CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse |
SOMMARIO
Mercoledì 1° marzo 2000
Sulla pubblicità dei lavori
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Audizione di Mario Raspini, dirigente tecnico per il materiale rotabile delle Ferrovie dello Stato, e di Elio Munafò, dirigente medico delle Ferrovie dello Stato
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Gruppo di lavoro sulle problematiche concernenti i traffici illeciti nazionali ed internazionali in relazione allo smaltimento delle diverse tipologie di rifiuti (coordinatore: Presidente Massimo Scalia)
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Mercoledì 1o marzo 2000. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.
La seduta comincia alle 13.45.
(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).
Sulla pubblicità dei lavori.
Massimo SCALIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.
Audizione di Mario Raspini, dirigente tecnico per il materiale rotabile delle Ferrovie dello Stato, e di Elio Munafò, dirigente medico delle Ferrovie dello Stato.
Massimo SCALIA, presidente, introduce gli ospiti e ricorda che la loro audizione s'inquadra nell'indagine che la Commissione sta conducendo sull'amianto.
Mario RASPINI, dirigente tecnico per il materiale rotabile delle Ferrovie dello Stato, espone che le Ferrovie dello Stato hanno in atto due linee di intervento complementari per ridurre i rischi da amianto: il piano degli interventi manutentivi e il piano dei controlli.
Massimo SCALIA, presidente, nell'osservare che il dottor Raspini ha depositato presso la Commissione delle schede con
dei pittogrammi, chiede se tali pittogrammi siano da identificarsi con la mappatura.
Mario RASPINI risponde che in realtà le mappature sono uno strumento più analitico.
Massimo SCALIA, presidente, premesso che gli risulta che soltanto la discarica 2C di Vasto sia abilitata allo smaltimento dei rifiuti di amianto, chiede dove essi vengano smaltiti.
Mario RASPINI fa presente che parte del materiale è esportato in Germania.
Massimo SCALIA, presidente, chiede se parte del materiale risulti portato ad Alcamo, per poi essere smaltito nella discarica Andolina.
Mario RASPINI precisa che le ferrovie emettono il mandato di pagamento in favore degli appaltatori dei servizi di smaltimento soltanto dietro l'idonea certificazione che costoro si siano serviti di ditte autorizzate al trasporto e che il materiale sia stato lecitamente smaltito.
Massimo SCALIA, presidente, lo prega di far pervenire alla Commissione una nota su quanto risulta alle ferrovie circa il sito di Alcamo e domanda quale sia la vita media dei rotabili.
Mario RASPINI risponde che, tranne per alcune locomotive, la vita media dei rotabili è di 25 o 30 anni.
Elio MUNAFÒ, dirigente medico delle Ferrovie dello Stato, ricorda che a partire dal 1995 fino al giugno 1999 sono state effettuate indagini per rinvenire le fibre di amianto presenti sui treni e sulle navi delle ferrovie dello Stato e nei luoghi dove vengono depositati i vagoni in attesa che venga effettuata la decoibentazione.
particolare, precisa che il numero dei rotabili ammonta a 790 mentre quello dei campionamenti arriva a circa 2100. Nella quasi totalità dei casi si è riscontrata una concentrazione nell'aria inferiore alle due fibre per litro, che costituisce il valore limite previsto dal decreto ministeriale del settembre 1994 per la restituibilità di ambienti dopo la bonifica. Solo su tre campioni sono state riscontrate concentrazioni superiori: si tratta di un locomotore e di due carrozze, che sono stati fermati, verificati e rimessi in circolazione dopo un ulteriore controllo ambientale con esito favorevole.
Massimo SCALIA, presidente, chiede notizie sui livelli di concentrazione del fondo naturale.
Elio MUNAFÒ risponde dettagliatamente, soffermandosi anche sui lavori svolti dal comitato scientifico sanitario, composto da rappresentanti di diversi organismi di studio e ricerca, che ha rilevato i livelli di fondo nell'atmosfera di alcuni centri abitati compresi fra 0,5 e 5 fibre per litro.
Giovanni IULIANO (DS-U) chiede maggiori specificazioni sulle ditte che hanno effettuato lavori con le FS per procedere alle attività di decoibentazione, nonché sulle caratteristiche dei contratti ad esse relativi.
Pierluigi COPERCINI (LNIP) chiede quale sia la partecipazione dell'azienda ferroviaria nella gestione delle ditte che procedono ai lavori di decoibentazione e quali siano i materiali sostitutivi dei manufatti di amianto presenti nel parco rotabile.
Massimo SCALIA, presidente, ritiene che il settore dello smaltimento sia molto delicato: chiede maggiori delucidazioni sulle modalità utilizzate, nonché se venga scaricato tal quale o dopo un adeguato trattamento.
La Commissione è preoccupata per il corretto svolgimento delle varie fasi dello smaltimento ed intende sollecitare gli organismi competenti ad effettuare controlli sul complesso delle attività, soprattutto tenendo conto del momento finale costituito dal versamento nella discarica.
Mario RASPINI risponde dettagliatamente, soffermandosi in particolare sulle ditte che svolgono i lavori di decoibentazione, sui cantieri che procedono alle demolizioni del materiale rotabile, sulle caratteristiche dei materiali sostitutivi dell'amianto, nonché sui siti di smaltimento: precisa, a tale proposito, che l'amianto viene smaltito tal quale.
Massimo SCALIA, presidente, ringrazia gli intervenuti e li congeda, invitandoli a far pervenire la documentazione preannunziata nel corso della seduta ed ogni altra che si renderà disponibile in materia.
Massimo SCALIA, presidente, avverte che la Commissione tornerà a riunirsi
domani, giovedì 2 marzo 2000, alle ore 13.30, per ascoltare il sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Lucera, dottor Antonio Laronga.
La seduta termina alle 15.
N.B.: il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.
Mercoledì 1o marzo 2000.
Gruppo di lavoro sulle problematiche concernenti i traffici illeciti nazionali ed internazionali in relazione allo smaltimento delle diverse tipologie di rifiuti (coordinatore: Presidente Massimo Scalia).
Il gruppo di lavoro si è riunito dalle 13 alle 13.45.
Questi due piani di azione interessano tutti i rotabili in dotazione alle ferrovie, vale a dire sia quelli le cui casse sono spruzzate con amianto, sia quelli che portano componenti contenenti amianto.
Quanto al piano dei controlli, esso è sviluppato attraverso quattro modalità: una mappatura dei vagoni, verifiche visive trimestrali sul totale di questi ultimi, un controllo strumentale statistico ed un controllo visivo dopo lo smontaggio del materiale sospetto indicato dalla mappatura.
Quanto alle verifiche visive trimestrali, espone che esse sono tese a controllare l'integrità delle parti che costituiscono barriera e confinamento della coibentazione in amianto friabile. Circa il controllo strumentale statistico, illustra che le ferrovie hanno effettuato monitoraggi mediante corse prova su un centinaio di rotabili; quanto infine al controllo visivo successivo agli smontaggi, spiega che si tratta del modo per verificare periodicamente l'attendibilità della mappatura.
Osserva che il piano dei controlli prevede anche il censimento dei rotabili ferroviari accantonati in attesa di bonifica e un'analisi del rischio.
Afferma che il risultato delle esposte campagne di controllo, effettuate anche per conformarsi al decreto ministeriale 26 ottobre 1995, può ritenersi soddisfacente, tanto in relazione al modesto pericolo riscontrato, quanto all'arricchimento del quadro informativo di cui oggi è possibile disporre. In particolare illustra come siano state sottoposte a verifica trimestrale 4.688 unità rotabili.
Venendo al piano degli interventi manutentivi, illustra come fin dal 1980 le ferrovie hanno vietato l'uso dell'amianto come isolante termoacustico e come nel corso degli anni ottanta, fino al 1989 - anno in cui vennero introdotte specifiche procedure di collaudo - i provvedimenti di intervento hanno acquisito una maggiore organicità, tanto che essi sono stati presi a riferimento dal predetto decreto ministeriale dell'ottobre 1995.
Il piano degli interventi manutentivi prevede anche che un'apposita commissione mista, cui partecipano rappresentanti dell'ENEA e professionisti esterni, valuti l'idoneità dei soggetti affidatari del lavoro di manutenzione e bonifica.
Le problematiche presenti nelle FS sono state fatte presenti nel corso del convegno nazionale sull'amianto del 1999, in cui sono stati peraltro evidenziati i rapporti intrattenuti con diversi organismi pubblici quali l'Istituto superiore di sanità, l'ISPESL, le agenzie regionali di protezione dell'ambiente nonché alcune università, in specie quelle di Torino, Milano e Roma.
Sono quindi soltanto alcuni anni che è disponibile una serie di dati sui rotabili e sui campionamenti, nonché i risultati complessivi delle indagini effettuate: in
Fa in seguito presenti le attività di controllo svolte sui traghetti FS in rotta per la Sardegna, sottolineando che i risultati dei campionamenti appaiono rassicuranti, con una concentrazione inferiore ad una fibra per litro nei locali destinati ai passeggeri ed alla ristorazione.
Chiede anche se l'azienda abbia definito un piano per la destinazione finale dei materiali provenienti dai rifiuti di amianto.
Intende poi conoscere il contenuto delle verifiche svolte dalle FS sul materiale non più utilizzato, nonché quali siano le ditte che effettuano le demolizione del materiale rotabile e quali le garanzie che i rifiuti vengano situati nelle discariche autorizzate.
Svolge altresì una serie di considerazioni sui siti di accantonamento contenenti materiali di amianto, domandando le motivazioni della loro notevole dispersione sul territorio nazionale.