CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Giovedì 20 maggio 1999


Sulla pubblicità dei lavori. ... 81

Seguito dell'esame della relazione sull'area di Pitelli (La Spezia). (Relatore: senatore Roberto Lasagna). ... 81


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di giovedì 20 maggio 1999


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Giovedì 20 maggio 1999. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA indi del Vicepresidente Giuseppe SPECCHIA.

La seduta comincia alle 13.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

Il deputato Massimo SCALIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Seguito dell'esame della relazione sull'area di Pitelli (La Spezia). (Relatore: senatore Roberto Lasagna).

Il deputato Massimo SCALIA, presidente, fa presente che nell'odierna seduta i commissari potranno intervenire sul complesso del documento; essendo il relatore assente per un impedimento sopraggiunto, nella prossima seduta si potrà procedere alle votazioni.

Il deputato Pierluigi COPERCINI (LNIP) giudica innanzitutto apprezzabile il contenuto della relazione, che evidenzia un'area assai importante nel contesto generale della regione Liguria.
L'area di Pitelli costituisce il simbolo di inadempienze e collusioni nel ciclo dello smaltimento e nel business dei rifiuti, e può essere considerata un vero e proprio scandalo, anche se si può utilizzare tale termine per altri siti presenti nella regione ed in quelle limitrofe, dove si registra la presenza ripetuta di associazioni criminali che sfruttano incredibilmente le risorse ambientali.
Dopo aver osservato che la relazione sull'area di Pitelli deve costituire il primo passo per denunciare situazioni simili in altre parti del territorio nazionale, esprime diffuse considerazioni sulla seconda parte del documento, in cui vengono elencati e sommariamente descritti i principali atti amministrativi relativi alla realizzazione ed alla gestione del sito nel periodo 1976-1998, nonché le principali vicende giudiziarie che hanno visto coinvolta l'attività di gestione della discarica e degli impianti: sono messi in luce, in


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particolare, gli intrecci criminali tra i diversi soggetti interessati, compresi quelli con gli organi di controllo.
Espresse alcune valutazioni sul porto "dei veleni" di La Spezia, ritiene che non ci si debba limitare a rinvenire un capro espiatorio in Orazio Duvia e nella società Contenitori Trasporti, dovendosi individuare anche le responsabilità di altri soggetti, che vanno decisamente perseguite.
Fa presente che una situazione simile a quella di Pitelli si può rinvenire nella discarica Voltana di Lugo di Romagna, visitata nelle scorse settimane da una delegazione della Commissione, in cui si è proceduto all'insediamento della discarica malgrado vi fosse un vincolo paesaggistico: anche a Pitelli si è giunti ad uno scempio ambientale, essendo la distruzione progressiva andata avanti per molti anni. Infatti, ancora oggi si assiste incredibilmente ad un'attività di smaltimento: nella legge n. 426 del 1998 l'area di Pitelli è stata inserita tra i siti da bonificare, proprio perché essa costituisce il simbolo di una pratica corrotta che deve essere eliminata per sempre.
Ritiene che nella vicenda di Pitelli possano essere individuate responsabilità politiche ma anche "umane", poiché un'intera generazione di amministratori locali non ha compiuto il proprio dovere: rifacendosi all'audizione dell'8 aprile scorso del sindaco di La Spezia, si chiede come possano essere ancora concesse autorizzazioni alla costruzione di alloggi popolari nei pressi della discarica, anche nella considerazione che si è verificata una fuoriuscita di percolato nelle gallerie stradali costruite sotto l'area interessata.
Conclude ribadendo la necessità di evidenziare l'intreccio di responsabilità a tutti i livelli che ha portato Pitelli all'attuale drammatica situazione.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIUSEPPE SPECCHIA

Il deputato Lucio MARENGO (AN) ritiene fondamentale, in ordine all'area di Pitelli, evidenziare la collusione intervenuta fra soggetti politici e rappresentanti delle istituzioni nella costituzione di un caso divenuto emblematico a livello nazionale, riguardo alle attività illecite inserite nel ciclo dello smaltimento dei rifiuti ed al business creato nel corso degli anni.
Riferendosi alla seconda parte del documento in cui vengono elencati gli eventi relativi a Pitelli dal giugno 1939 fino al giugno 1998, si sofferma sulle caratteristiche degli atti di autorizzazione e concessione connessi all'esercizio della discarica.
Ritiene che la Commissione d'inchiesta debba operare per fare "pulizia" nel settore dello smaltimento dei rifiuti, dove agiscono, soprattutto in certe aree del territorio nazionale, alcune associazioni criminali rivolte a conseguire profitti illeciti. Ritiene poi che, oltre a rilevare singoli atti illeciti, la Commissione debba indirizzare il suo esame sull'azione complessiva posta in essere dalle amministrazioni locali.
Conclude sottolineando che nel documento non vengono tratte conclusioni sulle responsabilità dei soggetti che hanno partecipato alle varie fasi della gestione della discarica.

Il senatore Giuseppe SPECCHIA, presidente, dà atto al relatore ed ai collaboratori della Commissione di aver svolto un buon lavoro nella predisposizione della relazione sull'area di Pitelli, che tanto allarme ha suscitato presso l'opinione pubblica a causa dell'alterazione dello stato dell'ambiente e della compromissione dei livelli sanitari.
Ritiene che nella relazione emergano numerosissimi dati ed elementi che definiscono un quadro abbastanza chiaro, anche se potrebbe rivelarsi necessaria un'integrazione nel prossimo futuro: il documento appare puntuale e dettagliato, anche perché prevede una ricostruzione puntigliosa dei fatti da cui emergono precise e diffuse responsabilità, a diversi livelli amministrativi e


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con il concorso di associazioni criminali. Tali aspetti dovranno essere in futuro approfonditi.
Sottolineato che le amministrazioni locali della regione Liguria per moltissimi anni hanno goduto di un assetto politico stabile, anche dovuto alla continua presenza in esse di una determinata parte politica, ritiene che i rapporti fra il Duvia e gli amministratori locali siano da approfondire.
Rileva anche che, dall'esame della relazione e dagli atti in possesso della Commissione, emerge la presenza di organi giudiziari che per troppo tempo hanno osservato i fatti, senza riuscire o non avendo la volontà di incidere sulle situazioni concrete. Un altro aspetto da considerare è quello relativo alla deficienza dei controlli sull'area di Pitelli, la cui mancanza ha generato conseguenze veramente gravi.
Concludendo ritiene necessario allargare l'esame ad altre aree limitrofe a Pitelli e svolge considerazioni sulla bonifica che dovrà essere iniziata ai sensi della legge n. 426 del 1998: auspica, a tale proposito, che sia in fase di proposizione che in fase di realizzazione possa essere ascoltato il parere della Commissione.

La seduta termina alle 14.45.

N.B.: Il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.