CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Mercoledì 2 febbraio 2000


UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Sulla pubblicità dei lavori ... 107

Audizione di Gianni Squitieri, presidente dell'Osservatorio nazionale sui rifiuti ... 107

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di mercoledì 2 febbraio 2000


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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 2 febbraio 2000.

L'Ufficio di Presidenza si è riunito dalle 13.40 alle 13.50.

Mercoledì 2 febbraio 2000. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta comincia alle 13.50.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

Massimo SCALIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Audizione di Gianni Squitieri, presidente dell'Osservatorio nazionale sui rifiuti.

Massimo SCALIA, presidente, invita il dottor Squitieri a prendere la parola sulla situazione riguardante la costituzione del consorzio obbligatorio per gli oli vegetali, di cui sono state affrontate alcune problematiche nella seduta del 20 gennaio scorso, nella quale sono stati ascoltati, fra l'altro, i rappresentanti del CONOE e del CONOGE.

Gianni SQUITIERI, presidente dell'Osservatorio nazionale sui rifiuti, ricorda che l'articolo 47 del «decreto Ronchi» non ha ancora avuto attuazione, in particolare per una divergenza di opinioni dei soggetti destinatari. Dopo l'emanazione dello schema di statuto nel luglio 1998 da parte dei Ministeri dell'ambiente e dell'industria si sono costituiti due consorzi, il CONOE ed il CONOGE, che hanno instaurato un lungo contenzioso cui è conseguita una situazione di stallo ancora presente, con conseguenze negative per l'intero settore.
Poiché la normativa individua un unico consorzio cui devono essere obbligatoriamente


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conferiti oli, nonché grassi vegetali ed animali esausti, l'incertezza del soggetto legittimato ad operare crea confusione sia per l'adesione da parte degli operatori che per il conferimento dei materiali.
Sia i Ministeri dell'ambiente e dell'industria che l'Osservatorio nazionale sui rifiuti hanno esperito tutte le possibili iniziative per conciliare le rispettive posizioni: l'Osservatorio, in particolare, ha istituito nel gennaio 1999 un tavolo per le trattative fra le due parti, nel corso del quale è apparsa una possibile soluzione, cui però non è conseguito un accordo. Ricorda anche che l'Osservatorio ha fornito la sua assistenza tecnica in sede parlamentare nel corso degli incontri svoltisi con il CONOE ed il CONOGE a seguito dell'iniziativa del deputato Gerardini, conclusisi però senza un risultato positivo.
Precisa che è stata prospettata l'ipotesi di una confluenza del CONOGE nel CONOE e dell'attribuzione della presidenza al CONOGE nell'ambito di una definizione delle cariche sociali che permetta la partecipazione di tutti gli operatori interessati; sono tuttavia da risolvere altre questioni, quali la valutazione delle spese pregresse operate dal CONOE e la designazione degli organi societari sulla base dell'effettiva rappresentatività. Un'altra problematica riguarda l'onere del funzionamento del futuro consorzio, che la normativa sembra addossare soprattutto ai produttori ed importatori di oli e grassi vegetali-animali per uso alimentare destinati al mercato interno.

Massimo SCALIA, presidente, chiede di specificare maggiormente le motivazioni che hanno impedito di giungere all'accordo fra il CONOE ed il CONOGE.

Gianni SQUITIERI risponde dettagliatamente, precisando che l'Osservatorio non ha rilevato nel corso degli incontri sostanziali differenziazioni delle diverse posizioni. Osserva che da parte dei Ministeri è stato ipotizzato un intervento volto ad evitare una perpetuazione del conflitto esistente fra i due consorzi: in particolare, sarebbe possibile un intervento finalizzato alla convocazione dell'assemblea costitutiva del consorzio.

Massimo SCALIA, presidente, domanda se esistano altre strade percorribili oltre a quella testé citata.

Gianni SQUITIERI ritiene che tutti i tentativi possibili per giungere all'accordo siano stati esperiti.

Giuseppe SPECCHIA (AN), soffermandosi sulle informazioni e sui dati emersi nel corso della seduta del 20 gennaio scorso, rileva che è emerso in quella sede l'adempimento da parte del CONOE di tutte le procedure necessarie in attesa del riconoscimento ministeriale e che la nascita del CONOGE ha avuto come obiettivo una sorta di «delegittimazione» dell'altro organismo.
Chiede quali siano le valutazioni dei Ministeri dell'ambiente e dell'industria sull'iter procedurale seguito dai due consorzi e quali siano le ragioni della mancata iniziativa dei due Ministeri fino ad oggi.

Gianni SQUITIERI risponde diffusamente, sottolineando che i due Ministeri sono intervenuti laddove si sono creati ostacoli per l'avvio dei consorzi previsti, sia quelli volontari che quelli obbligatori: mentre l'iter per la costituzione dei consorzi volontari si è svolto senza intralci, le difficoltà - come detto in precedenza - sono sorte nel corso dell'iter procedurale seguito dal CONOE per il riconoscimento, in cui è avvenuta la costituzione anche del CONOGE. Da parte istituzionale è stato in ogni momento esperito il tentativo di pervenire ad una soluzione unitaria non essendovi - lo ribadisce -ostacoli sostanziali; il medesimo scopo è stato perseguito dal deputato Gerardini, relatore del progetto di legge n. 6316, nell'ambito della Commissione ambiente della Camera.

Massimo SCALIA, presidente, ringrazia il dottor Squitieri per le notizie fornite ed


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auspica una sollecita costituzione del consorzio obbligatorio degli oli vegetali.
Riguardo ad altre problematiche connesse all'attività dell'Osservatorio nazionale sui rifiuti, rileva che la Commissione intende approfondire le tematiche riguardanti i rifiuti speciali e quelle legate all'uso dell'amianto; essendo molte le conseguenze negative sorte dallo smaltimento dei rifiuti speciali, invita l'Osservatorio ad esercitare un totale impegno in materia, anche perché non sono disponibili finora dati complessivi che diano un quadro d'insieme del grave pericolo esistente per la salvaguardia dell'ambiente e per la salute della popolazione. È in ogni caso urgente un intervento ad ogni livello istituzionale perché si prenda definitivamente coscienza della delicata situazione attuale.

Gianni SQUITIERI assicura la Commissione che la materia dello smaltimento dei rifiuti speciali è all'attenzione degli organi ministeriali: in particolare, ricorda che l'Osservatorio nazionale sui rifiuti e l'Agenzia nazionale per la protezione dell'ambiente hanno nei mesi scorsi fissato alcune priorità di intervento e che nei prossimi giorni sarà sottoscritta un'apposita convenzione in materia. In sede di discussione del «Ronchi quater» sono in fase di individuazione gli strumenti normativi per ovviare ai problemi più urgenti, nonché i possibili incentivi e gli accordi di programma.

Massimo SCALIA, presidente, dimostra soddisfazione per quanto testé esposto ed invita il dottor Squitieri a far conoscere sollecitamente alla Commissione le problematiche affrontate nel corso dei lavori congiunti dell'Osservatorio e dell'ANPA.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Massimo SCALIA, presidente, avverte che la Commissione tornerà a riunirsi domani, giovedì 3 febbraio 2000, alle ore 13.30, per procedere all'elezione di un Segretario di Presidenza e per ascoltare i rappresentanti della commissione di studio del CNR sull'amianto.

La seduta termina alle 14.40.

N.B.: il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.