CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Mercoledì 22 marzo 2000


Sulla pubblicità dei lavori ... 150

Audizione di Luciano Tarditi, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Asti ... 150

Audizione di Donato Ceglie, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ... 151

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di mercoledì 22 marzo 2000


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Mercoledì 22 marzo 2000. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta comincia alle 13.30.
(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

Massimo SCALIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Audizione di Luciano Tarditi, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Asti.

Massimo SCALIA, presidente, nel ricordare il quadro di attività entro cui si inserisce l'audizione, dà la parola al dottor Tarditi.

Luciano TARDITI, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Asti, ricorda che il suo ufficio sta portando avanti un'indagine relativa all'esportazione verso la Somalia di rifiuti pericolosi prodotti in Italia: essa rivela un inquietante intreccio di attività illecite e di «coperture», di cui stanno emergendo protagonisti e luoghi.
Precisa che il principale imputato nel procedimento è Giancarlo Marocchino, nei cui confronti è stata elevata la contestazione del reato di soppressione, falsificazione o sottrazione di documenti concernenti la sicurezza dello Stato, di cui all'articolo 255 del codice penale.
Nel corso delle indagini sono state disposte intercettazioni telefoniche ed è stata escussa quale teste Angela Gritta Grainer, deputato nella scorsa legislatura: la condotta delittuosa è consistita nell'annuncio pubblico che documenti di rilevante interesse, ai fini della ricostruzione dei traffici, erano andati distrutti in un incendio, mentre tale circostanza non corrispondeva al vero, giacché di tali documenti il Marocchino si era appropriato,


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anche a fini ricattatori nei confronti di terzi. Precisa di aver incontrato notevoli difficoltà nel notificare la richiesta di interrogatorio all'imputato.
(La Commissione delibera di procedere in seduta segreta. I lavori procedono in seduta segreta. Indi riprendono in seduta pubblica).

Luciano TARDITI osserva che, a supporto delle indagini in corso, può avvalersi di taluni validi elementi del Corpo forestale dello Stato di Brescia; deve però rilevare che i responsabili del Corpo, a livello regionale e nazionale, non appaiono sensibili alle esigenze di ulteriore sviluppo di tale collaborazione.
Auspica altresì forme di coordinamento e scambi di informazione con i rappresentanti di tutte le istituzioni che si occupano della materia.

Lucio MARENGO (AN) ritiene che il Parlamento dimostri particolare attenzione alle problematiche del settore dei rifiuti, come del resto è dimostrato dall'intensa attività della Commissione.
(La Commissione delibera di procedere in seduta segreta. I lavori procedono in seduta segreta. Indi riprendono in seduta pubblica).

Massimo SCALIA, presidente, ringrazia il dottor Tarditi e lo congeda, invitandolo a far pervenire quelle notizie e quei dati integrativi che si renderanno necessari.

Audizione di Donato Ceglie, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Massimo SCALIA, presidente, invita il dottor Ceglie a prendere la parola, ricordando che le sue indagini nel corso degli anni hanno affrontato più volte le problematiche connesse all'attività delle organizzazioni criminali che si occupano del ciclo dei rifiuti.

Donato CEGLIE, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, fa presente che esporrà gli elementi riguardanti tre vicende investigative da lui trattate.
La prima riguarda i fatti relativi ai cosiddetti aiuti umanitari, consistenti soprattutto in vestiario, che sono stati rinvenuti in alcune discariche, in particolare a Casal di Principe, nei pressi di Caserta; la seconda riguarda l'arresto in flagranza di sei persone, di cui tre con precedenti per associazione mafiosa, relativamente all'interramento di rifiuti pericolosi nell'agro di Castelvolturno, sempre nei pressi di Caserta, provenienti da un centro di stoccaggio in apparenza in regola con la normativa del settore; la terza vicenda investigativa riguarda la discarica di Sant'Angelo in Formis, ancora nei pressi di Caserta, che costituisce un esempio di gestione continuata di una cava senza le prescritte autorizzazioni. Si tratta di uno smaltimento di rifiuti pericolosi e di rifiuti solidi urbani che si concretizza in un'area a pochi metri dal fiume Volturno, un'attività quindi che sfrutta in toto una determinata porzione di territorio, naturalmente sotto il controllo delle organizzazioni criminali.

Massimo SCALIA, presidente, riferendosi alla terza vicenda investigativa citata dal dottor Ceglie, ricorda che tale fatto ha dato origine al termine, poi utilizzato in generale, di «ecomafia».
Invita il dottor Ceglie a fornire informazioni precise sulle caratteristiche del cosiddetto «villaggio Coppola».

Donato CEGLIE espone brevemente i fatti «dolorosi» che hanno portato alla costruzione del «villaggio Coppola» sul litorale domizio-flegreo, precisando che tale area in estate viene occupata per ragioni turistiche da circa centomila persone e costituisce la più imponente occupazione abusiva di territori facenti parte del demanio dello Stato, cui si aggiunge una clamorosa mancanza di controllo da parte delle istituzioni preposte, peraltro con grave danno per le finanze statali.


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Ringrazia la Commissione per aver dimostrato grande sensibilità nei confronti dell'azione della magistratura, che ha permesso nella scorsa e nell'attuale legislatura di pervenire a risultati concreti, ponendo le premesse in particolare per iniziare le demolizioni di edifici costruiti sulla base di normative inesistenti.
Ricorda che in materia si è arrivati a circa duecento procedimenti penali, come se si trattasse di un «mostro» talmente vorace da determinare il progressivo sviluppo di una vera e propria città abusiva, poi sequestrata; nel periodo dal 1970 al 1995 hanno agito privati cittadini che hanno creato fra l'altro veri e propri porti abusivi su aree del demanio statale, per lo più gestendo direttamente tutti gli aspetti amministrativi ed economici, compresa la riscossione dei noli per l'attracco dei natanti.
Deve anche affermare che, a partire dal 1997, lo Stato e le istituzioni hanno cercato di recuperare il terreno perduto: saranno in particolare demoliti fra poche settimane alcuni edifici particolarmente «offensivi» sotto il profilo paesaggistico, come ad esempio le otto torri alte ognuna quattordici piani ed altri edifici costruiti praticamente in prossimità del mare; è stato poi valutato che altri manufatti potranno non essere demoliti, ma utilizzati per testimoniare ed affermare la presenza dello Stato, ad esempio per essere occupati da uffici destinati alle forze di polizia.
Sottolinea inoltre che i vari procedimenti pendenti sono stati analizzati anche sotto il profilo della responsabilità dei pubblici ufficiali, nonché di quei notai che hanno perfezionato atti di compravendita su beni demaniali.

Lucio MARENGO sottolinea con forza che, nella vicenda in questione, sono risultati completamente carenti i controlli degli enti locali e delle istituzioni preposte alla valutazione delle problematiche ambientali.
(La Commissione delibera di procedere in seduta segreta. I lavori procedono in seduta segreta. Indi riprendono in seduta pubblica).

Massimo SCALIA, presidente, ringrazia il dottor Ceglie e lo congeda, invitandolo a far pervenire gli aggiornamenti che si renderanno opportuni.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Massimo SCALIA, presidente, avverte che la Commissione tornerà a riunirsi domani, giovedì 23 marzo 2000, alle ore 13.30, per iniziare l'esame di una proposta di documento sui traffici transfrontalieri di rifiuti, nonché per proseguire l'esame di una proposta di documento sugli assetti societari degli operatori del ciclo dei rifiuti.

La seduta termina alle 15.20.

N.B.: Il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.