CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Mercoledì 14 ottobre 1998


Sulla pubblicità dei lavori. ... 26

Esame della proposta di relazione sulla regione Lazio (relatore: senatore Iuliano). ... 26

Comunicazioni del Presidente. ... 27


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di mercoledì 14 ottobre 1998


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Mercoledì 14 ottobre 1998. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta inizia alle 13,30.

Sulla pubblicità dei lavori.

Il Presidente Massimo SCALIA avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Esame della proposta di relazione sulla regione Lazio (relatore: senatore Iuliano).

Il Presidente Massimo SCALIA fa presente che il Vicepresidente Gerardini non può essere presente all'odierna seduta: quindi, la discussione del documento relativo agli incentivi alle imprese per lo sviluppo sostenibile, di cui egli è relatore, è rinviata alla prossima settimana.
Invita poi il senatore Iuliano a prendere la parola, per illustrare la proposta di relazione sulla regione Lazio: anche su questo documento potrà essere iniziata la discussione nella prossima settimana.

Il senatore Giovanni IULIANO, relatore, ricorda che la Commissione ha dedicato una specifica attenzione alla situazione laziale, poiché dalle informazioni pervenute codesto territorio veniva indicato come soggetto a rischi ambientali, con la presenza di infiltrazioni criminali: tali informazioni hanno trovato un sostanziale riscontro nel corso delle missioni effettuate.
Per quanto riguarda i sopralluoghi svolti, in particolare a Pomezia, Ardea, Latina e Monterotondo, è stato rilevato che frazioni di rifiuti raccolti in maniera differenziata nel settentrione, soprattutto nella provincia di Milano, sono state abbandonate in capannoni industriali dismessi, divenuti quindi delle vere e proprie discariche abusive. Dopo tali sopralluoghi è stata anche ascoltata l'autorità giudiziaria, per avere un quadro il più possibile dettagliato.
Nella relazione viene svolta una riflessione sulle società criminali che sono riuscite ad utilizzare le innovazioni normative introdotte dal «decreto Ronchi» per ottenere un ingiusto profitto: dà conto specificamente delle indagini svolte a Pontinia ed a Riano (con il concorso dell'Istituto nazionale di geofisica), nonché dei sopralluoghi effettuati nell'impianto di Colfelice, a Guidonia ed a Colleferro.
Ricordato che nel documento viene dato conto anche dell'attività della criminalità organizzata nei comuni vicini a Roma in ordine alle azioni compiute nelle


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varie fasi del ciclo dei rifiuti, si sofferma sull'individuazione di numerose discariche abusive, anche di sostanze pericolose, e sulle vicende legate all'assegnazione degli appalti per la nettezza urbana.
Precisa in seguito che è stata svolta una riflessione sul fatto che la magistratura laziale soffre ancora di una cultura eccessivamente penalistica, che ha portato a spingere le indagini in ordine ai rifiuti più sulla ricerca dei reati ambientali che su quella delle collusioni tra criminalità, imprenditoria e pubblica amministrazione, che hanno determinato la formazione di enormi patrimoni volti ad alimentare le organizzazioni criminali.
Circa la gestione amministrativa del ciclo dei rifiuti, sottolinea che la regione Lazio non è ancora dotata di un piano adeguato alla normativa nazionale: pur essendo le più recenti decisioni in linea con le prescrizioni del decreto legislativo n.22 del 1997, esse non sono però sufficienti ad avviare una gestione davvero moderna, anche perché le innovazioni tecniche apportate in alcune discariche consentono di limitare l'ingresso dei rifiuti in misura insufficiente rispetto alle previsioni della normativa nazionale.
Fa eccezione, in positivo, la provincia di Frosinone, in cui l'impianto di Colfelice consente un utilizzo realmente residuale della discarica, mentre l'eccezione negativa è rappresentata dalla provincia di Rieti, dove non è attivo alcun impianto di smaltimento, rendendo così necessario il trasporto dei rifiuti in altre province del Lazio, con tensioni nella popolazione residente nelle aree interessate.
Pur essendo stata varata la legge regionale per l'istituzione dell'Agenzia di protezione dell'ambiente (come richiesto dalla legge n.61 del 1994), essa non è ancora diventata operativa: tale fatto, venendo a mancare il punto di sintesi e di promozione di tutti i controlli in sede ambientale, determina un giudizio critico nei confronti dell'azione della regione e delle province laziali.
Nella relazione viene anche evidenziata un'attività sempre crescente delle forze dell'ordine nel settore dei controlli, di fatto contrastata dall'evidente debolezza del quadro sanzionatorio in materia ambientale: questo è il motivo per cui si invita il Parlamento a dare seguito al documento approvato dalla Commissione il 26 marzo scorso, che prevede l'introduzione nel codice penale del titolo VI-bis, delitti contro l'ambiente, nonché disposizioni sostanziali e processuali contro il fenomeno criminale dell'ecomafia.
Conclude dando atto alle associazioni ambientaliste di aver svolto una notevole attività sul territorio del Lazio, che ha fatto emergere molte delle questioni di cui poi si è occupata la magistratura e che ha costituito uno stimolo ed una sollecitazione per i pubblici poteri, anche quale momento di equilibrio e di mediazione tra le posizioni più estreme sostenute dalle formazioni spontanee dei cittadini.

Il Presidente Massimo SCALIA ringrazia il relatore, sottolineando la necessità che nella relazione sul Lazio venga delineata più diffusamente la situazione dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani sia nella città di Roma che nella sua provincia.

Comunicazioni del Presidente.

Il Presidente Massimo SCALIA avverte che domani, giovedì 15 ottobre 1998, alle ore 13,30, è prevista la riunione del gruppo di lavoro sui traffici illeciti nazionali ed internazionali, di cui è coordinatore.
Avverte inoltre che la Commissione tornerà a riunirsi mercoledì 21 ottobre 1998, alle ore 11,30, per la discussione della proposta di relazione sul Lazio e del documento relativo agli incentivi alle imprese per lo sviluppo sostenibile.

La seduta termina alle 14,05.

N.B.: Il resoconto stenografico sarà pubblicato in un fascicolo a parte.