CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse |
SOMMARIO
Mercoledì 1° dicembre 1999
Sulla pubblicità dei lavori
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Audizione di Maria Rosa Vittadini, direttore generale della valutazione dell'impatto ambientale presso il Ministero dell'ambiente
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Mercoledì 1o dicembre 1999. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.
La seduta comincia alle 13.30.
(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).
Sulla pubblicità dei lavori.
Massimo SCALIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.
Audizione di Maria Rosa Vittadini, direttore generale della valutazione dell'impatto ambientale presso il Ministero dell'ambiente.
Massimo SCALIA, presidente, ricorda che nella seduta odierna la dottoressa Vittadini potrà far conoscere le problematiche connesse al trasporto di merci e rifiuti pericolosi sia su strada che su ferrovia, anche in relazione alle notizie ed ai dati forniti dal dottor Bussolo, responsabile del settore cargo delle ferrovie dello Stato, nell'audizione del 24 novembre scorso: in quell'occasione ci si è soffermati ampiamente sulla necessità di rendere competitiva la via ferroviaria con quella stradale.
Maria Rosa VITTADINI, direttore generale della valutazione dell'impatto ambientale presso il Ministero dell'ambiente, dopo aver rilevato che il trasporto per via ferroviaria costituisce un mezzo più vantaggioso di quello stradale sotto il profilo ambientale, in particolare per una riduzione dell'inquinamento e del rumore complessivo, si sofferma sul ruolo che le ferrovie potrebbero avere in materia nel prossimo futuro.
Massimo SCALIA, presidente, auspica che le ferrovie dello Stato assicurino in tempi brevi un sistema di trasporto garantito per far pervenire il materiale proveniente dai rifiuti nei luoghi addetti al recupero.
Maria Rosa VITTADINI ritiene che le ferrovie dello Stato debbano essere sollecitate specificamente nella direzione testé auspicata.
Massimo SCALIA, presidente, ritiene che, nel momento dell'istituzione delle aree di stoccaggio, i tempi per il recupero dei materiali pericolosi debbano essere il più possibile brevi, al fine di evitare possibili incidenti.
Maria Rosa VITTADINI ribadisce alcune valutazioni sull'emanando regolamento volto a regolare l'attività delle imprese esercenti il trasporto ferroviario di rifiuti, osservando in particolare che appare necessaria una semplificazione della procedura complessiva. Ricorda anche che gli impianti capaci di utilizzare il combustibile derivato dai rifiuti sono relativamente pochi e che quindi le ferrovie dello Stato, in tale settore del trasporto, possono svolgere un ruolo rilevante.
Massimo SCALIA, presidente, chiede di conoscere i quantitativi globali del combustibile derivato dai rifiuti solidi urbani e se, in tale contesto, il Ministero dell'ambiente abbia promosso studi specifici per il raccordo tra i piani regionali e provinciali di smaltimento dei rifiuti e la programmazione a livello nazionale.
Maria Rosa VITTADINI, risponde ai quesiti formulati. Premesso che ogni decisione in materia sarà concertata con le amministrazioni regionali, esprime alcune valutazioni sul trasporto dei rifiuti speciali, osservando in particolare che un quadro aggiornato, ma ancora largamente incompleto, è compreso nel primo rapporto sui rifiuti speciali, in via di pubblicazione, predisposto dall'ANPA: in esso si parla di una stima di circa 61 milioni di tonnellate annue, di cui 56 milioni di rifiuti non pericolosi, 4 milioni di rifiuti sicuramente pericolosi ed oltre un milione di incerta classificazione per quanto riguarda la pericolosità. Pochissimo si conosce della modalità di trasporto di questi rifiuti.
selezionata dei materiali pericolosi, vincoli assai precisi; elenca dettagliatamente tali vincoli, con la specificazione che in Germania, a partire da determinati quantitativi, le merci pericolose devono essere rinviate alla ferrovia oppure alla navigazione interna, escludendo il trasporto su strada.
Giovanni IULIANO (DS-U) intende conoscere i dati sul trasporto dei rifiuti ospedalieri e le caratteristiche dell'utilizzo del rilevamento satellitare GPS per individuare la posizione dei veicoli che trasportano materiali pericolosi.
Maria Rosa VITTADINI risponde specificamente, rilevando in particolare che il trasporto dei rifiuti ospedalieri per ferrovia è percentualmente maggiore rispetto a quello su strada, in relazione ad altri tipi di rifiuti, e che l'applicazione del sistema di rilevamento satellitare GPS al controllo del traffico della galleria del Frejùs ha dato risultati assai positivi.
Massimo SCALIA, presidente, si dichiara innanzitutto favorevole all'aumento della percentuale del trasporto dei rifiuti per via ferroviaria, osservando che rimane molto da fare sul versante dei controlli; si sofferma poi sul livello insufficiente di sicurezza dello scalo ferroviario di Santa Palomba, nei pressi di Roma, in cui si sono verificati gravi episodi culminati con la morte di un addetto alla vigilanza.
Maria Rosa VITTADINI ritiene che, essendo attualmente le ferrovie dello Stato in una fase di profonda trasformazione organizzativa e strutturale, debbano essere predisposte le condizioni per una maggiore attenzione nei riguardi dell'ambiente: in ogni caso, osserva che l'esistenza di scali ferroviari in cui si registrano situazioni di illegalità costituisce un esempio di inefficienza dell'ente gestore.
Massimo SCALIA, presidente, ringrazia la dottoressa Vittadini e la congeda, invitandola a far pervenire alla Commissione la documentazione che si renderà disponibile in materia.
Massimo SCALIA, presidente, avverte che la Commissione tornerà a riunirsi domani, giovedì 2 dicembre 1999, alle ore 13.30, per proseguire l'esame della relazione sulla Lombardia e per ascoltare il dottor Reale, presidente del comitato di supporto alla gestione commissariale per i rifiuti solidi urbani in Calabria.
La seduta termina alle 14.40.
N.B.: Il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.
Esprime poi alcune valutazioni sulle caratteristiche del mercato dei rifiuti, osservando che, anche a causa della conformazione del territorio nazionale, la gestione dei rifiuti solidi urbani non presenta connotazioni tali da avere un valido supporto nell'utilizzo della via ferroviaria.
Si sofferma poi sulle attività svolte dal Ministero dell'ambiente, in particolare riguardo agli accordi di programma con alcuni consorzi per lo smaltimento dei materiali: tra essi, si riferisce a quello in fieri con l'ANIE, che prevede un'organizzazione per piattaforme di trattamento di oltre due milioni e mezzo di pezzi relativi ai cosiddetti elettrodomestici «bianchi», ai quali vanno aggiunti computers, televisori e condizionatori. Essendo le piattaforme altamente tecnologiche ed in numero limitato, si pone il problema della loro localizzazione in modo da poter essere alimentate con servizi di trasporto ferroviario: è quindi necessario predisporre strutture per la raccolta ed il conferimento in connessione con le ferrovie in un quadro di organizzazione intermodale del trasporto.
In tale quadro, oltre all'opportunità di procedere in futuro ad un adeguamento normativo in materia, si pone la necessità che il Ministero dell'ambiente perfezioni il regolamento che mette in condizione l'azienda ferroviaria di iscriversi all'Albo nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti: fa conoscere alcuni elementi della bozza del regolamento finora predisposta. Riguardo poi ai rifiuti pericolosi, rileva che emergono notevoli problemi di omogeneizzazione della classificazione in vista del trasporto su ferrovia.
Dei 4 milioni di rifiuti certamente pericolosi le ferrovie trasportano circa 39 mila tonnellate annue, una percentuale quindi assai bassa: si tratta per lo più di rifiuti contenenti mercurio, rifiuti sanitari e fondi di distilleria.
Riguardo al trasporto su strada, cita i dati emersi da una ricerca dell'ISPRA del 1988-1989, da cui emergono dati assai preoccupanti: in particolare, ricorda che circa il sessanta per cento degli incidenti è dovuto all'instabilità del veicolo trasportatore di materiali pericolosi. Emerge quindi con forza la necessità di aumentare i controlli sulle strade, anche perfezionando la normativa esistente, ad esempio ispirandosi alla legislazione tedesca che impone, per il trasporto di una parte
Auspica, anche sulla scorta dei dati acquisiti dal Ministero dell'ambiente e dalla Commissione, che in futuro sia perfezionato il trasporto combinato fra la strada, la ferrovia e la via marittima.