CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Giovedì 10 dicembre 1998


Sulla pubblicità dei lavori. ... 138

Audizione del dottor Stefano Gallo, sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano. ... 138

Comunicazioni del Presidente. ... 140


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di giovedì 10 dicembre 1998


Pag. 138

Giovedì 10 dicembre 1998. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta comincia alle 13.

Sulla pubblicità dei lavori.

Il Presidente Massimo SCALIA avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Audizione del dottor Stefano Gallo, sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano.

Il Presidente Massimo SCALIA invita il dottor Gallo a far conoscere gli elementi relativi ad indagini da lui condotte sul traffico di rifiuti provenienti dalle aree del frusinate e del casertano con destinazione la regione Abruzzo, in cui sono state ipotizzate infiltrazioni della criminalità organizzata. Lo invita anche a fornire notizie su altre indagini condotte nell'ambito della procura di Avezzano ed a formulare eventuali proposte per la migliore attuazione della normativa vigente in materia.

Il sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano, Stefano GALLO, fa presente innanzitutto che la procura di cui fa parte si occupa di materie assai diversificate, in cui il settore ambientale è percentualmente minoritario.
Si sofferma dapprima sulle caratteristiche dell'indagine denominata «Ebano», conclusasi lo scorso anno con il decreto di citazione a giudizio di alcuni soggetti, ricordando che sono stati individuati per lo smaltimento illecito di rifiuti alcuni siti, in particolare discariche, cave ed un deposito utilizzato in passato come falegnameria, e che gli smaltimenti illeciti hanno utilizzato il sistema noto come «giro bolla».
Fornisce in seguito notizie approfondite sui luoghi di produzione dei rifiuti e sulle quantità individuate, precisando in particolare che le aree interessate si trovano nel napoletano, nel casertano e nel frusinate, per un totale di circa 400 tonnellate, con un giro d'affari che definisce notevole, considerando la somma pagata per ogni chilogrammo di rifiuto smaltito.

Il Presidente Massimo SCALIA chiede dati specifici sui centri di stoccaggio del materiale da smaltire.

Il dottor Stefano GALLO risponde dettagliatamente e sottolinea, in via generale, che i reati previsti dal decreto legislativo n. 22 del 1997 prevedono una prescrizione


Pag. 139

breve e riguardano contravvenzioni: sarebbe opportuno, a suo giudizio, introdurre nel codice penale la figura del delitto ambientale per dotare la magistratura di strumenti maggiormente efficaci rispetto a quelli attuali.

Il Presidente Massimo SCALIA, in relazione a quanto testé affermato dal dottor Gallo, ricorda che la Commissione ha approvato il 26 marzo scorso un documento, predisposto dal gruppo di lavoro coordinato dal senatore Lubrano di Ricco, che auspica l'introduzione nel codice penale di un nuovo titolo riguardante i delitti contro l'ambiente, prevedendo altresì disposizioni sostanziali e processuali contro il fenomeno delle ecomafie. Successivamente, l'articolato contenuto in tale documento è stato fatto proprio da distinti progetti di legge presentati sia alla Camera che al Senato.
Fa anche presente che l'auspicata introduzione nel codice penale del delitto ambientale varrebbe come deterrente in molte situazioni verificatesi negli ultimi anni, come ad esempio quella relativa alla discarica di Pitelli, nei pressi di La Spezia, di cui si è già occupata la Commissione, prima effettuando un sopralluogo e successivamente con l'approvazione della relazione sulla regione Liguria; di essa si sta anche occupando specificamente un gruppo di lavoro coordinato dal senatore Lasagna, che ha svolto alcune riunioni predisponendo un programma di attività per le prossime settimane.

Il dottor Stefano GALLO fa conoscere poi gli elementi costitutivi dell'indagine denominata «Humus», precisando la denominazione delle società interessate allo smaltimento dei rifiuti nonché delle società intermediarie, e fornendo altresì notizie sulle ditte incaricate del trasporto, sul numero dei trasporti effettuati, sull'arco temporale in cui sono avvenuti e sulla quantità complessiva dei materiali smaltiti. Si sofferma successivamente sulle figure di reato contestate e sui precedenti penali dei soggetti coinvolti nell'indagine.
Tornando all'indagine «Ebano», fornisce notizie dettagliate sulle discariche sottoposte a sequestro nella zona della Marsica, in cui sono stati individuati numerosi siti di smaltimento.

Il Presidente Massimo SCALIA chiede in particolare se, analizzando l'attività delle società prima dette, risultino comportamenti imputabili alla criminalità organizzata.

Il dottor Stefano GALLO ritiene di poter affermare che non vi sono infiltrazioni della criminalità organizzata.

Il deputato Franco GERARDINI ricorda che in Abruzzo, a partire dal 1992 fino al 1997, ben 25 comuni sono stati interessati a fenomeni di smaltimento illecito di rifiuti, come affermato nel dossier, predisposto da Legambiente, presentato nei mesi scorsi a Pescara: la regione Abruzzo, quindi, come territorio privilegiato per lo smaltimento di rifiuti soprattutto pericolosi, in particolare di quelli prodotti in altre regioni.
Chiede al dottor Gallo di esprimere una valutazione sulla scelta della Marsica come luogo privilegiato per gli smaltimenti illegali.
Osserva che il nucleo operativo ecologico dei carabinieri sta svolgendo un ottimo lavoro nel settore ambientale in collaborazione, in particolare, con il Corpo forestale dello Stato, ricordando che è prevista nei prossimi mesi l'istituzione a Pescara di un comando regionale del NOE.
Chiede infine se esista un coordinamento fra gli uffici giudiziari interessati ad indagini nel settore dello smaltimento dei rifiuti nel territorio abruzzese.

Il dottor Stefano GALLO fa presente che non esiste un coordinamento a livello giudiziario, che è certamente auspicabile, anche perché le problematiche delle aree aquilana e pescarese sono differenti.
Ritiene che l'attività svolta dal NOE sia senz'altro positiva ed essa può già considerarsi un risultato del coordinamento attuato fra le forze di polizia operanti sul territorio abruzzese: esiste peraltro la


Pag. 140

necessità di promuovere una formazione continua per il personale addetto, essendo quella ambientale una materia assai complessa che richiede conoscenze del tutto specializzate.
Per quanto riguarda la Marsica, ritiene che considerarla un luogo privilegiato per lo smaltimento dei rifiuti dipenda da diversi fattori: è particolarmente ricca di cave, persistono difficoltà economiche di certi imprenditori che si prestano a ricevere i rifiuti, vi sono controlli insufficienti ed esistono buoni collegamenti stradali con le altre aree del territorio nazionale.
Giudica infine assai positivamente la possibilità offerta dal «decreto Ronchi» di poter sequestrare il mezzo utilizzato per il trasporto illecito dei rifiuti.

Il senatore Giovanni LUBRANO DI RICCO chiede se nel corso delle indagini siano emerse notizie precise sulle caratteristiche delle cave utilizzate per lo smaltimento.

Il dottor Stefano GALLO risponde diffusamente, citando i dati risultanti dagli atti giudiziari.
Esprime poi circostanziate valutazioni su alcuni articoli del decreto legislativo n. 22 del 1997 e ribadisce la necessità di dotare la magistratura di strumenti idonei per contrastare le attività illecite nel settore ambientale.

Il Presidente Massimo SCALIA è pienamente d'accordo sulla necessità che il Parlamento sanzioni adeguatamente gli atti perpetrati ai danni dell'ambiente, rilevando che il decreto legislativo n. 22 ha sanzionato quanto possibile dovendo rispettare i princìpi contenuti nella legge di delega.
In relazione a quanto in precedenza affermato sul coordinamento in Abruzzo, osserva che potrebbe essere opportuno riunire periodicamente i rappresentanti della magistratura, delle forze di polizia e degli enti locali per fare il punto sulla situazione complessiva.
Ritiene anche che sarebbe necessaria una mappatura del territorio abruzzese, per dare la possibilità ai soggetti istituzionali interessati di conoscere approfonditamente i luoghi in cui avvengono gli smaltimenti, facendo anche ricorso all'esperienza acquisita in Basilicata sotto la supervisione del Corpo forestale dello Stato.
Ringrazia il dottor Gallo e lo congeda, invitandolo a fornire alla Commissione ogni possibile aggiornamento sulle indagini di cui ha fatto cenno nell'odierna seduta.

N.B.: Il resoconto stenografico sarà pubblicato in un fascicolo a parte.

Comunicazioni del Presidente.

Il Presidente Massimo SCALIA avverte che il 16 dicembre prossimo, alle ore 13, è prevista la riunione del gruppo di lavoro che si occupa dei traffici illeciti di rifiuti sia nazionali che internazionali, mentre il 17 dicembre, alle ore 13, è prevista la riunione del gruppo di lavoro sulle scorie radioattive, cui seguirà la seduta della Commissione per l'esame della proposta di relazione sulla regione Puglia.

La seduta termina alle 14,20.