere attuate in ogni loro parte.
Svolte diffuse considerazioni sulla competenza riguardante gli ambiti territoriali ottimali, si sofferma sulle problematiche connesse alla raccolta differenziata, rilevando che l'attuale 3,5 per cento sul totale dei materiali raccolti potrebbe divenire il 10-12 per cento presumibilmente entro il prossimo anno, prevedendo investimenti per circa sette miliardi. Obiettivo del commissariamento è l'incentivazione della raccolta differenziata per diminuire la quantità di rifiuti conferiti in discarica, nonché per incrementare il riutilizzo di materie derivanti dai rifiuti come previsto dal decreto ministeriale del febbraio 1998; deve però sottolineare che, mentre nell'area esterna alla città di Roma ci si avvia verso la raccolta monomateriale, nell'area cittadina si procede ancora alla raccolta di materiali misti. La situazione è quindi scarsamente omogenea, né vi è stato tempo sufficiente per ricondurre l'intero sistema agli obiettivi indicati dalla predetta ordinanza ministeriale.
Ritiene infine opportuno l'inserimento nella struttura commissariale di tecnici dotati di elevata professionalità.

Marco VERZASCHI risponde diffusamente ad alcuni quesiti, osservando in particolare che presumibilmente la durata del commissariamento non potrà protrarsi oltre il giugno 2001.

Massimo SCALIA, presidente, ringrazia gli intervenuti e li congeda, invitandoli a far pervenire ogni integrazione documentale che si renderà disponibile.

Comunicazioni del Presidente.

Massimo SCALIA, presidente, avverte che la Commissione tornerà a riunirsi domani, giovedì 27 luglio 2000, alle ore 13.30, per l'esame delle proposte di documento sullo smaltimento dell'amianto ed in ordine ai traffici illeciti e le ecomafie; avverte infine che, al termine della seduta, è prevista una riunione dell'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi.

La seduta termina alle 14.40.

N.B.: il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.