CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Giovedì 11 marzo 1999


Gruppo di lavoro per l'esame delle problematiche concernenti il back-end del ciclo del combustibile nucleare (scorie radioattive) e i traffici illeciti di rifiuti radioattivi ... 154

Sulla pubblicità dei lavori ... 154

Audizione del vicepresidente dell'ANCI, Flavio Zanonato, e dell'assessore all'ambiente della regione Piemonte Ugo Cavallera, in rappresentanza della Conferenza Stato-regioni ... 154

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di giovedì 11 marzo 1999


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Giovedì 11 marzo 1999.

Gruppo di lavoro per l'esame delle problematiche concernenti il back-end del ciclo del combustibile nucleare (scorie radioattive) e i traffici illeciti di rifiuti radioattivi.

Il gruppo di lavoro si è riunito dalle ore 12.30 alle ore 13.30.

Giovedì 11 marzo 1999. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta inizia alle 13.45.

Sulla pubblicità dei lavori.

Il deputato Massimo SCALIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Audizione del vicepresidente dell'ANCI, Flavio Zanonato, e dell'assessore all'ambiente della regione Piemonte Ugo Cavallera, in rappresentanza della Conferenza Stato-regioni.

Il deputato Massimo SCALIA, presidente, fa presente che la Commissione, anche attraverso il gruppo di lavoro sull'attuazione del decreto legislativo n.22 del 1997 da parte degli enti locali coordinato dal Vicepresidente Specchia, intende mantenere stretti rapporti con le amministrazioni locali, che si occupano direttamente della gestione complessiva del ciclo dei rifiuti; in tale contesto, è stato ascoltato il 3 marzo scorso il presidente dell'Osservatorio nazionale sui rifiuti, che ha, fra l'altro, riferito sugli accordi intercorsi fra il CONAI e gli enti locali.

Il vicepresidente dell'ANCI, Flavio ZANONATO, reca il saluto del presidente Bianco, che non è potuto intervenire all'odierna seduta.
Per quanto riguarda la raccolta differenziata, osserva che da anni essa interessa


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la maggioranza dei comuni italiani ed è praticata per gli imballaggi di vetro, alluminio ed acciaio. La recente sottoscrizione di cinque accordi su sei con le filiere aderenti al CONAI ha dimostrato che la materia è molto complessa: del resto, l'ANCI ha richiesto di poter definire con il CONAI e la filiera mancante, quella del vetro, un accordo sulla base dei contenuti precettivi già sperimentati. Ritiene che la principale difficoltà sia quella di impostare l'accordo non sulla base del valore dei materiali, ma in termini di servizio reso all'utenza e dei relativi costi.
Dopo essersi soffermato sul contenuto dell'accordo siglato fra l'ANCI ed il CONAI il 25 maggio 1998, fa presenti i contenuti economici essenziali degli accordi raggiunti con le singole filiere dei produttori di imballaggi, fornendo altresì i corrispettivi determinati per il servizio di raccolta differenziata; rileva che è indispensabile, affinché l'accordo sia applicato, la stipula di un'apposita convenzione da parte dei comuni con i singoli consorzi di filiera interessati.
Incontra alcune difficoltà l'assorbimento, da parte del sistema produttivo, dei materiali raccolti: diviene quindi indispensabile un'armonizzazione europea del sistema di recupero, al fine di evitare penalizzazioni per i settori produttivi nazionali, in relazione al raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata e di recupero indicati dal decreto legislativo n.22 del 1997.
Quanto alla trasformazione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti urbani in tariffa, ritiene che debbano essere tenuti presenti gli effetti che si determineranno per i singoli nuclei familiari: la soluzione proposta, infatti, che considera il numero dei componenti del nucleo familiare, non sembra influenzare alcun comportamento virtuoso, quindi una minore produzione di rifiuti. Poiché l'attuale fase di transizione appare non breve, essendovi peraltro problemi notevoli per gli enti locali, sarà forse opportuno prevedere le necessarie correzioni legislative.
Svolge in seguito diffuse osservazioni sulle problematiche in materia, dal punto di vista delle azioni da porre in essere da parte dei comuni, nonché sulle difficoltà applicative; in particolare, resta da chiarire se l'unico soggetto riscossore sia l'ente gestore del servizio, a chi siano in carico i rischi dell'applicazione e della riscossione della tariffa e se debba prevedersi un fondo per aiutare gli utenti più bisognosi.
Conclude esprimendo la convinzione che la Commissione saprà farsi interprete, autorevole e determinante, nelle sedi istituzionali delle istanze delle realtà locali.

Il deputato Massimo SCALIA, presidente, riferendosi alla raccolta multimateriale, ritiene che la recente presa di posizione governativa deriva dall'orientamento adottato in sede europea, in cui non si guarda con favore il predetto tipo di raccolta: da ciò discende la conseguenza che difficilmente essa potrà godere delle procedure agevolate.
Invita l'ANCI a far pervenire alla Commissione le osservazioni elaborate in materia, in modo che successivamente potrà essere valutata la possibilità di definire un apposito documento.

Il dottor Flavio ZANONATO rende nota la situazione della raccolta differenziata a Padova, di cui è sindaco, ricordando che in sede europea è prevista anche la raccolta composita: non si vede quindi la ragione per cui si incontrano difficoltà per il riconoscimento della procedura agevolata.

L'assessore all'ambiente alla regione Piemonte, Ugo CAVALLERA, rileva innanzitutto che i difficili rapporti intercorrenti fra l'Italia e le istituzioni europee sono anche la conseguenza di un non sollecito recepimento delle direttive emanate in quella sede.
Precisa che il piano regionale per la gestione dei rifiuti nel Piemonte è stato varato nel luglio 1997, in coerenza con quanto stabilito dal decreto legislativo n.22 del 1997, sulla base di alcuni obiettivi, quali la riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti, nonché l'organizzazione


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di un sistema integrato volto a favorire il recupero ed il riciclaggio.
Rileva che la raccolta differenziata nel 1998 si è attestata in media a circa il 15 per cento, anche se alcuni comuni hanno superato tale percentuale; essendo prevista fra breve la realizzazione di importanti strutture finanziate dalla regione, essa è destinata a crescere, in tal modo superando gli obiettivi posti dal «decreto Ronchi».
Pur in presenza di una raccolta differenziata «spinta», gli impianti a tecnologia complessa sono comunque necessari, in particolare quelli per l'utilizzo del combustibile derivato dai rifiuti e per il compostaggio; non può essere però sottaciuto il fatto che esistono difficoltà enormi per la localizzazione degli impianti, essendo anche le iniziative private bloccate dai comitati di cittadini contrari alla loro realizzazione.
Ritiene quindi che, per far decollare il sistema, la pubblica amministrazione debba riacquistare credibilità, garantendo e dimostrando che gli impianti sono sicuri ed eliminando le criticità sotto il profilo ambientale; in tale prospettiva, sono in corso iniziative con gli enti di ricerca e con il mondo industriale per incidere sulla dinamica dei cicli produttivi, al fine di ridurre la produzione dei rifiuti e la loro pericolosità. È inoltre necessario promuovere sul mercato il materiale riciclato, che deve possedere caratteristiche di qualità.
Dopo aver affermato che la regione Piemonte intende supportare in ogni modo i comuni in ordine al passaggio dalla tassa alla tariffa, ritiene che sia fondamentale per l'attuazione del «decreto Ronchi» l'aspetto relativo al recupero dei rifiuti, anche se con l'emanazione delle norme tecniche nel febbraio 1998 alcune attività di recupero effettuate con tecnologie consolidate sono state di fatto limitate.
Poiché l'applicazione della normativa sul recupero dei rifiuti è soggetta a molteplici interpretazioni, da parte delle amministrazioni regionali e del mondo produttivo è stata ipotizzata una sua modifica. È emblematico il caso degli sfridi di lavorazione, che hanno fin dall'origine le caratteristiche delle materie prime e che quindi tradizionalmente vengono recuperati; altra situazione da esaminare riguarda il recupero dei rifiuti inerti, per i quali è previsto l'assoggettamento al test di cessione con parametri così restrittivi da non permettere praticamente il ricorso alle procedure di recupero.
Deve ricordarsi anche che le difficoltà nascono dalla definizione di rifiuto presente nella direttiva comunitaria, con il risultato che si crea una disparità economica che rischia di collocare fuori mercato gli operatori italiani.
Concludendo sottolinea che si vuole organizzare una gestione dei rifiuti efficiente: occorrono quindi norme comprensibili e procedure snelle, al fine di favorire gli investimenti nel settore e garantire alla popolazione la realizzazione di impianti di elevata sicurezza per la tutela della salute e dell'ambiente.

Il deputato Massimo SCALIA, presidente, chiede che siano fatti pervenire alla Commissione gli studi connessi alle modifiche da apportare alla normativa sul recupero dei rifiuti.

L'assessore Ugo CAVALLERA, dopo aver assicurato che farà pervenire la documentazione richiesta, osserva che la normativa sulla termovalorizzazione deve essere modificata, nella considerazione che il mercato del combustibile derivato dai rifiuti dovrebbe avere un ambito sostanzialmente locale.

Il deputato Massimo SCALIA, presidente, ricordato che la Commissione ha avuto nei mesi scorsi a Milano un incontro conoscitivo con i rappresentanti della società Pirelli Ambiente volta alla produzione di combustibile derivato dai rifiuti da destinare successivamente all'ENEL per la produzione di energia elettrica, si sofferma sui possibili scenari relativi al costo della raccolta per il multimateriale e per il monomateriale.


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Chiede quindi che siano fatti pervenire alla Commissione gli studi predisposti dall'ANCI e dalla Conferenza Stato-regioni sulle materie predette, nonché sul passaggio dalla tassa alla tariffa per i rifiuti solidi urbani.

Il senatore Giuseppe SPECCHIA (AN) ricorda che nei mesi scorsi è stato inviato alle regioni, alle province e ad alcuni comuni un questionario riguardante l'attuazione delle prescrizioni dettate dal «decreto Ronchi»: non essendo pervenute risposte da parte di tutti gli enti coinvolti, invita i rappresentanti dell'ANCI e delle regioni a svolgere una sollecita azione di sensibilizzazione in materia.
Chiede all'ANCI, in particolare, di far pervenire una proposta precisa per quanto riguarda i diversi aspetti del passaggio dalla tassa alla tariffa; chiede anche notizie sull'attività in corso riguardante le bonifiche ed i rifiuti industriali.

Il dottor Flavio ZANONATO assicura che farà pervenire una scheda tecnica sulle materie prima richiamate.

L'assessore Ugo CAVALLERA, dopo aver assicurato che saranno inviati alla Commissione gli studi finora elaborati, risponde in particolare sulle tematiche connesse al trattamento dei rifiuti industriali, osservando che appare necessaria una flessibilità per quanto riguarda l'attuazione della raccolta differenziata.

Il consulente dell'ANCI, Carlo INCOCCIATI, fa presente che predisporrà la documentazione completa in ordine agli accordi sottoscritti con il CONAI.

Il deputato Massimo SCALIA, presidente, invita a far conoscere anche i limiti temporali entro i quali essi potranno essere operativi.

Il dottor Carlo INCOCCIATI, premesso che verranno predisposti studi analitici sulla raccolta multimateriale e su quella monomateriale, svolge diffuse osservazioni tecniche su di essa, ritenendo che debbano essere lasciate agli enti locali le decisioni in materia, a seconda delle rispettive esigenze.
Fa poi presenti alcune considerazioni sulle caratteristiche tecniche e sui costi riferiti agli accordi fra l'ANCI ed il CONAI.

Il deputato Massimo SCALIA, presidente, ringrazia gli intervenuti e li congeda.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Il deputato Massimo SCALIA, presidente, avverte che la Commissione tornerà a riunirsi giovedì prossimo, 18 marzo 1999, alle ore 13,30, per ascoltare il presidente di Enirisorse, ingegner Amidei.

La seduta termina alle 15.20.

N.B. Il resoconto stenografico della seduta verrà pubblicato in un fascicolo a parte.