CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Mercoledì 3 maggio 2000


Sulla pubblicità dei lavori. ... 50

Audizione di Ennio Fano, responsabile per l'ambiente dell'ENEL holding, di Roberto Iachetta, responsabile per la sicurezza dell'ENEL produzione, e di Gerolamo Chiappino, professore ordinario di medicina del lavoro dell'università di Milano ... 50

Comunicazioni del Presidente ... 52


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di mercoledì 3 maggio 2000


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Mercoledì 3 maggio 2000. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta comincia alle 13.30.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

Massimo SCALIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Audizione di Ennio Fano, responsabile per l'ambiente dell'ENEL holding, di Roberto Iachetta, responsabile per la sicurezza dell'ENEL produzione, e di Gerolamo Chiappino, professore ordinario di medicina del lavoro dell'università di Milano.

Massimo SCALIA, presidente, ricorda il motivo delle odierne audizioni e dà la parola al dottor Fano.

Ennio FANO, responsabile per l'ambiente dell'ENEL holding, ricorda che l'ENEL è un cospicuo produttore di rifiuti amiantati: infatti, l'amianto è stato usato per la coibentazione dei tubi nelle centrali costruite tra gli anni cinquanta e settanta. Tali centrali sono oggi soggette ad operazioni di ristrutturazione, riconversione e, talora, di dismissione: di qui la produzione dei rifiuti, la quale è destinata a crescere nei prossimi tre o quattro anni.
Nel 1997 l'ENEL ha prodotto duemila tonnellate di rifiuti di amianto, metà delle quali smaltite presso la ditta francese INERTAM, la quale è specializzata nella vetrificazione; l'altra metà presso altre imprese.
Nel 1998 si è registrato un crollo dei prezzi dello smaltimento in discarica nelle aree della ex Repubblica democratica tedesca, ragione per la quale, mentre è stato conservato il contratto con la INERTAM, la restante parte della produzione del 1998 è stata inviata in Germania.
Espone altresì che l'ENEL ha brevettato un metodo di vetrificazione dei rifiuti d'amianto e ciò è avvenuto dopo una sperimentazione presso un impianto in


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Toscana: si tratta di un procedimento dal costo inferiore rispetto a quello ottenibile nell'impianto francese. Una volta ottenuto il brevetto, tuttavia, l'ENEL non è riuscito a raggiungere alcun accordo con gli enti locali, in particolare della Basilicata, regione nella quale intendeva ubicare l'impianto: sicché il progetto è stato abbandonato, anche perché comunque più costoso dello smaltimento presso le discariche tedesche.

Roberto IACHETTA, responsabile per la sicurezza dell'ENEL produzione, integra le notizie fornite in precedenza, rilevando in particolare che all'ENEL produzione è demandata anche un'attività di ricerca che, nel caso dell'amianto, si basa sul procedimento di inertizzazione a freddo in corso di valutazione presso il centro di Brindisi.

Gerolamo CHIAPPINO, professore ordinario di medicina del lavoro dell'università di Milano, preannunzia che si soffermerà principalmente sugli aspetti medici dell'esposizione all'amianto, avendo finora la Commissione acquisito su altri aspetti notizie esaurienti.
Rispetto ad altre sostanze pure in teoria pericolose per la salute umana, osserva che i materiali contenenti amianto generano i timori più svariati, essendo dimostrato che essi sono bio-persistenti, vale a dire con dosi piccole possono essere causati effetti assai gravi senza una reiterazione delle esposizioni; è stato notato, sulla base dell'esperienza scientifica, che nei soggetti in qualche modo predisposti può bastare un contatto con ambienti contenenti amianto di appena due mesi perché possano sorgere patologie sicuramente gravi.
Ritiene in particolare che le patologie neoplastiche riscontrate fra i lavoratori esposti all'amianto siano il risultato di una serie di fattori, alcuni dei quali ancora non chiari nella loro genesi e nei lori effetti sulla popolazione in generale; si deve anche considerare, in tale contesto, che l'amianto non è capace di inquinare la falda acquifera, ma che si rivela pericoloso soltanto se inalato per via respiratoria.
Esposta la necessità sotto il profilo preventivo di individuare con urgenza le sorgenti di amianto ad alta dispersione, si sofferma assai ampiamente sulle esperienze di laboratorio che hanno portato alla creazione di uno strumento detto deposimetro, atto a misurare la dispersione di fibre proveniente dalle coperture in cemento-amianto.
Esistono dati sicuri sul fatto che le predette coperture si situano al primo posto tra le fonti di inquinamento da amianto dell'ambiente nel suo complesso; la trasformazione del cemento-amianto non friabile in sorgente di dispersione di fibre è provocata dall'attacco delle superfici esposte da parte delle piogge acide, del gelo e di altri agenti atmosferici, che determinano corrosione ed erosione con affioramento e liberazione delle fibre. Naturalmente la quantità di fibre rilasciate può variare notevolmente in base alla percentuale originaria di amianto, al tipo utilizzato ed all'entità del degrado delle superfici.
Conclude affermando che il metodo deposimetrico è basato sul fatto che l'inquinamento primario causato dalle coperture e da altre sorgenti è costituito da fasci grossolani di fibre caratterizzati da rapida sedimentabilità.

Giovanni IULIANO (DS-U) chiede maggiori notizie sul trasporto in Germania dei rifiuti contenenti amianto provenienti dai centri ENEL; chiede anche la documentazione tecnica sulle caratteristiche del metodo deposimetrico per la misura della dispersione di fibre dalle coperture in cemento-amianto.

Giuseppe SPECCHIA (AN) chiede maggiori delucidazioni sulle proposte finora elaborate da parte dell'ENEL per il trattamento dei rifiuti speciali pericolosi, fra i quali i materiali contenenti amianto; domanda anche quali siano le iniziative dell'ENEL in materia di smaltimento dei rifiuti nell'area pugliese.


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Ennio FANO risponde diffusamente ai quesiti formulati, osservando in particolare che nell'area di Bari le iniziative messe in cantiere da parte dell'ENEL hanno incontrato notevoli ostacoli, soprattutto dalle associazioni ambientaliste e da alcuni comitati civici; ricorda anche che è stata ipotizzata nel centro ENEL di Brindisi la produzione del combustibile derivato dai rifiuti.

Massimo SCALIA, presidente, pone alcune domande sui parametri di sicurezza relativi al trasporto dei rifiuti amiantiferi.
Chiede poi se esista una strategia complessiva dell'ENEL volta a risolvere alla radice la questione dello smaltimento dei rifiuti, finora affrontata in maniera episodica.

Ennio FANO precisa che il trasporto dei rifiuti amiantiferi in Germania è dovuto all'esaurimento delle discariche presenti sul territorio nazionale; non può non sottolineare le difficoltà incontrate da parte delle amministrazioni locali per la costruzione di nuovi impianti di smaltimento.

Gerolamo CHIAPPINO chiarisce alcuni aspetti tecnici del metodo deposimetrico in precedenza esposto.

Massimo SCALIA, presidente, ringrazia gli intervenuti e li congeda, invitandoli a far pervenire la documentazione ulteriore che si renderà disponibile, in vista della prossima elaborazione di un documento in materia da parte della Commissione.

Comunicazioni del Presidente

Massimo SCALIA, presidente, comunica che il terzo seminario pubblico sull'istituto del commissariamento per l'emergenza rifiuti, organizzato dalla Commissione a Reggio Calabria, è previsto per il prossimo 1 giugno.
Avverte che la Commissione tornerà a riunirsi domani, giovedì 4 maggio 2000, alle ore 13.45, per iniziare l'esame della proposta di documento sulla gestione dei rifiuti speciali industriali, di cui è relatore; ricorda infine che sempre domani, alle ore 13.30, è prevista la riunione dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

La seduta termina alle 14.30.

N.B.: il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.