CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Martedì 18 aprile 2000


Gruppo di lavoro sullo studio della produzione dei rifiuti da parte delle imprese a rischio di rilevante incidente ambientale ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 175 del 1988 (coordinatore: Presidente Scalia) ... 9

Sulla pubblicità dei lavori ... 9

Deliberazione ai sensi dell'articolo 13 del regolamento interno ... 9

Sulla pubblicità dei lavori ... 9

Audizione di Massimo Bagatti, consulente dell'ANPA ... 9

Audizione di Valerio Scoini, funzionario dell'Unioncamere, di Paolo Pìpere, funzionario della Camera di commercio di Milano, e di Tiziano Gurioli, direttore di Ecocerved ... 10


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di martedì 18 aprile 2000


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Martedì 18 aprile 2000.

Gruppo di lavoro sullo studio della produzione dei rifiuti da parte delle imprese a rischio di rilevante incidente ambientale ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 175 del 1988 (coordinatore: Presidente Scalia).

Il gruppo di lavoro si è riunito dalle 12.45 alle 13.30.

Seduta di martedì 18 aprile 2000. - Presidenza del Presidente Massimo Scalia.

La seduta comincia alle 9.10.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente)

Sulla pubblicità dei lavori.

Massimo SCALIA, presidente, propone di procedere in seduta segreta.
(La proposta è approvata).

Deliberazione ai sensi dell'articolo 13 del regolamento interno.
(La Commissione procede in seduta segreta, indi riprende in seduta pubblica).

Massimo SCALIA, presidente, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 9.20, è ripresa alle 13.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

Massimo SCALIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, la seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Audizione di Massimo Bagatti, consulente dell'ANPA.

Massimo SCALIA, presidente, invita il dottor Bagatti a prendere la parola, al fine


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di fornire notizie sulle metodologie connesse all'utilizzo dei sistemi informatici per la semplificazione amministrativa in materia di rifiuti.
(La Commissione delibera di procedere in seduta segreta. I lavori procedono in seduta segreta. Indi riprendono in seduta pubblica).

Massimo SCALIA, presidente, ringrazia il dottor Bagatti e lo congeda.

Audizione di Valerio Scoini, funzionario dell'Unioncamere, di Paolo Pìpere, funzionario della Camera di commercio di Milano, e di Tiziano Gurioli, direttore di Ecocerved.

Massimo SCALIA, presidente, ricorda che esponenti delle Camere di commercio sono già stati ascoltati in passato dalla Commissione: in particolare, nel gennaio scorso, hanno riferito in ordine al sistema informativo utilizzato dall'Albo nazionale dei gestori ed alle modalità con cui tale sistema si collega con quelli periferici.
Chiede in che modo possa attuarsi un circuito informatico unico che raccolga tutte le informazioni, come in una sorta di censimento, inerenti alle transazioni di rifiuti, al loro trasporto e smaltimento.

Valerio SCOINI, funzionario dell'Unioncamere, precisa che rispetto alla situazione dell'Albo nazionale dei gestori, su cui la Commissione si è soffermata nei mesi scorsi, vi sono stati significativi progressi, sia sotto il profilo del software disponibile (è stato portato avanti un progetto che prevede un sistema di dichiarazioni ambientali di tipo informatico inoltrate con la firma elettronica), sia sotto quello della definizione delle responsabilità nelle diverse procedure.
Sottolinea che, proprio nell'ottica di una semplificazione degli adempimenti ambientali a carico degli operatori, anche e soprattutto con l'ausilio della tecnologia informatica, il sistema delle Camere di commercio è impegnato in un'altra rilevante iniziativa: si dedica da tempo alla gestione di una borsa telematica dei rifiuti, la quale non soltanto velocizza le operazioni commerciali ma è in grado anche di ridurre lo spazio per l'attività di eventuali operatori illeciti, i quali solitamente si avvalgono degli scarsi controlli connessi alle transazioni materiali. Nel profondere questo impegno, il sistema delle Camere di commercio ha chiesto ed ottenuto la collaborazione dell'Osservatorio nazionale dei rifiuti.

Paolo PIPERE, funzionario della Camera di commercio di Milano, ricorda innanzitutto che le Camere di commercio offrono alle imprese assistenza riguardo agli adempimenti connessi al settore ambientale, in specie circa le attività da svolgere in ordine al ciclo della gestione dei rifiuti.
Sottolineato che è stata predisposta, dopo un'accurata fase organizzativa, una campagna informativa per facilitare l'azione complessiva delle imprese in materia, osserva che non è ancora definitivamente risolta la questione riguardante la richiesta di informazioni circa l'individuazione degli operatori autorizzati ad agire nel settore.
Si sofferma anche sulle caratteristiche del modello unico di dichiarazione ambientale, adempimento che sostituisce alcuni tra i precedenti obblighi amministrativi in materia di rifiuti: è quindi possibile gestire organicamente la notevole massa dei dati disponibili nonché sviluppare ulteriormente le attività di sensibilizzazione nei confronti degli operatori.
Precisato che il numero delle dichiarazioni ambientali presentato alla Camera di commercio di Milano ha registrato in poco tempo un sensibile aumento, ribadisce che si è pervenuti ad un'approfondita conoscenza dell'intero fenomeno della gestione dei rifiuti anche ricorrendo capillarmente all'utilizzo degli strumenti informatici.

Tiziano GURIOLI, direttore di Ecocerved, precisato che l'organismo da lui diretto è la società delle Camere di commercio delegata a trattare la materia


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ambientale, osserva che la consistenza della banca dati a partire dal 1995 riguarda circa 500 mila dichiarazioni ambientali per ciascun anno.
Rileva che è stata svolta un'azione di ausilio alle imprese, in particolare con l'istituzione di un call centre, con circa diecimila accessi al sito internet delle Camere di commercio per lo «scarico» del software. Si è arrivati a disporre del 56 per cento delle dichiarazioni ambientali su supporto magnetico, con la «bonifica» di tali dichiarazioni ed un'analisi dal 1995 al 1998 dei soggetti che hanno sempre presentato la dichiarazione (circa il 50 per cento del totale); è stata perfezionata anche un'analisi dei trends relativi alla produzione dei rifiuti ed alla raccolta differenziata.
Sottolinea che la base dei dati è costituita da circa 200 mila soggetti dichiaranti e che non sono considerati nel totale i rifiuti presenti nelle dichiarazioni di quei comuni che praticano la raccolta differenziata già presente nelle schede relative ai rifiuti urbani; sono inoltre esclusi i rifiuti inerti derivanti dal settore delle costruzioni.
Illustra poi una serie di grafici. Il primo è relativo all'andamento percentuale della produzione totale dei rifiuti dal 1995 al 1998 da parte dei predetti 200 mila soggetti dichiaranti, con la precisazione che nei primi due anni permane una notevole differenza dovuta al conteggio dei «residui» nei rifiuti; il secondo grafico si occupa dei rifiuti pericolosi e non pericolosi a partire dal 1996, essendo intervenuto il cambio di codifica in ambito europeo.

Massimo SCALIA, presidente, ricorda che in materia di rifiuti pericolosi è intervenuta una nuova classificazione con il decreto legislativo n. 22 del 1997.

Il dottor Tiziano GURIOLI ricorda infine che con l'ultimo grafico vengono indicati per ogni regione i livelli percentuali di raccolta differenziata raggiunti nel 1998, avendo riguardo ai comuni che in quattro anni hanno sempre presentato la dichiarazione ambientale: tale elaborazione riguarda il 73 per cento della popolazione.

Franco GERARDINI (DS-U) ritiene che le odierne audizioni permettano di disporre di maggiori informazioni e dati per poter avanzare proposte migliorative dell'attuale sistema informatico, che con l'introduzione del modello unico di dichiarazione ambientale ha indubbiamente compiuto un salto di qualità, sia sotto il profilo procedurale che sotto quello di una maggiore sensibilizzazione degli operatori del settore.
Osserva che l'intero sistema dei dati deve permettere una completa conoscenza in materia, con ridotti limiti temporali e permettendo un'affidabilità il più possibile diffusa: è certamente un buon risultato aver raggiunto il numero di 500 mila dichiarazioni ambientali annuali, ma si deve ricordare che alle imprese è attribuito un numero troppo elevato di adempimenti, tale da generare la protesta delle associazioni del settore. È quindi necessario contemperare tutte le esigenze, per raggiungere una migliore efficienza del sistema dei controlli.
Le proposte emerse nell'odierna seduta potranno costituire una base di partenza per le modifiche da apportare al «Ronchi quater», al fine di pervenire ad una semplificazione degli adempimenti amministrativi pur rispettando la necessità di una maggiore sicurezza dei controlli: è necessaria la collaborazione di tutti per individuare gli strumenti informatici più adatti in vista dell'eliminazione degli adempimenti cartacei, pur permanendo la necessità di un salto di professionalità da parte degli operatori del settore. Sarà poi opportuno valutare la possibilità di offrire facilitazioni fiscali alle imprese per l'acquisto degli strumenti informatici: si tratta di uno sforzo gigantesco, che deve essere compiuto da tutti gli organismi interessati per un miglioramento reale delle procedure della gestione dei rifiuti.
L'obiettivo è di fornire migliori servizi agli utenti, permanendo comunque la necessità


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di studi di settore, senza i quali non si può pervenire alla comprensione dell'intero fenomeno.

Massimo SCALIA, presidente, concorda con quanto detto a proposito degli studi di settore e ritiene che tutti i soggetti coinvolti debbano contribuirvi: il sistema MUD deve essere superato ed anzi, per alcuni aspetti, esso è già in via di superamento. Un sistema informatico del tipo di quello ipotizzato ed illustrato nelle odierne audizioni, infatti, garantirebbe ugualmente un elevato livello di conoscenze, permettendo altresì un cospicuo risparmio economico.
Dopo aver auspicato che l'introduzione di tali sistemi possa avvenire in tempi brevi attraverso normative ad hoc, ringrazia gli intervenuti e li congeda, invitandoli a far pervenire le proposte operative di cui è stato fatto cenno in precedenza.

La seduta termina alle 15.35.

N.B.: il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.