CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Mercoledì 5 luglio 2000


Sulla pubblicità dei lavori ... 177

Audizione di Giovanni Russo, sostituto procuratore della Repubblica presso la direzione distrettuale antimafia di Napoli ... 177

Seguito dell'esame della proposta di relazione sulla regione Basilicata (relatore: on. Ermanno Iacobellis) ... 179

Comunicazioni del Presidente ... 179


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di mercoledì 5 luglio 2000


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Mercoledì 5 luglio 2000. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta comincia alle 13.30.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

Massimo SCALIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Audizione di Giovanni Russo, sostituto procuratore della Repubblica presso la direzione distrettuale antimafia di Napoli.

Massimo SCALIA, presidente, ricorda che l'odierna audizione si inquadra nell'indagine che la Commissione sta conducendo in ordine alle iniziative giudiziarie più rilevanti nel ciclo dei rifiuti, al fine di predisporre nelle prossime settimane un apposito documento.
Dà quindi la parola al dottor Russo.

Giovanni RUSSO, sostituto procuratore della Repubblica presso la direzione distrettuale antimafia di Napoli, fa innanzitutto presenti i risultati positivi conseguiti alla collaborazione fra la Commissione e gli organi giudiziari campani.
Riguardo all'indagine «ECO», osserva che ha per oggetto l'attività di controllo - in regime di monopolio - dello smaltimento dei rifiuti svolta sull'intero territorio nazionale dal clan dei Casalesi dal 1994 al 1997; nel procedimento vi sono 101 indagati, con un movimento che si aggira sugli undici milioni di chilogrammi di rifiuti speciali pericolosi destinati allo smaltimento illegale. Le indagini hanno anche avuto il riscontro di alcuni collaboratori di giustizia, sempre appartenenti al sodalizio criminoso dei Casalesi.


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Massimo SCALIA, presidente, chiede se sia possibile prevedere tempi certi per l'inizio del dibattimento sull'indagine «ECO».

Giovanni RUSSO risponde diffusamente, rilevando in particolare che le recenti modifiche normative e le novità organizzative concernenti gli uffici giudiziari influiscono negativamente sulla definizione temporale dei procedimenti.
Fatti alcuni cenni sui percorsi seguìti dai rifiuti nell'ambito del loro smaltimento illecito nonché sugli operatori che intervengono nel ciclo complessivo, osserva che il ruolo delle forze investigative è in generale esaltato dalla presenza di corpi specializzati e professionalmente validi: ritiene che il nucleo operativo ecologico dell'Arma dei carabinieri debba essere potenziato e nello stesso tempo privato delle incombenze di basso profilo, al fine di svolgere un più efficace contrasto nei confronti della criminalità organizzata e porre al servizio degli organi giudiziari la notevole esperienza finora acquisita, essendo fra l'altro i reati ambientali quasi mai limitati a territori circoscritti ed interessando quindi la competenza di diverse procure.
Consegna alla Presidenza una documentazione sui procedimenti in corso attinenti al ciclo dei rifiuti.

Giovanni IULIANO (DS) chiede se nelle indagini finora effettuate emergano dati sul trasporto di rifiuti pericolosi provenienti dall'estero esercitato via mare verso il territorio campano o altre aree limitrofe.

Giovanni RUSSO risponde diffusamente, rilevando che al momento attuale non risultano notizie di trasporto di rifiuti pericolosi effettuati via mare; afferma che, anche a seguito dei profondi rivolgimenti politici ed economici verificatisi negli ultimi anni, si registrano traffici di rifiuti con l'intervento della criminalità organizzata nelle aree prospicienti il mare Adriatico.

Massimo SCALIA, presidente, ritiene che nonostante il contrasto esercitato dalle forze di polizia e dagli organi giudiziari la presenza sul territorio del clan dei Casalesi sia ancora percepibile; chiede se tale associazione criminale svolga attività anche in aree del territorio nazionale diverse da quella campana.

Giovanni RUSSO, risponde dettagliatamente, soffermandosi in particolare sulle caratteristiche del supporto assicurato alle forze di polizia ed agli organi giudiziari dai collaboratori di giustizia.

Ermanno IACOBELLIS (Misto) chiede notizie sulle reazioni della popolazione a fronte delle iniziative giudiziarie di contrasto dell'attività delle associazioni criminali; chiede anche di conoscere quale sia il grado di collaborazione della procura di Napoli con le procure di altre città.
Chiede infine se sia disponibile a Napoli una banca dati.

Giovanni RUSSO risponde diffusamente, affermando in particolare che la collaborazione della popolazione diminuisce vistosamente allorquando il reato ambientale è perpetrato da soggetti appartenenti alla criminalità organizzata.
Successivamente riferisce in merito alle iniziative tese a coordinare le varie inchieste giudiziarie delle procure situate in aree diverse del territorio nazionale; rileva che la banca dati contenente le notizie sui reati di origine mafiosa può essere utilizzata anche riguardo ai reati nel settore ambientale.

Giuseppe LO CURZIO (PPI) rivolge innanzitutto il suo plauso nei confronti dell'attività svolta dalla procura di Napoli in ordine alle associazioni criminali operanti nel ciclo dei rifiuti.
Fatto riferimento all'esistenza nella zona di Melilli nei pressi di Siracusa di discariche contenenti rifiuti pericolosi, auspica una precisa iniziativa per coordinare l'azione delle procure di Siracusa e di Napoli al fine di individuare con precisione le azioni della criminalità organizzata nello smaltimento illecito.


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Giovanni RUSSO, dopo aver svolto alcune considerazioni sugli interessi delle diverse associazioni criminali, assicura che chiederà al magistrato responsabile della procura di Napoli di avviare un coordinamento con la procura di Siracusa, secondo quanto testé richiesto.

Massimo SCALIA, presidente, fa presente che negli ultimi anni, anche a seguito delle iniziative predisposte dalla Commissione e dalla precedente Commissione monocamerale nella XII legislatura, è stata rafforzata la presenza di organi dello Stato nelle aree dove più forte si registra la presenza della criminalità organizzata: è stata, in particolare, istituita a Caserta una sezione del nucleo operativo ecologico dell'Arma dei carabinieri.
Rileva che sta per essere perfezionato il sistema predisposto dall'ANPA per consentire la localizzazione dei rifiuti a partire dal produttore fino al luogo di destinazione: dovrebbe essere operativo entro la prima metà del prossimo anno. Dà conto anche delle iniziative in materia avviate dalle camere di commercio.
Ricorda infine che, nonostante le iniziative della Commissione ed il progetto di legge presentato in materia dal Governo, ancora non si è concluso l'iter per l'introduzione nel codice penale di nuove figure criminose pertinenti ai delitti ambientali.
Ringrazia il dottor Russo e lo congeda, invitandolo a far pervenire alla Commissione ogni integrazione documentale che si renderà disponibile.

Seguito dell'esame della proposta di relazione sulla regione Basilicata (relatore: on. Ermanno Iacobellis).

Massimo SCALIA, presidente, fatto presente che non sono pervenute proposte emendative al documento in titolo, ritiene che il seguito dell'esame e la votazione finale possano svolgersi la settimana prossima.

Ermanno IACOBELLIS, relatore, si dichiara d'accordo.

Comunicazioni del Presidente.

Massimo SCALIA, presidente, avverte che la Commissione tornerà a riunirsi domani, giovedì 6 luglio 2000, alle ore 13.30, per ascoltare il procuratore generale presso la corte d'appello di Bari.

La seduta termina alle 14.55.

N.B.: Il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.