CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Mercoledì 14 aprile 1999


Sulla pubblicità dei lavori ... 171

Audizione del vicesindaco del comune di Parma, architetto Vittorio Guasti, del delegato all'ambiente, dottor Pietro Vignali, e dell'assessore all'ambiente della provincia di Parma, dottor Giuseppe Gavioli ... 171

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di mercoledì 14 aprile 1999


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Mercoledì 14 aprile 1999. - Presidenza del Vicepresidente Franco GERARDINI.

La seduta comincia alle 14.10.

Sulla pubblicità dei lavori.

Il deputato Franco GERARDINI, presidente, avverte che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Audizione del vicesindaco del comune di Parma, architetto Vittorio Guasti, del delegato all'ambiente, dottor Pietro Vignali, e dell'assessore all'ambiente della provincia di Parma, dottor Giuseppe Gavioli.

Il deputato Franco GERARDINI, presidente, si scusa innanzitutto per il ritardo dell'inizio della seduta, dovuto a sopraggiunti ed indifferibili impegni.
Invita i rappresentanti del comune di Parma ad esporre la situazione relativa al ciclo dello smaltimento dei rifiuti.
Vittorio GUASTI, vicesindaco del comune di Parma, ricorda che da alcuni mesi l'azienda municipale della nettezza urbana si trova in condizioni critiche, non disponendo peraltro di un sito di smaltimento di proprietà: i rifiuti prodotti nel territorio comunale debbono essere necessariamente inviati in siti lontani, con costi complessivi molto alti.
Ritiene che se in passato fosse stata resa agibile la discarica nel comune di Fornovo i risparmi avrebbero raggiunto somme considerevoli; si deve però dire che tale discarica è situata in un'area assolutamente non adatta, sia sotto il profilo della compatibilità geologica dei terreni, sia in rapporto agli svantaggi che dal suo esercizio potrebbero derivare alle attività agricole ed all'industria alimentare, molto fiorente e bisognosa di un habitat adeguato.
Premesso che la discarica in questione è costata circa 18 miliardi, svolge alcune considerazioni sul trattamento di preselezione dei rifiuti in essa previsto, caratterizzato dalla divisione della parte secca da quella umida; si sofferma anche sul possibile futuro accordo fra Parma e Reggio Emilia per la costruzione di un forno inceneritore capace di soddisfare le esigenze di ambedue le province.


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Il deputato Franco GERARDINI, presidente, precisa che le odierne audizioni e quelle svolte in passato in occasione della visita di una delegazione della Commissione in alcune province dell'Emilia-Romagna saranno valutate al fine di predisporre, nelle prossime settimane, la relazione sulla regione.
Pietro VIGNALI, delegato all'ambiente del comune di Parma, ricorda che nei mesi scorsi, a seguito di una visita effettuata nel territorio comunale, il Presidente Scalia ha espresso ai rappresentanti degli enti territoriali alcune considerazioni sull'opportunità di avviare l'esercizio della discarica di Fornovo.
Premesso che l'amministrazione provinciale di Parma concede le autorizzazioni per lo smaltimento dei rifiuti soltanto per piccole quantità di materiale con ciò rendendo difficoltosa la gestione complessiva, sottolinea che la discarica di Fornovo è situata in una zona con forte vocazione agricola, che registra la presenza di numerose industrie alimentari; come è stato riportato più volte dagli organi di informazione, si sono per di più verificati nei pressi di essa alcuni smottamenti del terreno. Insiste sull'area anche un vincolo idrogeologico ed è stata registrata la presenza di gas nel sottosuolo.
Il deputato Franco GERARDINI, presidente, chiede se la discarica di Fornovo rientri nel piano regionale che prevede gli ambiti territoriali ottimali per l'esercizio degli impianti; chiede anche di conoscere quale sia il livello attuale della raccolta differenziata dei rifiuti.
Rispondono dettagliatamente l'architetto Vittorio GUASTI ed il dottor Pietro VIGNALI, precisando in particolare che il livello della raccolta differenziata può essere considerato insufficiente e che è praticabile anche la discarica di Borgo Val di Taro.
Il deputato Pierluigi COPERCINI (LNIP), premesso di conoscere approfonditamente le problematiche connesse a quanto riferito dai rappresentanti del comune di Parma, esprime diffuse considerazioni tecniche sulla situazione geologica dell'area su cui è costruita la discarica di Fornovo, che è stata rilevata con successive prospezioni dall'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente: chiede che il documento da essa predisposto sia acquisito agli atti della Commissione.
Chiede in seguito che siano fornite notizie dettagliate sulle caratteristiche e sulle potenzialità del forno inceneritore di Cornocchio, nonchè sui contrasti verificatisi fra la provincia ed il comune di Parma.
Quanto all'azienda municipalizzata della nettezza urbana, ritiene che il deficit accumulato, che sembra di oltre 30 miliardi, possa derivare in particolare da una gestione non oculata.
Il deputato Manlio COLLAVINI (FI) ritiene che l'esempio del comune di Parma rafforzi l'idea che si deve giungere al più presto, del resto secondo le prescrizioni dettate dal «decreto Ronchi», al superamento dell'utilizzo delle discariche, introducendo una sorta di «fiscalità ecologica», in armonia con quanto previsto in altri Paesi europei.
Il deputato Franco GERARDINI, presidente, si dichiara d'accordo con le valutazioni del deputato Collavini, sottolineando che la normativa vigente prevede che entro il prossimo anno vi sia il conferimento in discarica soltanto dei rifiuti selezionati, quindi di materiali non inquinanti, per giungere gradualmente all'eliminazione di tale forma di smaltimento.
L'architetto Vittorio GUASTI risponde diffusamente ai quesiti formulati.
Giuseppe GAVIOLI, assessore all'ambiente della provincia di Parma, preannunzia che presenterà una documentazione aggiornata sulla discarica di Fornovo e precisa che la situazione riguardante il ciclo dei rifiuti presenta nella provincia alcuni aspetti critici.
Svolge approfondite considerazioni sugli impianti esistenti nel territorio provinciale, soffermandosi sulle caratteristiche


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del forno inceneritore di Cornocchio, che risale a venti anni fa e che ha una capacità di circa 50 mila tonnellate; vi sono poi le discariche di di Borgo Val di Taro, per circa 40 mila tennellate, e di Corniglio, per circa 15 mila tonnellate. Tali impianti riescono a ricevere circa la metà dei rifiuti prodotti nel territorio provinciale e quindi negli anni scorsi sono stati ipotizzati altri siti di smaltimento, ad esempio a Noceto.
Premesso che l'amministrazione provinciale ritiene assai importante pervenire al superamento dell'utilizzo della discarica come destinazione prevalente dello smaltimento dei rifiuti, fornisce informazioni sulle indagini giudiziarie condotte dalla procura di Parma in merito alla discarica di Fornovo, per la quale si sta aspettando l'emanazione della certificazione conclusiva dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente circa la conformità dal punto di vista tecnico.
Ritiene che il pieno esercizio dei siti di smaltimento dei rifiuti posti a Fornovo, Soragna, Borgo Val di Taro e Cornocchio possa determinare un'autosufficenza per l'intero territorio della provincia per i prossimi quattro anni, permettendo di superare l'attuale fase critica; in tale ambito, si pone anche il possibile accordo fra le province di Parma e Reggio Emilia per un forno inceneritore che soddisfi le esigenze complessive.
Il deputato Pierluigi COPERCINI (LNIP), rilevato che nell'area di Cornocchio si sarebbe potuto anche costruire un forno inceneritore con caratteristiche di non inquinamento per l'ambiente, osserva che vi è stata la volontà di giungere all'apertura della discarica di Fornovo, che in verità appare non idonea, giacchè sono state trovate infiltrazioni di gas metano dai giacimenti sottostanti e si è verificato il crollo di una parte della strada d'accesso.
Ribadite le valutazioni in precedenza espresse di natura tecnica sugli aspetti geologici dei terreni interessati, si sofferma sulle caratteristiche finanziarie dell'attività della società che presiede alla gestione della discarica.
Il deputato Franco GERARDINI, presidente, chiede se la provincia di Parma abbia definito precisi indirizzi per incrementare il livello della raccolta differenziata.
Il dottor Giuseppe GAVIOLI, riferendosi alla discarica di Fornovo, precisa in particolare che le contestazioni espresse in relazione al suo utilizzo si sono finora dimostrate non sufficienti per giustificarne l'abbandono.
Risponde in seguito agli altri quesiti formulati, precisando che la provincia non ha responsabilità riguardo alla conduzione dell'impianto, demandata all'azienda municipalizzata della nettezza urbana, e che per la raccolta differenziata ha avviato tre «progetti pilota» a Salsomaggiore, Langhirano e Parma, perchè si ottengano in breve tempo risultati incoraggianti che potranno servire da traino per tutti gli altri comuni: il livello attuale della raccolta differenziata si situa intorno al quindici per cento.
Per quanto riguarda la situazione geologica della discarica di Fornovo, rinvia alla documentazione presentata alla Presidenza.
Il deputato Franco GERARDINI, presidente, ringrazia gli intervenuti e li congeda, facendo presente che le notizie acquisite nell'odierna seduta saranno subito inserite nel documento sulla regione Emilia-Romagna che la Commissione sta elaborando.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Il deputato Franco GERARDINI, presidente, avverte che la Commissione tornerà a riunirsi domani, 15 aprile 1999, alle ore 13.30, per proseguire l'esame di un documento sulla gestione dei rifiuti radioattivi predisposto dal gruppo di lavoro coordinato dal Presidente Scalia.

La seduta termina alle 16.

N.B.: Il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.