CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Giovedì 8 aprile 1999


Sulla pubblicità dei lavori ... 176

Audizione del sindaco di La Spezia, dottor Giorgio Pagano ... 176

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di giovedì 8 aprile 1999


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Giovedì 8 aprile 1999 - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta comincia alle 13.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

Il deputato Massimo SCALIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Audizione del sindaco di La Spezia, dottor Giorgio Pagano.

Il deputato Massimo SCALIA, presidente, invita il sindaco di La Spezia a far conoscere la situazione relativa alle discariche di Pitelli e di Monte Montada nonchè ai rapporti fra il comune e la società DEPETI.
Chiede anche che siano fornite informazioni in merito ai progetti di risanamento ambientale nell'ambito comunale ed a quelli connessi al superamento dell'utilizzo delle discariche, come previsto dal decreto legislativo n. 22 del 1997.

Giorgio PAGANO, sindaco di La Spezia, facendo riferimento al contenuto della lettera inviatagli nei mesi scorsi dal Presidente Scalia in merito alle complesse questioni attinenti alle discariche ed al risanamento ambientale nell'ambito comunale, ricorda che nel 1994 la città ha vissuto una situazione di emergenza riguardo allo smaltimento dei rifiuti e che la società DEPETI, proprietaria di vaste aree di terreno in località Monte Montada, ha gestito fino al marzo 1997 l'attività di stoccaggio provvisorio di rifiuti solidi urbani ed assimilati, in attuazione di ordinanze del sindaco.
Precisato di essere stato eletto soltanto nel novembre 1997, sottolinea che fin dai primi mesi del suo mandato ha cercato di avviare le procedure per la definizione di un progetto di bonifica, opponendosi all'utilizzo ulteriore delle discariche di Monte Montada e di Saturnia, e ponendo in essere le necessarie attività per giungere ad una loro chiusura.
Dopo aver fornito dettagliate informazioni sull'assetto societario della società


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DEPETI e sulle vicissitudini giudiziarie di alcuni suoi dirigenti, si sofferma sui fatti riscontrati negli ultimi mesi connessi a sversamenti illeciti, tenendo presente che a partire dal settembre 1998 è iniziata la messa in sicurezza di Monte Montada e che con delibera del 7 gennaio scorso il consiglio comunale di La Spezia ha affidato alla società DEPETI i lavori di ripristino ambientale del sito, ratificando una precedente ordinanza del sindaco del marzo 1997 che assegnava alla società i lavori urgenti di sicurezza e di completamento dei lavori di bonifica, nonchè compiti di sorveglianza del sito: nella riunione del 29 aprile prossimo il consiglio comunale sarà chiamato a decidere sulla revoca della predetta delibera.
Afferma che obiettivo suo e dell'intera giunta comunale è quello di giungere ad un risanamento dei siti in tempi il più possibile brevi, anche se deve rilevare l'insufficienza e la farraginosità dei controlli per i quali sarebbe necessario attuare al più presto un effettivo coordinamento, essendo ora operativa l'Agenzia regionale di protezione dell'ambiente.
Altro obiettivo da raggiungere è quello di difendere l'immagine dell'ente locale, che negli ultimi anni ha visto «piovere» da tutte le parti critiche continue riguardo alle attività complessive poste in essere per lo smaltimento dei rifiuti: valga per tutti l'esempio di Pitelli, divenuto emblematico della situazione di emergenza vissuta dalla popolazione sotto il profilo ambientale e sanitario.
Fatto cenno al contenzioso esistente con le ditte appaltatrici ed alle difficoltà di risanamento della discarica di Pitelli di cui si attende il dissequestro e degli altri siti, osserva che in ogni caso la fine dell'utilizzo delle discariche - come è auspicato dal «decreto Ronchi» - costituirà un atto traumatico, che produrrà scontento soprattutto presso le lobbies del settore. Ma la linea del risanamento e del rispetto per la salute della popolazione è ormai avviata e sarà perseguita con forza, tenendo naturalmente presenti le necessità connesse allo smaltimento dei rifiuti, come la promozione e l'utilizzo dei materiali derivanti da un'effettiva raccolta differenziata, la produzione del combustibile derivato dai rifiuti ed eventualmente la termodistruzione: a tale proposito, espone alcune valutazioni sulla gara di appalto avviata per la costruzione del forno inceneritore, che dovrebbe concludersi entro il mese corrente.

Il senatore Giuseppe SPECCHIA (AN) chiede se sia vero che nel maggio 1996 a carico della società DEPETI è stata accertata una gravissima violazione del progetto di ampliamento dell'ultima vasca dello stoccaggio, al punto da indurre la magistratura a porre sotto sequestro l'area interessata in località Monte Montada.
Chiede anche se ritenga al di fuori della normativa vigente l'assegnazione a trattativa privata alla società DEPETI di un appalto che rientra nella definizione di lavoro pubblico fissata dalla legge «Merloni ter» e supera abbondantemente la soglia comunitaria, nonchè se sia stata aperta in merito un'indagine da parte della magistratura.
Chiede inoltre notizie sulla presenza di tre dirigenti comunali, attualmente sottoposti ad indagine giudiziaria assieme ai dirigenti della società DEPETI, nella commissione tecnica incaricata di studiare le procedure per l'assegnazione dei lavori di bonifica dello stoccaggio.
Chiede infine informazioni sulla riunione del consiglio comunale del 9 gennaio scorso, in cui è stata approvata la delibera, durante la quale alcuni esponenti dell'opposizione hanno esposto i rischi dell'assegnazione del lavoro alla società DEPETI, anticipando molti scenari che hanno trovato puntuale conferma nei fatti degli ultimi giorni, senza che vi sia stata un'attenta valutazione da parte dell'amministrazione comunale.

Il senatore Roberto LASAGNA (FI) chiede al sindaco Pagano valutazioni approfondite sulla situazione ambientale relativa al comune di La Spezia, che ha generato un notevolissimo allarme presso la popolazione, preoccupata innanzitutto


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per le conseguenze di carattere sanitario: pur essendo stato eletto soltanto nel novembre 1997, il dottor Pagano fa parte da molti anni del consiglio comunale ed è quindi in grado di definire un quadro della complessa questione.
A riprova di ciò, ricorda che il comune di La Spezia è uno dei due siti non industriali inseriti dalla recente normativa nella lista dei luoghi che hanno bisogno con urgenza di opere di risanamento e di bonifica.

Il senatore Luigi GRILLO (FI), premesso di non nutrire eccessiva fiducia nella capacità della magistratura di porre rimedio con efficacia a fatti come quelli avvenuti nel comune di La Spezia che si contraddistinguono per la gravità dei danni ambientali e per l'attentato alla salute pubblica, sottolinea che l'amministrazione comunale è stata guidata con continuità da rappresentanti del PCI prima e del PDS poi: chiede quindi quali siano stati finora gli atti concreti per «liberarsi» dall'azione, evidentemente interessata, della lobby delle discariche, quali gli atti per superare la situazione di grave degrado ambientale e di pericolo per la salute della popolazione.
Chiede infine quali possibilità esistano perchè sia superato il sistema delle discariche, in armonia del resto con quanto previsto dal «decreto Ronchi», e quali soluzioni possano essere prospettate per dare corpo ad una precisa volontà dell'amministrazione comunale verso il risanamento dei siti contaminati.

Il dottor Giorgio PAGANO risponde dettagliatamente, soffermandosi in particolare sull'affidamento alla società DEPETI dell'attività di stoccaggio in località Monte Montada dal 1994 sino al marzo 1997, sulle vicende connesse ai siti di Saturnia e di Pitelli, nonchè sull'utilizzo dei forni inceneritori dell'ENEL.
Precisato che esistono le risorse per avviare la bonifica e che l'amministrazione comunale intende procedere con decisione verso il superamento dell'uso delle discariche, osserva che La Spezia registra da molti anni la presenza di notevoli impianti industriali e che quindi la politica ambientale deve essere organica, tenendo conto della presenza degli autoveicoli, degli scarichi civili ed industriali e dei siti destinati allo smaltimento dei rifiuti: preannunzia che nei prossimi giorni sarà presentato un progetto di risanamento che terrà conto di tali elementi.

Il deputato Massimo SCALIA, presidente, svolge alcune valutazioni su quanto testè illustrato dal dottor Pagano, nonchè sull'impianto destinato alla produzione di combustibile derivato dai rifiuti, e chiede notizie sul procedimento giudiziario connesso all'attività della società DEPETI. Farà pervenire nei prossimi giorni una memoria sui fatti esposti nell'odierna seduta.

Il senatore Roberto LASAGNA (FI), facendo riferimento allo sversamento di rifiuti pericolosi avvenuto nelle scorse settimane nell'ambito del comune di La Spezia, chiede di conoscere l'entità delle richieste di natura finanziaria nei confronti delle ditte che dovrebbero assicurare la bonifica dei siti contaminati.

Successivamente intervengono Claudio CANNETI, dirigente dei servizi tecnici e delle opere pubbliche del comune di La Spezia, e Tommaso ACORDON, avvocato del comune, i quali forniscono dettagliate informazioni di natura tecnica sui rapporti intercorsi con le ditte preposte alle discariche nonchè sugli atti giudiziari relativi alla società DEPETI.

Il senatore Luigi GRILLO (FI), dopo aver ribadito che la situazione nel territorio comunale si presenta drammatica sotto il profilo ambientale, prende atto che si intende rendere marginale l'utilizzo delle discariche, auspicando che ciò avvenga nel più breve tempo possibile: esprimerà il suo giudizio definitivo in relazione ai fatti che si verificheranno nei prossimi mesi, che seguirà con la massima attenzione.


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Il dottor Giorgio PAGANO ribadisce la disponibilità dell'amministrazione comunale a procedere sulla strada del risanamento e del rispetto per la salute pubblica.

Il deputato Massimo SCALIA, presidente, invita il sindaco e l'amministrazione comunale di La Spezia a gestire l'intero ciclo dei rifiuti ispirandosi a criteri di massima trasparenza, con l'avvertenza che saranno necessarie intese con il Ministero dell'ambiente per un utilizzo soddisfacente dei fondi stanziati dalla recente normativa sulle bonifiche.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Il deputato Massimo SCALIA, presidente, avverte che la Commissione tornerà a riunirsi mercoledì prossimo, 14 aprile 1999, alle ore 13.30, per ascoltare i rappresentanti della provincia e del comune di Parma.

La seduta termina alle 15.15.

N.B.: Il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.