CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Mercoledì 19 luglio 2000


Sulla pubblicità dei lavori ... 218

Audizione di Severino Lavagnini, sottosegretario di Stato per l'interno, e di Franco Barberi, direttore dell'Agenzia per la protezione civile ... 218

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

UFFICIO DI PRESIDENZA, INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI



Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di mercoledì 19 luglio 2000


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Mercoledì 19 luglio 2000. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta comincia alle 13.30.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

Massimo SCALIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Audizione di Severino Lavagnini, sottosegretario di Stato per l'interno, e di Franco Barberi, direttore dell'Agenzia per la protezione civile.

Massimo SCALIA, presidente, ricorda che nelle settimane scorse la Commissione ha svolto alcune audizioni per approfondire le problematiche connesse ai commissariamenti disposti per la gestione dei rifiuti.
Dà quindi la parola al professor Barberi, invitandolo a far conoscere i criteri che presiedono all'emanazione delle ordinanze e quali siano le motivazioni dei ritardi talvolta verificatisi.

Franco BARBERI, direttore dell'Agenzia per la protezione civile, precisa innanzitutto che la legge n. 225 del 1992 consente al Governo, a fronte di eventi non fronteggiabili dagli enti locali competenti, di deliberare lo stato di emergenza, in base al quale sono poi adottate le ordinanze di protezione civile del ministro dell'interno, cui il potere è riconosciuto dal decreto legislativo n. 300 del 1999.
Quanto alla natura dell'ordinanza di protezione civile, si può far ricorso alla sentenza n. 127 del 1995 con la quale la Corte costituzionale, interpretando l'articolo 5 della predetta legge n. 225 del 1992, ha ricompreso anche le situazioni che assumono rilievo sotto il profilo socio-economico-ambientale; l'ordinanza viene emanata a seguito di una richiesta della regione interessata, che chiede al Governo l'adozione di atti straordinari.
Circa i ritardi verificatisi nell'emanazione delle ordinanze, fa presente che


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dipendono spesso dalle richieste delle regioni avanzate all'ultimo momento e dal fatto che si debbono reperire fondi in precedenza non rivelatisi sufficienti.

Massimo SCALIA, presidente, svolge alcune considerazioni sulle motivazioni sottese ai ritardi nell'emanazione delle ordinanze, soffermandosi altresì sulle possibilità di impugnativa presso i tribunali amministrativi: chiede di avere maggiori ragguagli sul contenuto delle ordinanze.

Franco BARBERI sottolinea che le ordinanze di emergenza provvedono alla nomina di un commissario delegato, che spesso è individuato nel presidente della giunta regionale, ed anche nel prefetto o nel sindaco in relazione all'importanza degli interventi sul territorio; mentre la scelta del vertice politico-amministrativo della regione consente di assicurare un migliore coordinamento delle azioni di emergenza, il prefetto dispone di una capillare conoscenza del territorio utile per individuare, ad esempio, i siti delle discariche.
Per quanto riguarda la Puglia, rileva che è in corso di predisposizione una nuova ordinanza che conferisce al presidente della giunta regionale l'intera problematica della gestione dei rifiuti.

Massimo SCALIA, presidente, formulate alcune valutazioni sulla normativa introdotta dal «decreto Ronchi» in merito agli impianti per la gestione dei rifiuti, domanda quali siano i criteri seguìti in presenza delle discariche abusive.

Franco BARBERI risponde diffusamente, in particolare sulle attribuzioni del prefetto in materia di discariche.
Ritiene che sia importante porre termine all'esperienza delle gestioni commissariali, anche se si sono finora avuti buoni risultati per quanto riguarda l'aumento della percentuale della raccolta differenziata e la creazione degli impianti di trattamento dei materiali; si sono conseguiti risultati anche nel settore della gestione delle acque, in specie nell'area del Sarno e nel territorio pugliese.
Si sofferma sulle nove situazioni di emergenza ambientale caratterizzate da atti necessitati adottati dal Governo.

Severino LAVAGNINI, sottosegretario di Stato per l'interno, non aggiunge ulteriori valutazioni a quanto testè affermato dal professor Barberi.

Giuseppe SPECCHIA (AN) ricorda innanzitutto che nel corso dell'audizione del ministro Bordon del 13 luglio scorso ha espresso la convinzione che sia necessario porre termine all'esperienza dei commissariamenti, in particolare riguardo alla Puglia, anche se deve riconoscere che in alcuni casi è stata possibile un'accelerazione della soluzione di alcune questioni.
Svolge diffuse considerazioni sugli scarsi risultati ottenuti dalla gestione commissariale a Brindisi ed in altre aree pugliesi e chiede se vi siano le condizioni perché entro i prossimi mesi possano terminare i commissariamenti.

Giovanni IULIANO (DS) afferma di essere, in genere, contro l'esperienza dei commissariamenti, che in ogni caso non debbono avere una lunga durata.
Ritiene che sarebbe opportuno favorire una maggiore conoscenza delle ordinanze del Governo da parte della popolazione, ad esempio comunicandole agli enti locali.

Massimo SCALIA, presidente, consente sull'opportunità di investire le popolazioni delle problematiche connesse all'emanazione delle ordinanze.

Severino LAVAGNINI, dopo aver osservato che lo stato emergenziale non può durare troppi anni, fa presente che le ordinanze di recente emanate si preoccupano di fissare un termine per la fine dell'esperienza commissariale; ritiene che potrebbero essere ipotizzate alcune forme di comunicazione particolari agli enti locali per rendere possibile un maggiore coinvolgimento della popolazione.

Franco BARBERI, ribadito che è intenzione del Governo favorire ogni soluzione


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che ponga fine alle gestioni commissariali, si sofferma sul contenuto del nuovo provvedimento - in via di emanazione - che riconduce al presidente della regione Puglia le attribuzioni in materia di rifiuti.
Ricorda infine che in Campania vi sono state in passato molte riunioni con le singole amministrazioni comunali per individuare i siti maggiormente idonei ad ospitare gli impianti di discarica e di trattamento dei rifiuti, anche se è assai difficile ottenere il consenso delle popolazioni interessate, che in genere intendono tenerli lontano dal proprio territorio; potrebbe essere praticata la via di notificare l'ordinanza di emergenza agli enti locali.

Massimo SCALIA, presidente, ringrazia gli intervenuti e li congeda, precisando che la Commissione, dopo le audizioni in corso sul tema dei commissariamenti, provvederà a redigere un apposito documento.


COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Massimo SCALIA, presidente, comunica che la Commissione tornerà a riunirsi domani, giovedì 20 luglio 2000, alle ore 13.30, per ascoltare il sostituto procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ed il presidente della giunta regionale siciliana.

La seduta termina alle 14.20.

N.B.: Il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.

UFFICIO DI PRESIDENZA, INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 19 luglio 2000.

L'Ufficio di Presidenza si è riunito dalle 14.20 alle 14.30.