CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Giovedì 6 maggio 1999


Sulla pubblicità dei lavori ... 102

Esame di un documento sulla discarica di Pitelli (La Spezia), predisposto dal gruppo di lavoro coordinato dal senatore Roberto Lasagna ... 102

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di giovedì 6 maggio 1999


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Giovedì 6 maggio 1999. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta comincia alle 13.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

Il deputato Massimo SCALIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Esame di un documento sulla discarica di Pitelli (La Spezia), predisposto dal gruppo di lavoro coordinato dal senatore Roberto Lasagna.

Il deputato Massimo SCALIA, presidente, invita il senatore Lasagna a prendere la parola per illustrare la prima bozza del documento sulla discarica di Pitelli, elaborato dopo diverse riunioni del gruppo di lavoro da lui coordinato cui hanno partecipato esponenti della magistratura e tecnici. Il gruppo di lavoro valuterà nei prossimi giorni la possibilità di apportare alcune modifiche, anche sulla base della discussione del documento che si svolgerà a partire dalla seduta di mercoledì prossimo, 12 maggio.

Il senatore Roberto LASAGNA (FI), in qualità di relatore come coordinatore del gruppo di lavoro, ricorda che la bozza in esame è il frutto della lettura analitica degli atti e dei documenti acquisiti negli ultimi mesi: sarebbe riduttivo fermare l'analisi alle vicende connesse alla discarica di Pitelli, dovendosi comprendere le ragioni per cui si è radicato un sistema che ha di fatto controllato il ciclo dei rifiuti, con alterazioni allo stato dei luoghi ed ipotizzabili ripercussioni negative sulla salute pubblica.
Fa presente che il testo è diviso in due parti: nella prima vi è una lettura organica dell'attuale situazione di Pitelli, degli atti amministrativi e delle vicende giudiziarie che ne hanno finora contrassegnato la storia, mentre nella seconda parte è riportata la cronologia degli eventi connessi alla discarica, dal 29 giugno 1939 al 10 giugno 1998.
Si sofferma in seguito sul sequestro della discarica, avvenuto nel novembre 1996, e sulla diffida emanata dalla regione


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Liguria nel giugno 1998 che segue la segnalazione della USL competente dell'aprile 1993; esamina poi dettagliatamente i vizi di forma presenti nell'atto che ha autorizzato l'attività della discarica, nonché il contenuto del piano regolatore che prevedeva per l'area di Pitelli una destinazione a zona panoramica e residenziale. Elenca anche una serie di atti e comportamenti adottati dal comune e dalla provincia di La Spezia, nonché dalla regione Liguria, che concretizzano - a suo parere - evidenti irregolarità.
Per quanto riguarda la vicenda giudiziaria, rileva che dalla lettura degli atti emerge una sorta di mancanza di volontà di fare completa chiarezza sulla questione: l'elenco dei procedimenti giudiziari aventi ad oggetto la discarica di Pitelli è molto lungo e non si è registrata un'attività organica di indagine sulle vicende ad essa connesse. Insomma, le inchieste avviate hanno constatato singoli illeciti, senza una lettura organica dei fatti: ciò conferma peraltro la necessità di inserire nel codice penale uno specifico titolo riguardante i delitti ambientali.
Si sofferma successivamente su due fatti ritenuti gravissimi, entrambi legati a Pitelli, la scomparsa di un fascicolo giudiziario ed il mancato rinvenimento di un altro fascicolo. Il primo fatto fa riferimento ad un esposto presentato da Legambiente nel 1988, di cui non vi è traccia negli uffici e negli archivi giudiziari di La Spezia, mentre il secondo riguarda il non rinvenimento di un fascicolo aperto sulla morte di un operaio avvenuta il giorno dopo un incidente verificatosi nella discarica di Pitelli. Di tali fatti si è discusso nella seduta della Commissione dell'8 aprile scorso, in cui si è svolta l'audizione del sindaco di La Spezia.
Ritiene che il documento in esame sia soltanto il primo di altri che seguiranno nel prossimo futuro, essendo nelle audizioni emersa la necessità di continuare nel lavoro di studio e di analisi della realtà spezzina per comprendere fino in fondo come si sia potuta determinare la situazione attuale.
Conclude citando il caso di Monte Montada, verso cui sono stati avviati allo smaltimento rifiuti in grande quantità presumibilmente pericolosi, in particolare 34 autocarri nei giorni 8 e 9 marzo 1999, con carichi contenenti oli minerali, composti aromatici, fibre libere di amianto, piombo, cadmio, rame, mercurio ed arsenico: auspica che la Commissione contribuisca a fare piena luce su questa e sulle altre complesse vicende in precedenza richiamate.

Il deputato Massimo SCALIA, presidente, ringrazia il relatore per l'ottimo lavoro svolto, ribadendo che la bozza testè illustrata potrà essere modificata a seguito delle risultanze della discussione e dei suggerimenti dei commissari.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Il deputato Massimo SCALIA, presidente, avverte che la Commissione tornerà a riunirsi mercoledì prossimo, 12 maggio 1999, alle ore 13.30, per il seguito dell'esame del documento sulla discarica di Pitelli, illustrato nell'odierna seduta.

La seduta termina alle 14.15.

N.B. - Il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.