CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Mercoledì 10 maggio 2000


Sulla pubblicità dei lavori ... 148

Audizione di Carmine Giuseppe Talarico, presidente della giunta provinciale di Crotone ... 148

Comunicazioni del Presidente ... 150


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di mercoledì 10 maggio 2000


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Mercoledì 10 maggio 2000. - Presidenza del Presidente Massimo Scalia.

La seduta comincia alle 13.30.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

Massimo SCALIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Audizione di Carmine Giuseppe Talarico, presidente della giunta provinciale di Crotone.

Massimo SCALIA, presidente, invita il professor Talarico a prendere la parola, in particolare sulla situazione attinente al ciclo dei rifiuti della provincia di Crotone.

Carmine Giuseppe TALARICO, presidente della giunta provinciale di Crotone, ricorda di essere anche assessore all'ambiente della provincia e quindi in grado di svolgere considerazioni approfondite sulla questione ambientale nel suo complesso.
Si sofferma sulla disponibilità di personale per il settore ambientale, precisando che il territorio provinciale è composto da ventisette comuni, per un totale di circa 180 mila abitanti, con grandi insediamenti industriali che hanno svolto attività produttive per circa settant'anni e con la presenza di discariche pubbliche e private spesso in condizioni di precarietà e di illegalità.
Rileva che l'azione di controllo ha accertato l'esistenza di attività poco chiare per cui sono in corso procedimenti giudiziari: si riferisce, in particolare, a smaltimenti di rifiuti anche pericolosi ed a scarichi fognari fuori dalla norma nel comune di Rocca di Neto, all'inquinamento di falde acquifere superficiali ed alla discarica di rifiuti solidi urbani nel comune di Crotone. Di tali fatti è stato discusso anche presso la prefettura di Crotone, nelle riunioni periodiche del comitato per l'ordine e la sicurezza.
Esprime preoccupazione per la nascita di nuove società per lo smaltimento di rifiuti solidi urbani in cui sono segnalate presenze della delinquenza organizzata; si


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sofferma anche sulle ferriti di zinco dell'azienda Pertusola, che costituiscono l'esempio più significativo della necessità di un maggiore controllo da parte degli organismi preposti.
In armonia con l'impostazione in materia di rifiuti solidi urbani del Ministero dell'ambiente e del Commissario di Governo per la regione Calabria, è stata costituita una società per azioni a prevalente capitale pubblico al fine di offrire un servizio migliore e garantire un controllo diretto delle attività ambientali da parte delle amministrazioni locali; il confronto con il Commissario di Governo ha lo scopo di predisporre un piano industriale, con la pubblicazione di un bando pubblico per favorire la partecipazione dei privati.
Nella provincia di Crotone operano per il prelievo, trasporto e smaltimento di rifiuti una decina di società e per alcune di esse sono state effettuate verifiche ai sensi dell'articolo 33 del «decreto Ronchi»: fornisce un elenco dettagliato delle società che hanno commesso illeciti ambientali, più o meno gravi, e che sono state oggetto di segnalazioni di varia natura presso gli uffici provinciali.
Espresse diffuse osservazioni sull'attività della società Ecoservice nel comune di Isola Capo Rizzuto, ritiene che sulle questioni in precedenza esposte sia necessario un ulteriore approfondimento e che quindi sarebbe opportuna una visita ad hoc della Commissione, affinchè sia definita in maniera soddisfacente una politica complessiva di intervento e repressione di fenomeni che incidono in un settore a rischio come quello ambientale.
Conclude ricordando che, sul finire degli anni ottanta, nell'area di Cirò Marina furono trovati otto bidoni di rifiuti speciali provenienti da Seveso, e che - come ha precisato di recente alla Commissione antimafia - ne è stato successivamente rinvenuto un altro.

Massimo SCALIA, presidente, ritiene che sui temi testè esposti sarà possibile un'approfondita riflessione nel corso del seminario pubblico, organizzato dalla Commissione a Reggio Calabria per il prossimo 1 giugno, sull'istituto del commissariamento per l'emergenza rifiuti.
Chiede maggiori notizie sull'attività e sulla composizione societaria dell'Ecoservice, operante ad Isola Capo Rizzuto.

Giuseppe LO CURZIO (PPI), dopo aver ringraziato il professor Talarico per la relazione svolta, domanda informazioni particolareggiate sui bidoni di rifiuti speciali provenienti da Seveso rinvenuti nei territori di Cirò Marina e di Isola Capo Rizzuto.
Chiede ulteriori notizie sulla società Ecoservice e se essa agisca nell'ambito della normativa vigente. Chiede anche maggiori dati sulle discariche operanti nel territorio provinciale nonché sulla discarica di due milioni di metri cubi destinata ai rifiuti speciali.
Chiede infine quale sia il reale pericolo di inquinamento delle falde idriche e se sia stata ipotizzata la costruzione di un inceneritore.

Carmine Giuseppe TALARICO risponde particolareggiatamente ai quesiti formulati, osservando in particolare che i bidoni di rifiuti speciali rinvenuti a Cirò Marina risalgono al 1988-1989 e che pur in presenza delle necessarie autorizzazioni la società Ecoservice appare non aver operato nel rispetto della legge; delle discariche censite ufficialmente e di quelle abusive gran parte è stata chiusa, mentre in tempi recenti è stata perfezionata la collaborazione con il Commissario di Governo per la predisposizione di quel piano industriale che dovrebbe portare alla chiusura delle discariche attualmente operanti.

Massimo SCALIA, presidente, ritiene che alla regione Calabria possano essere riferite le esperienze maturate nell'area pugliese da parte della struttura di coordinamento facente capo al prefetto di Bari.
Chiede se nella discarica di Crotone siano stati smaltiti rifiuti industriali provenienti da altre regioni ed in specie


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dall'area siracusana; chiede anche quale sia il ruolo svolto dall'ENEA per lo smaltimento delle ferriti di zinco presenti nel territorio crotonese.

Carmine Giuseppe TALARICO, premesso che non può continuare ulteriormente l'attività della discarica operante nell'abitato di Crotone, ricorda di non disporre di notizie sulla presenza in essa di rifiuti speciali; risulta poi che l'ENEA ha svolto un'attività di bonifica sia per Pertusola che per le altre aree.
Consegna alla Presidenza la documentazione relativa all'attività della provincia di Crotone nel settore ambientale.

Massimo SCALIA, presidente, ringrazia il presidente Talarico e lo congeda, con l'auspicio che la nuova amministrazione regionale possa contribuire concretamente al superamento delle difficoltà finora incontrate.

Comunicazioni del Presidente.

Massimo SCALIA, presidente, comunica che la seduta di domani, giovedì 11 maggio 2000, alle ore 13.30, è rinviata ad altra data.

La seduta termina alle 14.20.

N.B.: il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.