CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Mercoledì 30 giugno 1999


Sulla pubblicità dei lavori ... 301

Audizione del dottor Enrico Bobbio, presidente del Consorzio per il riciclaggio dei rifiuti di beni in polietilene - POLIECO - (ex articolo 48 del decreto legislativo n. 22 del 1997), del dottor Andrea Calisse, capo dell'ufficio legale del medesimo Consorzio e della dottoressa Mirella Galli, presidente dell'Associazione delle imprese di riciclaggio del polietilene ... 301


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di mercoledì 30 giugno 1999


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Mercoledì 30 giugno 1999. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA indi del Vicepresidente Giuseppe SPECCHIA.

La seduta comincia alle 13.35.
(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

Il deputato Massimo SCALIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Audizione del dottor Enrico Bobbio, presidente del Consorzio per il riciclaggio dei rifiuti di beni in polietilene - POLIECO - (ex articolo 48 del decreto legislativo n. 22 del 1997), del dottor Andrea Calisse, capo dell'ufficio legale del medesimo Consorzio e della dottoressa Mirella Galli, presidente dell'Associazione delle imprese di riciclaggio del polietilene.

Massimo SCALIA, presidente, dà la parola al dottor Enrico Bobbio.

Enrico BOBBIO, presidente del POLIECO, nel depositare due memorie in visione ai membri della Commissione, ricorda che il Consorzio di cui è presidente si è costituito sulla base dell'articolo 48 del «decreto Ronchi».
Dopo averne ricordato i soggetti che secondo tale decreto devono parteciparvi, espone che nei progetti del Consorzio vi sarebbe la raccolta di circa 48 miliardi annui di contributi da parte dei consorziati, che sarebbero destinati a finanziare l'attività di recupero e riciclaggio delle pellicole plastiche adoperate soprattutto nel settore agricolo. Espone altresì che, tuttavia, non tutti i soggetti destinatari dell'obbligo di consorziarsi hanno adempiuto e ciò determina una preoccupante falla per l'approvvigionamento finanziario consortile che - ovviamente - incide negativamente sul conseguimento delle finalità istituzionali dell'organismo e, in prospettiva, sulla sua stessa sopravvivenza.
Più in particolare afferma che si sottraggono pretestuosamente all'obbligo di


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consorziarsi i soggetti di cui all'articolo 48, comma 2, lettera a), i quali hanno anche promosso la creazione di un consorzio alternativo a quello obbligatorio.
Costoro hanno infatti impugnato innanzi al TAR del Lazio i provvedimenti amministrativi conseguenti all'articolo 48 del «decreto Ronchi», e in tale sede hanno anche contestato la legittimità costituzionale di tali disposizione. Osserva con disappunto che nel contenzioso il Ministero competente (attraverso l'Avvocatura dello Stato) non si è costituito.
Fa presente che nella situazione normativa poco chiara vi sono degli agricoltori che non conferiscono il loro materiale in polietilene nè al Consorzio obbligatorio nè a quello alternativo (la cui attività a suo avviso non è conforme al dettato legislativo), e pertanto vanno incontro alle sanzioni previste per l'accumulo non autorizzato di rifiuti.
In conclusione, auspica una sollecita modifica normativa che chiarisca in modo definitivo e inequivoco che il consorzio di cui all'articolo 48 del decreto legislativo n. 22 del 1997 è un consorzio obbligatorio e che altri consorzi nel settore non vi possano essere e invoca l'introduzione di una norma sanzionatoria, che attualmente manca, per le condotte inadempienti all'obbligo di consorziarsi.

(Presidenza del Vicepresidente Giuseppe Specchia).

Il senatore Giuseppe SPECCHIA, presidente, dà la parola ad Andrea Calisse.

Andrea CALISSE, capo dell'ufficio legale del POLIECO, ricollegandosi a quanto esposto dal dottor Bobbio, evidenzia innanzitutto che la ratio dell'articolo 48 del decreto legislativo n. 22 del 1997 è quella di instaurare nel ciclo produttivo delle materie plastiche un circolo virtuoso ecologico. Precisa però che - sebbene obbligatorio - il Consorzio è un consorzio di diritto privato non dotato di poteri autoritativi nei confronti di quei soggetti che volontariamente si sottraggono all'obbligo di consorziarsi.
Espone che l'argomento letterale - a suo avviso infondato, quantunque sostenuto anche in sede giudiziale - su cui i produttori di materia prima plastica non adempiono all'obbligo di consorziarsi è quello di interpretare l'espressione «beni in polietilene», di cui all'articolo 48, comma 2, lettera a), come riferito esclusivamente a beni finiti e non anche alla materia prima.
Osserva altresì che purtroppo non contribuiscono alla chiarezza le associazioni imprenditoriali territoriali, le quali informano i loro associati in maniera non del tutto corretta.
Evidenzia infine lo squilibrio normativo derivante dal fatto che viene data significativa applicazione all'articolo 51, comma 6-bis, del medesimo «decreto Ronchi» che punisce con una sanzione amministrativa non indifferente chiunque detenga in ragione della propria attività rifiuti di beni in polietilene in violazione dell'obbligo di conferirli al Consorzio. Al riguardo e a conferma di quanto poc'anzi esposto dal dottor Bobbio, ricorda che gli agricoltori nei confronti dei quali viene elevata la sanzione spesso lamentano la scarsa chiarezza delle norme che prescrivono il loro obbligo di consorziarsi.

Giuseppe SPECCHIA, presidente, dà la parola alla dottoressa Mirella Galli.

Mirella GALLI, presidente dell'Associazione delle imprese di riciclaggio del polietilene, fa presente che l'Associazione da lei presieduta ha sollecitato i propri associati a consorziarsi al consorzio obbligatorio di cui all'articolo 48 ma che la situazione venutasi a creare con l'esistenza di un consorzio alternativo sta divenendo insostenibile per le imprese che da molti anni operano nel settore del recupero e della trasformazione dei materiali in polietilene.
Espone che la realtà italiana rischia di veder scomparire un settore importante, nel quale per anni è stato all'avanguardia, a causa di una vischiosità normativa di


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cui si approfittano soggetti che per motivi non condivisibili si oppongono al pieno conseguimento dei risultati cui la legislazione vigente mira.

Giuseppe SPECCHIA, presidente, domanda se risulti che il consorzio alternativo sia stato da taluno autorizzato.

Mirella GALLI risponde che l'Associazione ha inviato al proposito un quesito al Ministero dell'ambiente e che questo ha risposto che l'unico consorzio autorizzato è il POLIECO.

Giuseppe SPECCHIA, presidente, poiché ritiene che una lettura sistematica del «decreto Ronchi» e una corretta interpretazione dell'articolo 48 facciano ritenere incontestabilmente obbligatorio il POLIECO, domanda se tale interpretazione sia stata data in via autentica anche dal Ministero.

Enrico BOBBIO, fa presente che un intervento in tal senso è stato richiesto e che probabilmente il modo migliore per fare chiarezza è quello di apportare un'ulteriore modifica al «decreto Ronchi».

Giuseppe SPECCHIA, presidente, nell'auspicare un pronto interessamento da parte del Ministro dell'ambiente, osserva che tra i compiti della Commissione vi è anche quello di proporre le opportune soluzioni normative.

Mirella GALLI ad integrazione di quanto esposto in precedenza espone che le imprese produttrici di beni in polietilene sollecitano l'esportazione del materiale di risulta del settore verso la Cina.

Giuseppe SPECCHIA, presidente, ringrazia gli intervenuti e li congeda.

La seduta termina alle 14.30.

N.B.: Il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.