CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Giovedì 2 marzo 2000


Sulla pubblicità dei lavori ... 92

Audizione di Antonio Laronga, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Lucera ... 92

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Gruppo di lavoro sulle problematiche concernenti i traffici illeciti nazionali ed internazionali in relazione allo smaltimento delle diverse tipologie di rifiuti (coordinatore: Presidente Massimo Scalia) ... 94


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di giovedì 2 marzo 2000


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Giovedì 2 marzo 2000. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta comincia alle 13.50.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

Massimo SCALIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Audizione di Antonio Laronga, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Lucera.

Massimo SCALIA, presidente invita il dottor Laronga a prendere la parola, per fornire notizie sulle attività della società «Industria ambientale organizzata», con sede operativa a Troia nei pressi di Foggia.

Antonio LARONGA, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Lucera, ricorda che la società IAO possiede fra l'altro capannoni e piazzali adibiti a deposito di rifiuti riutilizzabili, nonché un impianto di frantumazione di materiale proveniente dalla demolizione edile.
L'azienda si occupa in particolare del ritiro di vari tipi di rifiuti, fanghi, ceneri di combustione ed altri residui di lavorazioni industriali, a partire dal 29 agosto 1997, data in cui è stata comunicata alla provincia di Foggia la denuncia di esercizio dell'attività di recupero: amministratore era il signor Fantini, poi sostituito nel giugno 1998 da un consiglio di amministrazione presieduto dall'amministratore delegato De Munari.
Precisata la ripartizione del capitale sociale fra diversi soci, si sofferma sull'attività svolta, che consiste nello stoccaggio e nel trattamento di rifiuti speciali e


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pericolosi provenienti da insediamenti produttivi, in prevalenza industriali. Per le attività svolte la società IAO non ha potuto avvalersi delle procedure semplificate previste dall'articolo 33 del decreto legislativo n. 22 del 1997, ma si è dovuta munire delle autorizzazioni prescritte dagli articoli 27 e 28 dello stesso decreto.
Nel corso delle indagini è stata acquisita una notevole documentazione, ancora in esame, che parrebbe far ipotizzare un commercio illecito di rifiuti: l'intero complesso aziendale è sottoposto a sequestro preventivo, confermato dal tribunale del riesame.
Fa presente che per altre due società del gruppo Fantini sono state accertate violazioni penalmente rilevanti alla normativa introdotta dal «decreto Ronchi»: si tratta delle società Celam e Saba, operative nell'area di Lucera in provincia di Foggia. Mentre la società Celam ha riutilizzato nel ciclo produttivo rifiuti classificati pericolosi, la società Saba ha riutilizzato notevoli quantità di rifiuti per la realizzazione di una rampa di accesso veicolare ad una cava di argilla.

Massimo SCALIA, presidente, intende conoscere se i predetti rifiuti provenienti da territori esterni alla regione Puglia costituiscano un ulteriore elemento penalmente rilevante preso in esame dall'autorità giudiziaria.
Ricordato che i rifiuti trattati dalla società IAO non erano di tipologia differenziata o facilmente classificabili, chiede maggiori notizie sui materiali rinvenuti all'interno dei capannoni e sui piazzali.

Antonio LARONGA risponde dettagliatamente, precisando in particolare che il traffico di rifiuti provenienti da aree extraregionali è stato valutato attentamente nel corso delle indagini finora effettuate e che nei capannoni della società IAO è stato rinvenuto unicamente un impianto di frantumazione di rifiuti provenienti dall'attività edile. Non solo i capannoni, ma anche le aree all'aperto sono occupate soltanto da rifiuti, come è stato rilevato in primo luogo dai controlli svolti dall'amministrazione provinciale di Foggia ai sensi dell'articolo 33 del « decreto Ronchi». A tale proposito, precisa che le ispezioni effettuate dalla provincia sono state compiute nella prima metà del 1999 e che denunzie sono pervenute anche dalle aziende sanitarie locali e da altri organismi deputati ai controlli.

Massimo SCALIA, presidente, ricorda che il prossimo 7 marzo si terrà a Bari il seminario pubblico, organizzato dalla Commissione, dedicato all'esame delle problematiche connesse al funzionamento ed all'efficacia dell'istituto del commissariamento nella gestione dell'emergenza relativa ai rifiuti: essendo il dottor Laronga sostituto procuratore in una delle province pugliesi, gli chiede di esprimere considerazioni sul predetto istituto, anche tenendo conto delle difficoltà rinvenibili nella provincia di Foggia nel settore dello smaltimento.

Antonio LARONGA svolge diffuse considerazioni, sottolineando che nell'area foggiana non è finora emersa una sufficiente sensibilità in ordine alle problematiche connesse al ciclo dei rifiuti. Lo stato di illegalità e la violazione delle norme permangono e si registrano ancora diversi versamenti di rifiuti di natura abusiva.
Si sofferma anche sulle attività svolte in passato dagli attuali responsabili delle società di cui si è fatto prima cenno, in particolare dai signori Francesco Paolo Fantini e Giuseppe De Munari.

Massimo SCALIA, presidente, ringrazia il dottor Laronga e lo congeda, osservando che molte delle indicazioni contenute nella relazione sulla Puglia approvata dalla Commissione il 17 novembre 1998 non hanno avuto sèguito, probabilmente a causa della scarsa incisività mostrata in alcuni casi dagli organismi di controllo, che non sono intervenuti in maniera adeguata. La Commissione si adopererà affinché ciò non accada in futuro.


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COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Massimo SCALIA, presidente, comunica che il resoconto stenografico dei lavori del seminario, svoltosi a Napoli il 18 febbraio scorso, sull'istituto del commissariamento per l'emergenza rifiuti sarà pubblicato in allegato al resoconto stenografico della seduta odierna. Comunica altresì che è pervenuta da parte del deputato Collavini la sollecitazione ad effettuare alcuni sopralluoghi relativi al ciclo dei rifiuti nella regione Friuli-Venezia Giulia: tale richiesta sarà esaminata nella prossima riunione dell'Ufficio di Presidenza.
Avverte infine che la Commissione tornerà a riunirsi giovedì prossimo, 9 marzo 2000, alle ore 14, per iniziare l'esame della proposta di documento sulle interconnessioni societarie nel ciclo dei rifiuti.

La seduta termina alle 15.

N.B.: il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.

Giovedì 2 marzo 2000.

Gruppo di lavoro sulle problematiche concernenti i traffici illeciti nazionali ed internazionali in relazione allo smaltimento delle diverse tipologie di rifiuti (coordinatore: Presidente Massimo Scalia).

Il gruppo di lavoro si è riunito dalle 13.20 alle 13.50.