CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Mercoledì 24 novembre 1999


Sulla pubblicità dei lavori ... 179

Audizione di Maurizio Bussolo, responsabile del settore cargo delle ferrovie dello Stato ... 179

Comunicazioni del Presidente ... 181


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di mercoledì 24 novembre 1999


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Mercoledì 24 novembre 1999. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta comincia alle 13.30.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

Massimo SCALIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Audizione di Maurizio Bussolo, responsabile del settore cargo delle ferrovie dello Stato.

Massimo SCALIA, presidente, avverte che il direttore generale del Ministero dell'ambiente, Maria Rosa Vittadini, non è presente all'odierna seduta per un improvviso impedimento: potrà essere ascoltata in altra data.
Invita il dottor Bussolo a prendere la parola, in particolare sulle problematiche attinenti al trasporto per ferrovia delle merci e dei rifiuti pericolosi, chiedendo se i programmi futuri in materia saranno redatti sulla base dell'esperienza inglese o di quella tedesca.

Maurizio BUSSOLO, responsabile del settore cargo delle ferrovie dello Stato, rileva innanzitutto che in Italia soltanto il cinque per cento del totale delle merci pericolose viene trasportato per via ferroviaria: tale percentuale si situa ben al di sotto della media registrata negli altri Paesi europei.
Facendo riferimento alle esperienze in materia in Germania e nel Regno Unito, precisa che il sistema di trasporto di riferimento è stato quello tedesco: peraltro, all'inizio del corrente anno, in tale Paese è stata approvata una legge che stabilisce l'obbligatorietà di ricorrere al trasporto ferroviario per i traffici di merci pericolose che superano il raggio di percorrenza di duecento chilometri. Si tratta, quindi, di un segnale concreto che potrà essere valido per altri Paesi comunitari.
Si sofferma poi sull'attività dei gruppi di lavoro istituiti fra le ferrovie, il Ministero dei trasporti e le associazioni degli autotrasportatori, per esaminare le problematiche


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relative al trasporto delle merci pericolose, prevedendo anche un'articolazione temporale sull'applicabilità delle decisioni da adottare: auspica che nel prossimo futuro sia varata una normativa in materia analoga a quella tedesca ed in particolare che vengano individuati i terminali di tali merci anche attraverso la collaborazione con la società Autostrade e l'ANAS. Prevede che entro il prossimo mese di dicembre sia possibile pervenire ad un accordo articolato nell'ambito dei predetti gruppi di lavoro.
Per quanto riguarda i rifiuti solidi urbani, soprattutto nelle città più grandi, espone brevemente le difficoltà presenti per lo smaltimento: auspica, in tale ambito, un futuro utilizzo anche della via ferroviaria, che al momento attuale non è possibile sotto il profilo normativo. Al fine di verificare la concreta fattibilità di iniziative in tal senso e per misurare il possibile ruolo del trasporto ferroviario, ricorda che di recente è stato attivato un tavolo di cooperazione fra le ferrovie, il CONAI, la Federambiente, l'ANPA, l'ENEA ed alcune aziende operanti nelle grandi città, con la partecipazione dell'Osservatorio nazionale sui rifiuti. Sono molti gli aspetti operativi e normativi che andranno osservati per pervenire alla definizione di progetti concreti: definisce strategica la possibilità di individuare siti disponibili per il riciclaggio in aree attrezzate per le ferrovie, essendo questa la condizione che può determinare un'effettiva convenienza del trasporto ferroviario come spina dorsale per risolvere i rilevanti problemi logistici.
Per quanto riguarda l'attività di ricerca, rileva che le ferrovie dello Stato stanno studiando nuove tecnologie, in particolare un originale tipo di compattatore dei rifiuti che sia amovibile: ricorda a tale proposito che, in collaborazione con l'AMA di Roma, sono in corso esperimenti relativi allo smaltimento dei rifiuti per la discarica di Malagrotta.
Ritiene che in prospettiva, quando saranno realizzati gli impianti di trattamento dei rifiuti tal quali, per la maggior parte in progettazione o in costruzione, possa emergere il tema del trasporto e dell'organizzazione logistica del combustibile derivante dai rifiuti, che potrà trovare uno sbocco negli impianti di termodistruzione o presso le industrie, ad esempio i cementifici, che sono in grado di utilizzare questo materiale per il proprio fabbisogno energetico. In tale contesto, è opportuno incentivare la costruzione di impianti di medie o grandi dimensioni per favorire le economie di scala.

Pierluigi COPERCINI (LFNIP) si sofferma sulle problematiche connesse al funzionamento degli interporti, in particolare quelli di Ventimiglia e Domodossola, in relazione ai depositi di merci pericolose che in essi potrebbero essere situati, seguendo anche l'esperienza in merito di altri Paesi comunitari: ritiene che le difficoltà maggiori nascano, a tale proposito, dalle lungaggini burocratiche.
Chiede, per il trasporto di materiali pericolosi, quali siano i parametri di sicurezza delle ferrovie dello Stato, in particolare riguardo al transito nelle gallerie in concomitanza con i treni viaggiatori: sottolinea la necessità che siano al più presto approntate maggiori garanzie per i materiali trasportati e per il personale di esercizio.

Lucio MARENGO (AN) chiede, in relazione al trasporto di merci pericolose, quali siano le modalità dei controlli sui vagoni ferroviari.

Giovanni IULIANO (DS-U) intende conoscere se le ferrovie dello Stato si siano attivate nella fase di progettazione dei nuovi interporti per individuare le aree idonee al deposito delle merci pericolose.

Massimo SCALIA, presidente, condividendo le preoccupazioni ed il contenuto dei quesiti formulati dai commissari, chiede come sia trattato lo smaltimento delle traversine dei binari ferroviari.

Franco ASCIUTTI (FI) vuole conoscere il livello di tossicità delle traversine ferroviarie


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utilizzate in passato di cui si sta procedendo allo smaltimento.

Maurizio BUSSOLO risponde dettagliatamente alle domande formulate, svolgendo altresì una serie di considerazioni sulla necessità di varare una normativa facilmente accessibile da parte degli operatori, che valga a facilitare il ricorso al trasporto ferroviario anche nel settore dei rifiuti.
Precisa che dove è prevista la presenza della ferrovia e del trasporto su gomma le ferrovie dello Stato possono intervenire solo per la parte ad esse spettante: auspica una stretta collaborazione con il settore dell'autotrasporto, affinchè alle merci pericolose possano essere assicurati adeguati parametri di sicurezza, nella considerazione che gli investimenti in materia dovranno essere bilanciati per assicurare condizioni operative paritarie.
Esclude che vengano trasportati per via ferroviaria carichi sconosciuti di merci pericolose.

Massimo SCALIA, presidente, intende conoscere le caratteristiche dei dispositivi tecnici per il controllo dei vagoni ferroviari.

Maurizio BUSSOLO fa presente che le ferrovie si adeguano dettagliatamente alla normativa europea sul trasporto delle merci pericolose, che è assai rigida.

Pietro SPIRITO, direttore per il centro-Italia della divisione cargo FS, fornisce notizie e dati tecnici sul livello di tossicità delle traversine in legno in fase di smaltimento.

Massimo SCALIA, presidente, ringrazia gli intervenuti e li congeda, auspicando che le ferrovie dello Stato provvedano al più presto ad iscriversi all'Albo dei gestori di rifiuti pericolosi.

Comunicazioni del Presidente

Massimo SCALIA, presidente, avverte che la Commissione tornerà a riunirsi domani, giovedì 25 novembre 1999, alle ore 13.30, per proseguire l'esame della proposta di relazione sulla Lombardia.

La seduta termina alle 14.30.

N.B.: il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.