CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Giovedì 4 febbraio 1999


Gruppo di lavoro concernente l'esame delle problematiche concernenti il back-end del ciclo del combustibile nucleare (scorie radioattive) ed i traffici illeciti di rifiuti radioattivi ... 104

SULLA PUBBLICITÀ DEI LAVORI:

Audizione del professor Walter Ganapini, presidente dell'ANPA ... 104

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di giovedì 4 febbraio 1999


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Giovedì 4 febbraio 1999.

Gruppo di lavoro concernente l'esame delle problematiche concernenti il back-end del ciclo del combustibile nucleare (scorie radioattive) ed i traffici illeciti di rifiuti radioattivi.

Il gruppo di lavoro, coordinato dal Presidente Massimo Scalia, si è riunito dalle 12,30 alle 13,45, per predisporre una bozza di documento in ordine all'istituzione dell'Agenzia nazionale per la gestione dei rifiuti radioattivi.

Giovedì 4 febbraio 1999. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta comincia alle 13,45.

SULLA PUBBLICITÀ DEI LAVORI

Massimo SCALIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Audizione del professor Walter Ganapini, presidente dell'ANPA.

Il deputato Massimo SCALIA, presidente, invita il professor Ganapini a prendere la parola, in particolare sulle attività organizzative e gestionali poste in essere negli ultimi mesi.

Il presidente dell'ANPA, Walter GANAPINI, osserva innanzitutto che l'assetto generale dell'Agenzia da lui presieduta è in via di consolidamento e che nell'ultimo anno si possono registrare considerevoli modifiche rispetto alla situazione preesistente, ricordando in particolare che le necessità di riordino sia sotto il profilo organizzativo che sotto quello gestionale sono anche conseguenza delle prescrizioni dettate dalle cosiddette «norme Bassanini».


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Particolare importanza rivestono sia la definizione di un completo sistema informatico per censire tutti i dati inerenti alle problematiche di natura ambientale, sia l'istituzione delle agenzie regionali per la protezione dell'ambiente che in alcune regioni non sono ancora state predisposte.
Dopo aver riassunto la situazione riguardante il personale, che verrà inserito fra quello degli enti pubblici di ricerca, sottolinea che lo sforzo di consolidamento degli ultimi mesi ha portato l'ANPA a definire un'apertura verso le esigenze del sistema industriale, di quelle delle piccole e medie imprese in particolare, di quelle del commercio nonché del mondo dell'associazionismo e del volontariato.
Fa conoscere dettagliatamente le funzioni assegnate alle strutture dipartimentali in cui è divisa l'ANPA e le caratteristiche del progetto speciale per il Mezzogiorno; ricorda anche che finora sono state costituite oppure già definite quindici agenzie regionali e specifica che quella per la Lombardia a regime avrà alle proprie dipendenze circa 1.700 unità, precisando che l'intero «sistema» ANPA più ARPA avrà un totale a regime di 15 mila-17 mila addetti, mentre al momento attuale ne esistono circa 7.500.
Passa poi a sintetizzare le principali attività svolte dall'ANPA nei mesi scorsi, specificando in particolare che nel luglio scorso sono stati predisposti i provvedimenti attuativi del «decreto Ronchi», sotto la supervisione del professor Gerelli come coordinatore del team scientifico; fa anche conoscere le caratteristiche dell'operazione cosiddetta «emergenza ambientale», con la definizione di rapporti sempre più stretti con altri organismi delegati ai controlli sul territorio, con il Governo (in particolare con il Ministero dell'ambiente), con il Parlamento e con le istituzioni europee, nonché con l'Osservatorio nazionale sui rifiuti e con l'Albo degli smaltitori.

Il dirigente dell'ANPA, Silvia CALAMANDREI, sintetizza il ruolo di supporto svolto dall'Agenzia al fine di favorire nel sistema industriale l'utilizzo dei fondi strutturali comunitari, soffermandosi in particolare sul cosiddetto «obiettivo uno» relativo al decollo economico delle regioni meridionali.
Dopo aver osservato che le piccole e medie imprese nonché quelle artigianali hanno finora incontrato notevoli difficoltà ad adeguarsi alla normativa vigente, sottolinea le attività promosse dall'ANPA per la diffusione nel sistema industriale della certificazione ambientale europea EMAS.

Il senatore Giovanni POLIDORO (PPI) svolge diffuse osservazioni sul sistema dei controlli ambientali da parte degli organismi ad essi delegati ed osserva che la situazione appare difficile nelle regioni meridionali ma anche nel resto del territorio nazionale: dalle notizie pervenute e dalle audizioni effettuate la Commissione ha infatti potuto accertare che anche nelle regioni settentrionali esistono notevoli problemi attinenti al controllo sul sistema industriale, affinché esso rispetti la normativa vigente ed acquisisca una sensibilità nuova e moderna nei confronti delle esigenze dell'ambiente.
Chiede quindi al professor Ganapini che siano fornite notizie ed elementi per rendere edotta la Commissione della reale volontà dell'ANPA di attivare tutte quelle procedure che servano ad innovare rispetto al passato.

Il senatore Luigi GRILLO (FI) chiede innanzitutto che sia fornita alla Commissione l'intera documentazione riguardante le differenti problematiche connesse all'attività complessiva dell'ANPA.
Nella sua regione, la Liguria, non risultano controlli efficaci svolti dall'ANPA: nonostante le ripetute denunzie espresse alcuni anni orsono in Parlamento, non appare risolta la questione relativa allo smaltimento dei rifiuti, sia in ambito regionale che in quello nazionale. Ritiene, a tale proposito, che l'ANPA debba farsi promotrice di un'informazione capillare e continuativa presso l'opinione pubblica per far conoscere la gravità della situazione legata al ciclo dei rifiuti.


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Conclude osservando che la soluzione di tale problema varrebbe ad avvicinare l'Italia ai Paesi esteri più avanzati, evitando condizioni di sottosviluppo in molte parti del territorio nazionale.

Il deputato Massimo SCALIA, presidente, si limita a precisare, riguardo alle affermazioni del senatore Grillo, che la messa a punto dell'intero sistema dei controlli sotto il profilo ambientale riguarda un insieme di organismi, di cui naturalmente fa parte anche l'ANPA.

Il professor Walter GANAPINI si dichiara d'accordo con le valutazioni formulate dal senatore Polidoro.
Non può non definire preoccupante l'attuale assetto dei controlli in molte parti del territorio nazionale: vi sono, ad esempio, notevoli differenze in materia anche fra regioni limitrofe e considerate dal punto di vista economico-industriale assai sviluppate, come la Toscana e l'Emilia-Romagna.
È preoccupazione preminente dell'ANPA favorire la più completa omogeneizzazione delle procedure e delle attività che vanno a concretizzare i controlli: a tal fine, preannunzia che nel prossimo mese di aprile sarà organizzato un seminario fra l'Agenzia nazionale e quelle regionali per accelerare tale processo.
Premesso che anche nelle regioni settentrionali la situazione relativa ai controlli non appare positiva, ritiene che un aspetto importante del ruolo di guida che dovrà svolgere l'ANPA sia quello di favorire il passaggio da una «filosofia» di controllo di tipo inquisitivo ad un'altra che permetta l'acquisizione da parte del sistema industriale di una mentalità del tutto nuova nella gestione dei rifiuti, ciò che varrà anche a sviluppare la competitività delle aziende.
Ricordato che l'agenzia regionale per la Liguria dispone attualmente di circa 600 unità, sottolinea che le risorse necessarie per incentivare le attività connesse al sistema dei controlli sarebbero ben superiori a quelle disponibili; dopo aver precisato le competenze dell'ANPA rispetto ad altri organismi pubblici, conclude condividendo appieno l'esigenza di favorire concretamente la divulgazione delle problematiche ambientaliste presso l'opinione pubblica.

Il deputato Massimo SCALIA, presidente, osserva che la Commissione monocamerale d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti nella scorsa legislatura ha affrontato la questione delle cosiddette «navi a perdere»: chiede quale documentazione possa essere fornita in merito alla Commissione da parte dell'ANPA.
Chiede poi i dati inerenti in particolare agli impianti ed alla quantità di rifiuti trattati connessi ai periodi in cui sono stati decisi i commissariamenti per la gestione dei rifiuti in alcune regioni meridionali, insieme ad una valutazione sui costi sostenuti e sui tempi utilizzati per le diverse procedure.
Lo scorso anno la Commissione ha promosso una ricerca con tutti i comuni italiani circa le attività di smaltimento dei rifiuti: essendo i dati pervenuti relativi al periodo precedente l'emanazione del «decreto Ronchi», chiede al professor Ganapini se l'ANPA disponga di dati più aggiornati.
Dopo aver auspicato controlli effettivi sui traffici illeciti di rifiuti, fa riferimento al quadro comunitario di sostegno chiedendo all'ANPA quali siano i suggerimenti per le imprese che si occupano della gestione dei rifiuti al fine di fruire di contributi e facilitazioni nella loro attività.

Il professor Walter GANAPINI risponde dettagliatamente, precisando in particolare che la documentazione sulle «navi a perdere» può essere richiesta agli organi giudiziari calabresi che si occupano della vicenda e che sono previste alcune iniziative da parte dell'ANPA, in particolare il 24 febbraio prossimo e nel successivo mese di giugno, per far conoscere i risultati del monitoraggio svolto presso i comuni in ordine alla gestione dei rifiuti.

La dottoressa Silvia CALAMANDREI fornisce ulteriori notizie sulla collaborazione


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dell'ANPA, il cui inizio risale a molti anni orsono, con le strutture comunitarie che si occupano del ciclo dei rifiuti, precisando che una corretta gestione di esso da parte delle imprese è sicuramente favorita dalla diffusione della certificazione ambientale EMAS.

Il deputato Massimo SCALIA, presidente, ringrazia gli intervenuti e li congeda, invitandoli a far pervenire ogni integrazione possibile della documentazione fornita.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Il deputato Massimo SCALIA, presidente, avverte che domani sarà definito il calendario dei lavori per la prossima settimana.

La seduta termina alle 15,30.

N.B. Il resoconto stenografico dell'audizione sarà pubblicato in un fascicolo a parte.