CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Giovedì 8 ottobre 1998


Sulla pubblicità dei lavori. ... 3

Esame del documento relativo agli incentivi alle imprese per lo sviluppo sostenibile (relatore: deputato Gerardini). ... 3

Comunicazioni del Presidente. ... 5


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di giovedì 8 ottobre 1998


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Giovedì 8 ottobre 1998. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta comincia alle 13,30.

Sulla pubblicità dei lavori.

Il Presidente Massimo SCALIA avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Esame del documento relativo agli incentivi alle imprese per lo sviluppo sostenibile (relatore: deputato Gerardini).

Il Presidente Massimo SCALIA invita il relatore a prendere la parola, ricordando che il documento in esame è stato predisposto dal gruppo di lavoro che si occupa di esaminare la normativa contenuta nel decreto legislativo n. 22 del 1997 ed il suo impatto sulla pubblica amministrazione, sugli operatori e sulle imprese; giudica molto buono il lavoro svolto, in una materia ancora in via di definizione che appare di grande importanza per il futuro.

Il deputato Franco GERARDINI, relatore, illustra il documento in titolo, predisposto dal gruppo di lavoro da lui coordinato. Esso ha una doppia finalità, quella di qualificare i tecnici che siano in grado di assistere le imprese in procinto di aderire al sistema EMAS e quella di concedere alcune agevolazioni alle imprese al fine di coprire in parte i costi sostenuti per lo svolgimento delle complesse procedure tecniche ed organizzative necessarie per aderire al sistema.
Sinteticamente espone i punti qualificanti del documento, osservando dapprima che si intende agevolare l'applicazione in Italia del regolamento CEE n. 1836 del 1993, sull'adesione volontaria delle imprese del settore industriale ad un sistema comunitario di ecogestione ed audit, nonché del regolamento CEE n. 880 del 1992, relativo ad un sistema comunitario di assegnazione di un marchio di qualità ecologica (Ecolabel), al fine di favorire il miglioramento delle prestazioni ambientali sia delle imprese sia dei prodotti, e di ridurre il loro impatto ambientale.
Dopo essersi soffermato sulla definizione di piccola impresa, fa conoscere la necessità di definire campagne informative in materia da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri o, eventualmente,


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di altri livelli istituzionali, come il Ministero dell'ambiente ed il Ministero dell'industria.
Ritiene assai importante, nell'ambito del sostegno alle piccole imprese ed alle imprese artigiane, la formazione dei consulenti ambientali, che dovranno essere in grado di fornire l'assistenza tecnica necessaria per l'adempimento delle varie fasi previste dal predetto regolamento CEE n. 1836 del 1993; le linee guida relative ai percorsi formativi per tali consulenti verranno definite dall'ANPA, con il supporto dell'ENEA e con la collaborazione delle associazioni di categoria, dopo aver sentito la sezione EMAS-Italia del comitato Ecolabel-Ecoaudit.
Per la corresponsione degli onorari ai consulenti ambientali, le regioni possono istituire un fondo apposito e definire il meccanismo di erogazione: in tal modo, il ruolo delle amministrazioni regionali risulta sufficientemente valorizzato, essendo esse a contatto diretto con le realtà locali in cui i servizi di consulenza vengono effettuati; inoltre il Ministero dell'industria provvede a finanziare parte delle predette attività, dopo aver sentito la conferenza Stato-regioni.
Dopo aver ricordato il contenuto delle audizioni in materia svoltesi nei mesi scorsi in Commissione, precisa che, aderendo all'invito rivolto dalle categorie interessate, è stato previsto che le regioni possano istituire incentivi per promuovere l'applicazione del sistema EMAS a titolo sperimentale a tutte le imprese, piccole, medie o grandi, operanti in settori diversi da quello industriale. Inoltre, per le imprese che abbiano aderito al sistema di ecogestione ed audit nonché per quelle che possiedano il marchio di qualità ecologica, è previsto un incremento dei crediti d'imposta di cui all'articolo 4 della legge finanziaria 1998.
Premesso che, riguardo alla parte relativa alle semplificazioni amministrative ed al superamento delle non conformità ambientali, è necessaria nei prossimi giorni un'attenta riflessione da parte della Commissione, si sofferma sulla documentazione tecnica predisposta dalle imprese il cui sito produttivo sia stato registrato secondo il ricordato regolamento CEE n. 1836 del 1993. Inoltre, qualora un'impresa renda nota la non conformità del sito rispetto alla normativa ambientale, l'autorità di controllo è autorizzata a concordare i tempi e le modalità per il superamento della non conformità e degli eventuali danni ambientali già prodotti.
Precisa poi che, tra i requisiti richiesti alle imprese, per appalti, lavori, forniture e servizi pubblici, è considerato, a parità delle altre condizioni, fattore di priorità la registrazione secondo il sistema EMAS e, per i prodotti, il possesso del marchio ecologico nazionale.
Rileva infine, in ordine alla copertura finanziaria, che si provvede per le campagne informative con un incremento, pari a venti miliardi, dell'apposito capitolo di spesa della Presidenza del Consiglio dei ministri, mentre per il cofinanziamento da parte del Ministero dell'industria si provvede, sempre per un importo pari a venti miliardi, tramite l'utilizzo delle disponibilità esistenti per gli interventi di cui alla legge n. 46 del 1982: ambedue gli oneri sono riferiti al triennio 1998-2000.
Concludendo sottolinea che il gruppo di lavoro da lui coordinato ha svolto un'approfondita riflessione sull'intera normativa contenuta nel «decreto Ronchi» e sul suo impatto sul sistema delle imprese, anche per contribuire a creare un clima nuovo nel settore della politica ambientale ed offrire al Parlamento ed al Governo i necessari stimoli per operare sempre più proficuamente in materia: lo sviluppo sostenibile deve costituire l'obiettivo per definire una legislazione al passo con i tempi.

Il Presidente Massimo SCALIA ringrazia il Vicepresidente Gerardini, precisando che il documento testé illustrato tende ad armonizzare la normativa interna con quella europea ed è coerente con il contenuto dei documenti finora approvati dalla Commissione, in particolare quello sull'introduzione nel codice penale del delitto ambientale predisposto dal senatore Lubrano di Ricco.


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Comunicazioni del Presidente.

Il Presidente Massimo SCALIA avverte che la Commissione tornerà a riunirsi mercoledì 14 ottobre 1998, alle ore 13,30, per avviare l'esame della proposta di relazione sulla regione Lazio e per la discussione sul documento illustrato nella seduta odierna, mentre per giovedì 15 ottobre 1998, alle ore 13,30, è fissata l'audizione del sottosegretario professor Barberi.

La seduta termina alle 14,20.