CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Mercoledì 11 novembre 1998


Sulla pubblicità dei lavori. ... 108

Audizione del prefetto di Napoli, dottor Giuseppe Romano, e del presidente della commissione scientifica per l'emergenza rifiuti, dottor Mario Di Carlo. ... 108

Comunicazioni del Presidente. ... 111


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di mercoledì 11 novembre 1998


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Mercoledì 11 novembre 1998. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta comincia alle 13.

Sulla pubblicità dei lavori.

Il Presidente Massimo SCALIA avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Audizione del prefetto di Napoli, dottor Giuseppe Romano, e del presidente della commissione scientifica per l'emergenza rifiuti, dottor Mario Di Carlo.

Il Presidente Massimo SCALIA ricorda che la Commissione ha approvato l'8 luglio scorso la relazione sulla regione Campania, fornendo un quadro delle audizioni e delle missioni effettuate nonchè degli interventi necessari per superare la situazione emergenziale presente nel settore dei rifiuti; è stata anche fornita una sintesi delle problematiche connesse alle attività illecite riferite al trasporto ed allo smaltimento, con un panorama dei controlli esercitati dalle forze di polizia e dei rapporti intercorrenti tra le amministrazioni locali e la criminalità organizzata.
Nonostante l'approvazione della relazione, la Commissione continua ad esercitare un'attenta vigilanza sulla situazione campana: chiede quindi al prefetto di Napoli ed al presidente della commissione scientifica di formulare osservazioni su quanto accaduto negli ultimi mesi, con riferimento particolare alle preoccupazioni espresse a più riprese dai sindaci del litorale domizio-flegreo e dell'agro aversano in ordine alla localizzazione degli impianti di termovalorizzazione, nonchè alle caratteristiche del bando di gara in materia ed alle possibili infiltrazioni delle organizzazioni criminali.

Il prefetto di Napoli, Giuseppe ROMANO, fa presente innanzitutto che si rivela impossibile, a causa della continua e possente opposizione delle popolazioni interessate, continuare ad ipotizzare la prosecuzione dello smaltimento dei rifiuti facendo ricorso al sistema delle disca-riche.
Si sofferma diffusamente sulle esigenze relative all'intera provincia di Napoli, esprimendo considerazioni sulle discariche di Giugliano e di Tufino, delle quali è stato prorogato l'esercizio fino al prossimo 31 gennaio, anche a seguito delle valutazioni formulate dalla commissione scientifica presieduta dal dottor Di Carlo.
Fa presente che, a causa del prossimo esaurimento delle predette discariche, si è reso necessario emanare un apposito decreto


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per il loro ampliamento in modo da soddisfare le esigenze della provincia di Napoli anche per l'intero 1999, con l'avvertenza che deve essere installato un impianto di compattazione dei rifiuti a monte dell'intero processo di smaltimento.
In riferimento al tema della termovalorizzazione, ritiene che i ritardi finora verificatisi da parte degli organi regionali siano da considerare superati; quanto all'opposizione mostrata dagli amministratori di Palma Campania e di San Giovanni Vesuviano nei confronti dell'ipotizzata discarica, osserva che, se non verranno adottati nel più breve tempo possibile comportamenti volti a superarla, l'attuale stato di emergenza rischia di diventare drammatico.
Dà conto poi della situazione relativa alle altre provincie campane.
Le esigenze della provincia di Caserta saranno soddisfatte fino al dicembre 2000, essendo terminata la realizzazione di un nuovo invaso per il recepimento dei rifiuti. Si presenta molto difficile la situazione della provincia di Avellino, in cui la discarica di Difesa Grande nei pressi di Ariano Irpino dovrebbe essere chiusa il prossimo 31 dicembre e permane una fortissima opposizione degli amministratori locali per la realizzazione di un'altra discarica.
Riguardo alla provincia di Salerno, fa notare che la discarica di Montecorvino Pugliano assicurerà il soddisfacimento delle esigenze locali fino al dicembre 2000 e che è in fase di allestimento un'altra discarica, che presenta rispetto all'altra una minore capacità ricettiva. Quanto alla provincia di Benevento, osserva che lo smaltimento non presenta problemi addirittura fino alla fine del 2001.
Fornisce anche particolari dettagliati sul bando di gara relativo alla costruzione di un impianto di termovalorizzazione, nonchè sull'accordo di programma con gli amministratori locali e sui rapporti di collaborazione in materia fra la prefettura di Napoli e gli organi regionali.
Ritiene che abbia dato finora ottimi risultati l'attività complessiva svolta in ordine alle discariche private abusive dai carabinieri e dalla Guardia di finanza, mentre permangono alcune difficoltà operative riguardo al controllo sulle ditte che si occupano del trasporto dei rifiuti.

Il presidente della commissione scientifica per l'emergenza rifiuti, Mario DI CARLO, ricorda innanzitutto che la commissione da lui presieduta è stata insediata nel giugno 1997 ed ha il compito di coadiuvare il prefetto di Napoli ed il presidente della giunta regionale campana nelle materie a loro assegnate con i provvedimenti che hanno stabilito il commissariamento nel settore dei rifiuti; ricorda ancora che i membri della commissione sono nominati dalla prefettura, dalla presidenza della giunta regionale e dal Ministero dell'ambiente.
Precisato che nel corso del 1997 la commissione ha svolto la sua attività di supporto solo nei confronti dell'azione prefettizia, si sofferma sugli sporadici rapporti intercorsi con l'altra struttura emergenziale di supporto creata presso il presidente Rastrelli.
Fornisce poi diffuse notizie sui settori di attività della commissione, in particolare sulle problematiche connesse alla raccolta differenziata e su quelle relative alla creazione di impianti per la produzione di combustibile derivato dai rifiuti; essa non è stata invece coinvolta nell'elaborazione del piano regionale di smaltimento, che nell'attuale stesura presenta alcuni punti critici, come ad esempio la necessità di una maggiore duttilità nell'individuazione dei siti.

Il Presidente Massimo SCALIA, facendo riferimento alle notizie espresse dal dottor Di Carlo, chiede se la commissione scientifica da lui presieduta sia a conoscenza della mappa geologica della Campania predisposta negli anni passati, che potrebbe rivelarsi assai utile per procedere all'individuazione dei siti in cui costruire gli impianti; chiede anche se sia possibile evitare la concentrazione dei siti in una zona ristretta del territorio campano.


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Il dottor Mario DI CARLO fornisce ampie risposte alle domande formulate.

Il senatore Giovanni LUBRANO DI RICCO si sofferma diffusamente sulle problematiche legate all'individuazione del sito per la costruzione dell'impianto di termovalorizzazione dei rifiuti, formulando in particolare osservazioni sul contenuto del bando di gara e sull'attività degli amministratori locali: annuncia con soddisfazione che la scelta del sito sarà demandata ai sindaci dei comuni interessati ed ai ministri dell'ambiente e dell'interno.
Ritiene che in Campania non si svolga realmente la raccolta differenziata dei rifiuti, non essendo in funzione impianti adeguati per la trasformazione del materiale raccolto; ritiene anche che sia del tutto incongrua la previsione di costituire una discarica all'interno del territorio del parco nazionale del Vesuvio.
Concludendo consegna alla Presidenza un documento che contiene le conclusioni dell'incontro svoltosi il 29 ottobre scorso fra alcuni sindaci dei comuni della provincia di Napoli ed il ministro dell'ambiente, in seguito alle preoccupazioni sorte nella popolazione per l'emergenza rifiuti.

Il senatore Giovanni IULIANO ritiene che l'odierna audizione confermi le preoccupazioni finora emerse nella popolazione nella gestione dell'emergenza rifiuti.
Premesso che è prevista la costruzione di due impianti di termovalorizzazione a Giugliano e Battipaglia, chiede di conoscere dettagliatamente i termini dell'accordo di programma in materia.

Il dottor Mario DI CARLO risponde diffusamente, precisando in particolare che il bando di gara fa conoscere i siti in astratto idonei ad ospitare gli impianti per poi lasciare ai proponenti la scelta in relazione alle possibilità operative, mentre per il territorio di Giugliano esistono tre vincoli, che attengono alla proprietà pubblica, alla presenza di un'area industriale ed alla cosiddetta «nomenclatura» dell'area stessa.

Il senatore Giuseppe SPECCHIA ritiene alquanto irrituale l'incontro svoltosi il 29 ottobre scorso fra i sindaci dell'area napoletana ed il ministro dell'ambiente, anche nella considerazione che in tal modo si può incidere sulla regolarità della gara per la costruzione degli impianti di termovalorizzazione. Premesso che sarebbe stato forse opportuno annullare la gara, si dichiara in ogni caso contrario all'inserimento del ministro dell'ambiente nella procedura per l'individuazione dei siti.
In ordine alla situazione generale della regione Campania, osserva che nel settore dell'emergenza rifiuti l'azione di un commissario unico, con l'eventuale delega ad alcuni subcommissari, potrebbe rivelarsi più produttiva.
Chiede al dottor Romano se la gestione commissariale debba essere considerata positivamente e per quanto tempo sia opportuno procrastinarla; chiede anche se la gestione commissariale abbia finora limitato l'azione della criminalità organizzata.
Invita infine il Presidente Scalia a promuovere un'audizione con il presidente della giunta regionale della Campania.

Il dottor Giuseppe ROMANO può affermare decisamente che la gestione commissariale deve essere superata: fra poche ore avrà un incontro con il ministro dell'interno per consegnare una nota in materia, in cui viene fra l'altro specificato che non ha alcun significato continuare a prevedere separate gestioni commissariali nell'emergenza rifiuti.
Risponde poi diffusamente ai quesiti formulati, precisando in particolare che non si registra un'azione della criminalità organizzata riguardo alle discariche, mentre qualche dubbio può sorgere nell'ambito del trasporto dei rifiuti.

Il Presidente Massimo SCALIA risponde ad alcune preoccupazioni espresse dal Vicepresidente Specchia in ordine all'incontro svoltosi nelle settimane scorse fra il ministro dell'ambiente ed i sindaci del territorio napoletano ed osserva che è


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previsto il conferimento di deleghe alle singole provincie da parte del presidente della giunta regionale.
Assicura infine che l'audizione del presidente Rastrelli si svolgerà nelle prossime settimane.

N.B. Il resoconto stenografico sarà pubblicato in un fascicolo a parte.

Comunicazioni del Presidente.

Il Presidente Massimo SCALIA ricorda che, nella seduta del 29 ottobre scorso, la Commissione ha approvato un documento che si occupa degli incentivi alle imprese per lo sviluppo sostenibile, predisposto dal gruppo di lavoro coordinato dal Vicepresidente Gerardini; nella stessa seduta è stato anche approvato un documento sul superamento delle non conformità ambientali per le imprese, predisposto dallo stesso gruppo di lavoro, che seppur formalmente autonomo deve considerarsi connesso per materia al documento XXIII n.5, approvato dalla Commissione il 26 marzo scorso, volto ad introdurre nel codice penale uno specifico titolo riguardante i delitti contro l'ambiente.
Avverte che la Commissione tornerà a riunirsi domani, giovedì 12 novembre 1998, alle ore 13, per ascoltare il presidente della giunta regionale pugliese ed il presidente della commissione scientifica per l'emergenza socio-economico-ambientale.

La seduta termina alle 14,45.